11382 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

Anno Accademico 2016/2017

  • Docente: Fabrizio Lollini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente ha una visione generale della storia dell'arte medievale dal V al XV secolo. Acquisisce da un lato le competenze necessarie per avvicinarsi alla produzione artistica del periodo - capacità di lettura dell'oggetto nelle sue componenti storico-formali, approccio attributivo - dall'altro una coscienza metodologica specifica. E' in grado di approfondire un tema specifico, come esempio di ricerca specialistica.

Contenuti

L'insegnamento è rivolto agli studenti di tutti i corsi di studio triennali che abbiano inserito nel proprio piano di studi l'esame di Storia dell'arte medioevale. Il corso, concentrato su base semestrale, si terrà nel primo semestre, e si comporrà di due serie di lezioni, corrispondenti  a un totale di 60 ore, e con validità di 12 crediti; chi frequenterà avendo nel proprio piano di studio l'esame con validità di 6 crediti, potrà limitarsi alla prima serie di lezioni. La sezione iniziale (A), di orientamento (o se si preferisce, “istituzionale”) affronterà questioni generali della materia. Lo scopo è quello di offrire indicazioni per affrontare al meglio la preparazione personale ai fini dell'esame, oltre che ovviamente di avviare più in generale allo studio della disciplina. L'elenco degli argomenti comprenderà due filoni principali. Da un lato si esamineranno alcuni temi di metodo: la periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale; la geografia storica e quella storico-artistica; il rapporto tra centro e periferia; i materiali e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la bottega dell'artista medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e così via. Dall'altro, invece, saranno approfonditi (anche con l'aiuto di seminari tenuti da collaboratori) alcuni momenti-chiave dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale, in modo più cronologico. Nella seconda serie di incontri, invece (B), si passerà come di consueto a un' esemplificazione di ricerca (il “corso monografico”), che quest'anno avrà come tema "Percezione e modalità del messaggio sacro nell'arte del Medioevo"
(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte in Italia dalla fine del V secolo alla prima generazione rinascimentale, verso il 1420-30 (entrambi i limiti cronologici sono da intendersi con un po' di buon senso). L'accertamento verrà effettuato attraverso un esame scritto, per la cui preparazione si raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi manuale di storia dell'arte che copra il periodo in oggetto, con esclusione delle edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan – del manuale e del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime lezioni. Lo scopo è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e gli stili (in modo particolare sulle differenziazioni cronologiche e geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza delle opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi occasione di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto riporta il manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali incrociati, di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole voci, di repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici dell'Arte”, i “Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio fisico con le opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a Bologna o altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di questi lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame orale (specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio straordinario). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla parte (A) delle lezioni del corso; chi non potrà o non vorrà frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria preparazione.
(II) A scelta dello studente, si prrvede la lettura critica e approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta in questa lista (altre indicazioni opzionali seguiranno a lezione): a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel Medioevo, Torino 2002-05 b – J.J.G. Alexander, I miniatori medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004 c – M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd. d – M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994 e – M. Baxandall, Forme dell'intenzione, ed. it. Torino 2000 f – E. Castelnuovo (a cura di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004 g – H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd. h – C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle precedenti) i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd. l – E. Panofsky, Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano 1971 e succ. edd. m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it. Torino 1987 n - S. Romano, Milano 2008 o - J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed. it. Torino 1989 p - C. Tosco, L'architettura medievale in Italia, Bologna 2016 q – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico, ed. it. Firenze 1966 e succ. edd. q – R. Wittkower, La scultura, ed. it. Torino 1985. Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i frequentanti come per i non frequentanti, e potrebbero essere integrate subito prima o durante le lezioni da altri testi.
(III) Il tema previsto come approfondimento sarà trattato, come detto, nella seconda parte delle lezioni; tra la bibliografia che sarà resa nota gli studenti frequentanti dovranno scegliere e preparare per l'esame uno degli argomenti trattati, a ognuno dei quali corrisponderà una bibliografa (qui, in "testi"), diversa per i non frequentanti.
(IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico, a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove, e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i non frequentanti.
Quanto detto finora vale per tutti gli studenti che abbiano previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE un totale di 12 crediti; in questo caso l'esame sarà composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV), e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle lezioni. Chi abbia l'esame con validità 10 crediti, porterà gli stessi testi del programma da 12 cfu. Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 9 cfu porterà all'esame i soli punti I, II e III (il primo come scritto, gli altri come orale). Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 5 o 6 cfu porterà all'esame i soli punti I (come scritto) e II (come orale), scegliendo però dal punto II DUE testi. Per esami con differenti validità si prega di contattare il docente. L'esame scritto accerta la preparazione del punto I del programma; rimane valido sei appelli, dopo quello in cui viene superato: se nel frattempo non si è sostenuto l'orale, bisogna ripetere positivamente lo scritto. Non è possibile sostenere scritto e orale nel medesimo appello. Se lo scritto non ha esito felice (cioè non si ottiene la sufficienza, fissata a 18), si deve saltare un appello, e ciò vale – a evitare abusi abbondantemente verificatisi – anche per chi si ritira. In ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà nel sito Almaesami che cosa deve sostenere o tenterà di non seguire le regole NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO. Gli studenti Erasmus e Overseas hanno una bibliografia ridotta nel numero dei testi della sezione III; la sezione I sarà comunque da preparare (nel caso, questa parte dell'esame potrà essere sostenuta oralmente anziché scritta), così come la IV; una delle sezioni II - III potra essere sostituita da una ricerca personale; per i 5 o 6 crediti vale lo stesso criterio degli studenti italiani.

Testi/Bibliografia

Testi/Bibliografia: cfr. nella sezione relativa al "programma" per i punti I, II e IV.
Per il punto III:

1 - Le forme del sacro e le abitudini visive del pubblico

appunti dalla lezione integrati dalla lettura completa di M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, varie edd. [chi scelga questo argomento NON potrà ovviamente portare il testo di Baxandall per il punto II del progranma di esame]

2- Lo spazio sacro, gli investimenti per l'aldilà e le pratiche devozionali

appunti dalla lezione integrati dalla lettura completa di UNO di questi tre testi: M. Bacci, "Pro remedio animae". Immagini scre e pratiche devozionali in Italia centrale (secoli XIII e XIV), Pisa 2000; M. Bacci, Investimenti per l'aldilà, Bari 2003; M. Bacci, Lo spazio dell'anima, Bari 2005

3 - Lo spazio del sacro: il complesso stefaniano e le pratiche processionali basso medievali a Bologna

appunti dalla lezione integrati dalla lettura completa di M. Fanti, Sulla simbologia gerosolimitana del complesso di Santo Stefano di Bologna, in “Il Carrobbio”, 10, 1984, pp. 121-133*, e di P. Cova, Una testimonianza della tarda attività della bottega di Giovanni da Modena: "l'Andata al Calvario" e "la Crocifissione" nel complesso di Santo Stefano, in Giovanni da Modena, catalogo della mostra a cura di D. Benati e M. Medica, Milano 2014, pp. 110-132**

4 - La miniatura per gli ordini religiosi a Bologna. Francescani e Domenicani

appunti dalla lezione integrati da 15 schede a scelta dal catalogo della mostra Duecento. Forme e colori del Medioevo a Bologna, a cura di M. Medica, Venezia 2000

5 - Il caso di Sant'Antonio di Padova a Bologna

appunti dalle lezione integrati da F. Lollini, “Con le fondamenta nel Medioevo: Sant’Antonio di Padova a Bologna”, Opus Incertum, 6-7, 2011, pp. 42-51*, e F. Lollini, "Sulla decorazione pittorica di Sant'Antonio di Padova a Bologna. Giuseppe Rivani, Antonio Maria Nardi e Igino Benvenuto Supino", Il Carrobbio, vol. XXXVII, 2011, pp. 155-170*

I testi segnalati con * sono disponibili e caricabili sul sito AMS Campus di Unibo, quello indicato con ** al link https://www.academia.edu/17473909/Una_testimonianza_della_tarda_attivit%C3%A0_della_bottega_di_Giovanni_da_Modena_lAndata_al_Calvario_e_la_Crocifissione_nel_complesso_di_Santo_Stefano del sito Academia.edu.

I frequentanti porteranno UN argomento a loro scelta, con relativa indicazione di bibliografia, i non frequentanti DUE.

Metodi didattici

Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della preparazione della parte generale del programma (I), seminari a cura del docente e dei suoi collaboratori.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame scritto per il punto (I), esame orale per i punti (II), (III) e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas, altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance") potranno sostenere anche la parte (I) all'orale.
La prova scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di cui lo studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le coordinate stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche); non si tratta di un quiz, ma della dimostrazione (a risposta aperta) di sapersi orientare in un esame stilistico; ovviamente sulle immagini più scontate e manualistiche si pretenderà maggiore precisione; ogni immagine potrà ricevere da 0 a 4 punti, che sommati insieme daranno il voto finale (la sufficienza, come detto in 'Programma'), si raggiunge col 18; il voto dello scritto costituisce il punto di partenza per l'orale; un orale sufficiente e dignitoso prevede quindi il mantenimento del voto dello scritto, un orale scarso o insufficiente un abbassamento del voto stesso, un orale brillante un voto maggiorato (fino a 4-5 punti). LE IMMAGINI PROIETTATE SONO SCELTE ENTRO IL PROGRAMMA D'ESAME, E NON CORRISPONDONO NE' A UN GRUPPO DA IMPARARE A MEMORIA, NE' A QUELLE CHE SI TROVANO IN UN TESTO X, NE' A QUELLE VISTE INSIEME A LEZIONE, visto che lo scopo è appunto quello di acquisire la capacità di valutazione stilistica e noin di memorizzare un gruppo più o meno ampio di fotografie. L'esame orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto, verterà invece sui punti II, III e IV del programma secondo le modalità indicate, e si baserà su domande sui testi letti e i temi trattati a lezione.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di immagini durante le lezioni frontali.

Link ad altre eventuali informazioni

http://www.dav.unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fabrizio Lollini