Area di intervento: PNC investimento I.1
Complementarità con il PNRR: Missione 4 - Componente 2
Durata: il progetto si concluderà in data 15/12/2026
Quota di finanziamento totale del progetto: 124.000.000 €
Proponente: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Obiettivi del progetto
Il progetto DARE mira ad aiutare il Servizio Sanitario italiano a passare con passo deciso da un approccio basato quasi esclusivamente sulla diagnosi e sulla terapia ad uno nel quale la prevenzione e l’approccio comunitario abbiano un ruolo primario. Per favorire un tale cambiamento di mentalità il progetto promuoverà e testerà il possibile contributo delle tecnologie digitali, a partire dall’Intelligenza Artificiale e dai Big Data, alla ricerca di soluzioni adeguate, mature, sostenibili e scalabili a supporto della promozione della salute e della prevenzione in ogni fase della vita dei cittadini.
Struttura del progetto e partecipazione
Composizione del Consorzio
Università ed istituti di ricerca
- Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
- Università Cattolica del Sacro Cuore
- Università degli Studi di Palermo
- Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
- Università degli Studi di Parma
- Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
- Azienda USL della Romagna
- Azienda Sanitaria Locale di Bari
- Università degli Studi di Padova
- IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli
- IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant’Orsola
- Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS
- Istituto Tumori Bari “Giovanni Paolo II” IRCCS
- Azienda Ospedale - Università Padova
- Policlinico Tor Vergata
- Azienda USL di Bologna – IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche
- Libera Università degli Studi di Enna “Kore”
- Azienda Sanitaria Locale Roma 1
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente – Sicilia
- Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco”
Soggetti privati
- BI-REX - Big Data Innovation & Research Excellence
- Exprivia S.p.A.
- Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.
- Leithà S.r.l.
- Fondazione GIMBE
- Maria Cecilia Hospital S.p.A.
- University of Pittsburgh Medical Center Italy S.r.l.
Ambiti di azione
- Spoke 1 – Fattori abilitanti e tecnologie per la prevenzione digitale lungo tutto l'arco della vita (leader: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna)
- Spoke 2 – Prevenzione primaria digitale basata sull'approccio comunitario (leader: Università degli Studi di Palermo)
- Spoke 3 – Prevenzione secondaria e terziaria basata sul digitale (leader: Università degli Studi di Roma "Tor Vergata")
L'Università di Bologna partecipa a: spoke 1 (leader), spoke 2.
Le persone nel progetto
Le persone dell'Università di Bologna
Referente scientifico
Prof. Lorenzo Chiari
Personale docente e ricercatore
- Giovanni Barbara
- Paolo Boffetta
- Silvia Cagnone
- Antonella Carbonaro
- Valerio Carelli
- Gastone Castellani
- Federico Chesani
- Lorenzo Chiari
- Monica Chiogna
- Cristiana Corsi
- Luca Cristofolini
- Stefano Diciotti
- Marco Domenicali
- Giusella Finocchiaro
- Gianluca Fiorentini
- Simone Furini
- Elisabetta Lalumera
- Matteo Lippi Bruni
- Antonello Lorenzini
- Mauro Mangia
- Sabato Mellone
- Rossella Miglio
- Angela Montanari
- Maria Chiara Pelleri
- Elisabetta Poluzzi
- Saverio Ranciati
- Matilde Ratti
- Daniel Remondini
- Luigi Ricciardiello
- Claudio Sartori
- Alessandro Silvani
- Rita Stagni
- Pierluigi Strippoli
- Rossella Verzulli
- Marco Viceconti
Le persone assunte sui fondi del progetto
Personale ricercatore
- Francesca Antonaros
- Davide Borra
- Monia Donati
- Francesco Durazzi
- Adelajda Matuka
- Serena Moscato
- Pierpaolo Palumbo
- Edoardo Redivo
- Anna Vesely
Personale con assegno di ricerca
- Marco Amato
- Szilvia Szerena Barath
- Eugenio Cannovale Palermo
- Christian D'Errico
- Francesco Ellia
- Giacomo Frisoni
- Giulia Massimino
- Luca Ragazzi
- Sara Silvestri
- Giada Trisolini
Personale con borsa di dottorato
- Daniela Bruno
- Francesca Conte
- Andrei Cosmin Siea
- Ilaria D'Ascanio
- Paola Di Florio
- Marco Liotta
- Stefano Vertullo
Dipartimenti coinvolti
- Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi"
- Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie — DIBINEM
- Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" — DIFA
- Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche — DIMEC
- Dipartimento di Ingegneria Industriale — DIN
- Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria — DISI
- Dipartimento di Scienze Economiche — DSE
- Dipartimento di Scienze Giuridiche — DSG
- Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita — QUVI
- Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati" — STAT
Grazie al progetto, i team di ricerca universitari hanno:
- messo a punto un percorso di innovazione e valutazione delle tecnologie per la prevenzione
- implementato un’infrastruttura informatica che garantisca la privacy dei dati sensibili usati per la ricerca
- avviato, a Bologna e in Romagna, uno studio clinico con un “gemello digitale” che predice il rischio di caduta e di frattura del collo del femore negli anziani fragili
- predisposto linee guida per comitati etici nell'uso di strumenti digitali in sperimentazioni cliniche
- individuato gli esperti per 66 sperimentazionipilota su cittadini sani e malati
- avviato progetti “gemelli” di innovazione tecnologica, etico-legale, sanitaria e organizzativa per 34 progetti pilota
- identificato, sistematizzato e promosso attività formative per rispondere all’enorme fabbisogno di competenze digitali in ambito sanitario
Strumenti digitali al servizio della prevenzione
I team di ricerca selezionati stanno procedendo con:
- l'analisi dei fattori che possono influenzare lo stato di salute e il benessere delle persone: dagli stili di vita individuali, ai determinanti di salute più ampi, utilizzando strumenti digitali per una valutazione precisa del rischio e l'implementazione di interventi personalizzati per la prevenzione e la promozione della salute
- la definizione dei progetti "gemelli" di sviluppo che forniscono le innovazioni tecnologiche, etico-legali, sanitarie e organizzative necessarie a queste sperimentazioni per implementare efficacemente gli studi di prevenzione proposti