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Sede didattica
Campus Ravenna
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
LM-2 - ARCHEOLOGIA
LM-89 - STORIA DELL'ARTE -
Tipo di accesso
Libero con verifica dell’adeguatezza della preparazione
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Percorsi proposti (Curricula)
- PERCORSO ARCHEOLOGICO A
- PERCORSO ARCHEOLOGICO B
- PERCORSO STORICO-ARTISTICO A
- PERCORSO STORICO-ARTISTICO B
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Anni Attivi
II
Obiettivi formativi
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Si tratta di una laurea magistrale i cui sbocchi professionali sono orientati a soddisfare le richieste del mercato del lavoro provenienti dal territorio regionale e nazionale, un mercato sensibile alla collaborazione interdisciplinare di archeologi, storici d'arte, conservatori, scienziati e restauratori per garantire una corretta metodologia di intervento per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Le caratteristiche dell'offerta formativa rispondono, in primo luogo, all'esigenza di preservare gli aspetti culturali specifici del territorio in una proficua sinergia con i centri di ricerca, gli enti preposti alla tutela del patrimonio culturale, le pubbliche amministrazioni e le nuove professionalità nel campo della valorizzazione della comunicazione del patrimonio culturale. In ragione della formazione prevista, i laureati in questa magistrale potranno svolgere attività professionale nel campo della museologia e della museografia, occuparsi della gestione e valorizzazione dei beni e dei luoghi della cultura, progettare attività culturali e di comunicazione attraverso l'utilizzo di strumenti tradizionali cartacei, informatici e multimediali. I laureati matureranno inoltre la capacità di definire programmi di conservazione di beni archeologici e storico-artistici e progetti di manutenzione e di restauro, di verificarne l'attuazione anche in relazione alle condizioni ambientali, redigere in maniera critica e filologicamente corretta le relazioni degli interventi di restauro. Il laureato possiede inoltre una approfondita consapevolezza degli aspetti culturali propri di un contesto archeologico, tale da consentirgli di muoversi con appropriate procedure di metodo nel campo della ricerca teorica e applicata. Inoltre gli strumenti che gli saranno forniti consentiranno un più alto grado di conoscenza di manufatti e contesti propri dei diversi campi dell'archeologia.
Il corso di laurea magistrale presuppone in accesso una formazione di base nel campo della conoscenza, ricerca e valorizzazione dei beni culturali, con particolare riferimento alle discipline archeologiche e storico- artistiche, e sorretta inoltre da una formazione nel campo delle discipline storiche, filologico-letterarie, giuridiche e tecnico-scientifiche. L'approfondimento delle conoscenze è dunque rivolto principalmente all'acquisizione di competenze nel campo proprio delle discipline archeologiche e storico-artistiche, sulla base dei rispettivi curricula. Particolare riguardo viene attribuito alle tecniche e ai linguaggi inerenti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
L'ampio ventaglio di contenuti e metodi appresi metterà in grado il laureato magistrale di discernere con correttezza la necessità di accrescere le proprie conoscenze e di rapportare il proprio agire alle esigenze della società all'interno della quale si trova a operare. In particolare nel delicato tema della conservazione del patrimonio culturale e della trasmissione di questi valori alle nuove generazioni. Le attività seminariali e di confronto con specialisti sul campo militante della ricerca archeologica e storico-artistica lo abitueranno alla comunicazione non soltanto di quanto appreso, ma soprattutto di quanto personalmente elaborato, in rapporto a idee, progetti o programmi specificamente ideati, anche in équipe. -
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: ARCHEOLOGICA, STORICO-ARTISTICA E STORICO-LETTERARIA
Il laureato magistrale:
- possiede avanzate competenze scientifiche, teoriche, metodologiche e operative nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte, supportate da conoscenza della storia e delle fonti primarie;
- conosce le problematiche specifiche relative alla storia e alla conservazione di un settore archeologico / artistico determinato.
Le suddette conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite dallo studente sia con la partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari e/o tirocini, sia attraverso le ore di studio individuale, come previsto dalle attività formative attivate.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso prove d'esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE DI CONSERVAZIONE E DI GESTIONE
Il laureato magistrale:
- possiede conoscenze e capacità di comprensione dei problemi relativi alla conservazione, gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico / artistico e delle sue istituzioni.
Le suddette conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite dallo studente sia con la partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari e/o tirocini, sia attraverso le ore di studio individuale, come previsto dalle attività formative attivate.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso prove d'esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Il laureato magistrale:
- è in grado di utilizzare pienamente gli strumenti informatici e della comunicazione negli ambiti specifici di competenza, con particolare riferimento alle operazioni di rilievo dei monumenti, classificazione, catalogazione e documentazione dei reperti e delle opere d’arte, elaborazione delle immagini, gestione informatica dei testi scientifici, padronanza delle tecniche informatiche per l'elaborazione di immagini, testi e modelli virtuali tridimensionali;
- è in grado di utilizzare mezzi di comunicazione tradizionali abbinati all’uso dei "social media" avvalendosi anche degli strumenti di misurazione e analisi dei dati da essi deducibili.
Le suddette conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite dallo studente sia con la partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari e/o tirocini, sia attraverso le ore di studio individuale, come previsto dalle attività formative attivate.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso prove d'esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: ARCHEOLOGICA, STORICO-ARTISTICA E STORICO-LETTERARIA
Il laureato magistrale:
- al termine del percorso, possiede avanzate capacità di applicare competenze scientifiche, teoriche, metodologiche e operative nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte, supportate da conoscenza della storia e delle fonti primarie;
- possiede competenze professionali adeguate alla risoluzione di problematiche specifiche relative alla storia e alla conservazione di un settore archeologico / artistico determinato.
ll raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione sopraelencate avviene tramite la riflessione critica su testi proposti per lo studio individuale sollecitata dalle attività in aula e dalla didattica concettuale istituita con le sperimentazioni pratiche.
La verifica del raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene principalmente attraverso prove d’esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE DI CONSERVAZIONE E DI GESTIONE
Il laureato magistrale:
- al termine del percorso, è in grado di applicare le proprie conoscenze teoriche ai problemi relativi alla conservazione, gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico / artistico e delle sue istituzioni.
ll raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione sopraelencate avviene tramite la riflessione critica su testi proposti per lo studio individuale sollecitata dalle attività in aula e dalla didattica concettuale istituita con le sperimentazioni pratiche.
La verifica del raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene principalmente attraverso prove d’esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Il laureato magistrale:
al termine del corso, è in grado di applicare gli strumenti informatici e della comunicazione negli ambiti specifici di competenza, con particolare riferimento alle operazioni di rilievo dei monumenti, classificazione, catalogazione e documentazione dei reperti e delle opere d’arte, elaborazione delle immagini, gestione informatica dei testi scientifici, padronanza delle tecniche informatiche per l'elaborazione di immagini, testi e modelli virtuali tridimensionali.
ll raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione sopraelencate avviene tramite la riflessione critica su testi proposti per lo studio individuale sollecitata dalle attività in aula e dalla didattica concettuale istituita con le sperimentazioni pratiche.
La verifica del raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene principalmente attraverso prove d’esame e/o prove di verifica intermedie (esami orali e/o scritti, esposizioni orali).AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)
Il laureato magistrale:
al termine del Corso acquisisce piena autonomia di giudizio nella conoscenza storico-critica e nella valutazione delle tecniche e strategie più adeguate alla tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico-artistico e paesaggistico.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata attraverso esercitazioni, seminari, preparazione di elaborati soprattutto nell'ambito degli insegnamenti di carattere storico, storico-artistico e archeologico, nonché attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro all'interno dei quali ciascuno studente sia responsabile della trattazione e presentazione di problematiche suggerite dai docenti. La prova finale attesta il definitivo raggiungimento della capacità acquisita di raggiungere una personale posizione autonoma nella proposizione di programmi di lavoro, gestione e valorizzazione dei beni archeologici, artistici e del paesaggio. Le forme di verifica consistono nell'elaborazione di relazioni scritte, la realizzazione di presentazioni orali e la verifica della capacità di intervenire in modo costruttivo in contesti seminariali e in occasione dell'eventuale attività di stage e tirocinio e tramite l'attività assegnata dal docente relatore per la preparazione della prova finale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene inoltre tramite la valutazione degli insegnamenti del piano di studio individuale dello studente e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, durante l'attività assegnata in preparazione della prova finale, e in occasione del tirocinio.ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)
Il laureato magistrale:
- è in grado di operare nel settore della comunicazione dei beni culturali, utilizzando le forme tradizionali e quelle tecnologicamente più avanzate.
- conosce in maniera fluida ed è in grado di utilizzare professionalmente in forma scritta e orale almeno una lingua europea (livello B2) oltre l'italiano.
Le abilità comunicative scritte ed orali sono particolarmente sviluppate in occasione di seminari, esercitazioni, attività formative che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi. L'acquisizione e la verifica del conseguimento delle abilità comunicative avviene inoltre in occasione dello svolgimento dell'eventuale attività di tirocinio-stage e della relazione conclusiva, tramite la redazione della prova finale e la discussione della medesima.
La lingua straniera viene appresa e verificata tramite seminari e attività formative
nell'ambito delle Ulteriori conoscenze linguistiche.CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)
Il laureato magistrale:
- è in grado di utilizzare gli strumenti di analisi e di applicare i metodi di apprendimento sviluppati per approfondire e aggiornare in autonomia le proprie conoscenze;
- è in grado di individuare gli strumenti e i percorsi di formazione adeguati per lo sviluppo delle proprie conoscenze culturali e specialistiche e delle proprie competenze professionali.
Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare allo studio individuale previsto, alla preparazione di progetti individuali, alle attività di laboratorio, all'attività svolta per la preparazione della prova finale.
La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative, indicando un peso specifico per il rispetto delle scadenze, richiedendo la presentazione di dati reperiti autonomamente, mediante l'attività di tutorato nello svolgimento di progetti e mediante la valutazione della capacità di auto-apprendimento maturata durante lo svolgimento dell'attività relativa alla prova finale.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
La figura professionale, le cui competenze sono previste in forma trasversale nel contesto dei ruoli dell’Amministrazione Pubblica, svolge funzioni relative a quel particolare aspetto dell’ambito dei beni culturali riconosciuto dal MIBAC come "valorizzazione"; opera nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina di tutte quelle attività volte a promuovere la conoscenza del patrimonio e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso ad ogni tipo di pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo della cultura. La valorizzazione comprende, inoltre, finalità educative di stretto collegamento con il patrimonio, al fine di migliorare le condizioni di conoscenza e, conseguentemente, anche di conservazione dei beni culturali e ambientali, incrementandone la fruibilità. Anche la promozione ed il sostegno di interventi di conservazione dei beni culturali rientrano nell’ambito della valorizzazione, secondo un approccio multidimensionale che rileva il contributo del patrimonio culturale allo sviluppo dell'essere umano e della società. Nell’ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio culturale obiettivi prioritari sono anche il miglioramento della fruizione dei luoghi della cultura e l’incremento dell’offerta culturale.
L’esperto nella valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e paesaggistico
-propone e predispone progetti e programmi per la valorizzazione del patrimonio culturale
-collabora all’elaborazione dei programmi di comunicazione degli istituti culturali di appartenenza
- provvede all'ideazione e gestione dei servizi multimediali, all’elaborazione dei dati informativi sul patrimonio, alla produzione di documentazione, di guide, degli strumenti di mediazione culturale, dei piani di divulgazione specifici, anche attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
- collabora con le altre professionalità competenti per materia nella definizione dei programmi di valorizzazione e di fruizione anche attraverso l’organizzazione di specifici percorsi di visita, curando lo sviluppo di sistemi innovativi di fruizione culturale
- cura i rapporti con il pubblico, i rapporti con la stampa redigendo comunicati, cura lo sviluppo e la promozione del volontariato.Competenze associate alla funzione
- avanzate competenze scientifiche, teoriche, metodologiche e operative nei settori dell’archeologia e della storia dell’arte, supportate da conoscenza della storia e delle fonti primarie;
- conoscenza delle problematiche specifiche relative alla storia e alla conservazione di un settore archeologico / artistico determinato;
- conoscenze teoriche e applicate dei problemi della conservazione, gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico / artistico e delle sue istituzioni;
- capacità di utilizzare pienamente gli strumenti informatici e della comunicazione negli ambiti specifici di competenza, con particolare riferimento alle operazioni di rilievo dei monumenti, classificazione, catalogazione e documentazione dei reperti e delle opere d’arte, elaborazione delle immagini, gestione informatica dei testi scientifici, padronanza delle tecniche informatiche per l'elaborazione di immagini, testi e modelli virtuali tridimensionali;
-competenze nel settore della comunicazione dei beni culturali, con utilizzo delle forme tradizionale e di quelle più recenti, anche attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
-conoscenza dei lessici disciplinari, non solo in lingua italiana, ma anche in una lingua dell’Unione Europea.Sbocchi occupazionali
- Enti locali e Uffici territoriali nel settore dei Beni culturali
dell’Amministrazione dello Stato, come Soprintendenze, Musei, Pinacoteche e Gallerie d’arte;
- Società/imprese/cooperative specializzate in consulenza e servizi che collaborano con enti pubblici
- Case editrici, istituti di ricerca e di cultura pubblici e privati
- Fondazioni culturali; fondazioni ONLUS e private
L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati magistrali potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i concorsi previsti.
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Funzione in un contesto di lavoro
L’archeologo ricostruisce la cultura materiale e la storia dei popoli sulla base di informazioni provenienti da scavi o da altre metodologie di indagine archeologica.
Le principali funzioni sono le seguenti:
- dirige a diversi livelli gruppi di lavoro addetti all'individuazione, rilevamento e studio di documenti archeologici sul campo
- dirige a diversi livelli gruppi di lavoro addetti all’inventariazione e catalogazione di beni archeologici
- coordina attività volte alla tutela ambientale e paesaggistica e alla preservazione di beni archeologici in Italia e all'estero
- coordina attività volte alla valorizzazione dei beni culturali in Italia e all'estero
- programma, organizza e coordina – nell’ambito di interesse archeologico - manifestazioni, mostre, convegni e seminari con finalità scientifiche e divulgative
- cura la progettazione e la realizzazione di progetti educativi e di materiali didattici.Competenze associate alla funzione
- elevate competenze multidisciplinari di tipo umanistico-scientifico e avanzate competenze scientifiche, metodologiche e teoriche in relazione all’archeologia. Può essere necessaria una maggiore specializzazione e capacità di approfondimento in uno o più settori di professionalizzazione.
- oltre a capacità di autoapprendimento e di aggiornamento continuo sono richieste adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori
- conoscenza delle normative in materia di tutela dei beni culturali.Sbocchi occupazionali
- Istituzioni ed enti pubblici, privati e del terzo settore (Enti locali, Fondazioni, ONLUS)
- Società/imprese/cooperative specializzate in consulenza e servizi che collaborano con enti pubblici
- Lo sbocco occupazionale nell’ambito delle Soprintendenze e nei ruoli del MIBAC è altresì previsto unitamente al titolo di Specializzazione in Archeologia o di Dottorato di Ricerca in Archeologia.
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Funzione in un contesto di lavoro
L’attività dello Storico dell’arte si esplica nel condurre ricerche nel campo della storia dell’arte e della produzione estetica e nell’applicare tali conoscenze per valutare, identificare e promuovere opere d’arte ed artisti.
Le principali funzioni associate alla figura professionale sono:
- dirige o partecipa ad équipe impegnate nello studio di opere d'arte, coordinando o compiendo ricerche nell'analisi diretta dell'opera, precisandone qualità stilistica e conservazione, nella collazione delle fonti storiche e della storiografia in materia, per esprimersi sulla sua provenienza originaria (attribuzione e datazione), sul suo significato e sulla sua funzione
- dirige a diversi livelli gruppi di lavoro addetti all’inventariazione e catalogazione di beni storico-artistici
- coordina attività volte alla tutela di un'opera d'arte, esprimendo una competenza critica insostituibile nella direzione del restauro di un'opera o della sua manutenzione.
- dirige o partecipa ad équipe volte alla valorizzazione di un opera d'arte portando la propria competenza riguardo ai linguaggi dell'arte e della critica
- programma, organizza e coordina – nell’ambito di interesse artistico - manifestazioni, mostre, convegni e seminari con finalità scientifiche e divulgative
- cura la progettazione e la realizzazione di progetti educativi e di materiali didattici.Competenze associate alla funzione
- elevate competenze multidisciplinari di tipo umanistico e avanzate competenze metodologiche e teoriche in relazione alla storia dell'arte. Può essere necessaria una maggiore specializzazione e capacità di approfondimento in uno o più settori.
- vasta e capillare conoscenza della storia e dell'arte in relazione al territorio
- capacità di apprendimento autonomo e di aggiornamento continuo
- adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione, in accordo con il livello di autonomia e responsabilità assegnato, con le modalità organizzative e di lavoro adottate e con i principali interlocutori
- conoscenza delle normative in materia di tutela dei beni culturali.Sbocchi occupazionali
- Istituzioni ed enti pubblici, privati e del terzo settore (Enti locali, Fondazioni, ONLUS)
- Società/imprese/cooperative specializzate in consulenza e servizi che collaborano con enti pubblici
Lo sbocco occupazionale nell’ambito delle Soprintendenze e nei ruoli del MIBAC è altresì previsto unitamente al titolo di Specializzazione in Storia dell'arte o di Dottorato di Ricerca in Storia dell'arte.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il Conservatore conduce ricerche, acquisisce, valuta e garantisce la conservazione di manufatti di interesse storico, culturale o artistico e di opere d’arte; ne rende disponibile la documentazione su microfilm, supporti digitali o di altra natura; organizza attività di promozione, mostre ed eventi.
- coordina attività di tutela e conservazione del patrimonio archeologico e storico- artistico
- in relazione ai compiti di conservazione, esegue l'indagine diagnostica degli oggetti in sua custodia, si preoccupa della loro conservazione e della supervisione nelle attività di restauro (che non svolge in prima persona) e stila dettagliati rapporti per la documentazione di tutti i procedimenti eseguiti.
- Coordina attività divulgative e didattiche mirate alla fruizione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico in un territorioCompetenze associate alla funzione
Elevate competenze nel campo della progettazione, dell’allestimento e della
gestione museale e in quello della gestione, valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico e storico-artisticoSbocchi occupazionali
- Istituzioni ed enti preposti alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio archeologico, come, ad esempio, Sovrintendenze e Musei.
L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati magistrali potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i concorsi previsti.
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Funzione in un contesto di lavoro
La sua attività si esplica nella compilazione e curatela di testi specialistici e divulgativi di carattere archeologico e storico-artistico. Le funzioni associate a tale figura sono le seguenti:
- redige rapporti, testi, guide, appendici tecniche, articoli e cura rubriche specializzate
- cura prodotti dell’editoria museale (cataloghi, repertori, pannelli espositivi ecc.).Competenze associate alla funzione
- capacità di utilizzare pienamente gli strumenti informatici e della comunicazione, anche telematica, negli ambiti specifici di competenza, con particolare riferimento alle operazioni di rilievo dei monumenti, classificazione, catalogazione e documentazione dei reperti e delle opere d’arte, elaborazione delle immagini, gestione informatica dei testi scientifici, padronanza delle tecniche informatiche per l'elaborazione di immagini, testi e modelli virtuali tridimensionali;
- conoscenza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.Sbocchi occupazionali
- Case editrici
- Istituti di ricerca e di cultura pubblici e privati
- Fondazioni culturali
Accesso a ulteriori studi
Dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione) e master universitario di secondo livello.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
Per frequentare proficuamente il corso di Laurea Magistrale interclasse in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione è necessario avere acquisito:
una conoscenza di base nel campo della tutela e valorizzazione dei beni culturali, con particolare riferimento alle discipline archeologiche e storico-artistiche, sorretta inoltre da una formazione nel campo delle discipline storiche, filologico-letterarie, giuridiche e tecnico-scientifiche.
Per l'accesso al corso di laurea magistrale sono altresì richiesti i seguenti requisiti curriculari:
1. Avere conseguito la Laurea in una delle seguenti classi o possedere altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo:
• ex D.M. 270:
L-1, L-3, L-10, L-19, L-42, L-43
• ex. D.M. 509/99:
5, 13, 18, 23, 38, 41
• Previgente ordinamento quadriennale:
Conservazione dei beni culturali; Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo; Lettere; Scienze della formazione; Storia
• Diploma universitario di durata triennale:
Operatore dei beni culturali
• Titoli previsti da leggi speciali:
titolo rilasciato dalle Accademie di Belle Arti
2. Avere acquisito almeno:
12 CFU nei settori scientifico-disciplinari L-ART/*
12 CFU nei settori scientifico-disciplinari M-STO/*
oppure
20 CFU nei settori scientifico-disciplinari L-ANT/*e L-OR/*
Per l'accesso al corso di studio è inoltre previsto l'accertamento delle conoscenze e competenze nella lingua inglese di livello B1, tramite il Centro linguistico di Ateneo.
Possono essere esonerati gli studenti in possesso di corrispondente certificazione linguistica.
Il Corso di studio può prevedere che lo studente debba colmare un deficit iniziale qualora nella prova dimostri di possedere una competenza inferiore al livello B1.
In mancanza del possesso del titolo di laurea richiesto e / o dei crediti sopra indicati, l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale è subordinata ad una valutazione preliminare di una Commissione che verifica il possesso delle conoscenze e competenze richieste, tramite colloquio.
La Commissione, nominata dal Consiglio di Corso di studio, fisserà un calendario per lo svolgimento dei colloqui, che verrà pubblicato sul Portale di Ateneo.
Qualora la Commissione ritenga sufficiente il livello delle conoscenze e competenze del laureato, esprime un giudizio di idoneità, che consente l'ammissione alla prova di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione.
Verifica dell'adeguatezza della personale preparazione
L'ammissione al Corso di Laurea Magistrale è subordinata, oltre che al possesso dei requisiti curriculari predeterminati, al superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione che avverrà attraverso la valutazione del curriculum del candidato.
Il Corso di Laurea Magistrale potrà prevedere per gli studenti internazionali un'apposita sessione e la nomina di una Commissione per la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, compatibilmente con le tempistiche previste dal bando per l'assegnazione delle borse di studio (la cui scadenza è prevista indicativamente nel mese di maggio).
Gli studenti internazionali, che abbiano ottenuto una valutazione positiva nella verifica di cui al punto precedente, sono esonerati dalla successiva prova di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione prevista per la generalità degli studenti.
Elenco dei docenti
- Nicola Aicardi
- Marino Cavallo
- Enrico Giorgi
- Maffei Tiziana
- Silari Fabio
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