03639 - DIRITTO REGIONALE

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Diletta Tega
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: IUS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

    Valido anche per Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il Corso si propone di far acquisire allo studente una solida conoscenza dei principi fondanti l'ordinamento regionale italiano attraverso l'analisi e la discussione della giurisprudenza costituzionale. 

L'apprendimento avviene attraverso la discussione di casi giurisprudenziali già decisi e l'esame di questioni pendenti davanti la Corte costituzionale. Gli studenti devono analizzare un ricorso e, con l'aiuto del docente, predisporre una ricerca giurisprudenziale, normativa e dottrinale. La soluzione trovata dagli studenti e il loro lavoro di ricerca sono discussi con l'assistente di studio del giudice costituzionale. Lo studio del caso si conclude poi con la partecipazione all'udienza pubblica di trattazione in Corte costituzionale e con l'incontro con il giudice relatore.

Negli scorsi anni si sono analizzati il caso Uber (poi deciso con sentenza n. 265/2016) e quello dei cd. balneari (poi deciso con sentenza n. 157/2017).

L'approccio alla materia e il metodo seguito durante le lezioni è dunque di tipo pratico e mette lo studente di fronte, molto spesso per la prima volta durante il Corso di studi, ai problemi che si troverà a risolvere durante il tirocinio da avvocato. Per facilitare questo ulteriore sforzo richiesto allo studente, una lezione verrà dedicata al tema di come si utilizzano le banche dati messe a disposizione dall'Unibo, attraverso un incontro dedicato con il personale della biblioteca. 

Gli obiettivi perseguiti sono l'approfondimento delle fonti del diritto regionale, della forma di stato regionale, della forma di governo e degli istituti di garanzia.

Lo studente sarà in grado, in primo luogo, di distinguere le esperienze regionali da quelle federali, confederali e unitarie, anche con riferimento a nozioni storiche e di diritto comparato. In secondo luogo, acquisirà padronanza non solo dei testi normativi, tra cui la Costituzione e le fonti di rango primario e secondario, ma soprattutto del portato che emerge dalla imponente mole di giurisprudenza costituzionale in merito. 

Al termine del Corso lo studente è quindi in grado di effettuare con spirito critico, e in modo autonomo, ricerche tese al reperimento e all'applicazione del diritto e della giurisprudenza nell'ambito del diritto regionale italiano e non solo.

Contenuti

Il Corso di Diritto regionale ha una duplice finalità:

i) lo studio dell'ordinamento giuridico regionale, attraverso la conoscenza della struttura e delle funzioni degli enti territoriali in cui è ordinata la Repubblica, alla luce del modello costituente e delle modifiche introdotte con le leggi di revisione costituzionale nn. 1 del 1999, 2 del 2001, 3 del 2001;

ii) l'apprendimento, attraverso l'analisi e la risoluzione di un caso pendente davanti alla Corte costituzionale, di come raccogliere e studiare la normativa, la giurisprudena e la dottrina necessarie, e di come attingere alle banche dati a disposizione degli studenti.

Il Corso ha una forte componente pratica: gli studenti, divisi in gruppi, sono chiamati a discutere e arisolvere il caso, sulla base del materiale raccolto.

Il Programma specificamente verte su:

1. Concetti generali: Stato accentrato, Stato federale, Stato regionale, confederazione di stati. 2. L'evoluzione del regionalismo italiano dal modello costituente alla “riforma” del titolo V della parte II della Costituzione. 3. Unità della Repubblica e pluralismo istituzionale. L'autonomia costituzionale di regioni, province e comuni. 4. Le fonti normative. Gli statuti regionali. La potestà legislativa statale e regionale. Le potestà regolamentari. Le fonti normative degli enti locali: statuti e regolamenti locali. 5. La forma di governo regionale: modello costituzionale e varianti regionali. 6. Gli organi regionali fondamentali. Il Presidente della regione, il Consiglio regionale, la Giunta regionale, il Consiglio delle autonomie. 7. La forma di governo locale. 8. La pubblica amministrazione statale, regionale e locale: organizzazione e funzioni. 9. I rapporti istituzionali. Stato, regioni e Unione europea. Stato, regioni e enti locali. 10. Autonomia finanziaria e federalismo fiscale. 11. Gli strumenti di garanzia costituzionale. 12. L'ordinamento regionale in trasformazione: cooperazione, competizione e delocalizzazione.

Studenti Erasmus: si richiede una partecipazione attiva allo scopo di mettere a confronto le diverse esperienze costituzionali. Solitamente si individua, accordandosi con il docente, un programma differenziato. 

Testi/Bibliografia

Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, dovranno preparare l'esame a scelta su uno dei seguenti manuali:
1. P. CARETTI, G. TARLI BARBIERI, Il diritto regionale, Torino, Giappichelli, edizione più recente.
2. R. BIN, G. FALCON (a cura di), Diritto regionale, Bologna, il Mulino, edizione più recente.

Gli studenti frequentanti potranno fruire di una riduzione del programma d'esame, concordata con il Docente.

Per la preparazione dell'esame è utile la consultazione di una raccolta aggiornata di leggi di diritto pubblico. Si segnalano, ad esempio:

F. Clementi, L. Cuocolo, F. Rosa e G. E. Vigevani (a cura di), La Costituzione italiana, Commento articolo per articolo, Bologna, il Mulino, 2017; L. Califano (a cura di), La Costituzione della repubblica italiana, Rimini, Maggioli, 2010 o edizione più recente; L. Mezzetti, M. Belletti (a cura di), Codice costituzionale, Torino, Giappichelli, 2010 o edizione più recente; A. Celotto (a cura di), Costituzione annotata della Repubblica italiana, Bologna, Zanichelli, 2010  o edizione più recente; M. Bassani, V. Italia, G. Bottino, M. Della Torre, A. Zucchetti (a cura di), Leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale, Milano, Giuffré, 2010 o edizione più recente; P. Costanzo (a cura di), Testi normativi per lo studio del diritto costituzionale italiano ed europeo, Torino, Giappichelli, 2010 o edizione più recente.

 

Per i lavori dell'Assemblea costituente si può consultare il sito della Camera dei Deputati  Lavori dell'Assemblea costituente - Motore di ricerca

E' indispensabile basare lo studio sulle decisioni della Corte costituzionale italiana che verranno segnalate a lezione. Per reperirle si possono utilizzare i seguenti siti Internet:
1. www.cortecostituzionale.it 

2. www.giurcost.it

Nonchè la banca dati:

http://www.dirittoregionale.it/regioneemiliaromagna/index.php
 

Metodi didattici

Lezioni
Le lezioni si terranno nel II semestre, secondo il calendario che sarà annunciato, in un'aula della Facoltà di Giurisprudenza.

L'attività didattica viene svolta con modalità varie: vista esterna alla Corte costituzionale; dibattiti in classe sull'analisi del caso pendente davanti alla Corte costituzionale; lavori di gruppo sempre al fine di condurre l'analisi del caso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame di profitto consiste in un colloquio orale sull’intero programma del corso.

Il voto finale terrà conto, nella valutazione complessiva dell'esame sostenuto, anche della discussione del caso pendente davanti alla Corte costituzionale e della partecipazione attiva durante le lezioni.

“Tesi di laurea”

Le modalità di redazione della tesi saranno concordate direttamente con il Docente: in ogni caso copia definitiva dell'elaborato dovrà essere consegnata almeno un mese prima della data prevista per il deposito in segreteria per l'iscrizione alla sessione di laurea.

Per la redazione della tesi di laurea si consiglia di consultare la seguente guida:

T.F. Giupponi, A. Morrone, D. Tega, La tesi di laurea in scienze giuridiche, Libreria Bonomo Editrice, Bologna.

Strumenti a supporto della didattica

L'eventuale materiale didattico in più rispetto al Manuale, verrà distribuito a lezione, o eventualmente, attraverso le apposite liste di distribuzione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Diletta Tega

SDGs

Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.