27928 - LABORATORIO (1) (LM) (G. B)

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente acquisisce competenze nell'applicazione pratica delle abilità sviluppate durante i corsi, mettendosi in grado di interagire efficacemente all'interno di attività professionali nell'ambito della progettazione, produzione e diffusione delle attività di spettacolo dal vivo.

Contenuti

COMIZI D’AMORE.

FORME DI ETNOGRAFIA PARTECIPATA ALL’INTERSEZIONE DI ANTROPOLOGIA, PERFOMANCE E CINEMA.

Nel 1963 Pier Paolo Pasolini, realizza un’inchiesta sugli italiani e la sessualità, intervistando personalmente gente di diversa età, e condizione sociale in strada, nei cortili, nelle spiagge. Il risultato è il film Comizi d’amore, un film di 92 minuti che sconvolgerà il pubblico italiano e quello internazionale, nel rivelare la profonda struttura patriarcale dell’Italia del dopo boom economico. L’elemento innovativo del film fu quella di riformulare l’inchiesta sociologica tradizionale, basata su interviste a campione ed il modello dell’indagine statistica, seguendo un processo artistico performativo, improvvisato ed aperto, in cui la domanda diretta ed estemporanea genera reazioni ed emozioni complesse ed il carattere interattivo dell’inchiesta si traduce in una forma di narrazione ‘in comune.’

Nel presente laboratorio multimediale le studentesse e gli studenti svilupperanno un piccolo progetto di etnografia partecipata, ispirato da una personale riflessione antropologica/sociologica/politica. Il laboratorio prende ispirazione dal film di Pierpaolo Pasolini Comizi d’amore, che si avvicina all’etnografia militante nel suo combinare ricerca sociologica/antropologica e metodologia performativa e partecipata.

Il modello che ispirò l’indagine partecipativa di Comizi d’amore fu il film Chronicle of a Summer del sociologo Edgar Morin e dell’antropologo Jean Rouch, che nell’estate del 1961 girovagarono per le strade di Parigi, intervistando i passanti sul concetto di felicità, sulla guerra in Algeria, e sulle loro abitudini sessuali, costruendo così un vivido spaccato della società parigina dei primi anni Sessanta.

Il laboratorio introdurrà le studentesse e gli studenti alla metodologia del cinema verite’ che richiede tecniche di registrazione sonora e di ripresa complesse, in quanto aperte all’improvvisazione, all’adattamento alle condizioni di luci e sonore locali, ed all’interazione non programmata con i soggetti filmici. Questo carattere ibrido del cinema verite’, sociologico e performativo, verrà trattato dalle artiste ed artisti invitati, che lavorando all’intersezione tra arte ed attivismo, hanno sviluppato metodologie e processi aperti, ibridi e co-partecipati.

Testi/Bibliografia

Indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso degli incontri.

Metodi didattici

Visione critica di film documentari, lezioni interattive nelle quali vengono presentate e discusse specifiche metodologie di indagine.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

durante gli incontri 

Strumenti a supporto della didattica

audiovisivi

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Massimiliano Nicola Mollona