Relazioni

  • Attività di ricerca e uso di materiali reperiti in Internet

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 16:10

    A diversi lustri di distanza dalla diffusione di Internet in ambito accademico, vi è ancora in alcuni la convinzione che i materiali ivi pubblicati o reperibili costituiscano una sorta di immenso common liberamente appropriabile, sovrapponendo così la facilità di accesso a tali materiali con la libertà d'uso degli stessi. Le regole del diritto d'autore, tuttavia, trovano diretta applicazione anche nel contesto della Rete rendendo necessario un chiarimento sull'equivalenza tra alcuni atti compiuti in ambito digitale e le corrispondenti condotte in ambito analogico. In Internet, inoltre, sono nate e hanno trovato ampia diffusione regole sociali e giuridiche che mirano a derogare alle restrizioni poste dai diritti di proprietà intellettuale. Occorre dunque acquisire maggiore consapevolezza della "biodiversità" che caratterizza, da un punto di vista giuridico, i materiali disponibili in Rete in modo da dar vita a prassi operative corrette nell'ambito dell'attività di ricerca accademica.

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  • Case study - Implementing a plagiarism detection service: ways of working with staff and students

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 12:30

    The session will outline how Turnitin was introduced to the University of Kent in 2006 and then implemented over the following academic year, including recent follow-up developments. The University Guidelines on Using Turnitin will be discussed, along with the use of specific Academic Integrity resources to support the use of Turnitin. There will be information about how staff are using Turnitin; how it has been received by students; the impact on reported instances of plagiarism (in specific Schools) and how staff view Turnitin in terms of workload and teaching academic writing.

    Questa sessione descriverà a grandi linee come Turnitin è stato introdotto all’Università del Kent nel 2006 e implementato l’anno accademico successivo fino agli sviluppi più recenti. Verranno esposte le linee guida dell’ateneo sull’uso di Turnitin e in particolare l’utilizzo di risorse quali l’ “Academic Integrity” per supportare l’uso della piattaforma. Verranno date informazioni su come il personale sta usando Turnitin e come è stato recepito dagli studenti; l’impatto sui casi di plagio (in Scuole specifiche) e come il personale considera Turnitin in termini di carico di lavoro e insegnamento dell’Academic Writing.

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  • Citare le fonti: linee guida e strumenti. Il supporto dei servizi bibliotecari

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 12:00

    Verrà presentato il lavoro svolto dai bibliotecari dell'Università di Bologna al fine di raccogliere ed armonizzare in un unico documento di linee guida le indicazioni volte a delineare, per ogni disciplina, lo stile citazionale più appropriato e uniformemente condiviso. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del Servizio "Garanzia di Originalità" con l'intento di fornire agli studenti laureandi un valido supporto nella redazione dell'apparato bibliografico della tesi di laurea. Un lavoro che si è nutrito della collaborazione di numerosi soggetti e si è concretizzato in varie fasi: individuazione dei settori disciplinari coinvolti, raccolta di indicazioni concernenti il modus operandi di docenti e ricercatori, valutazioni delle fonti citazionali suggerite, redazione delle linee guida.
    La crescita delle competenze informative degli studenti universitari passa anche attraverso la comprensione e l’acquisizione piena delle corrette modalità di organizzazione, registrazione e citazione delle fonti recuperate tramite la ricerca. E’ oggi impensabile affrontare questo aspetto a prescindere delle tecnologie informatiche. Software specializzati sono disponibili per esempio per la gestione bibliografica, sia gratuitamente che a pagamento (Endnote web, Zotero, Mendeley). L’attività e i servizi dei bibliotecari possono risultare essenziali per guidare i giovani laureandi nell’acquisizione di queste competenze, fondamentali per il prosieguo della carriera accademica e lavorativa, fornendo inoltre un tangibile reale valore aggiunto al percorso della ricerca bibliografica.
    L’esperienza della Biblioteca clinica “Bianchi“ -- che opera all’interno del policlinico universitario bolognese S. Orsola – Malpighi – consiste nella predisposizione di una particolare versione del browser Mozilla -- sulla base del modello già preparato dal Sistema bibliotecario per l’accesso da remoto -- che consente agli utenti di consultare la banca dati di riferimento (Pubmed); di trovare immediatamente rinvio al full-text degli articoli (tramite A-link); di richiedere da remoto con grande facilità gli articoli tramite il servizio di document delivery. L’aggiunta del plug-in (Zotero) per la registrazione dei risultati e per una più completa gestione della bibliografia ha completato questo strumento. Tra le diverse alternative (gratuite o a pagamento), Zotero è stato scelto per la semplicità d’uso e per la possibile condivisione tra studenti e studiosi di diverse realtà. Plug-in aggiuntivi completano il browser, in modo tale da rendere potenzialmente più efficiente ed efficace la ricerca, nella convinzione che aiutare i giovani studiosi ad effettuare una ricerca bibliografica completa in tutti i suoi passaggi sia un elemento indispensabile per evitare anche forme di plagio e / o mancato rispetto dei diritti degli autori.

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  • Il plagio, Terminator e l’ascesa delle macchine: quel che il diritto e i software (non) possono fare

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 10:15

    Il plagio è un concetto occidentale e relativamente recente. Ancora più recente è la sua regolamentazione. Una regolamentazione alimentata dalle norme informali e dalle norme formali del diritto statale.
    A fronte del dilagare di un “cut & paste” disinvolto e predatorio, innescato dall’uso massivo di Internet, si sta delinenado la possibilità di rispondere alla minaccia della tecnologia ricorrendo alla tecnologia stessa. Insomma, se alla digitalizzazione si deve imputare l’incentivazione di prassi emulative e scarsamente originali, è sempre nella logica informatica che occorrerebbe trovare la cura.
    In ambito accademico, tale risposta sarebbe rappresentata dai software che intercettano il plagio fornendo ai decisori istituzionali i dati di base per provvedere a sanzionare i plagiari.
    Sulla diffusione e l’uso di questi software indaga già un’ampia letteratura e il dibattito è ancora aperto.
    Lo scopo della relazione è di richiamare l’attenzione sul fatto che il plagio rimane un concetto inafferabile e, per molti aspetti, ingovernabile sul piano giuridico.
    Prova ne sia che la legge sul diritto d’autore non nomina né definisce il plagio e che la giurisprudenza di tutti i sistemi giuridici occidentali oscilla nell’individuazione delle nozioni di creatività e orginalità.
    Se è vero che i software antiplagio possono essere un utile strumento a istruire le pratiche accademiche sul contrasto del plagio, non è men vero che la decisione sul cosa sia plagio, per quanto impefetta e fallibile essa sia, debba essere riservata all’uomo.
    In un’epoca che sacralizza l’ascesa delle macchine, è necessario tornare a ribadire il principio di supremazia dell’uomo. L’insegnamento della creatività e il governo del plagio sono innanzitutto questione di etica e di norme informali. Ai docenti accademici spetta innanzitutto il compito faticoso, ma al tempo stesso fondamentale, di insegnare a essere creativi, ricordando quanto la storia testimonia inequivocabilmente: l’emulazione è parte fondamentale dell’insegnamento e dell’apprendimento.
    Terminator deve ancora aspettare.

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  • Il plagio: riferimenti normativi e casi giurisprudenziali

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 10:45

    Il plagio-contraffazione è alquanto difficile da valutare: in primo luogo perché anche il plagio testuale (ossia la riproduzione o textual copy) può essere lecito laddove sia prevista un’eccezione (come nel caso di citazioni) alle condizioni ivi prescritte (a volte elastiche, come nel caso del criterio di necessità e non-concorrenza previste per la citazione ex art. 70 legge aut., e perciò non quantificabili ex ante tramite criteri automatici e aritmetici). A maggior ragione, il plagio diviene soggetto a valutazioni qualitative inevitabilmente in parte discrezionali quando l’opera altrui o la sua parte è parzialmente rielaborata (non-textual copy): in questi casi la stessa giurisprudenza ha manifestato diverse conclusioni – per es. sulla stessa opera, in primo e in secondo grado di giudizio – ed anche la linea di demarcazione fra elaborazione contraffattiva o evolutiva e ispirazione è discussa. Un software in grado di evidenziare le “occorrenze” testuali nelle tesi od altri elaborati si rivela quindi uno strumento assai utile per riconoscere il plagio-contraffazione del primo tipo – in assenza di eccezioni o giustificazioni legali – necessitando peraltro sempre un inevitabile apprezzamento qualitativo-percettivo del docente (indispensabile poi in caso di plagio-contraffazione di tipo elaborativo) da valutare con i criteri legali individuati da dottrina o giurisprudenza ed illustrati nel corso dell’intervento, da applicare nei singoli casi concreti.

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  • Il servizio antiplagio e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 15:30

    La Facoltà di Medicina Veterinaria ha aderito alla sperimentazione antiplagio con tutti i corsi di Laurea. Pur trattandosi di sperimentazione, l’analisi con il programma antiplagio è stata resa obbligatoria, fin dall’inizio, per tutte le tesi sia di Laurea sia di Dottorato. L’intervento avrà l’obiettivo di evidenziare la peculiarità della sperimentazione presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, il ruolo del referente nei confronti dei colleghi docenti, i vantaggi dell’utilizzo del programma antiplagio e alcune criticità.

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  • L'esperienza di Ca' Foscari nel controllo antiplagio delle tesi di laurea

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 15:10

    Nell'intervento verrà illustrato il processo di gestione online delle tesi di laurea a Ca' Foscari, che dal 2011 prevede il controllo antiplagio mediante l'utilizzo del software Compilatio. Verranno presentati i dati sinora raccolti relativi all'utilizzo di tale sistema e le principali problematiche riscontrate.

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  • L’esperienza della Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 14:50

    L’intervento ha l’obiettivo di presentare l’esperienza che la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze sta vivendo riguardo alla sensibilizzazione di docenti e studenti rispetto alla questione del plagio. La Facoltà si serve infatti da qualche anno di un software antiplagio ad uso di docenti e studenti e sottopone a controllo obbligato le tesi triennali di tutti i corsi di laurea.

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  • La sperimentazione antiplagio nella Facoltà di Economia di Rimini

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 15:50

    L'intervento presenterà i caratteri principali della sperimentazione antiplagio attuata nella Facoltà di Economia di Rimini sin dagli inizi del progetto di ateneo. Saranno illustrati brevemente la metodologia adottata e i risultati ottenuti. Concluderanno l'intervento alcune considerazioni sul plagio in ambito didattico e sugli strumenti utilizzati.

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  • La tesi "Copia e incolla": un caso di studio sulle opinioni di studenti e professori

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 14:30

    La tesi in Italia ha valore "legale", cioè certifica che lo studente ha compiuto un percorso di studio con successo ed è stato in grado di compiere un lavoro finale di ricerca, pur se limitato. Eppure il valore "vero" delle tesi degli studenti è generalmente basso ed è stato peggiorato dalla diffusa pratica del "copia ed incolla". E' allora vero quanto afferma Nicholas che Internet ci rende stupidi!.
    Quando arrivano nelle università, gli studenti non vengono istruiti sulle metodologie da seguire per redigere un lavoro di ricerca «corretto». Come anche non vengono istruiti sulle modalità di ricerca bibliografica e di citazione bibliografica. Sembra inoltre che si sia arrivati ad un clima di tolleranza per il fenomeno di "copia ed incolla" a lungo considerato quasi fisiologico!
    Un possibile cambiamento potrebbe essere stimolato con l' introduzione sul mercato di software specifici anti «copia e incolla». È il caso di «Turnitin», il sistema più diffuso.
    La presentazione descrive i risultati di un'indagine realizzata presso gli studenti del corso Editoria Digitale ed alcuni professori dell'Università di Parma

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  • Politiche, azioni e strumenti: la sperimentazione del servizio "Garanzia di originalità" dell'Università di Bologna

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 11:15

    Nel 2010 l’Università di Bologna ha avviato una sperimentazione per testare l’utilizzo di strumenti automatici a supporto della rilevazione del plagio negli elaborati finali dei suoi studenti. Nell’intervento verranno illustrate le finalità del progetto, le modalità di realizzazione e i risultati della sperimentazione che ha coinvolto i docenti e gli studenti di 27 Corsi di Studio e 3 dottorati di ricerca. Verranno sottolineati, inoltre, gli aspetti giuridici relativi alla corretta gestione dei profili del diritto d’autore, affrontati preliminarmente all’avvio della sperimentazione.

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  • Presentazione dell' e-book: Il diritto d'autore in ambito universitario

    Rettorato, Sala VIII Centenario - 30/11/2012 11:45

    Il testo è stato elaborato nell’ambito di un progetto dal titolo “Dalle biblioteche e gli archivi alla divulgazione in ambito universitario: il diritto d’autore nello studio, nella ricerca e nella didattica” congiuntamente condotto dal Centro E-learning Ateneo di Bologna (CELAB) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e dalla Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Esso si prefigge come obiettivo di divulgare tra i protagonisti del mondo accademico i principi e le norme fondamentali in materia di diritto d’autore, in modo che questi possano avere a disposizione uno strumento di agevole lettura che consenta loro, superando le complessità tipiche dei testi giuridici specialistici, di trovare risposte (e prima ancora di porsi le opportune domande) in relazione ai dubbi che quotidianamente si affacciano in chi – soprattutto non essendo un giurista – crei, utilizzi o diffonda opere dell’ingegno per finalità di studio, di didattica o di ricerca. Il testo si rivolge dunque, in particolare, al personale docente e ricercatore che opera nell’Università, al personale non docente la cui attività, per sua stessa natura, finisce con l’intersecare normalmente le tematiche relative al diritto d’autore (come bibliotecari e archivisti) e, infine, a coloro che dell’Università sono gli utenti, ovvero gli studenti. Trattandosi di un’opera per “non addetti ai lavori ”, si è cercato di utilizzare nel corso della redazione un linguaggio piano e ricco di esempi, così da agevolare la comprensione della rilevanza pratica delle norme prese in esame. A questo fine si è proceduto per cerchi concentrici, illustrando nel primo capitolo i principi generali che regolano la materia e contribuendo, nel secondo capitolo, a chiarire come questi siano stati influenzati (e in alcuni casi stravolti) dalla rivoluzione digitale. Nel terzo capitolo, infine, l’attenzione è stata focalizzata sulle ipotesi di più frequente occorrenza in ambito accademico, applicando a taluni casi particolari i principi generali illustrati nei primi due capitoli.

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