ECCSELLENT: Development of Eccsel-eric R.I. Italian Facilities to improve user Access, Services and ensure Long-term Sustainability
Il progetto intende promuovere lo sviluppo e l’internazionalizzazione della ricerca italiana nell’intera filiera di cattura, utilizzo, trasporto e stoccaggio della CO₂, a partire dal potenziamento delle strutture italiane facenti parte di ECCSEL ERIC.
Area di intervento PNRR: Missione 4 - Istruzione e Ricerca
Componente: 2 - Dalla ricerca all'impresa
Investimento: 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione
Durata: il progetto terminerà in data 30/10/2025
Quota di finanziamento totale del progetto: 16.500.000 €
Proponente: Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - OGS
Come contribuire allo sviluppo di infrastrutture per cattura, utilizzo, trasporto e stoccaggio di CO2?
Il progetto, promosso dall'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, è incentrato sull'implementazione della componente italiana del consorzio ECCSEL ERIC (European Research Infrastructure Consortium). ECCSEL ERIC è un'infrastruttura di ricerca che comprende strutture scientifiche transnazionali per lo sviluppo di laboratori di eccellenza in materia di Carbon Capture, Transport and Storage (CCS).
ECCSELLENT si pone i seguenti obiettivi:
- potenziamento delle strutture italiane di ECCSEL ERIC nell'ambito delle CCUS (Cattura, Utilizzo, Trasporto e Stoccaggio della CO2)
- ampliamento del nodo italiano di ECCSEL ERIC per favorire lo sviluppo e l'internazionalizzazione della ricerca in Italia nella filiera delle CCUS
- integrazione e messa in rete di dati e risultati raccolti attraverso nuove strumentazioni più avanzate tecnologicamente
- creazione di opportunità per testare le apparecchiature per tutte le strutture coinvolte, inclusi il settore industriale e le piccole e medie imprese
- rafforzamento dell'eccellenza scientifico per affrontare le grandi sfide della società, sia a livello comunitario nel Programma Quadro Horizon Europe, sia specificatamente per l'Italia
- mantenimento del livello di eccellenza raggiunto dalle infrastrutture di ricerca italiane dedicate al CCUS, già riconosciuto a livello internazionale
Struttura del progetto e partecipazione
Composizione del Consorzio
- Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- Politecnico di Milano
- Consiglio Nazionale delle Ricerche
- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Le missioni
- Mari e Oceano
- Processi Geologici
- Rischio di disastri
- Aree polari
- Scienza aperta
Le persone nel progetto
Le persone dell'Università di Bologna
Referente scientifico
Prof. Marco Giacinti Baschetti
Personale docente e ricercatore
- Matteo Minelli
Le persone assunte sui fondi del progetto
Personale ricercatore
- Virginia Signorini
- Gianfranco Burzotta
Personale con borsa di dottorato
- Roberta Di Carlo
- Zahra Maghazeh
Dipartimenti coinvolti
- Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali — DICAM
Le attività dei team di ricerca universitari
Nell’ambito del progetto, l’Università di Bologna, attraverso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali - DICAM, punta ad acquisire nuove infrastrutture per lo studio:
- di sistemi di cattura di CO2:
- verranno implementate soluzioni per l'analisi delle tecnologie a membrana in un'ampia gamma di condizioni operative, al fine di valutare diverse tipologie di cattura
- rafforzamento delle competenze nella produzione di membrane sottili attraverso l’acquisizione di molteplici tecnologie, con il fine ultimo di raggiungere la produzione su scala industriale
- di analisi delle criticità legate al trasporto di CO2:
- approfondendo l'impatto della CO2 sui diversi tipi di materiali, verranno acquisiti sistemi per testare le proprietà di barriera e la solubilità di CO2 ad alta pressione in materiali di interesse per aziende o centri di ricerca, oltre a strumentazioni per identificare eventuali alterazioni strutturali o chimiche indotte dal gas
- di analisi del comportamento della CO2 nei sistemi di stoccaggio:
- grazie all'implementazione di una nuova tecnica chiamata Fast-Field Cycling Nuclear Magnetic Resonance (FFC-NMR), il laboratorio del dipartimento acquisirà maggiori capacità di analisi delle interazioni tra i materiali porosi all'interno dei pozzi di stoccaggio e la CO2 che viene in essi immagazzinata.
Queste attività sono fondamentali perché contribuiscono alla nostra capacità di gestire e ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera e a limitare l'impatto dei cambiamenti climatici.
Le diverse attività sperimentali verranno affiancate da una attività di modellazione sia chimico fisica che numerica grazie al cluster di calcolo messo a disposizione che permetterà di aumentare le potenze di calcolo a disposizione dei ricercatori.
Scopri di più
Vai al sito web del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali — DICAM