70397 - PROCEDURA PENALE EUROPEA E INTERNAZIONALE (F)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Michele Caianiello
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: IUS/16
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Michele Caianiello (Modulo 1) Giulia Lasagni (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

    Valido anche per Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

Conoscenze e abilità da conseguire

La permeabilità tra ordinamenti giuridici rappresenta una realtà del nostro tempo, in ciascun settore del diritto. Anche nel ramo penale, tradizionalmente il più refrattario alle influenze extranazionali, si manifesta la tendenza alla compenetrazione tra culture e disposizioni normative, a tal punto che, in ormai diversi ambiti, non appare possibile una completa padronanza del sistema prescindendo da fonti sopranazionali, sia di origine europea che di provenienza propriamente internazionale.

Il corso si propone di esaminare le linee portanti dei mutamenti in precedenza accennati, approfondendo, in una prima parte, gli sviluppi che influenzano la materia del processo penale prodotti a livello europeo (vi saranno ricompresi tanto il sistema CEDU che quello UE). In una seconda parte, si esamineranno i caratteri principali del processo penale nei sistemi di giustizia internazionale, alla luce della entrata in funzione della Corte penale internazionale.

L’obiettivo perseguito è quello di preparare lo studente a un approccio critico e dialettico della materia trattata. A tal fine, dopo una prima parte costituita da un apprendimento più tradizionale (e composta da lezioni frontali) seguirà una seconda parte ispirata al metodo socratico, nella quale gli studenti dovranno attivamente partecipare alla discussione in classe dei casi giurisprudenziali trattati.

CONOSCENZE RICHIESTE:

È necessaria una minima padronanza della lingua inglese(in subordine, del francese).

È necessaria una minima padronanza dei concetti di base del processo penale (per chi non ha frequentato il corso di procedura penale, si consiglia la lettura della voce enciclopedica G. Illuminati, voce Accusatorio ed inquisitorio (sistema), in Enc. giur. Treccani, I, 1988).

Contenuti

GIUSTIZIA PENALE EUROPEA: temi trattati

A. CEDU e sua incidenza sul diritto processuale penale:

  • La CEDU nel sistema delle fonti;
  • CEDU e processo penale:
  • la “materia penale”;
  • la “legge” penale;
  • diritto sostanziale v. procedura;
  • la natura e i motivi dell’accusa;
  • la riapertura del processo;
  • il diritto a interrogare e controinterrogare i testimoni;
  • la condanna ex novo in appello e principio di immediatezza;
  • il ne bis in idem;
  • la presunzione di innocenza;
  • la rinnovazione della prova in appello;
  • la tutela della riservatezza.

    B. UE e sua incidenza sul diritto processuale penale nell’era post-Lisbona:

  • Il diritto UE nel sistema delle fonti (con riguardo alla materia penale);
  • Le istituzioni competenti in materia penale nell’UE (es EPPO);
  • Cooperazione giudiziaria, mutuo riconoscimento;
  • Direttive e le DQ adottate in materia di diritti processuali penali;
  • Sistema delle fonti;
  • I casi più emblematici:
  • Data Retention, intercettazioni, surveillance;
  • Ne bis in idem;
  • Diritto interpretazione e traduzione;
  • Limiti al mutuo riconoscimento;
  • Diritto al difensore;
  • Diritto al silenzio;
  • Circolazione probatoria.

GIUSTIZIA PENALE INTERNAZIONALE: temi trattati

a. Dai Tribunali internazionali militari di Norimberga e Tokio sino allo Statuto di Roma e all'istituzione della Corte penale internazionale permanente

b. Il procedimento davanti alla Corte penale internazionale

c. Due casi emblematici su: modifica della imputazione; modalità di conduzione di esame e controesame dei testimoni.

Testi/Bibliografia

Il corso è basato su un approccio casistico e problem based, si fonda sulla analisi di decisioni giurisprudenziali adottate dalle Corti europee, dalla Corte penale internazionale, o dalle corti superiori nazionali.

I casi ed il materiale da studiare verranno postati sul sito IOL (Insegnamenti OnLine), e verranno analizzati e discussi insieme nel corso delle lezioni.

Su IOL, oltre a testi delle decisioni e alcuni brevi commenti/analisi, è caricato un programma con il calendario delle lezioni, dei temi trattati e dei casi analizzati (Syllabus).

Seguendo il calendario indicato nel Syllabus, per rendere effettiva la discussione e ai fini del voto finale di esame è richiesto agli studenti di leggere, prima di ogni lezione, almeno tutte le sentenze evidenziate in verdenel Syllabus, che verranno discusse insieme.

Le altre sentenze indicate nel Syllabus costituiscono comunque programma di esame, ma la loro lettura non è necessaria prima della lezione ed il loro contenuto fondamentale (anche ai fini dell’esame) verrà illustrato a lezione dal docente, con il supporto di presentazioni ppt che saranno caricate nel materiale didattico.

Lo studio della materia è quindi fondato su il materiale postato sul sito IOL e sulle discussioni critiche svolte in aula.

È necessario comunque procurarsi i testi normativi di base dei sistemi analizzati.

I Trattati e gli atti normativi comunitari (come la Carta europea dei diritti fondamentali) sono reperibili al sito: http://europa.eu

Le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea sono reperibili al sito http://curia.eu (ma, come detto, le decisioni che si analizzeranno saranno postate anche su IOL).

Il testo della Convenzione e dei suoi protocolli, nonché le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sono reperibili al sito http://echr.coe.int (ma, come detto, le decisioni che si analizzeranno saranno postate anche su IOL).

I testi della Corte penale internazionale sono disponibili al sito della Corte penale internazionale: http://www.icc-cpi.int [http://www.icc-cpi.int/] (ma, come detto, le decisioni che si analizzeranno saranno postate anche su IOL).

Letture e testi di ausilio

Per chi non ha frequentato il corso di procedura penale, si consiglia la lettura della voce enciclopedica G. Illuminati, voce Accusatorio ed inquisitorio (sistema), in Enc. giur. Treccani, I, 1988.

Per la giustizia penale internazionale, si consiglia il testo: Caianiello M / Ferioli ML (2013). Il procedimento davanti alla Corte penale internazionale. In: Diritto processuale dei diritti umani. p. 33-102, RIMINI: Maggioli Editore.

Per la procedura penale europea si consiglia la lettura del manuale a cura di R. E. Kostoris, Manuale di procedura penale europea, Giuffrè (ultima edizione disponibile), con riferimento alla Parte I del testo. Saranno anche caricate, entro la fine del mese di ottobre 2019, delle dispense per agevolare l’apprendimento delle questioni teoriche implicate dai casi trattati a lezione.

Gli Studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai Referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Metodi didattici

Lezioni frontali a frequenza obbligatoria (verranno raccolte firme di frequenza).

Considerata la vastità della materia, il metodo seguito cercherà il più possibile di essere problem based. Gli studenti dovranno cioè confrontarsi con casi che verranno indicati loro a lezione, e discuterne insieme al docente in classe.

Lo scopo del metodo seguito non è quello di fornire agli studenti un panorama completo dei diversi sistemi trattati, quanto di dar loro l'abilità di muoversi nei nuovi contesti imposti dalla globalizzazione nel campo della giustizia penale.

La partecipazione attiva durante la lezione e la discussione in aula costituisce una parte fondamentale dello svolgimento del corso, anche ai fini della valutazione finale.

A tal fine, le lezioni si svolgeranno secondo il seguente schema (di massima, con riferimento alle settimane rispetto al Syllabus caricato su IOL):

  1. Prime tre settimane: lezioni frontali teoriche
  2. Dalla fine della terza settimana: inizio della trattazione dei casi, con seguente discussione di gruppo in aula delle problematiche emergenti; la partecipazione degli studenti alla discussione è richiesta è valutata come parte integrante del voto finale di esame.

La partecipazione a lezione costituisce parte del voto finale di esame, ed in particolare sarà valutata con punteggio da 0 a 3 punti.

Seguendo il calendario indicato nel Syllabus, è richiesto agli studenti di leggere, prima di ogni lezione, almeno le sentenze evidenziate in verde nel Syllabus, che verranno discusse, per rendere effettiva la discussione. Le altre sentenze indicate nel Syllabus costituiscono programma di esame, ma verranno illustrate dai titolari del corso (e saranno comunque caricate su IOL).

Sono possibili variazioni del programma (per esempio, il modulo di giustizia penale internazionale potrebbe essere anteposto a quello di procedura penale europea). Possono inoltre variare i casi da analizzare, alla luce delle questioni di rilievo emergenti nel corso del tempo. Comunicazioni di eventuali variazioni verranno tempestivamente comunicate agli studenti a lezione e nelle pagine web del docente.

Le lezioni saranno tenute dal Prof. Michele Caianiello, titolare del Corso, e dalla Dott. Giulia Lasagni, titolare di un modulo didattico sul tema “Lo sviluppo del diritto processuale penale nei leading cases delle Corti europee”.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Occorre partire della premessa che il corso implica la frequenza obbligatoria (verranno raccolte firme di frequenza. Si considerano frequentanti gli studenti che avranno frequentato almeno 2/3 del corso) e una partecipazione attiva alle lezioni (cioè prendendo parte alle discussioni e ai problemi suscitati dai temi trattati).

Gli studenti dovranno di volta in volta leggere in anticipo i testi dei casi evidenziati in verde nel Syllabus che verranno trattati a lezione.

Il voto dell’esame di profitto sarà composto da due parti:

  1. Una parte dell’esame (sino ad un massimo di 3 punti della valutazione finale) consisterà nella verifica di una partecipazione attiva da parte dello studente, relativa alla capacità critica mostrata in aula nelle discussioni di gruppo e nella lettura dei materiali indicati in verde nel Syllabus prima di ogni lezione (necessaria per poter attivamente partecipare alla discussione).
  2. Un esame finale, che si svolgerà in forma scritta (sino ad un massimo di 27 punti della valutazione finale).

    L’esame finale consisterà di 3 domande (9 punti massimo ognuna), che tratteranno i temi trattati a lezione (sia sul processo penale europeo, sia sul processo davanti alla Corte penale internazionale)ed in particolare:

  • Una domanda teorica sui principi
  • Una domanda teorica sui casi trattati a lezione (tuttiquelli indicati nel Syllabus e trattati a lezione, NON solo quelli sottolineati in verde)
  • Una domanda pratica (soluzione di un caso)

    Per ogni domanda sarà previsto un numero massimo di righe per la risposta (indicativamente 15-20 righe).

    La durata dell’esame scritto sarà di circa 2 ore.

  1. La valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione:
  2. la conoscenza dei profili istituzionali;
  3. la capacità di analizzare gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali;
  4. la capacità di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma;
  5. la capacità di sviluppare, anche per iscritto, argomentazioni critiche in forma sintetica;
  6. l’articolazione dell’esposizione;
  7. l’accuratezza dell’esposizione.

Per studenti stranieri potranno essere determinati programmi ad hoc quanto a testi da studiare e modalità di esame.

Gli Studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai Referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

 

Tesi di laurea

Le tesi di laurea sono assegnate dal Prof. Michele Caianiello, previo colloquio e presentazione di una proposta di tesi scritta (1 pag. max.). All’esito del percorso verrà assegnato un tema di tesi (che potrà anche essere diverso da quello della proposta avanzata dallo studente). Successivamente all’assegnazione del titolo, il Docente indicherà allo studente un tutor, che lo seguirà nel corso dell’elaborazione del lavoro di ricerca.

Strumenti a supporto della didattica

Potranno essere usate presentazioni in ppt, in via comunque complementare rispetto al metodo base (lezioni orali/frontali).

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Michele Caianiello

Consulta il sito web di Giulia Lasagni

SDGs

Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.