Progetti PNRR - Partenariati estesi

I progetti dell'Università di Bologna relativi all'investimento del PNRR: "Partenariati allargati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base" (M4C2 - Investimento 1.3).

I partenariati estesi finanziano 14 grandi programmi di ricerca su altrettante tematiche, individuate dal MUR come di interesse cruciale per lo sviluppo culturale, sociale, scientifico, tecnologico e medico.

Le tematiche sono:

  1. intelligenza artificiale
  2. energie verdi del futuro
  3. rischi ambientali, naturali e antropici
  4. scienze e tecnologie quantistiche
  5. cultura umanistica e patrimonio culturale
  6. diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione
  7. cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti
  8. conseguenze e sfide dell'invecchiamento
  9. sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori
  10. modelli per un'alimentazione sostenibile
  11. made in Italy circolare e sostenibile
  12. neuroscienze e neurofarmacologia
  13. malattie infettive emergenti
  14. telecomunicazioni del futuro

Il finanziamento è avvenuto attraverso un avviso pubblico per bandi competitivi e ciascuna tematica ha visto la selezione di uno solo fra i progetti presentati. I partenariati estesi sono reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, imprese ed altri soggetti pubblici e privati di riconosciuta qualificazione, organizzati con una struttura di governance di tipo hub&spoke, con l’hub che svolge le attività di gestione e coordinamento, e gli spoke quelle di ricerca e innovazione. Gli spoke rendicontano periodicamente le loro attività all’hub e quest’ultimo rendiconta al Ministero. Il finanziamento di ciascun partenariato è compreso fra i 100 e i 140 milioni di euro.

I progetti dell'Università di Bologna

L'Università di Bologna è partner in tutti i progetti vincitori nelle relative tematiche (eccetto il partenariato 4, nel quale non ha partecipato ad alcun progetto).

Tutti i 13 progetti (su altrettante tematiche) che vedono la partecipazione dell'Università di Bologna sono stati quindi ammessi al finanziamento.

Per il tema 'sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori' l'Ateneo è il soggetto proponente del progetto selezionato. Nella maggior parte degli altri progetti vincitori l'Ateneo ha un ruolo primario di organizzazione e coordinamento negli hub, oltre a partecipare attivamente alle specifiche attività di ricerca tramite gli spoke.

Nel programma della Missione 4 Componente 2 per i partenariati estesi era inizialmente prevista anche la tematica 15: attività spaziali. Successivamente tale iniziativa è stata esclusa dall’avviso dei partenariati estesi e finanziata attraverso un bando dell’Agenzia Spaziale Italiana.

I 13 progetti vincitori sono:

Intelligenza artificiale: aspetti fondazionali (PE1) - FAIR – Future Artificial Intelligence Research

  • Tematica: PE 1 - Intelligenza Artificiale: Aspetti Fondazionali
  • Proponente: Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof.ssa Michela Milano
  • Finanziamento: € 114.493.643,75
  • Sito web  

Obiettivi

Il partenariato FAIR è la risposta della comunità scientifica italiana al Programma Strategico Nazionale sull'IA che pone per l'Italia l'ambizioso obiettivo di diventare un hub globale di ricerca e innovazione sull'IA. Il piano prevede di far progredire la ricerca innovativa nell'IA riducendone la frammentazione; di incrementare l'innovazione basata sull’AI e lo sviluppo delle relative tecnologie; di sviluppare e adottare un'IA affidabile e incentrata sull'uomo tanto nel settore pubblico quanto nel privato; di sviluppare politiche e servizi basati sull’utilizzo dell’AI nel settore pubblico; di favorire l’attrattività dei talenti in questo campo. Occorre quindi un sistema di IA in grado di interagire e collaborare con gli esseri umani, di percepire e agire all'interno di contesti in evoluzione, che sia consapevole dei propri limiti e avere capacità adattive, di interagire in modo appropriato in contesti sociali complessi, che riconosca i propri confini di sicurezza e affidabilità e che sia attento all'impatto ambientale e sociale introdotto dalla sua implementazione. Per raccogliere questa sfida, FAIR ha concepito una ricerca multidisciplinare per dare forma a nuove forme di IA che siano:

  1. Centrate sull'uomo: per una co-evoluzione a livello individuale e collettivo;
  2. Integrative: che siano ponte tra i diversi metodi, tecnologie, discipline e competenze dell'IA.
  3. Resilienti: operano in contesti reali difficili e incerti.
  4. Adattive: per percepire, apprendere e agire in ambienti dinamici.
  5. High-quality: che rispondano ad alti standard per applicazioni ad alto rischio, precisione e sicurezza.
  6. Simbiotiche: promuovendo un’efficace interazione uomo-macchina.
  7. Edge/exascale: operino all'infinitesimale sul periferico, e all'infinitamente grande sul cloud.
  8. Pervasive: operino in modo ubiquo in diversi contesti sociali.
  9. Green-aware: considerando la dimensione ambientale "by-design".
  10. Sostenibili e bio-cognitive: imitando i principi dei sistemi biologici su diversi livelli.

Queste sono le dieci tematiche oggetto dei dieci grandi progetti portati avanti dagli spoke, che contribuiranno allo sviluppo della ricerca ciascuno dalla propria specifica prospettiva.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Alma Mater Studiorum Università di Bologna (UNIBO)
  • Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Sapienza)
  • Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)
  • Scuola Normale Superiore (SNS)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università della Calabria (UNICAL)
  • Università di Catania (UNICT)
  • Università di Pisa (UNIPI)
  • Università di Trento (UNITN)

Soggetti privati

  • Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI)
  • Fondazione Bruno Kessler (FBK)
  • Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
  • Università Campus Bio-Medico di Roma (UNICAMPUS)
  • Università Commerciale Luigi Bocconi (BOCCONI)
  • Bracco Imaging S.p.A.
  • Deloitte Risk Advisory S.R.L S.B.
  • Expert.ai S.p.A.
  • Intesa Sanpaolo S.P.A.
  • Leonardo S.p.A.
  • Lutech S.p.A.
  • STMicroelectronics s.r.l.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1: Human-Centered AI (leader: UNIPI)
  • Spoke 2 – Integrative AI (leader: FBK)
  • Spoke 3 – Resilient AI (leader: UNINA)
  • Spoke 4 – Adaptive AI (leader: POLIMI)
  • Spoke 5 – High-Quality AI (leader: SAPIENZA)
  • Spoke 6 – Symbiotic AI (leader: UNIBA)
  • Spoke 7 – Edge and Exascale AI (leader: POLITO)
  • Spoke 8 – Pervasive AI (leader: UNIBO)
  • Spoke 9 – Green-Aware AI (leader: UNICAL)
  • Spoke 10 – Sustainable Bio-Socio-Cognitive AI (leader: IIT)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 8.

Scenari energetici del futuro (PE2) -  NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition

  • Tematica: PE 2 - Scenari energetici del futuro
  • Proponente: Politecnico di Bari
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Michele Bianchi
  • Finanziamento: € 114.700.000

Obiettivi

Il programma del NEST propone una collaborazione sinergica tra i principali laboratori, gruppi di ricerca universitari ed enti di ricerca nazionali, individuando competenze interdisciplinari chiave con l’obiettivo di sviluppare tecnologie per la conversione e l'utilizzo di fonti rinnovabili che siano sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che sociale; resilienti per la produzione e la distribuzione di energia, e meno soggette ai rischi derivanti dall'attuale sistema di approvvigionamento dei combustibili fossili. L'ambizione è quella di costruire una leadership italiana competente, fortemente integrata con il territorio e le imprese, in grado di sostenere lo sviluppo futuro verso una produzione e distribuzione di energia sostenibile e decarbonizzata, e la crescita di una nuova generazione di tecnologie energetiche, di ricercatori e di infrastrutture di ricerca per un futuro settore energetico sostenibile e resiliente. La rete creata da NEST agirà come un ecosistema innovativo di eccellenza in grado di promuovere l'innovazione attraverso la connessione sistematica della ricerca energetica con l'intero sistema produttivo. L'attuazione del programma NEST si basa su tre pilastri principali:

  1. conoscenza e capitale umano: attivando una strategia a lungo termine per promuovere una nuova generazione di ricercatori, imprenditori e professionisti delle pubbliche amministrazioni con competenze specifiche nel campo delle tecnologie energetiche nuove ed emergenti;
  2. flusso di innovazione: finalizzando i fondi alla ricerca industriale e alle infrastrutture, attraverso un flusso di proof-of-concept che fornisca come risultati tecnologie, processi e materiali a un TRL 4-5 medio-basso;
  3. trasferimento tecnologico: il Consorzio NEST attuerà azioni per facilitare le collaborazioni dei gruppi di ricerca pubblici con partner industriali, grandi aziende, PMI e start-up.

In questo modo NEST intende rispondere all'esigenza dei vari settori della società italiana ed europea, impegnati a individuare un percorso per sostenere la transizione verso un'economia energetica verde, indipendente e sostenibile.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Politecnico di Bari (POLIBA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Alma Mater Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi di Genova (UNIGE)
  • Università di Pisa (UNIPI)
  • Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università degli Studi di Palermo (UNIPA)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)

Soggetti privati

  • Eurac Research (EURAC)
  • Fondazione Bruno Kessler (FBK)
  • Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
  • Arco FC s.r.l.
  • Engineering Ingegneria informatica S.p.a.
  • Exprivia S.p.a.
  • IDEA75 S.r.l.
  • Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • Iren S.p.a.
  • Istituto di Ricerca Ingenia S.r.l.
  • Nuovo Pignone Tecnologie S.r.l.
  • Snam S.p.a.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Solar: PV, CSP, CST (leader: UNIPA)
  • Spoke 2 – Energy Harvesting and Off-shore renewable (leader: POLIBA)
  • Spoke 3 – Bio energy and new fuels for a sustainable future (leader: CNR)
  • Spoke 4 – Clean hydrogen and final uses (leader: UNIGE)
  • Spoke 5 – Energy conversion (leader: POLIMI)
  • Spoke 6 – Energy storage (leader: POLITO)
  • Spoke 7 – Smart sector integration (leader: UNINA)
  • Spoke 8 – Final use optimization, sustainability & resilience in energy supply chain (leader: SAPIENZA)
  • Spoke 9 – Energy-sustainable advanced materials (leader: CNR)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 4, spoke 5, spoke 6, spoke 7, spoke 9

Rischi ambientali, naturali e antropici (PE3) - RETURN – Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeRa changiNg climate

  • Tematica: PE 3 - Rischi ambientali, naturali e antropici
  • Proponente: Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Alberto Montanari
  • Finanziamento: € 115.099.876,40

Obiettivi

Il partenariato RETURN nasce in relazione al tema "Environmental, natural and anthropogenic risks" per rafforzare le filiere di ricerca a livello nazionale e promuoverne la partecipazione alle catene di valore strategico europee e globali. L'EP RETURN contribuirà a rafforzare le competenze chiave, il trasferimento tecnologico e di conoscenze, e a rafforzare la governance italiana nella gestione del rischio di catastrofi, attraverso la valorizzazione delle conoscenze di base (low TRL) verso l'applicazione e lo sfruttamento delle tecnologie (medium-high TRL), con il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, stakeholder e aziende private. I principali obiettivi scientifici di RETURN, in linea con le nuove sfide proposte dagli obiettivi e dalle priorità del Piano Nazionale della Ricerca (PNR), sono:

  • Una migliore comprensione dei rischi ambientali, naturali e antropici, nonché della loro interrelazione con gli effetti del cambiamento climatico.
  • Migliorare la previsione dei rischi e le metodologie di prevenzione, adattamento e mitigazione.
  • Sviluppare nuove metodologie/tecnologie di monitoraggio.
  • Promuovere un uso più efficiente e sostenibile di dati, prodotti e servizi.
  • Ottimizzare il percorso tra ricerca e applicazione, migliorando trasversalmente le competenze, il trasferimento tecnologico e l'integrazione dei servizi.

La maggiore comprensione dei processi migliorerà le capacità predittive e promuoverà l'uso efficace degli strumenti di pianificazione e previsione verso lo sviluppo di un quadro integrato, che incorpori i dati delle reti di monitoraggio per i diversi rischi ambientali, naturali e antropici, gestiti con tecnologie sia tradizionali che avanzate, con i dati di base (registri demografici, catastali, carte dell'uso del suolo e mappe topografiche). L'uso di un tale quadro integrato apre opportunità senza precedenti nella gestione del rischio di catastrofi, eliminando la frammentazione delle informazioni e rafforzando una gestione olistica all'interno di una cultura multidisciplinare.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Alma Mater Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi di Genova (UNIGE)
  • Università di Roma La Sapienza (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Palermo (UNIPA)
  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS)
  • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
  • Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale
  • Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna
  • Dipartimento della Protezione Civile

Soggetti privati

  • Fondazione Università Ca’ Foscari (Fondazione UNIVE)
  • Fondazione CIMA (CIMA)
  • Università degli Studi di Enna Kore (UNIKORE)
  • Eurac Research (EURAC)
  • AlmavivA SpA
  • Eni Rewind
  • Engineering Ingegneria Informatica SpA
  • Generali
  • Holding Ferrovie dello Stato Italiane
  • IREN

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – VS1: Water (leader: POLIMI)
  • Spoke 2 – VS2: Ground instabilities (leader: SAPIENZA)
  • Spoke 3 – VS3: Earthquakes and Volcanoes (leader: UNIBA)
  • Spoke 4 – VS4: Environmental Degradation (leader: OGS)
  • Spoke 5 – TS1: Urban and metropolitan settlements (leader: UNINA)
  • Spoke 6 – TS2: Multi-Risk Resilience of Critical Infrastructures (leader: POLITO)
  • Spoke 7 – TS3: Communities’ resilience to risks: social, economic, legal and cultural dimensions (leader: UNIFI)
  • Spoke 8 – DS: Science underpinning Climate services for risk mitigation and adaptation (leader: UNIBO)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 2, spoke 3, spoke 5, spoke 6, spoke 8 (leader).

Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività (PE5) - CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society

  • Tematica: PE 5 - Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività
  • Proponente: Sapienza Università di Roma
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof.ssa Giuliana Benvenuti
  • Finanziamento: € 115.900.000
  • Sito web

Obiettivi

l'Italia è il Paese che detiene un patrimonio culturale immenso oltre ad avere il maggior numero di siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, 58 dei quali sono riconosciuti come "patrimonio dell'umanità". Tuttavia, è anche il paese che non riesce a esprimerne appieno il potenziale economico e sociale. In questo contesto il partenariato CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society si propone come hub transdisciplinare multi-tecnologico di riferimento nazionale ed internazionale per attivare attività strumentali e di supporto alla formazione, alla ricerca scientifica e tecnologica e alla didattica e al trasferimento tecnologico nel settore dei beni culturali, della cultura e della tutela del patrimonio storico-culturale. I progetti promossi da CHANGES mirano a valorizzare l'attrattività del patrimonio storico-culturale attraverso nuovi approcci sostenibili; ad implementare un modello di eccellenza pubblico-privato per favorire nuove professionalità e modalità di occupazione, consolidando le collaborazioni tra ricerca e impresa, associazioni, enti ed istituti pubblici o privati a livello nazionale e internazionale, in un’ottica di reciprocità che favorisca la diffusione della cultura e della ricerca scientifica per promuovere un rilancio dell'economia unitamente ad uno sviluppo sociale e territoriale, valorizzando e rafforzando il sistema industriale e imprenditoriale attraverso la riforma del sistema collaborativo Università - imprese - amministrazioni locali che si basa sull'integrazione di capacità, competenze e bisogni. 

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Alma Mater Università di Bologna (UNIBO)
  • Scuola Normale Superiore di Pisa (SNSP)
  • Università Ca’ Foscari Venezia (UNIVE)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Bergamo (UNIBG)
  • Università degli Studi di Catania (UNICT)
  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Milano (UNIMI)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Torino (UNITO)
  • Università degli Studi Roma Tre (ROMA TRE)
  • Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (UNISOB)
  • Accademia Nazionale dei Lincei
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Gran Sasso Science Institute (GSSI)
  • Istituto Centrale per il Restauro (ICR)
  • Opificio delle Pietre Dure (OPD)

Soggetti privati

  • Associazione Centro di Eccellenza DTC Lazio
  • Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
  • Fondazione Sicilia
  • Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A.
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.A
  • EDIL CO. S.r.l.
  • Società Cooperativa Culture

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities (leader: UNIBA)
  • Spoke 2 – Creativity and Intangible Cultural Heritage (leader: UNIMI)
  • Spoke 3 – Digital Libraries, Archives and Philology (leader: UNINA)
  • Spoke 4 – Virtual Technologies for Museums and Art Collections (leader: UNIBO)
  • Spoke 5 – Science and Technologies for Sustainable Diagnostics of Cultural Heritage (leader: CNR)
  • Spoke 6 – History, Conservation and Restoration of Cultural Heritage (leader: UNICT)
  • Spoke 7 – Protection and Conservation of Cultural Heritage against Climate Changes, Natural and Anthropic Risks (leader: UNIFI)
  • Spoke 8 – Sustainability and Resilience of Tangible Cultural Heritage (leader: SAPIENZA)
  • Spoke 9 – Cultural Resources for Sustainable Tourism (leader: UNIVE)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 2, spoke 3, spoke 4 (leader), spoke 5, spoke 6, spoke 7

Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione (PE6) - HEAL ITALIA – Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine

  • Tematica: PE 6 - Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione
  • Proponente: Università degli Studi di Palermo
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Stefano Diciotti
  • Finanziamento: € 114.700.000
  • Sito web

Obiettivi

Il partenariato Heal Italia punta a creare una alleanza estesa su terapie innovative, ricerca avanzata e approcci integrati per la medicina di precisione, basata su una rete multidisciplinare di laboratori, centri di ricerca clinica e imprese. La condivisone di conoscenze e tecnologie consentirà di ottenere risultati tempestivi, per migliorare la qualità dei servizi per la salute con l’obiettivo di accompagnare il Sistema Sanitario Nazionale nella moderna epoca della medicina di precisione. Il programma Heal Italia è progettato con una visione olistica e interdisciplinare, mettendo insieme la ricerca fondamentale e traslazionale con il trasferimento tecnologico, sfruttando le capacità dei principali attori dei settori accademico, clinico e privato. Seguendo un approccio One Health, Heal Italia farà leva sulla competenza dei gruppi di ricerca e su infrastrutture all’avanguardia per affrontare le sfide collegate all'identificazione di nuovi fenotipi, analizzando un ampio spettro di fattori ambientali, di stili di vita e determinanti genetici di malattie multigeniche/multifattoriali, rispondendo così ai bisogni di salute degli strati più vulnerabili della popolazione.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Palermo (UNIPA)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Sapienza)
  • Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" (Tor Vergata)
  • Università degli Studi di Milano – Bicocca (UNIMIB)
  • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE)
  • Università Politecnica delle Marche (UNIVPM)
  • Università di Pisa (UNIPI)
  • Università degli Studi di Foggia (UNIFG)
  • Università degli Studi di Catania (UNICT)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Università degli Studi di Verona (UNIVR)
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS)
  • Istituto Fisioterapici Ospitalieri – IRCCS (IFO-IRE)
  • IRCCS Centro Di Riferimento Oncologico Di Aviano (CRO Aviano)
  • IRCCS Azienda Ospedaliero-universitaria Di Bologna Unibo (Sant’Orsola)

Soggetti privati

  • Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed I.R.C.C.S. (Neuromed)
  • Fondazione Toscana Life Sciences (TLS)
  • Upmc Italy Srl (UPMC)
  • Istituto Oncologico Del Mediterraneo Spa (IOM)
  • Bi-rex -Big Data Innovation & Research Excellence (BI-REX)
  • Engineering Ingegneria Informatica S.P.A (Engineering)
  • Istituto Di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” (Mario Negri)
  • Opella Healthcare Italy S.R.L. (Opella)
  • S.I.T. –Sordina IORT Technologies S.P.A. (SIT)

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Holistic nosology (leader: Tor Vergata)
  • Spoke 2 – Intelligent health (leader: UNIBO)
  • Spoke 3 – Prediction models (leader: UNIPA)
  • Spoke 4 – S4D Precision diagnostic (leader: Sapienza)
  • Spoke 5 – Next-gen therapeutics (leader: UNIMIB)
  • Spoke 6 – Health toolbox (leader: UNIMORE)
  • Spoke 7 – Prevention strategies (leader: UNIVPM)
  • Spoke 8 – Clinic exploitation (leader: UNIPI)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 2 (leader), spoke 3, spoke 4, spoke 5, spoke 6, spoke 7 e spoke 8.

Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti (PE7) - SERICS – Security and RIghts in the CyberSpace

  • Tematica: PE 7 - Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti
  • Proponente: Università degli Studi di Salerno
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Michele Colajanni
  • Finanziamento: € 114.499.997,53
  • Sito web

Obiettivi

Il partenariato SERICS si pone l’obiettivo di cercare e suggerire soluzioni innovative ai molteplici problemi chiave identificati in materia di sicurezza e privacy che causano danni alla società, perdite economiche e ostacolano l’adozione delle tecnologie per le smart city.

La proposta definisce un’ampia agenda di ricerca che abbraccia questioni tecniche, legali e sociali relative alla sicurezza e alla privacy e include i migliori ricercatori accademici e industriali con le competenze necessarie per compiere progressi su questi problemi.

La cybersecurity si pone come elemento cruciale da porre alla base dello sviluppo di politiche per l’innovazione e la transizione digitale a favore dei privati e degli enti pubblici e di governo sia nazionali sia internazionali. I progetti proposti dalla Fondazione SERICS hanno come obiettivo lo sviluppo di strategie e strumenti per la protezione dei dati per poter essere di grande impatto nel migliorare l’economia, la sicurezza e la società.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Salerno (UNISA)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Università degli Studi di Milano (UNIMI)
  • Università Ca' Foscari Venezia (UNIVE)
  • Università della Calabria (UNICAL)
  • Università degli Studi di Genova (UNIGE)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Scuola IMT Alti Studi Lucca (IMT)
  • Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (SSSA)

Soggetti privati

  • Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI)
  • Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT)
  • Fondazione Bruno Kessler (FBK)
  • Fondazione Ugo Bordoni (FUB)
  • Deloitte
  • ENI
  • FINCANTIERI
  • ISP - Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • Leonardo S.p.A.
  • Telsy S.p.A.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Human, Social, and Legal Aspects (leader: CNR)
  • Spoke 2 – Misinformation and Fakes (leader: UNISA)
  • Spoke 3 – Attacks and Defenses (leader: UNICA)
  • Spoke 4 – Operating Systems and Virtualization Security (leader: UNIGE)
  • Spoke 5 – Cryptography and Distributed Systems Security (leader: UNICAL)
  • Spoke 6 – Software and Platform Security (leader: UNIVE)
  • Spoke 7 – Infrastructure Security (leader: POLITO)
  • Spoke 8 – Risk Management and Governance (leader: UNIBO)
  • Spoke 9 – Securing Digital Transformation (leader: SAPIENZA)
  • Spoke 10 – Data Governance and Protection (leader: UNIMI)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 8 (leader)

Conseguenze e sfide dell'invecchiamento (PE8) - AGE-IT – Italian Ageing Society

  • Tematica: PE 8 - Conseguenze e sfide dell'invecchiamento
  • Proponente: Università degli Studi di Firenze
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Marco Albertini 
  • Finanziamento: € 114.700.000 
  • Sito web

Obiettivi

Il partenariato Age-It ha concepito un ambizioso programma con l'obiettivo di generare un salto di qualità nella ricerca sul complesso e sfaccettato fenomeno dell’invecchiamento, facendo dell'Italia – paese con la maggiore incidenza del fenomeno – il principale leader scientifico in merito ed un "laboratorio empirico" all'avanguardia per quanto riguarda l’analisi dei processi di invecchiamento. Tra i propri obiettivi, Age-It intende definire lo standard di riferimento in termini di soluzioni socioeconomiche, biomediche, politiche e tecnologiche per un invecchiamento inclusivo, assieme a soluzioni tecnologiche per una società che invecchia in modo inclusivo. L’invecchiamento della società è un fenomeno che presenta rischi e sfide ma che al contempo offre anche l’opportunità per promuovere un benessere inclusivo per la società nel suo complesso. Il programma di Age-It, in linea con la visione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, promuove l'adozione di politiche e strategie basate sul concetto di "invecchiamento attivo e in salute" (OMS 2015), intendendo l’anzianità come un periodo della vita in cui la maturità degli individui possa rappresentare una risorsa preziosa per la società e un'opportunità per costruire una società economicamente prospera, giusta e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Tramite la realizzazione del proprio programma, Age-It intende far diventare l'Italia un punto di riferimento per altre società, anche extraeuropee, che affrontano il rapido invecchiano della propria popolazione.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Milano - Bicocca (UNIMIB)
  • Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro (UPO)
  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università Ca' Foscari Venezia (UNIVE)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi del Molise (UNIMOL)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università della Calabria (UNICAL)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Istituto nazionale di statistica (INS)
  • Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per gli Anziani (INRCA)
  • Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)
  • Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS)

Soggetti privati

  • Università Commerciale Luigi Bocconi (BOCCONI)
  • Università Cattolica del Sacro Cuore (UNICATT)
  • Università Vita-Salute San Raffaele (UNISR)
  • Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed (NEUROMED)
  • Tech4Care srl
  • Generali Italia S.p.A.
  • HealthWare Group
  • Beta 80 S.p.A Software e Sistemi
  • Municipia S.p.a.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – The demography of ageing. A Data Science approach to decision-making (leader: UNIFI)
  • Spoke 2 – Improving the understanding of the biology of ageing (leader: CNR)
  • Spoke 3 – Clinical and environmental factors, functional status and multimorbidity: Stratifying progression and prognosis of diseases, frailty and disability (leader: INRCA)
  • Spoke 4 – Trajectories for active and healthy ageing (behavioural and psychological determinants) (leader: UNINA)
  • Spoke 5 – Care sustainability in an ageing society (leader: UNIBO)
  • Spoke 6 – Silver Economy. Work, participation, retirement and welfare (leader: UNIVE)
  • Spoke 7 – Cultural and political dimensions of ageing societies (leader: BOCCONI)
  • Spoke 8 – Interventions to reduce the burden of age-related diseases, disorders and disabilities (leader: UNIMIB)
  • Spoke 9 – Advanced Gerontechnologies for active and healthy ageing (leader: UNIFI)
  • Spoke 10 – Mainstreaming ageing by building institutional mechanisms for better and future-oriented policy making (leader: UPO)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 3, spoke 5 (leader), spoke 7, spoke 10

Sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori (PE9) - GRINS – Growing Resilient, INclusive and Sustainable

  • Tematica: PE 9 - Sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori
  • Proponente: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Matteo Cervellati
  • Finanziamento: € 115.900.000
  • Sito web

Obiettivi

Per rispondere alle esigenze di uno sviluppo economico-finanziario sostenibile dei sistemi e dei territori, GRINS - Growing Resilient, INclusive and Sustainable Extended Partnership svilupperà AMELIA (dAta platforM for the transfEr of knowLedge and statistIcal Analysis): una piattaforma di dati online che darà accesso a dati di alta qualità e a strumenti per la relativa analisi destinati ad una ampia gamma di applicazioni. La ricerca di GRINS intende offrire strumenti a supporto della ricerca di base e applicata per le imprese e le famiglie e per l'analisi delle politiche e la valutazione delle azioni delle amministrazioni pubbliche. Concepito in linea con i principi stabiliti dal Piano Nazionale della Ricerca e con gli obiettivi fondamentali del PNRR, AMELIA favorirà la creazione di conoscenza ed il trasferimento tecnologico verso soggetti sia pubblici che privati e al sistema nazionale della ricerca stesso per favorire una crescita resiliente, inclusiva e sostenibile dei sistemi, dei territori e delle attività ad essi correlati fornendo misurazione e analisi multidisciplinare delle condizioni socio-economiche dei vari attori del sistema economico. GRINS si concentrerà anche sulle strategie per migliorare la fornitura di servizi pubblici locali e l'accesso universale a un'assistenza sanitaria efficace; sull’analisi di strategie e politiche atte a migliorare l'adattamento alle transizioni verdi, digitali e per una  mobilità sostenibile e per migliorare la resilienza agli shock economici e finanziari sia per nel settore pubblico che nel privato, creando strategie abilitanti a sostegno della finanza sostenibile, dell'economia circolare e delle politiche a basse emissioni di carbonio. Il progetto dedicherà un'attenzione specifica all'analisi, alle politiche e agli interventi a sostegno dello sviluppo locale nelle regioni e nelle città, riducendo il divario Nord-Sud e aumentando l'inclusione e la coesione sociale.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università Ca' Foscari Venezia (UNIVE)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Catania (UNICT)
  • Università degli Studi di Torino (UNITO)
  • Università degli Studi di Palermo (UNIPA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Università degli Studi di Roma Tor Vergata (UNITOV)
  • Università degli Studi di Bergamo (UNIBG)
  • Scuola Superiore Sant'Anna (SSSA)

Soggetti privati

  • Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici
  • Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne s.r.l. (TAGLIACARNE)
  • CINECA Consorzio Interuniversitario
  • Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC)
  • Istituto Einaudi per l'economia e la finanza (EIEF)
  • Università Commerciale Luigi Bocconi (BOCCONI)
  • CRIF S.p.A.
  • Exprivia S.p.A.
  • INTESA SANPAOLO S.p.A.
  • Leithà S.r.l
  • Poste Italiane S.p.A.
  • PROMETEIA S.p.A.

Struttura del Progetto

  • Spoke 0 – Data platform and knowledge transfer (leader: UNIBO)
  • Spoke 1 – Firms’ sustainability (leader: BOCCONI)
  • Spoke 2 – Public sector, policy design and performance (leader: UNIBO)
  • Spoke 3 – Households’ sustainability (leader: UNINA)
  • Spoke 4 – Sustainable finance (leader: UNIVE)
  • Spoke 5 – Innovation - ecosystems for the circular economy (leader: UNITO)
  • Spoke 6 – Low carbon policies (leader: UNIPD)
  • Spoke 7 – Territorial sustainability (leader: UNIBA)
  • Spoke 8 – Social Sustainability (leader: UNICT)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 0 (leader), spoke 1, spoke 2 (leader), spoke 3, spoke 4, spoke 5, spoke 6, spoke 7, spoke 8

Modelli per un'alimentazione sostenibile (PE10) - ONFOODS – Research and innovation network on food and nutrition Sustainability, Safety and Security - Working ON Foods

  • Tematica: PE 10 - Modelli per un'alimentazione sostenibile 
  • Proponente: Università degli Studi di Parma
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Matteo Vittuari
  • Finanziamento: € 114.500.000
  • Sito web 

Obiettivi

Il programma proposto dal partenariato On Foods, prende in esame tutte le fasi, oggi sempre più complesse, e gli attori delle filiere alimentari che vanno dalla produzione alla lavorazione, dalla distribuzione alla commercializzazione al dettaglio, dal consumo allo smaltimento dei rifiuti, con le relative ricadute in termini di impatto ambientale e sociale dei vari passaggi.

Ispirandosi agli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottato dai membri delle Nazioni Unite (contrasto alla povertà, miglioramento della salute e dell’educazione, riduzione delle ineguaglianze sociali, promozione della crescita economica e gestione del cambiamento climatico per preservare il pianeta), On Foods intende attivare strumenti e creare progetti di ricerca di base per rafforzare le filiere di ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali, generando un impatto tangibile sul benessere e sulla salute delle persone, contribuendo a garantire l'accesso ad un’adeguata nutrizione a tutti e a preservare il Pianeta. On Foods intende il concetto di sostenibilità come l’individuazione di modelli di produzione e consumo in grado di rispettare le risorse naturali del pianeta ed i ritmi correlati con prospettive di resilienza a lungo termine per evitare il depauperamento delle risorse e il degrado ambientale attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Parma (UNIPR)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Libera Università di Bolzano (UNIBZ)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Catania (UNICT)
  • Università degli Studi di Milano (UNIMI)
  • Università degli Studi di Milano - Bicocca (UNIMIB)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Pavia (UNIPV)
  • Università degli Pisa (UNIPI)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)
  • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)

Soggetti privati

  • Fondazione Edmund Mach
  • Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
  • Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Tecnoalimenti S.C.p.A.
  • Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.
  • Bolton Food S.p.A.
  • Cirfood Sc
  • De' Longhi Appliances S.r.l.
  • Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed S.p.A.
  • Sacco S.r.l.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Global Sustainability (leader: UNIPR)
  • Spoke 2 – Smart and circular food system and distribution (leader: CNR)
  • Spoke 3 – Food safety of traditional and novel foods (leader: UNIBA)
  • Spoke 4 – Food quality and nutrition (leader: UNIMI)
  • Spoke 5 – Lifelong nutrition (leader: UNINA)
  • Spoke 6 – Tacking malnutrition (leader: UNIPV)
  • Spoke 7 – Policy behavior and education (leader: UNIBO)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 2, spoke 3, spoke 4, spoke 5, spoke 7 (leader)

Made in Italy circolare e sostenibile (PE11) - Made in Italy Circolare e Sostenibile - MICS

  • Tematica: PE 11 - Made in Italy circolare e sostenibile
  • Proponente: Politecnico di Milano
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Flaviano Celaschi
  • Finanziamento: € 114.500.000,31
  • Sito web

Obiettivi

I prodotti del Made in Italy sono noti in tutto il mondo per la loro eccellenza, soprattutto nei settori dell’Abbigliamento - moda, Arredamento, Automazione meccanica e Alimentazione.

Il partenariato ha preso in considerazione i primi tre dei quatto ambiti, proponendo un programma per l’evoluzione sostenibile e circolare delle eccellenze produttive nazionali. Le ricerche messe in campo promuovono un approccio interdisciplinare per lo sviluppo di materiali di alto livello tecnologico, di processi di progettazione e di fabbricazione eco-sostenibile in un’ottica di recupero innovativo dello scarto o delle materie prime residuali che coinvolgono tutte le fasi e gli attori delle filiere, con l’ambizioso obiettivo di massimizzare la circolarità fino ad arrivare ad una progettazione e una produzione di prodotti e servizi Made in Italy a ciclo chiuso, che possa prevedere la loro potenziale dismissione o un completo riciclo, riutilizzo e/o rifabbricazione ad impatto zero, al contempo affidabili, sicuri e con un utilizzo consapevole dell’energia. Attraverso la condivisione di know-how, competenze specifiche, l’utilizzo del Gemello Digitale ed infrastrutture di ricerca il progetto mira ad implementare e promuovere una progettualità di elevato contenuto scientifico di alto interesse per le principali filiere del Made in Italy. In questo modo si vuole generare un’economia, sostenibile e competitiva che possa favorire un nuovo concetto di fabbrica e di consumo del Made in Italy attraverso tecnologie a zero rifiuti, non inquinanti e ad impatto energetico zero, centrata sull'uomo, orientata al sociale e al rispetto della natura, che sia inclusiva, sicura, autosufficiente, auto-rigenerativa.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Politecnico di Bari (POLIBA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Bergamo (UNIBG)
  • Università degli Studi di Brescia (UNIBS)
  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Palermo (UNIPA)
  • Università degli studi di Padova (UNIPD)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Soggetti privati

  • Aeffe Spa
  • Brembo Spa
  • Camozzi Group Spa
  • Cavanna Spa
  • Italtel Spa
  • Itema Spa
  • Leonardo Spa
  • Natuzzi Spa
  • Prima Additive Srl
  • Sacmi Imola S.C.
  • SCM Group Spa
  • Stazione sperimentale per l'industria delle pelli e delle materie concianti Srl
  • Thales Alenia Space Italia Spa

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Digital Advanced Design: technologies, processes, and tools (leader: UNIBO)
  • Spoke 2 – Eco-Design Strategies: products, services, and systems – Product-Service System (PSS) (leader: UNIFI)
  • Spoke 3 – Green and sustainable products & materials from non-critical & secondary raw sources (leader: CNR)
  • Spoke 4 – Smart and sustainable materials for circular and augmented industrial products and processes (leader: UNINA)
  • Spoke 5 – Closed-loop, sustainable, inclusive factories and processes (leader: POLIMI)
  • Spoke 6 – Additive Manufacturing as disruptive enabler of the Twin Transition (leader: POLITO)
  • Spoke 7 – New and consumer-driven business models for resilient and circular supply chains (leader: POLIBA)
  • Spoke 8 – Digitally-oriented factory design and management through AI and data driven approaches (leader: UNIPD)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1 (leader), spoke 2, spoke 3, spoke 4

Neuroscienze e neurofarmacologia (PE12) - MNESYS – A multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease

  • Tematica: PE 12 - NEUROSCIENZE E NEUROFARMACOLOGIA
  • Proponente: Università degli Studi di Genova
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Pietro Cortelli
  • Finanziamento: € 114.700.000
  • Sito web      

Obiettivi

Il partenariato MNESYS, in linea con quanto evidenziato dal Piano Nazionale di Ricerca, promuove un programma di ricerca in ambito biomedico con un approccio interdisciplinare integrato rivolto in particolare alle neuroscienze molecolari, cliniche e computazionali, per ovviare alla lacuna data dalla attuale frammentazione nella ricerca, anche a causa delle diverse competenze di base e figure professionali coinvolte in queste aree. Il progetto MNESYS si pone l’obiettivo di sviluppare nuovi approcci per le neuroscienze sperimentali e cliniche in una prospettiva di medicina di precisione, personalizzata e predittiva che avranno un impatto sulla cura delle patologie del sistema nervoso e del comportamento. La ricerca, articolata in sotto-progetti, si concentrerà

su un piccolo numero di argomenti chiave, fondamentali per la comprensione delle funzioni del sistema nervoso nella salute e nella malattia, con l'obiettivo di identificare i principali fattori patologici di diverse condizioni, consentendo: 1) la valutazione di biomarcatori per identificare i pazienti in fase preclinica o precoce di malattia che permetteranno di impostare strategie individualizzate e preventive per migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti; 2) l'identificazione di nuovi bersagli cellulari e molecolari per lo sviluppo di strumenti neurofarmacologici innovativi; 3) la creazione di gemelli digitali ispirati alla biologia, guidati da dati multimodali e basati su tecniche computazionali intrinsecamente multi-scala. Un obiettivo a medio-lungo termine potrebbe portare a trattamenti genomici basati sulle caratteristiche individuali, sulla genetica, sul profilo biologico, sull'ambiente e sulle abitudini del paziente.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Genova (UNIGE)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli (UNICAMPANIA)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Ferrara (UNIFE)
  • Università degli Studi di Firenze (UNIFI)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Roma Tor Vergata (UNITOV)
  • Università degli Studi di Parma (UNIPR)
  • Università degli Studi di Pavia (UNIPV)
  • Università degli Studi di Verona (UNIVR)
  • Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro (UNICZ)
  • IRCCS Ospedale Policlinico San Martino
  • IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB)
  • Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (SSSA)
  • European Brain Research Institute Rita Levi Montalcini (EBRI)

Soggetti privati

  • Fondazione Telethon Ets
  • Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus
  • San Raffaele Roma Srl
  • Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  • Synlab Sdn Spa
  • Dompé Farmaceutici Spa
  • Alfasigma Spa
  • Asg Superconductors Spa
  • Takis Srl Scm Group Spa (Scm)

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Neurodevelopment, Social Cognition and Interaction (leader: UNIPR)
  • Spoke 2 – Neuronal Plasticity and Connectivity (leader: UNICAMPANIA)
  • Spoke 3 – Neuronal Homeostasis and Brain-Environment Interaction (leader: UNINA)
  • Spoke 4 – Perception and Brain-Body Interaction (leader: UNIBO)
  • Spoke 5 – Mood and Psychosis (leader: UNIFE)
  • Spoke 6 – Neurodegeneration, Trauma and Stroke (leader: UNIGE)
  • Spoke 7 – Neuroimmunology and Neuroinflammation (leader: UNIVR)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 4 (leader), spoke 5, spoke 6, spoke 7

Malattie infettive emergenti (PE13) - INF-ACT – One Health Basic and Translational Research Actions addressing Unmet Needs on Emerging Infectious Diseases

  • Tematica: PE 13 - Malattie infettive emergenti
  • Proponente: Università di Pavia
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Pierluigi Viale
  • Finanziamento: € 114.500.000
  • Sito web

Obiettivi

La recente esperienza della pandemia da SARS-Covid 19 ha ribadito l’importanza fondamentale della ricerca sulle malattie infettive emergenti. Il partenariato INF-ACT propone un ambizioso programma sul tema delle malattie infettive emergenti con l’obiettivo di attivare ricerche ad ampio spettro con un approccio multidisciplinare integrato, partendo dall’individuazione delle principali minacce attuali e di quelle che potrebbero emergere in futuro; ricerche sviluppate con forti competenze trasversali in grado di affrontare il problema delle possibili epidemie attraverso un approccio One Health, ossia integrando aspetti della salute umana, animale e ambientale, dagli eventi epidemici ai fenomeni di spillover, ai mutamenti climatici che hanno introdotto cambiamenti nella vita della fauna selvatica e la loro interazione con l'uomo, i cui esiti abbiano un impatto scientifico reale con ricadute operative e organizzative a livello nazionale ed europeo. In questo modo si vuole contribuire allo sviluppo di una solida infrastruttura di ricerca e di sistemi informativi sanitari per la condivisione di dati ed expertise, rafforzandone gli elementi cruciali per sostenere la salute della popolazione e la valutazione delle prestazioni del sistema sanitario, traducendo le informazioni sanitarie in dati al servizio dei governi e dei sistemi sanitari per favorire politiche per la salute pubblica atte anche alla riduzione delle ineguaglianze.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Pavia (UNIPV)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Sapienza Università di Roma (SAPIENZA)
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (UNIBA)
  • Università degli Studi di Cagliari (UNICA)
  • Università degli Studi di Milano (UNIMI)
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università degli Studi di Siena (UNISI)
  • Università degli Studi di Torino (UNITO)
  • Università di Catania (UNICT)
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Soggetti privati

  • Associazione Istituti Zooprofilattici Sperimentali (AIZS)
  • Fondazione Bruno Kessler (FBK)
  • Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  • Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (INGM)
  • Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
  • Humanitas University (HUNIMED)
  • Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione s.r.l. (ISMETT)
  • Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Casa filiale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (SACROCUORE)
  • Università Cattolica del Sacro Cuore (UNICATT)
  • Università Vita Salute San Raffaele (UNISR)
  • Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN)
  • Soc. IRBM S.p.A.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Emerging and re-emerging viral threats (leader: UNIPV)
  • Spoke 2 – Arthropod vectors and vector-borne pathogens (leader: UNIPD)
  • Spoke 3 – Antimicrobial resistance (leader: UNICT)
  • Spoke 4 – Epidemiology, monitoring and modelling (EPI-MOD) (leader: ISS)
  • Spoke 5 – New therapeutic strategies (leader: CNR)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 2, spoke 3, spoke 4, spoke 5

Telecomunicazioni del future (PE14) - RESTART – RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart

  • Tematica: PE 14 – Telecomunicazioni del futuro
  • Proponente: Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
  • Referente scientifico per l’Università di Bologna: Prof. Alessandro Vanelli Coralli
  • Finanziamento: € 115.902.093,13
  • Sito web

Obiettivi

Il partenariato RESTART aggrega i principali stakeholder del settore italiano delle telecomunicazioni, consentendo la realizzazione di progetti di ricerca specifici con risultati concreti e misurabili, portati avanti congiuntamente da università, centri di ricerca, aziende e amministrazioni pubbliche in un quadro complessivo che prevede una visione a lungo termine, azioni trasversali e di supporto, con strumenti e fattori abilitanti adeguati. In questo modo si intende instaurare circoli virtuosi con l’obiettivo di arrivare ad un miglioramento strutturale della ricerca e di sviluppo di ampio respiro e durata nel settore; rafforzare il legame tra eccellenza scientifica e impresa; implementare la capacità di utilizzare le TLC nei settori più disparati e attuare iniziative specifiche rivolte ai distretti industriali e al Sud Italia, tra cui il supporto alla progettazione e alla creazione di poli tecnologici ed ecosistemi di innovazione.  RESTART promuove e abilita l'avanzamento della scienza e delle tecnologie TLC, compresi tutti i tipi di sistemi e reti correlati, per utenti umani e non umani (ad esempio 5G/6G; infrastrutture fisse ad alta capacità, IoT, edge/core-cloud). La connettività è una componente essenziale e basilare della trasformazione digitale; una tecnologia trasversale e prioritaria che costituisce un prerequisito per tutte le applicazioni e i servizi moderni.

Composizione del consorzio

Università ed istituti di ricerca

  • Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" (Tor Vergata)
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (UNIBO)
  • Politecnico di Bari (POLIBA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (SSSA)
  • Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (UNIRC)
  • Università degli Studi di Catania (UNICT)
  • Università di Firenze (UNIFI)
  • Università di Napoli Federico II (UNINA)
  • Università di Padova (UNIPD)
  • Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Sapienza)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Soggetti privati

  • Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT)
  • Fondazione Ugo Bordoni (FUB)
  • Athonet s.r.l.
  • Ericsson Telecomunicazioni S.p.A.
  • Italtel S.p.A.
  • Leonardo S.p.A.
  • Open Fiber S.p.A.
  • Prysmian S.p.A.
  • TIESSE S.p.A.
  • TIM Italia S.p.A.
  • Vodafone Italia S.p.A.
  • WIND Tre S.P.A.

Struttura del Progetto

  • Spoke 1 – Pervasive and Photonic Network Technologies and Infrastructures (leader: CNR)
  • Spoke 2 – Integration of Networks and Services (leader: POLIBA)
  • Spoke 3 – Wireless Networks and Technologies (leader: POLIMI)
  • Spoke 4 – Programmable Networks for Future Services and Media (leader: POLITO)
  • Spoke 5 – Industrial and Digital Transition Networks (leader: UNIBO)
  • Spoke 6 – Innovative Architectures and Extreme Environments (leader: UNICT)
  • Spoke 7 – Green and Smart Environments (leader: UNINA)
  • Spoke 8 – Intelligent and Autonomous Systems (leader: Tor Vergata)

L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1, spoke 2, spoke 3, spoke 4, spoke 5 (leader), spoke 7.

Agenzia Spaziale Italiana - Attività spaziali (ex PE15)

Progetto in corso di valutazione.
Nel programma della Missione 4 Componente 2 per i partenariati estesi era inizialmente prevista anche la tematica 15: attività spaziali. Successivamente tale iniziativa è stata esclusa dall’avviso dei partenariati estesi e finanziata attraverso un bando dell’Agenzia Spaziale Italiana.

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Progetti PNRR - Dottorati per le transizioni digitali e ambientali