73081 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (2) (LM)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Carlotta Capuccino
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

Tre obiettivi principali: (1) filologico: fornire gli strumenti indispensabili per uno studio approfondito della filosofia antica dell’età ellenistica e romana, in particolare attraverso un seminario di lettura lenta di un testo filosofico antico nella lingua originale; (2) dialettico: addestrare alla discussione di un problema filosofico attraverso l'esame delle soluzioni antiche confrontate con altre soluzioni, in particolare della filosofia moderna e contemporanea; (3) retorico: offrire un metodo di scrittura filosofica in vista della redazione dell'esercitazione scritta di filosofia antica prevista dal programma d'esame, con particolare attenzione ai repertori bibliografici cartacei e digitali.

Contenuti

I quattro corsi di Storia della Filosofia Antica di quest’anno sono dedicati a due grandi temi di gnoseologia, metafisica ed etica: lo scetticismo (laurea triennale) e il determinismo logico e causale (laurea magistrale).

 

Il corso di SFA (2)(LM)si svolgerà nel II Semestre, IV Periodo: 22 Marzo-7 Maggio 2021.

Orario: Lunedì, Ore 15-17, Aula D (Via Centotrecento); Mercoledì,

Inizio: Lunedì 22 Marzo 2021, Ore 15, Aula D. I giorni 24 e 26 Marzo non ci sarà lezione.

 

Una battaglia navale mai combattuta: Aristotele, De Interpretatione, 9

 

«Poiché le affermazioni dei Teni sembrarono loro degne di fede, i Greci si preparavano alla battaglia navale. Apparve l’aurora ed essi tennero l’adunata degli equipaggi: a nome di tutti gli strateghi parlò assai bene Temistocle: tutto il suo discorso consistette nel contrapporre quanto vi è di migliore e quanto vi è di peggiore nella natura e nella condizione umana. Dopo averli esortati a scegliere ciò che è migliore, concluse il discorso e diede l’ordine di imbarco.» (Hdt. 83.1-2)

 

Tra le leggi logiche fissate da Aristotele vi è il principio per cui, di una coppia di enunciati contraddittori, necessariamente l’uno è vero e l’altro falso, principio che C. W. A. Whitaker (1996) ha definito «Regola delle Coppie Contraddittorie» (RCC). Nel celeberrimo capitolo 9 del De Interpretatione, Aristotele si trova a dover fronteggiare una conseguenza scomoda di questo principio: se applicato a enunciati singolari contingenti al futuro, per esempio la coppia di contraddittori ‘Domani vi sarà una battaglia navale’ / ‘Domani non vi sarà una battaglia navale’, proverebbe infatti la validità del determinismo logico e il conseguente fatalismo, negando la libertà d’arbitrio e vanificando le azioni umane.

D’altra parte, negare la validità del principio minerebbe alle fondamenta la logica classica aristotelica, perché la RCC ne presuppone i tre principi fondamentali: essa è infatti un corollario, cioè una conseguenza immediata, della congiunzione delle versioni semantiche del Principio di Non Contraddizione (PNC), secondo il quale i contraddittori non possono essere veri insieme, e del Principio del Terzo Escluso (PTE), secondo il quale i contraddittori non possono essere falsi insieme; e ovviamente presuppone la validità del Principio di Bivalenza (PB), in quanto la contraddizione aristotelica vale solo per l’affermazione e la negazione, cioè per enunciati dichiarativi veri o falsi. Scopo del seminario sarà scoprire la soluzione aristotelica di questa aporia attraverso una lettura lenta del capitolo in lingua originale.

Testi/Bibliografia

Fonti

  • Aristotele, Dell’interpretazione, a cura di Marcello Zanatta, Milano: BUR, 1992.

Studi

  • Cavini, Walter, Principia Contradictionis: I principi aristotelici della contraddizione (§§ 1-3), «Antiqvorvm Philosophia», 1 (2007), pp. 123-169.
  • Whitaker, C. W. A., Aristotle’s De Interpretatione: Contradiction and Dialectic, Oxford: Clarendon Press, 1996.
* La bibliografia potrà essere integrata durante il corso.

Metodi didattici

SEMINARIO DI LETTURA LENTA (15 sedute di 2 ore ciascuna)

Metodi adottati:

  • Lettura lenta delle fonti in lingua originale.
  • Lavoro di gruppo.
  • Stesura di un handout.
  • Presentazioni orali.
  • Discussione collettiva.

SEMINARIO DI SCRITTURA FILOSOFICA

  • Norme di redazione.
Saggio di lettura di un'opera antica: forma e contenuti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

PROGRAMMA D’ESAME

L’esame prevede due prove, una scritta e una orale.

(1) La prova scritta consiste in un saggio di lettura del testo antico discusso durante il seminario, che approfondisca uno dei temi trattati consultando l’opportuna letteratura critica al riguardo. Il saggio dovrà essere di almeno 10 al massimo 15 pagine standard di Word (o di un programma di scrittura equivalente), più la bibliografia di lavoro e le tre appendici obbligatorie (E2 – esercitazione scritta di secondo livello). Nel corso del seminario verranno chiariti i dettagli di stesura dell’esercitazione scritta, ricapitolati nel .pdf Linee guida, caricato tra i materiali didattici online.

(2) La prova orale consiste: (a) nella discussione dell’esercitazione scritta (forma e contenuto); (b) nello studio a scelta di uno dei due saggi indicati nella bibliografia del corso (Cavini o Witacker, vedi supra). (b*) Gli studenti che non possono dimostrare di avere sostenuto, nella loro carriera, almeno un esame di Storia della Filosofia Antica dovranno studiare in aggiunta il Diagramma cronologico (a memoria) e la Dispensa di Storia della Filosofia Antica dai Presocratici ad Agostino, caricati tra i materiali didattici del corso.

 

PROGRAMMA PER STUDENTI NON FREQUENTANTI

Gli studenti che per motivate ragioni non possono frequentare dovranno ugualmente sostenere una prova sia scritta sia orale.

(1) La prova scritta consiste in un saggio di lettura della seguente opera antica (previo colloquio con l’insegnante per avere chiarimenti in merito e seguendo le indicazioni contenute nelle Linee guida): Aristotele, Etica Nicomachea, a cura di Carlo Natali, Roma-Bari: Laterza, 1999.

(2) La prova orale consiste: (a) nella discussione dell’esercitazione scritta (forma e contenuto); (b) nello studio della seguente monografia: Vegetti, Mario e Ademollo, Francesco, Incontro con Aristotele, Torino: Einaudi, 2016. (b*) Gli studenti che non possono dimostrare di avere sostenuto, nella loro carriera, almeno un esame di Storia della Filosofia Antica dovranno studiare in aggiunta il Diagramma cronologico (a memoria) e la Dispensa di Storia della Filosofia Antica dai Presocratici ad Agostino, caricati tra i materiali didattici del corso.

 

VALUTAZIONE DELL’ESAME

L’esame sarà giudicato complessivamente sufficiente solo se le due prove (scritta e orale) saranno entrambe sufficienti. Il voto finale risulterà dalla media dei voti delle singole prove.

Strumenti a supporto della didattica

  • Handouts.
  • Diagrammi di partizione e mappe concettuali.
  • Dispense: (1) Norme di redazione per un saggio breve; (2) Seminario di scrittura filosofica.
  • TLG, banche dati e repertori bibliografici.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Carlotta Capuccino