09362 - RESTAURO ARCHITETTONICO (A)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Marco Pretelli
  • Crediti formativi: 8
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Marco Pretelli (Modulo 1) Andrea Ugolini (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Contenuti

Il Laboratorio di Restauro Architettonico (C.I.12 CFU, ore 168) è costituito oltre che dal modulo/insegnamento caratterizzante di Restauro Architettonico (8 CFU,120 ore), da un ulteriore modulo/insegnamento di Conservazione dei materiali nell'edilizia storica (4CFU, 48 ore).

I contenuti saranno sviluppati secondo il seguente programma:

A. Il progetto di restauro

-Premessa: le conoscenze indispensabili

-Restauro, conservazione, manutenzione.

-I nodi problematici del restauro: distinguibilità, minimo intervento, reversibilità, compatibilità.

-ll rapporto antico-nuovo e la dialettica tra processo critico e atto creativo.

-Quali materiali per il restauro? Rapporto tra scelte tecniche e rispetto della fabbrica.

-L'uso attuale di edifici storici: problemi strutturali, tipologici e impiantistici.

 B. Ricerca storica, rilievo e restauro

-La fabbrica/documento di se stessa: il rilievo grafico, fotografico e i principali metodi archeometrici.

-La ricerca bibliografica, archivistica e iconografica.

-Dalla ricerca filologica all'interpretazione storica.

 C. Il cantiere tradizionale: materiali, tecniche, elementi costruttivi

-La pietra: strumenti, lavorazioni, posa in opera, finiture.

-I laterizi: processo produttivo, apparecchi e trattamenti superficiali.

-I leganti e gli intonaci: le calci, il gesso, gli inerti. Tinteggiature e finiture superficiali.

-Il legno: caratteristiche, impieghi e posa in opera.

-L'uso dei metalli nell'edilizia storica.

-I sistemi costruttivi tradizionali: murature, aperture, scale, volte, solai, coperture, pavimentazioni.

 D. Il degrado delle strutture e dei materiali: cause e processi

-L'umidità e le sue cause: i fenomeni dovuti all'azione dell'acqua.

-L'alterazione fisica: crioclastismo, termoclastismo, cristallizzazione, gelività, erosione.

-L'alterazione chimica: solfatazione e carbonatazione.

-Altri fenomeni di degrado (agenti biologici, fattori geologici, antropici, ecc.).

-I principali casi di dissesto strutturale.

 E. La diagnostica

-Il rilievo del degrado: accertamenti, campionature, prove in situ e in laboratorio.

-I controlli non distruttivi: raggi x, ultrasuoni, termografia.

-Il quadro igroscopico e il quadro fessurativo: modalità di lettura e rappresentazione.

F. Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi

-La cura delle superfici lapidee: pulitura, consolidamento, protezione.

-Il trattamento delle cortine laterizie.

-Gli interventi su intonaci e tinteggiature.

-Il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, trattamenti preventivi. 

-Risanamento dei danni da umidità.

-Il restauro delle strutture verticali e orizzontali: criteri orientativi negli interventi a carattere statico.

Testi/Bibliografia

*Trattazioni generali

A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione , Angeli, Milano 1986, quarta edizione aggiornata 1992

G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996 e anni successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso

G. Carbonara , Avvicinamento al restauro . Teoria, storia, monumenti , Liguori, Napoli 1997

L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001

*Testi specifici

- Per il punto A

G. De Angelis d' Ossat, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operatività, didattica, Bonsignori, Roma 1995

C. Varagnoli (a cura di), Conservare il passato. Metodi ed esperienze di protezione e restauro nei siti archeologici , Atti del convegno Chieti – Pescara 26-27 settembre 2003, Gangemi, Roma 2005

A. Ferlenga, E. Vassallo, F. Schellino (a cura di ), Antico e Nuovo. Architettura e architetture, Atti del convegno internazionale (Venezia 31 Marzo-3 aprile 2004), Il Poligrafo, Venezia 2007

- Per il punto B:

A. Bruschi , Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in AA.VV., Lineamenti di storia dell'architettura, Carucci, Assisi-Roma 1978

L. Marino , Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990

G. C arbonara (a cura di), Analisi degli antichi edifici, in Idem (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 2°

G. C arbonara , Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli 1990

- Per il punto C:

P. M arconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari 1984

C.F. G iuliani , L'edilizia nell'antichità , NIS, Roma 1990; nuova edizione, Carocci, Roma 2006

U. M enicali , I materiali nell'edilizia storica. Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali , NIS, Roma 1992

F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Città di Castello , D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 1992

S. Della Torre (a cura di), Storia delle tecniche murarie e tutela del costruito. Esperienze e questioni di metodo, Guerini, Milano 1996

C. Varagnoli , La materia degli edifici antichi , in G. Carbonara (a cura di), Trattato di Restauro , Utet, Torino 1996, vol. 1°

F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 2000 (I ed. 1997)

G. Fiengo, L. Guerriero ( a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Lo stato dell'arte, i protocolli della ricerca. L'indagine documentaria. Atti del I e del II Seminario Nazionale, Arte Tipografica Editrice, Napoli 2003

C. Varagnoli (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive della regione Abruzzo, Gangemi, Roma 2008

- Per il punto D:

R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988

M. Matteini, A. Moles , Scienza e restauro, Nardini, Firenze 1990 (I ed.1984)

L.M. Monaco, A. Santamaria , Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, ESI, Napoli 1998

C. Arcolao , La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli, Marsilio, Venezia 2008

- Per i punti E, F:

G. M assari , Il risanamento igienico dei locali umidi , Hoepli, Milano 1981

L. L azzarini , M. Laurenzi Tabasso , Il restauro della pietra , CEDAM, Padova 1986

S. T inè , La pratica del restauro , Milano 1988

R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988

G. T ampone , Il restauro delle strutture in legno , Hoepli, Milano 1996

G. C igni , Il consolidamento murario. Tecniche di intervento , Kappa, Roma 1997 (I ediz. 1978)

C. Conti, G. Martines, C. Usai , Gli interventi di conservazione su materiali e superfici, in G. C arbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 3°

L. Baruchello, G. Assenza , Diagnosi dei dissesti e consolidamento delle costruzioni. Manuale pratico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 1998

G. Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Utet, Torino 2001

S. Franceschi, L. Germani , Manuale operativo per il restauro architettonico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2003

P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003

*Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso in funzione degli argomenti trattati. Per aggiornamenti sulla disciplina e il confronto con cantieri di restauro, a scala edilizia e urbanistica, è utile la consultazione delle seguenti riviste:

ANAΓKH, AR, Arkos, Bollettino d'Arte, Casabella, I Beni Culturali, Kermes, L'industria delle Costruzioni, Materiali e Strutture, Paesaggio urbano, Palladio, Recuperare, Recuperare l'Edilizia, Recupero & conservazione, Restauro, Restauro & Città, Ricerche di Storia dell'Arte, Storia Architettura, Storia Urbana, TeMa, V&D

Altre indicazioni verranno fornite nel corso delle singole lezioni.

Metodi didattici

Il corso è articolato in lezioni ex cathedra e nella redazione di una esercitazione (progetto di restauro). Le lezioni fanno da supporto alle esercitazioni sullo specifico tema di progetto, e riguardano temi di teoria e storia del restauro, questioni di metodo e di carattere generale, aspetti tecnici e di cantiere.

L'esercitazione verrà svolta, con il supporto dei docenti e dei tutor, in cantieri individuati di anno in anno, sulla base di convenzioni con proprietari e gestori dei medesimi, pubblici e privati.

Precedenti cantieri:

2009-10 Cesena, Abbazia del Monte

2010-11 Forlì, Palazzo Gaddi

2011-12 Meldola, Ex Ospedale

2012-13 Forlì, Ex Asilo Santarelli

2013-2014 Predappio, ex-Casa del Fascio

2014-2015 Cesena, Palazzo Bufalini e Porta Fiume

2015-2016 Cesena, Palazzo Guidi

2016-2017 Cesena, ex Convento degli Agostiniani

2017-2018 Cesena, Chiesa e convento dei frati Minori Osservanti

2018-2019 Cesena, Archivio di Stato, Complesso della Malatestiana

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il Laboratorio di Restauro Architettonico (C.I.12 CFU, ore 168) è costituito oltre al modulo/insegnamento caratterizzante di Restauro Architettonico (8 CFU,120 ore) da un modulo/insegnamento di Conservazione dei materiali nell'edilizia storica (4CFU, 48 ore).

L'esame del Laboratorio di Restauro Architettonico comprende la verifica dell'apprendimento dei contenuti di tutti i moduli/insgnemanti che compongono il Corso Integrato e si svolge in una unica prova di esame.

Nell'esame di fine corso, attraverso la disamina e una discussione sugli elaborati prodotti, relativi al restauro di un immobile storico, verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi didattici:

-essere in grado di impostare e condurre una ricerca storica applicata all'immobile oggetto dell'esercitazione;

-essere in grado di redigere un rilievo geometrico per il restauro (approfondimenti dei particolari costruttivi; fuoripiombo; spanciamenti...);

-essere in grado di redigere un quadro strutturale della fabbrica, con individuazione di fenomeni di dissesto statici e dinamici;

-essere in grado di identificare i materiali e annotarli sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche:

-essere in grado di identificare le forme del degrado e annotarle sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche;

-essere in grado di connettere forme del degrado a possibili loro cause, annotandole sui rilievi e su apposite schede analitiche e definendo interventi atti a ridurle o rimuoverle;

-essere in grado di formulare un programma d'uso compatibile con la fabbrica (organigramma funzionale);

-dimostrare di avere competenze impiantistiche applicate;

-essere in grado di redigere un progetto secondo i vari livelli previsti dalla normativa di settore (preliminare; definitivo; esecutivo);

-essere in grado di definirne i capitolati e i computi metrico-estimativi applicati;

L'esercitazione segue un percorso che dalla fase conoscitiva, giunge gradualmente a quella progettuale.

Le tappe di tale percorso possono così essere sintetizzate: indagine storico-critica, rilievo, esame dei materiali e delle tecniche costruttive, analisi del degrado, proposta di conservazione e restauro (vedi sopra).

Gli elaborati, debitamente vistati dalla docenza, saranno presentati come stati di avanzamento del lavoro, secondo un calendario comunicato all'avvio del laboratorio; la valutazione avverrà al momento dell'esame finale, mentre la non consegna degli elaborati alle date indicate costituisce motivo di esclusione dal laboratorio; tutti gli elaborati dovranno essere conclusi entro la data di appello e faranno parte integrante dell'esame finale. Le tavole, in formato e numero da concordare con la docenza, dovranno essere numerate progressivamente e riportare, fra le altre indicazioni –università , corso di laurea, laboratorio, docenti, tutor, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola- i nomi degli autori per esteso. Una copia del lavoro, insieme a una copia su supporto digitale, sarà trattenuta per l'archivio del corso.

Strumenti a supporto della didattica

Il laboratorio si avvarrà di visite a cantieri di restauro, organizzate nel corso dell'anno accademico, in accordo con enti di tutela e proprietà. Inoltre, al termine delle singole lezioni, verranno offerte ulteriori indicazioni circa materiali specifici inerenti gli argomenti trattati nel corso delle medesime. 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Pretelli

Consulta il sito web di Andrea Ugolini