31220 - FILOLOGIA GIAPPONESE 1

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Francesco Vitucci
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-OR/22
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce gli aspetti fondamentali della storia della lingua e della cultura giapponese dalle fasi più antiche alla contemporaneità. È stato introdotto allo studio degli strumenti necessari all’analisi critica dei testi, allo scopo di valutare le trasformazioni subite dalla lingua attraverso i secoli.

Contenuti

Il corso prevede un modulo di introduzione alla storia della lingua giapponese che affronterà il percorso di formazione della lingua e della scrittura giapponese da un punto di vista diacronico al fine di evidenziarne le caratteristiche precipue nel periodo antico, medievale e moderno nonché i processi che hanno contribuito alla sua trasformazione nel tempo.

Il corpo centrale del corso prevede un laboratorio di traduzione di testi audiovisivi autentici che sarà preceduto da un modulo introduttivo agli studi sulla traduzione con particolare riferimento alla coppia linguistica giapponese-italiano. Il corso monografico dell'a.a. 2019-20 sarà incentrato su lungometraggi noir contemporanei e su cortometraggi estrapolati dai gialli di Yokomizo Seishi.

Testi/Bibliografia

BIBLIOGRAFIA PER GLI STUDI DI STORIA DELLA LINGUA (CONSIGLIATI):

  1. BISETTO, Barbara e MAURIZI, Andrea (a cura di), La trasmissione del testo poetico in Cina e in Giappone, Milano, Mimesis Edizioni, 2018.
  2. CALVETTI, Paolo, Introduzione alla storia della lingua giapponese, Napoli, Istituto Universitario Orientale, 1999.
  3. ISHIKAWA, Kyuyou, Taction. The drama of the stylus in Oriental Calligraphy, Tokyo, LTCB International Library Trust, 2011.
  4. JINNOUCHI, Masataka, Gairaigo no shakaigengogaku, Tokyo, Sekaishisousha, 2007.
  5. MANIERI, Antonio (a cura di), Hitachi no kuni fudoki - Cronache della provincia di Hitachi e dei suoi costumi, Roma, Carocci, 2013.
  6. MAURIZI, Andrea (a cura di), Introduzione allo studio della lingua giapponese, Roma, Carocci, 2012, pp. 11 - 135.
  7. OKAMOTO, Sachiko, Shakaigengogaku, Tokyo, Aruku, 2008.

  8. TOLLINI, Aldo, La scrittura del Giappone antico, Venezia, Cafoscarina, 2005, pp. 11 - 74.
  9. TOLLINI, Aldo, La scrittura della lingua giapponese moderna tra logografia e fonografia in Nuovi dialoghi sulle lingue e sul linguaggio (a cura di Grandi Nicola), Bologna, Patron, 2015, pp. 175-184.

 

BIBLIOGRAFIA PER GLI STUDI DEL CORSO MONOGRAFICO:

  1. S. KAWANA, Murder most modern, University of Minnesota Press, Minneapolis-London, 2008.
  2. M. SILVER, Purloined Letters, Cultural Borrowing and Japanese Crime Literature, 1868-1937, University of Hawaii Press, Honolulu, 2008.
  3. L. BIENATI, P. SCROLAVEZZA, La narrativa giapponese moderna e contemporanea, Marsilio, Venezia, 2009.
  4. S. YOKOMIZO, Il detective Kindaichi, Sellerio, Palermo, 2019.

 

BIBLIOGRAFIA PER GLI STUDI DI TRADUZIONE (CONSIGLIATI):

  1. Bazzanella C. (2005), Linguistica e Pragmatica del linguaggio, Laterza. Bari.
    Bettoni C. (2006), Usare un'altra lingua - Guida alla pragmatica interculturale, Laterza, Bari
  2. Bruti S.; Buffagni C.; Garzelli B. (2017), Dalla voce al segno, Hoepli, Milano.
  3. Cavagnoli F. (2012), La voce del testo, Feltrinelli. Milano.
  4. Diadori P.,Micheli P. (2010), Cinema e didattica dell’Italiano L2, Guerra Edizioni. Perugia.
  5. Diadori P. (2018), Tradurre: una prospettiva interculturale, Carocci, Roma.
  6. Eco, U. (2003), Dire quasi la stessa cosa, Bompiani. Milano.
  7. Faini P. (2008), Tradurre, Carocci, Roma.
  8. Gottlieb.H. (1992) Subtitling. A new University Discipline in Dollerup & Loddegaard Teaching Translation and Interpreting: training, talent and experience, John Benjamins Publishing Company, 161-170. Amsterdam-Philadelphia.
  9. Gottlieb H. (1994) Subtitling: Diagonal Translation in Perspectives: studies in translatology, 2, 1, 101-121.
  10. Hofstede G.J., Pedersen P.B., Hofstede G. (2002), Exploring Culture. Nicholas Brealey Publishing. London.
  11. Inoue I. (1999), Tsutawaru Shikumi to Ibunkakan Komyunikeishon, Nanundō. Tokyo.
  12. Ledvinka Fay R. (2010), What the fuck are you talking about?, Eris, Torino.
  13. Morini M. (2007), La traduzione, Sironi Editore, Milano.
  14. Nornes A. M. (2007), Cinema Babel - Translating Global Cinema, University of Minnesota Press, Minneapolis.
  15. Paolinelli M., Di Fortunato E. (2005), Tradurre per il doppiaggio, Hoepli, Milano.
  16. Perego E. (2005), La traduzione audiovisiva, Carocci. Roma.
  17. Perego E., Taylor C. (2012), Tradurre l’audiovisivo, Carocci,Roma.
  18. Pérez-Gonzales L. (2009), Audiovisual Translation, in The Routledge Encyclopedia of Translation Studies, 13-20 London & New York.
  19. Petillo M. (2012), La traduzione audiovisiva nel terzo millennio, Franco Angeli, Milano.
  20. Salmon L. (2017), Teoria della traduzione, Franco Angeli, Milano.
  21. Santipolo M. (2002), Dalla sociolinguistica alla glottodidattica, Utet Universitaria, Torino.
  22. Scarpa F. (2008), La traduzione specializzata, Hoepli, Milano.
  23. Tassan R. (2005), Per una semantica del corpo, Franco Angeli, Milano.

  24. Vitucci F. (2016), Ciak! Si sottotitola. Traduzione audiovisiva e didattica del giapponese, Clueb, Bologna.
  25. Vitucci, Francesco, "The Concepts of Ambiguity and Equivalence in Interlingual Japanese-Italian Subtitling - How the Semiotic Coexistence of Iconic Elements, Soundtrack and Written Language Influences the Interlingual Translation Process", «EDUCAZIONE LINGUISTICA LANGUAGE EDUCATION», 2017, 6-1, pp. 125 - 144.
  26. Vitucci, F. (2018), "La coesione semiotica del testo audiovisivo - Tipologie di esplicitazioni intersemiotiche nella sottotitolazione interlinguistica in italiano di lungometraggi giapponesi", «QUADERNI DI SEMANTICA», 2018, 1, pp. 749 - 773.
  27. Vitucci, F. (2019), "Prospettive diafasiche nella sottotitolazione giapponese-italiano del lungometraggio “Sayōnara keikoku” di Ōmori Tatsushi, «QUADERNI DI SEMANTICA», 2019, 5, pp. 593 - 611.
 

Metodi didattici

Lezioni frontali a carattere seminariale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame prevede una sola prova scritta a fine semestre. La prova scritta ha una durata massima di 180 minuti ed è suddivisa nelle seguenti sezioni:      
 
1) Traduzione dal giapponese all'italiano di un brano selezionato con l'ausilio del dizionario bilingue;      

2) Una domanda sulla storia della lingua e della scrittura giapponese estrapolate dalle slide presentate a lezione, dai seminari tenuti dai docenti invitati e dai volumi in bibliografia;  

3) Una domanda sull'introduzione agli studi di traduzione;  

4) Una domanda sul modulo monografico;
  
Il voto finale sarà costituito dalla somma aritmetica  di ogni singola parte della prova scritta e sarà espresso in trentesimi. I contenuti proposti nella prova scritta saranno volti a verificare la conoscenza descrittiva dei singoli argomenti trattati durante il corso, la capacità di contestualizzare e di sintetizzare le caratteristiche principali degli argomenti. Verrà inoltre valutata la capacità espressiva in termini di esattezza ed appropriatezza del linguaggio. La conoscenza globale degli argomenti trattati saranno valutati come eccellenza, mentre una competenza eccessivamente attinente ai materiali forniti e priva di sostegno interpretativo sarà considerata con un voto sì positivo, ma non elevato. La provata e reiterata difficoltà a creare nessi logici e descrittivi tra fenomeni e contenuti renderà insufficiente la valutazione. La votazione sarà elaborata assegnando ad ogni singolo esercizio contenuto nelle prove pesi specifici a seconda degli obiettivi da raggiungere. 

Esempi di punteggio:

Punteggi massimi (30- 30 e lode) nel caso in cui il candidato abbia: 1) assimilato tutti i contenuti relativi al modulo di storia della lingua e della scrittura giapponese illustrato in classe e nelle slide, 2) sia pervenuto alla piena comprensione del modulo sugli ideogrammi 3) saputo sviluppare un proprio stile traduttivo sapendo bilanciare gli elementi contestuali di linguasource e lingua target.

 

Punteggi intermedi (dal 24 al 29) nel caso in cui il candidato abbia: 1) assimilato parzialmente i contenuti relativi al modulo di storia della lingua e della scrittura giapponese illustrato in classe e nelle slide, 2) sia pervenuto ad una discreta comprensione del modulo sugli ideogrammi 3) saputo sviluppare un proprio stile traduttivo sebbene con piccole difficoltà di adattamento.

 

Punteggi minimi (dal 18 al 23) nel caso in cui il candidato abbia: 1) assimilato sufficientemente i contenuti relativi al modulo di storia della lingua e della scrittura giapponese illustrato in classe e nelle slide, 2) sia pervenuto ad una sufficiente seppur scarsa comprensione del modulo sugli ideogrammi 3) saputo sviluppare un proprio stile traduttivo ma con vistose difficoltà di adattamento.

 

Punteggio insufficiente (inferiore al 18) nel caso in cui il candidato non abbia: 1) assimilato i contenuti relativi al modulo di storia della lingua e della scrittura giapponese illustrato in classe e nelle slide, 2) abbia mostrato una comprensione insufficiente del modulo sugli ideogrammi 3) saputo gestire le problematiche relative alla traduzione. 

 

Strumenti a supporto della didattica

Saranno messi a disposizione materiali didattici on line; verrà fatto ampio uso del proiettore per visualizzare sintesi, concetti, frammenti testuali, immagini, saltuariamente sequenze video. A fine corso verranno fornite in rete le slides utilizzate a lezione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Vitucci