78301 - ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III CON LABORATORIO

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Alessio Erioli
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: ICAR/14
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Alessio Erioli (Modulo 1) Andrea Luccaroni (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Ingegneria edile - architettura (cod. 0940)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: .è in grado di esprimere il concetto di progetto alla luce dei paradigmi contemporanei (filosofici, scientifici, sociali, economici) e loro applicazione all’architettura, con particolare focalizzazione sull’aspetto della costruzione (materiale, di relazioni, di comportamenti elementari) come dinamica di formazione ed evoluzione del sistema architettonico che mira alla riconciliazione delle fasi di concezione e realizzazione. . è in grado di affrontare il progetto come costruzione di sistemi di relazioni basati sull’informazione che forniscono opportunità, con valutazione delle loro implicazioni e conseguenze (ecosistemiche, sociali, estetiche) all’interno del paradigma della complessità. . ha acquisito la capacità di articolare ed organizzare la complessità del progetto architettonico contemporaneo in patterns di opportunità in grado di rispondere a mappature funzionali contemporanee e future. . è in grado di sviluppare tale capacità attraverso l’utilizzo di strumenti computation-based quali medium che permeano l’intero processo progettuale, dall’esplorazione iniziale alla realizzazione, incoraggiando una riflessione critica sui rapporti materiale-spazio-società-ambiente.

Contenuti

PREREQUISITI

Lo studente che accede a questo insegnamento conosce i principi di base della progettazione architettonica, tecnica, strutturale e della rappresentazione 2D e 3D sia tramite tecniche manuali che utilizzando strumenti CAD. Tali conoscenze sono acquisite, di norma, superando gli esami di progettazione architettonica, tecnologia, strutture e rappresentazione inclusi nel percorso didattico degli anni precedenti . Inoltre, padroneggia la conoscenza dell’evoluzione storica del progetto acquisita durante i corsi di Storia dell'Architettura.

Le lezioni saranno tenute in Italiano; qualora si presentasse l’occasione di un ospite straniero la lezione si svolgerà in Inglese. Non tutto il materiale bibliografico e/o gli strumenti adottati sono disponibili in Italiano; in tutti questi casi verrà fornito materiale in Inglese. È quindi necessaria la comprensione delle lingue Italiana ed Inglese per seguire con profitto il corso e per poter utilizzare il materiale didattico fornito.

La struttura del corso (sia quella dei contenuti, sia quella metodologica) è articolata in moduli didattici - teoria, esercitazione e progetto - tra loro interconnessi ed orientati a fornire le basi conoscitive per una progettazione architettonica integrata in uno scenario contemporaneo e di proiezione futura.

CONTESTO/SCENARIO

Il progetto architettonico non è separabile dal contesto economico, produttivo, tecnologico, culturale e sociale nel quale viene concepito ed opera. La differenza di accelerazione tra tecnologia ed evoluzione del pensiero rende sempre più frequente il caso della tecnologia come substrato ed abilitatore di fenomeni e mutamenti materiali e culturali complessi, e sempre più difficile la formulazione di un pensiero critico che possa anticiparli o quantomeno strumentalizzarli in tempo utile alla composizione della società per il proprio miglioramento. Approcci progettuali di natura previsionale e soluzionista non garantiscono più la propria validità. Il corso si propone quindi di esplorare architettura e progetto come strumenti speculativi e proattivi, che anticipano possibili scenari:

. il progetto è inteso come un percorso aperto e non predeterminato; sia per la sua potenzialità generativa e trasformativa (quale substrato che può supportare ed integrare dinamiche e istanze complesse) che per la sua dimensione processuale (continua negoziazione della complessità ed incertezza del possibile);

. il progetto ha il carattere di una proposta, di una offerta di opportunità più che di una soluzione.

L’attenzione del corso si focalizzerà sulle architetture che formano tessuto urbano, sulla struttura degli spazi che vengono creati considerando un progetto che, pur agendo ad una scala tradizionalmente associabile all’”edificio”, integra dinamiche di natura architettonica e urbana, spazi per rituali che vanno dal privato al collettivo. Da questo punto di vista, ogni processo progettuale rappresenta potenzialmente un fatto urbano e comunitario.

L’individuazione di traiettorie chiave (funzionali al tema di progetto) attraverso la storia dell'architettura nell’”età dei sistemi” (o “l’era della sua riproducibilità tecnica” per parafrasare Walter Benjamin – il periodo indicativo che va dai primi decenni del XX secolo all’inizio della consapevolezza ecologica degli anni ‘70) serve a tracciare paralleli e differenze con la situazione contemporanea, passaggio indispensabile per dare forma al problema, orientarlo e formulare le domande che alimentano il processo progettuale. Quest’analisi è funzionale alla costruzione di una riflessione critica, al tracciamento di paralleli e differenze, e all’estrapolazione di opportunità ed indesiderata nella relazione con la situazione contemporanea.

TEMATICA

Il tema per l’anno 2023-24 affronta la relazione tra struttura degli spazi e apprendimento con particolare riferimento all’istruzione universitaria e la ricerca. L’agile evoluzione della conoscenza e dei suoi modi di accumulazione, elaborazione e trasmissione contrasta con una realtà nella quale le strutture degli spazi assecondano un assetto didattico-organizzativo rigidamente impostato con prevalenza di attività programmate e che raramente o per nulla supporta attività spontanee e lo scambio informale/casuale di conoscenza. Si cercherà di ripensare queste strutture con l’obiettivo di creare una ‘educational city’ (il termine usato da Shadrach Woods in riferimento al progetto per la Free University di Berlino) per gestire l’incertezza intrinseca dei cambiamenti che stanno avvenendo e il loro impatto sulla conoscenza e le sue dinamiche, focalizzando il lavoro sulla struttura spaziale e i potenziali flussi che questa promuove e provoca tra attività programmate e spontanee.

Il tema sarà affrontato cercando di dare risalto alle dinamiche di natura urbana e collettiva all’interno di un sistema architettonico, mettendo in discussione alcuni principi di strutturazione spaziale che si tende a dare per scontati, come la nozione di edificio-oggetto, la sua rigida separazione con lo spazio urbano, così come la concezione per cui le relazioni tra spazio e funzione debbano essere rigidamente predeterminate.

Il lavoro progettuale verrà affrontato mediante costruzione e gestione di un sistema (costituito da un insieme di parti e criteri per la loro combinazione), che genera per assemblaggio un altro sistema (quello architettonico) le cui possibili articolazioni ed effetti d’insieme spaziali, funzionali, costruttivi ed estetico-esperienziali sono causati e regolati dall’operare del primo. Il percorso progettuale si fonda su una rigorosa ricerca, individuazione di queste proprietà d’insieme del sistema architettonico e la loro correlazione con i modi di operare del sistema generante.

. TEORIA

La parte teorica si occupa dei concetti fondanti e di nutrire una consapevolezza nei riguardi delle implicazioni delle scelte progettuali effettuate.

Sarà affrontata l’evoluzione del concetto di spazio architettonico (dal moderno in avanti) e delle sue relazioni molteplici con le dimensioni di costruzione e tettonica, complessità, computazione, tecnologia, e delle sue ripercussioni sociali e culturali. L’insieme di queste considerazioni costituirà una base per discutere di ecologia e del ruolo del progetto contemporaneo.

Il corso cercherà di promuovere un processo di indagine e riflessione continua, ponendo il progetto come “wicked problem” ( ovvero un problema che resiste i tentativi di soluzione cambiando continuamente i propri confini), e come questo status ne cambi la concezione stessa e l’approccio .

. ESERCITAZIONI

L e esercitazioni sono orientate a fornire le basi propedeutiche per la transizione tra i contenuti teorici e l'applicazione progettuale, tramite lo sviluppo di una sensibilità estetico/operativa che implica sia l’apprendimento di strumenti che la capacità di utilizzarli come mezzo di indagine, espressione, riflessione e costruzione del processo progettuale (design medium) . G li strumenti si incorporano e ristrutturano il pensiero stesso del progettista; i l discorso architettonico non si esaurisce nello strumento, ma lo strumento amplifica e supporta il discorso stesso, fornendo il potenziale per la sua concezione, articolazione e chiarezza di espressione. Il corso promuove un approccio che non separa la tecnologia dalla fase ideativa ma la considera simbiotica al modo di pensare: il pensiero progettuale si costruisce, identifica ed esprime attraverso le scelte fatte e distribuite nell’arco di tutto il processo che porta al progetto.

. LABORATORIO

Questa parte è dedicata allo sviluppo del progetto sulla base della tematica introdotta per l’anno in corso.

Si promuove un approccio basato su un’idea guida iniziale (esplorata e discussa attraverso l’analisi critica di una serie di esempi - reali e/o speculativi - inerenti alla tematica progettuale stessa) che subisce un processo di sviluppo ed affinamento iterativi, fatto di cicli di produzione di materiale e filtraggio critico nei quali ogni fase di produzione apprende dalla fase critica precedente.

É svolta per gruppi (costituiti da 3 persone ciascuno), strutturata ad incontri periodici con un assistente di riferimento e prevede lavoro da svolgersi al di fuori dell’orario di lezione.

Testi/Bibliografia

. Fondamentali

. Alexander, C. (1965) ‘A City is not a Tree’, Architectural Forum, 122(1–2), pp. 58–62.

. Bratton, B.H. (2009) ‘iPhone City’, Architectural Design, 79(4), pp. 90–97. Available at: https://doi.org/10.1002/ad.923 .

. De Botton, A. (2006) Architettura e felicità, Guanda, Parma - in particolare: 1. Il significato dell’architettura - pp. 7-24, 5. Le virtù degli edifici - pp.167-147.

. Dovey, K. (2013) ‘Assembling architecture’, in Deleuze and architecture. Edinburgh University Press Edinburgh, pp. 131–148.

. Easterling, K. (2012) The action is the form. Victor’s Hugo’s TED talk. 1st edition. Edited by S. Press. Strelka Press.

. Graaf, R. de (2017) Four Walls and a Roof: The Complex Nature of a Simple Profession. Cambridge, Massachusetts: Harvard University Press.

. Hertzberger, H. (2008) Space and Learning - Lessons in Architecture 3, Rotterdam: 010 Publishers.

. Hensel, M., Hight, C. and Menges, A. (2009) ‘En route: Towards a Discourse on Heterogeneous Space beyond Modernist Space-Time and Post-modernist Social Geography’, in Space Reader: Heterogeneous Space in Architecture. 1st edition. Chichester, U.K: Wiley, pp. 09–37.

. Johnson, S. (2010) Where good ideas come from - TED Talk. Available at: https://www.ted.com/talks/steven_johnson_where_good_ideas_come_from

. Menges, A. and Ahlquist, S. (2011) AD Reader: Computational Design Thinking. London: John Wiley & Sons Inc (AD Reader) - in particolare: Alexander, C., Systems generating systems, pp. 58-67.

. Murphy, D. (2016) Last Futures: Nature, Technology and the End of Architecture. Verso Books, p. 240.

. Zevi, B. (2009) Saper vedere l’architettura. Saggio sull’interpretazione spaziale dell’architettura. Ediz. illustrata. Illustrated edizione. Torino: Einaudi - in particolare: Capitolo 2 - Lo spazio, protagonista

. Fortemente consigliati

. Carpo, M 2011, The Alphabet and the Algorithm, 1st edition, The MIT Press, Cambridge, Mass.

. Frazer, J 1995, An Evolutionary Architecture, AA, London, https://issuu.com/aaschool/docs/an-evolutionary-architecture-webocr

. Negroponte, N 1973, The Architecture Machine: Toward a More Human Environment, The MIT Press, https://direct.mit.edu/books/oa-monograph/5049/The-Architecture-MachineToward-a-More-Human .

. Pasquinelli, M 2019, Three Thousand Years of Algorithmic Rituals: The Emergence of AI from the Computation of Space, e-flux, https://www.e-flux.com/journal/101/273221/three-thousand-years-of-algorithmic-rituals-the-emergence-of-ai-from-the-computation-of-space/

. Wright, F.L. (1927) In the Cause of Architecture II: The Architect and the Machine. Available at: https://www.architecturalrecord.com/ext/resources/news/2016/01-Jan/InTheCause/Cause-PDFs/In-the-Cause-of-Architecture-1927-05.pdf .

 

Altre risorse specifiche legate al tema dell’anno in corso saranno indicate durante le lezioni.

Metodi didattici

La struttura metodologica del corso riflette quella dei contenuti, articolata nelle tre parti di teoria, esercitazioni e progetto. Le parti si svolgono in parallelo, cercando di stimolare una continua oscillazione tra momenti produttivi e crescita teorico/concettuale per favorire una progressiva maturità e consapevolezza riflessiva, progettuale ed operativa . La parte di esercitazioni mira a formare confidenza e fluidità sugli strumenti, privilegiando strategie e processi funzionali a stimolare il pensiero progettuale .

L’alternanza tra lezioni frontali, momenti di discussione e momenti di produzione è considerata di fondamentale importanza ai fini dello sviluppo di un approccio consapevole al progetto come esplorazione; è nella natura del progetto il contenere delle incognite ed essere problematico - è nella consapevolezza del progettista comprendere come navigare questa problematicità e fornire proposte per affrontarla.

. TEORIA

La parte teorica si pone l'obiettivo di sviluppare i contenuti concettuali del programma del corso e promuoverne una riflessione critica.

. ESERCITAZIONI

Le esercitazioni sono orientate a fornire le basi propedeutiche per la transizione tra i contenuti teorici e l'applicazione progettuale. Incorporando insegnamento, acquisizione di pratica e fluidità sugli strumenti contemporanei nel pensiero progettuale, il fine è promuovere la costruzione di strategie al servizio di un discorso architettonico coerente. Discorso che non si esaurisce nello strumento, ma che lo strumento amplifica e supporta, fornendo il potenziale per la sua concezione, articolazione e chiarezza di espressione.

. PROGETTO

Il progetto del corso è svolto in gruppi da lavoro (3 persone/gruppo salvo casi eccezionali da 4 persone a discrezionalità del docente) sotto la supervisione del docente e dei tutors didattici. L'esito del lavoro è rappresentato dalla redazione di un progetto architettonico sviluppato tramite tutti i tipi di elaborati ritenuti opportuni (disegni, modelli 3D digitali e/o fisici, simulazioni, algoritmi, etc.) fino al grado di sviluppo necessario ad esprimere le relazioni spaziali/tettoniche/estetiche del progetto (le scale specifiche sono legate al tema di progetto dell’anno in corso).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento consiste, oltre alle revisioni periodiche con il proprio assistente di riferimento, in due cross-reviews comprendenti una presentazione e successiva discussione del progetto (con richiami agli argomenti teorici implicati) di fronte ad una commissione formata da membri interni e, quando possibile, da esperti esterni. Sono previste due cross-reviews: una a metà percorso e l’altra al termine delle lezioni.

Gli elaborati richiesti per i differenti panels saranno specificati durante la prima lezione del corso.

La valutazione finale è elaborata con questa ripartizione:
. 1/3 modalità di lavoro: atteggiamento progettuale mostrato durante il percorso: rigore nella ricerca, indipendenza e originalità di pensiero (in relazione al tema), attenzione al processo e riflessione critica

. 1/3 interpretazione del tema: capacità di centrare e interpretare il tema assegnato come motore per l’esplorazione progettuale – trasformare analisi e concetti in metodi operativi di natura architettonica e valutarne le conseguenze in modo critico, mantenendo la bussola sull’obiettivo tematico.

. 1/3 qualità del progetto finale e della sua comunicazione: coerenza e credibilità del progetto nei suoi modi di funzionare, snellezza e scala di priorità degli sviluppi progettuali; capacità di codifica, sintesi e leggibilità delle informazioni in forma grafica

Il superamento dell’esame sarà garantito agli studenti che dimostreranno padronanza, autonomia e capacità operativa in relazione ai concetti chiave illustrati nell’insegnamento e loro applicazione in fase di progetto. Un punteggio più elevato sarà attribuito agli studenti che dimostreranno, mantenendo un atteggiamento proattivo, una spiccata qualità ed autonomia sia in fase progettuale che comunicativa.

Tale autonomia consiste nell’essere capaci di estrapolare dai contenuti dell’insegnamento un proprio percorso di esplorazione progettuale, di illustrarlo con proprietà di linguaggio e di affrontare istanze complesse mostrando snellezza operativa e capacità di adattamento.

Il mancato superamento dell’esame potrà essere dovuto all’insufficiente conoscenza dei concetti chiave, alla mancata o insufficiente capacità operativa nel redigere il progetto e/o all’insufficiente qualità degli elaborati presentati.

Strumenti a supporto della didattica

Lezioni frontali, seminari tecnici sugli strumenti digitali utilizzati (Rhinoceros, Grasshopper e alcuni plug-ins specifici per il tipo di percorso progettuale utilizzato). Strumenti digitali di mind-mapping e organizzazione contenuti (Miro), e per la condivisione remota di modelli 3D (Modelo).

In funzione delle possibilità del corso potranno essere organizzate visite guidate presso architetture di specifico interesse didattico per l'anno in corso.

Link ad altre eventuali informazioni

https://twitter.com/a3unibo

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessio Erioli

Consulta il sito web di Andrea Luccaroni

SDGs

Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.