Area di intervento PNRR: Missione 4 - Istruzione e Ricerca
Componente: 2 - Dalla ricerca all'impresa
Investimento: 1.3 - Partenariati estesi a Università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca
Durata: il progetto si concluderà in data 31/10/2025
Quota di finanziamento totale del progetto: 114.500.000 €
Proponente: Università di Pavia
Da un approccio incentrato sull’essere umano a una visione completa di sistema
Il programma di ricerca INF-ACT nasce dopo l’esperienza della pandemia di SARS-CoV-2, che ha reso chiaro come un nuovo agente infettivo possa avere effetti devastanti a livello globale.
Il progetto mira a rispondere alle urgenti necessità nel campo delle malattie infettive emergenti nell'uomo. L'approccio utilizzato, detto One-Health, considera la salute umana in un contesto ampio, includendo animali domestici e selvatici come potenziali serbatoi di malattie e fattori ambientali che aumentano il rischio di trasmissione da una specie all'altra. L'utilizzo di questo nuovo metodo è particolarmente rilevante considerando che la maggior parte delle malattie infettive emergenti si verificano nella contaminazione uomo - animale - ambiente.
Struttura del progetto e partecipazione
Composizione della Fondazione
Università ed istituti di ricerca
- Università degli Studi di Pavia
- Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- Sapienza Università di Roma
- Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
- Università degli Studi di Cagliari
- Università degli Studi di Milano
- Università degli Studi di Napoli "Federico II"
- Università degli Studi di Padova
- Università degli Studi di Siena
- Università degli Studi di Torino
- Università di Catania
- Istituto Superiore di Sanità
- Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR
Soggetti privati
- Associazione Istituti Zooprofilattici Sperimentali - AIZS
- Fondazione Bruno Kessler - FBK
- Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
- Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare - INGM
- Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
- Humanitas University - HUNIMED
- Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione s.r.l. - ISMETT
- Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Casa filiale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza
- Università Cattolica del Sacro Cuore
- Università Vita Salute San Raffaele
- Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri - IRFMN
- Soc. IRBM S.p.A.
Ambiti del progetto
- Spoke 1 – Minacce virali emergenti e ri-emergenti (leader: Università degli Studi di Pavia )
- Spoke 2 – Vettori antropodi e patogeni trasmessi da vettori (leader: Università degli Studi di Padova)
- Spoke 3 – Resistenza antimicrobica (leader: Università di Catania)
- Spoke 4 – Epidemiologia integrata, monitoraggio e modelli matematici - EPI-MOD (leader: Istituto Superiore di Sanità)
- Spoke 5 – Nuove strategie terapeutiche (leader: Consiglio Nazionale delle Ricerche)
L'Università di Bologna partecipa agli spoke 1, 2, 3, 4, 5.
Le persone dell'Università di Bologna
Referente scientifico
Prof. Pierluigi Viale
Ricercatori
5
Assegni di ricerca
1
Borse di dottorato
3
Dipartimenti coinvolti
- Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" — CHIM
- Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie — DIBINEM
- Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche — DIMEC
- Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie — DIMEVET
- Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie — FaBiT
- Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati" — STAT
Con il progetto, i team di ricerca universitari hanno svolto le seguenti attività:
- sviluppo di modelli predittivi per identificare nuove minacce infettive, con un focus su virus respiratori e zoonotici
- miglioramento della conoscenza su biologia e patogeni trasmessi da zanzare, flebotomi e zecche
- creazione di un database genomico per comprendere e prevenire la resistenza agli antibiotici
- integrazione di dati per l'individuazione precoce di infezioni emergenti e sviluppo di meccanismi di allerta
- ricerca su nuovi bersagli per terapie antivirali ad ampio spettro e sviluppo di materiali bioattivi per contrastare la diffusione dei virus
L'obiettivo è la creazione di un nuovo metodo nazionale
L'approccio olistico e circolare del progetto — che va dalla ricerca di base alla clinica e viceversa, dagli animali agli umani e ritorno, dalla diagnosi all'epidemiologia al trattamento e di nuovo alla clinica — modellerà il metodo nazionale con cui si individueranno le future malattie trasmissibili.
Nei prossimi mesi i ricercatori continueranno a esplorare e sviluppare nuove strategie per affrontare le sfide delle epidemie future. L'obiettivo è rafforzare ulteriormente la collaborazione tra le diverse discipline e creare soluzioni innovative che possano proteggere la popolazione da minacce sanitarie emergenti.