PNRR: opportunità, aspettative e risultati

Cos’è il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un programma che prevede investimenti e riforme con cui il governo italiano intende superare le conseguenze economiche e sociali della crisi pandemica.  

Il piano si sviluppa intorno a tre temi strategici condivisi a livello europeo:  

  • digitalizzazione e innovazione 
  • transizione ecologica 
  • inclusione sociale  

Il piano ha inoltre alla base 3 principi che guidano gli interventi, detti anche priorità trasversali: 

  • Giovani: garantire l'accesso ai servizi di assistenza all'infanzia, migliorare il sistema scolastico e invertire il declino di natalità del Paese;
  • Parità di genere: garantire le stesse opportunità economiche e sociali a uomini e donne in un'ottica di gender mainstreaming;
  • Riduzione del divario di cittadinanza: valorizzare il potenziale del Sud e rafforzare i servizi sociali territoriali per il sostegno alle persone disabili e anziane. 

Il piano si articola in sei aree tematiche principali su cui intervenire (missioni) individuate in coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU:

  • Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
  • Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  • Missione 4 - Istruzione e ricerca
  • Missione 5 - Inclusione e coesione
  • Missione 6 - Salute

Ogni missione si articola in componenti, aree di intervento che affrontano sfide specifiche, in cui rientrano i singoli investimenti e le riforme utili alla loro attuazione.

Perché interessa tutti 

Per impatti, destinatari delle riforme e temi toccati il PNRR interessa tutti: dalla comunità studentesca ai cittadini, dalle imprese alle istituzioni pubbliche.  

Ognuno di noi può essere ricompreso, direttamente o indirettamente, nelle azioni che i progetti stanno portando avanti in tutta Italia e che proseguiranno nei prossimi anni. 

Il piano ha nell'attenzione alle giovani generazioni un suo pilastro fondamentale, per questo riveste particolare rilevanza per l'Università. Ad esse il PNRR si rivolge costruendo opportunità per il presente e ampliando lo sguardo agli scenari del futuro.

Per le molte sinergie che sono nate e che nasceranno tra ambiti differenti - enti, mondo dell’impresa, atenei - il piano rappresenta un’occasione unica, ponendo le basi per un nuovo scenario di co-progettazione strategica e rete di collaborazione che potrebbe mantenersi come buona pratica anche in futuro. 

In maniera analoga i metodi di gestione innovativa che si stanno sperimentando, sotto l’aspetto organizzativo e manageriale, si candidano a diventare un nuovo standard all’interno delle pubbliche amministrazioni.

Risorse, monitoraggio e rendicontazione 

L'Unione Europea ha stanziato 191,5 miliardi di euro per il PNRR italiano. Questo importo è integrato dall’Italia con il Piano Nazionale Complementare (PNC) di 30,6 miliardi per un totale di 222,1 miliardi di euro allocati per la transizione digitale, la transizione ecologica  e la ripresa del Mezzogiorno.

Tutti gli interventi previsti devono essere realizzati entro la fine di giugno 2026 e devono soddisfare il principio 'Do No Significant Harm' (DNSH), cioè non devono arrecare un danno significativo all’ambiente. 

Il piano è incentrato su:  

  • Milestone: traguardi qualitativi da raggiungere tramite riforma e/o investimento e ne individuano le fasi chiave dell'attuazione.
  • Target: risultati attesi dagli interventi, quantificati con indicatori misurabile ben specificati.

Questi descrivono l’avanzamento e i risultati delle riforme e degli investimenti che si intende attuare e il cui raggiungimento è fondamentale per ottenere i successivi fondi previsti.

Cosa sta facendo l’Università di Bologna

Le missioni sulle quali sta lavorando l'Università di Bologna

L'Università di Bologna prende parte a numerose iniziative appartenenti alle varie missioni e, relativamente alla Missione 4, è il primo ateneo italiano per partecipazione a progetti. 
È coinvolta nelle missioni sia come beneficiaria diretta per il loro funzionamento e per lo svolgimento di attività di didattica, ricerca e terza missione, sia in collaborazione con altri beneficiari per la realizzazione di specifiche attività.

Di seguito il dettaglio della partecipazione dell'Università di Bologna alle missioni del PNRR e agli investimenti del PNC. Le missioni sono ordinate secondo il maggior contributo dell'Ateneo:

I progetti della missione 4: Istruzione e ricerca

La missione 4 mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca.

È articolata in 2 componenti.

M4C1 - Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università

M4C2 - Dalla ricerca all'impresa

  • Partenariati estesi (investimento 1.3)
    I partenariati estesi finanziano programmi di ricerca su tematiche di interesse cruciale per lo sviluppo culturale, sociale, scientifico, tecnologico e medico.
  • Campioni nazionali (investimento 1.4)
    I centri (o campioni) nazionali di ricerca e sviluppo sono centri di ricerca nazionale in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione rispetto a tematiche di interesse strategico per lo sviluppo del Paese.
  • Accordi per l’innovazione (investimento 2.4)
    L’investimento è finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo per sperimentare e introdurre soluzioni innovative per realizzare prodotti, processi e servizi, anche attraverso la collaborazione con centri di trasferimento tecnologico e organismi di ricerca, in un’ottica di sostenibilità e digitalizzazione del sistema produttivo.
  • Ecosistemi per l’innovazione (investimento 1.5)
    Gli ecosistemi dell’innovazione sono reti di enti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, che hanno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.
  • Infrastrutture di ricerca e infrastrutture tecnologiche di innovazione (investimento 3.1)
    L'investimento mira a sostenere la creazione di infrastrutture di ricerca e di infrastrutture tecnologiche di innovazione capaci di collegare il settore accademico con quello industriale.
  • Dottorati innovativi in collaborazione con le imprese (investimento 3.3)
    L’obiettivo dell’intervento consiste nel potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies.
  • PRIN-Programmi di ricerca di interesse nazionale (investimento 1.1) 
    L’investimento mira a finanziare complessivamente entro il 2026 oltre 8.000 progetti con l’obiettivo di promuovere il sistema nazionale della ricerca, rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative al Programma Quadro di ricerca e innovazione dell'Unione Europea.
  • Progetti di ricerca di giovani ricercatori (investimento 1.2)
    L’investimento prevede misure dedicate a giovani ricercatori vincitori di bandi ERC Starting Grant, a vincitori di bandi MSCA Postdoctoral Fellowships e MSCA Individual Fellowships, nonché ad individui che abbiano ottenuto un “Seal of Excellence” a seguito della partecipazione a bandi MSCA Individual Fellowships e MSCA Postdoctoral Fellowship, nell’ambito dei Programmi quadro Horizon 2020 ed Horizon Europe.

L'Ateneo ha presentato come proponente il progetto "DARE – Digital Lifelong Prevention" finanziato dall'investimento I.1 "Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ​​ambito sanitario e assistenziale" del Piano Nazionale Complementare (PNC) con obiettivi complementari alla Missione 4 - Componente 2.

 

I progetti della missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica

La missione 2 si pone l'obiettivo di attuare un profondo cambiamento per realizzare la transizione verde, ecologica e inclusiva del Paese, favorendo l'economia circolare, lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e un'agricoltura più sostenibile.

L'Università di Bologna è coinvolta in 2 delle 4 componenti in cui è articolata la missione.

M2C1 - Agricoltura sostenibile ed economia circolare

L'Ateneo ha presentato come co-proponente un progetto finanziato dall'investimento H.1 "Contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura" del Piano Nazionale Complementare (PNC) con obiettivi complementari alla Missione 2 - Componente 1. Il progetto è attualmente in fase di valutazione.

M2C2 - Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile

  • Ricerca e sviluppo sull'idrogeno (investimento 3.5)
    L'obiettivo dell'investimento è quello di migliorare le conoscenze relative alle tecnologie legate all’idrogeno per la fase di produzione, stoccaggio e distribuzione, per aumentare la competitività e diminuire progressivamente i costi. 

I progetti della missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

La missione 1 si pone l'obiettivo di dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del sistema Paese, agendo su più elementi chiave del nostro sistema economico: la connettività per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; una PA moderna e alleata dei cittadini e del sistema produttivo; la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, anche in funzione di promozione dell’immagine e del brand del Paese.

Le informazioni sulla partecipazione dell'Università di Bologna alla missione 1 saranno disponibili a breve.

I progetti della missione 6: Salute

La missione 6 si pone l'obiettivo di realizzare un efficace miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure e rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio, promuovendo la ricerca.

L'Università di Bologna è coinvolta in 1 delle 2 componenti in cui è articolata la missione.

M6C1 - Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale

L'Ateneo ha presentato come co-proponente un progetto dal titolo "Il buon uso degli spazi verdi e blu per la promozione della salute e del benessere" finanziato dall'investimento E.1 "Salute-Ambiente-Biodiversità-Clima" del Piano Nazionale Complementare (PNC) con obiettivi complementari alla Missione 6 - Componente 1.

I progetti del Piano Nazionale Complementare – PNC

Il Governo italiano integra e potenzia i contenuti del PNRR attraverso il Piano Nazionale Complementare (PNC). 

La complementarietà del PNC rispetto al PNRR si manifesta a livello:

  • progettuale, con una integrazione delle risorse per gli interventi già previsti nel PNRR (i c.d. programmi e interventi cofinanziati);
  • di missione o di componente della missione, con la previsione di ulteriori investimenti (i c.d. programmi e interventi del Piano) che contribuiscono al raggiungimento delle finalità del PNRR.

L'Università di Bologna partecipa ai seguenti investimenti:

 

PNRR: opportunità, aspettative e risultati