Obiettivo strategico dell’Unione Europea dal 2015, dell’UNESCO dal 2021 con le sue raccomandazioni e del Ministero della Ricerca italiano da giugno 2022 col Piano nazionale della Scienza Aperta - PNSA, l’Open Science è un approccio fondato sui principi di trasparenza, inclusione, correttezza, equità e condivisione che punta all'accesso senza barriere del sapere scientifico. L’obiettivo è rendere la conoscenza scientifica più aperta alla partecipazione, alla revisione o alla confutazione, al perfezionamento e al riutilizzo, a beneficio di tutti.
Il raggio d’azione dell’Open Science è molto ampio: riguarda le pubblicazioni e i dati della ricerca, le pratiche di condivisione dei risultati finali della ricerca, ma anche di tutti i passaggi intermedi che consentono di raggiungerli, le risorse didattiche aperte, così come il software, l’hardware e le infrastrutture aperte a disposizione per la creazione e condivisione della conoscenza scientifica, il coinvolgimento dei cittadini e dei diversi attori sociali, e tutte le forme di disseminazione, inclusi i linguaggi, per un reale impatto della scienza sulla società.
L’Open Science all’Università di Bologna
Il percorso verso l’Open Science dell’Alma Mater inizia dalla firma della Dichiarazione di Messina nel 2004 e della Dichiarazione di Berlino nel 2005 e prosegue negli anni successivi, che la vedono impegnata nel percorso di costruzione di una scienza aperta, trasparente e condivisa sia da un punto di vista strategico che di servizi a supporto.
Da gennaio 2018 Unibo ha adottato una Policy di Ateneo per l’accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca [.pdf 131 KB] che rende obbligatorio il green open access per tutti i contributi scientifici, cioè il deposito di una loro versione digitale ad accesso aperto nell’Archivio istituzionale della ricerca IRIS-IR. Nella Policy, che riguarda anche i dati della ricerca e le tesi di dottorato, l’Ateneo si impegna a sostenere altre forme di accesso aperto attraverso i servizi editoriali istituzionali (AlmaDL) nonché accordi con editori commerciali.
Unibo ha incluso l’Open Science nel proprio piano strategico 2019-2021 e ne ha fatto un obiettivo centrale di sviluppo nel piano 2022-2027.
Per rafforzare la propria strategia, da dicembre 2022 si è dotata di una Delegata per la Scienza Aperta e i dati della ricerca, che lavora in stretto coordinamento col Prorettorato alla Ricerca e in raccordo con la Prorettrice per la Trasformazione Digitale, la Delegata per il Patrimonio Culturale e la Delegata per l’Impegno Pubblico.
Da marzo 2023 Unibo ha costituito un Gruppo di Lavoro Open Science - GLOS che, sotto il coordinamento della Delegata, mira a contribuire all'implementazione delle azioni strategiche e a supportare l’Ateneo nella definizione di policy e nuove azioni, con la collaborazione dei Referenti Open Science dei Dipartimenti e le aree tecnico amministrative interessate.
Inoltre l’Alma Mater partecipa al dibattito internazionale sulla scienza aperta e contribuisce attivamente alla sua costruzione anche attraverso la gestione e la messa a disposizione di infrastrutture Open Science, come OpenCitations, e il lavoro delle reti e associazioni nazionali e internazionali di cui è parte, tra cui Italian Computing and Data Infrastructure- ICDI, EOSC Association e OPERAS. Infine, è tra gli Atenei firmatari dell'Agreement on reforming research assessment di CoARA, che individua l’Open Science come un’attività qualificante della ricerca.
Servizi di supporto: repository, consulenza, formazione
L’Alma Mater ha sviluppato servizi a supporto dell’Open Science, in particolare per promuovere l’accesso aperto alle pubblicazioni e ai relativi dati di ricerca.
Oltre all’Archivio istituzionale della ricerca IRIS-IR che ospita le pubblicazioni scientifiche, sono disponibili i repository: AMS Acta per i dati di ricerca, il software e la letteratura grigia; AMSLaurea e AMSDottorato per le tesi di laurea e di dottorato; AMS Historica per il patrimonio culturale e i corpora di fonti edite ed inedite. Attraverso le piattaforme editoriali istituzionali è inoltre possibile pubblicare gratuitamente ad accesso aperto (diamond open access) riviste scientifiche (AlmaDL Journals), collane e atti di convegno.
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo- SBA ha inoltre attivato un servizio di assistenza nelle biblioteche con personale specializzato per fornire consulenza in materia di accesso aperto ed effettuare i controlli bibliografici necessari alla disseminazione in forma aperta delle pubblicazioni depositate in IRIS-IR.
Per agevolare le pubblicazioni ad accesso aperto (gold open access), Unibo ha in essere numerosi accordi con editori nazionali e internazionali (tra cui quelli sottoscritti mediante la negoziazione nazionale CARE-CRUI) e fornisce modelli di contratto di pubblicazione per favorire l’adozione dell’open access per i contributi scientifici le cui spese di pubblicazione sono finanziate prevalentemente con fondi pubblici.
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo- SBA promuove infine attività di formazione specifica sull’Open Science attraverso i servizi di Information Literacy e una rassegna video.
I dati della ricerca: il progetto “Data Steward@Unibo”
L'Alma Mater riconosce il ruolo strategico di una corretta gestione dei dati per migliorare la qualità della ricerca, in termini di trasparenza e accessibilità, e il suo impatto, in termini di disseminazione e valorizzazione.
Per questo nel 2022 ha lanciato il progetto strategico “Data Steward@Unibo”, che sperimenta un’azione di supporto ai ricercatori nella gestione dei dati della ricerca e nella scrittura del Data Management Plan, e che rafforza la consapevolezza nella comunità Unibo di queste buone pratiche.
Il progetto vede il coinvolgimento di quattro professionisti, “data steward”, con uno specifico background disciplinare e con esperienza nella gestione FAIR dei dati di ricerca, ciascuno per il proprio ambito scientifico, nonché competenza nelle tematiche di Open Science.
I data steward lavorano in coordinamento con l’Area Ricerca e sono un punto di contatto unico per ricevere indicazioni su come gestire i dati della ricerca, in modo integrato con le diverse competenze (privacy, diritto d’autore, deposito in repository istituzionale AMS Acta, etc.) presenti in Ateneo.
Vuoi saperne di più su come gestire i dati della ricerca?
- Leggi la Policy di Ateneo per la gestione dei dati della ricerca [.pdf 197 KB]
- Consulta le "Linee guida di Ateneo per la gestione dei dati della ricerca" e i materiali di approfondimento
- Guarda la rassegna video "Dati: conoscerli e gestirli per valorizzare la ricerca": scopri come gestire i dati della ricerca e come i data steward possono aiutarti.
Contatti
Data Steward - ARIC - Settore Coordinamento Servizi Ricerca e Progetti di Area
Indirizzo
Via Zamboni 33 Bologna
ARPAC - Settore Gestione e sviluppo della biblioteca digitale d'Ateneo - AlmaDL
Indirizzo
Via dei Bersaglieri 4 Bologna (BO)