B2588 - SEM. CYBERSPACE, POLICING E DIRITTI

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Giulia Fabini
  • Crediti formativi: 2
  • SSD: SPS/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il seminario è pensato per dare alle studentesse e agli studenti una conoscenza approfondita del dibattito sulla discrezionalità del potere di polizia, tema caro ai classici della sociologia sulla polizia, rivisitandolo alla luce delle nuove sfide del controllo e della criminalità nel cyberspace. Alla fine del seminario, studentesse e studenti dovranno avere delle nozioni di base sui classici della sociologia della polizia, sul dibattito contemporaneo, nonché sulle tecnologie di controllo utilizzate nel cyberspace, ed essere in grado di ragionare in prospettiva critica sui rischi connessi all'utilizzo del potere discrezionale di polizia nella società digitalizzata, in un'ottica di bilanciamento tra esigenze di prevenzione dei reati e sicurezza dei diritti degli individui. The seminar is designed to provide students with an in-depth understanding of the debate on police discretionary power, an important topic for the classics of sociology on policing, revisiting it in the light of the new challenges of control and crime in the cyberspace. By the end of the seminar, students should have acquired a basic knowledge of the classics of the sociology of policing, the contemporary debate, as well as the technologies of control used in the cyberspace, and be able to think critically about the risks associated with the use of discretionary police power in the datafied society, in order to balance the needs of crime prevention and the security of individuals' rights.

Contenuti

Le tecnologie digitali sono centrali nella vita politica e sociale contemporanea, a tal punto che diventa sempre più difficile distinguere le pratiche e l’impatto del “digitale” dal “sociale” e viceversa. Si parla di società digitalizzate (“digital society”) per riferirsi all’insieme integrato rappresentato dalle tecnologie digitali e dalla società, ovvero per riferirsi ai cambiamenti sociali, tecnologici e strutturali che investono le società contemporanee. Si parla in questo caso della natura “tecnosociale” della vita politica e sociale contemporanea (Powell et al. 2018). Infatti, il cyberspace non si sostituisce all’interazione umana, né esiste separatamente da essa, ma piuttosto le nuove tecnologie sono in grado di produrre relazioni sociali e modi di fare già emergenti (Ruppert et al. 2013). Digitale e sociale sono costantemente parte l’uno dell’altra e si danno forma reciprocamente.

Nelle società digitalizzate le trasformazioni tecnologiche investono anche tutto ciò che riguarda il controllo e la criminalità. L’analisi socio-giuridica dell'operato di polizia, nello specifico, e delle agenzie del controllo, in senso più ampio, ha da tempo sottolineato l'utilizzo discrezionale della legge e la natura selettiva delle pratiche di controllo, con risultati discriminatori e lesivi dei diritti degli individui, in particolare di alcuni soggetti appartenenti a gruppi non egemoni.

In questo seminario si porranno, innanzitutto, le basi dei classici della sociologia della polizia, con particolare attenzione alle tematiche della discrezionalità e della cultura di polizia. Il seminario si concentrerà poi sulla contemporaneità, andando a ragionare sulle linee di continuità e discontinuità nell'utilizzo discrezionale del potere da parte delle agenzie di polizia nelle società digitalizzate, anche di fronte alle nuove sfide poste proprio dal cyberspace. A tal fine, si presterà prima attenzione alle nuove pratiche di controllo e, in particolare, al modello di polizia predittiva e alle tecnologie utilizzate nel controllo dei digital borders. In seguito, ci si soffermerà intorno ad alcune pratiche criminali e criminalizzate, tipiche delle società digitali, quali gli hate crimes e l'hacking. Infine, in un seminario conclusivo, si ragionerà sui rischi posti dai cambiamenti del crimine e del controllo per i diritti degli individui e le possibilità e i limiti della legge nel mitigarli.

 

Testi/Bibliografia

  • Fabini, Gargiulo, Tuzza (2023), Polizia. Un vocabolario dell'ordine, Mondadori Università. Capitoli: "Sapere sulla polizia", "Discrezionalità", "Cultura".
  • Milivojevic, S. (2021), Crime and punishment in the future internet: Digital frontier technologies and criminology in the twenty-first century, Routledge.Capp. 1 e 2.
  • Sarah Brayne (2020), Surveil and Predict. Data, discretion and the future of policing, Oxford University Press. Capitolo 4.

All'inizio del seminario, verrà distirbuito un syllabus dettagliato delle lezioni, dei relatori e delle relatrici e delle letture che gli studenti e le studentesse saranno invitate a fare prima di ogni seminario. Nel syllabus saranno quindi presenti altre letture oltre a quelle indicate sopra, in particolare per le lezioni in cui saranno presenti dei relatori esterni, nella media di una/due letture per lezione.

 

Metodi didattici

Il seminario prevede lezioni in presenza nelle quali verrà data ampia possibilità alle studentesse e agli studenti di intervenire attivamente con domande e commenti, al fine di rendere ciascun incontro dinamico e partecipativo. Per questo, si invita caldamente a leggere i testi indicati nel syllabus prima delle lezioni seminariali.

Alcune delle lezioni saranno tenute da docenti esterni, esperti nelle seguenti tematiche: l'utilizzo delle tecnologie digitali nel controllo dei confini, gli hate crimes nel web, le pratiche degli hackers come attivisti politici da una prospettiva storica, tra processi di criminalizzazione e innovazione tecnologica.

Il seminario è a frequenza obbligatoria. E’ quindi necessaria la presenza ad almeno il 70% delle lezioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame si svolgerà in forma orale e verterà sugli argomenti trattati nel corso del seminario. Si potrà anche concordare con la docente l'approfondimento di una tematica in particolare tra quelle che verranno affrontate. In questo caso, lo studente o la studentessa dovrà concordare con la docente gli opportuni testi di approfondimento.

Il superamento dell'esame non prevede un voto in trentesimi, ma dà diritto ad una idoneità (Idoneo / Non idoneo).

Potranno accedere al colloquio finale solamente le studentesse e gli studenti che avranno maturato la presenza ad almeno il 70% delle lezioni.

Strumenti a supporto della didattica

I materiali a supporto della didattica sono reperibili sulla piattaforma "Virtual Learning Environment": https://virtuale.unibo.it/my/

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giulia Fabini

SDGs

Ridurre le disuguaglianze Città e comunità sostenibili Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.