L'uso del Marchio di Ateneo nell’ambito di contratti di consulenza, ricerca commissionata e co-marketing

Numerosi soggetti terzi (principalmente aziende) commissionano all'Ateneo e alle sue strutture attività di consulenza e di ricerca. Sorge quindi spesso l’esigenza di regolamentare l’uso del Marchio di Ateneo (ad es. sui prodotti e sulle relative confezioni, nell'ambito di materiali divulgativi e pubblicitari, ecc.).

In presenza di un contratto di consulenza o ricerca commissionata, i soggetti terzi possono utilizzare il Marchio di Ateneo in due funzioni:

  • descrittiva (il marchio è usato per fare riferimento all’Ateneo nell’ambito di collaborazioni o attività di consulenza, fornitura o ricerca svolte con soggetti terzi);
  • distintiva (la funzione principale del marchio è quella di distinguere i prodotti o i servizi di un soggetto da quelli di altri soggetti).

Uso del Marchio di Ateneo da parte di Soggetti terzi in funzione descrittiva

L'uso da parte di Soggetti terzi, nell'ambito della propria attività economica, della denominazione “Alma Mater Studiorum – Università di Bologna” per finalità meramente descrittive, è consentito senza necessità di autorizzazione nei limiti della correttezza professionale

Il limite della correttezza professionale implica, tra l’altro: 

  • che il rapporto di consulenza o di ricerca con l’Ateneo sia antecedente rispetto all'uso della denominazione;
  • che l’uso della denominazione dell’Ateneo venga fatto in termini specifici, corretti e veritieri, evitando di richiamare generici rapporti di collaborazione ma specificando esattamente la natura  e l’oggetto della consulenza resa o della ricerca effettuata; 
  • che non vengano usati, in quanto non necessari, il font (Trajan) e il colore (Pantone Cool Gray 10 cv) tipici della denominazione dell’Ateneo. 

L'uso della denominazione dell’Ateneo non dovrà inoltre ingenerare in alcun modo equivoco sulla circostanza che l’Ateneo stesso possa essere fabbricante del bene o fornitore del servizio, o un suo intermediario, o importatore del bene o del servizio nel territorio dell’Unione europea.

La presenza di un contratto di consulenza o di ricerca commissionata stipulato tra l’Ateneo e un Soggetto terzo non implica per quest’ultimo la possibilità di usare il Marchio di Ateneo, anche se in funzione meramente descrittiva.

Uso del Marchio di Ateneo da parte di Soggetti terzi in funzione distintiva

I soggetti terzi che volessero utilizzare il marchio di Ateneo in funzione diversa da quella meramente descrittiva devono richiedere una preventiva autorizzazione alla Commissione Marchio di Ateneo e Sponsorizzazioni. 

La richiesta per l’uso del Marchio di Ateneo dovrà essere redatta per iscritto e inviata all'indirizzo mail: brandmanagement@unibo.it oppure al seguente indirizzo postale: Brand Management, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Area Rapporti Imprese, Terza Missione e Comunicazione, Via Zamboni 33 - 40126 Bologna. 

La richiesta dovrà essere corredata di tutte le informazioni e la documentazione idonea a descrivere l’iniziativa e le modalità con cui si intenda usare il Marchio di Ateneo, i dati del Soggetto terzo richiedente, nonché la pregressa collaborazione con l’Ateneo su cui la richiesta è fondata. 

In caso di concessione dell’autorizzazione, il Soggetto terzo sarà chiamato a sottoscrivere con l’Ateneo un contratto di licenza.

Tutto quanto riferito in relazione all'uso del Marchio di Ateneo deve considerarsi applicabile anche al Marchio di Ateneo accompagnato dalla denominazione della Struttura.

L’Ateneo non consente in nessun caso l’uso del proprio Marchio quando tale uso sia incompatibile con le finalità istituzionali e con la reputazione dell’Ateneo stesso, nonché con i valori di cui è portatore.