L’invenzione si riferisce ad un metodo per generare codici a barre 2D, o generici Tag, contenenti informazioni cifrate e non decifrabili se non da chi li ha generati, che abbiano un buon impatto visivo integrato nel contesto, al contrario degli attuali codici a barre.
Titolo brevetto | Metodo e sistema di crittografia basato su immagini |
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Area | Industria, Digitale e Sicurezza |
Titolarità | ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA |
Inventori | Luigi Di Stefano, Daniele De Gregorio |
Ambito territoriale di tutela | Italia |
Stato | Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione |
Keywords | Reti neurali convoluzionali, Reti profonde, Codici a barre, Realtà aumentata, Watermarking |
Depositato il | 22 febbraio 2019 |
Il sistema brevettato usa le Deep Convolutional Generative Adversarial Networks (DCGAN) per generare immagini, in bianco/nero o a colori (con uno stile simile ad una immagine di input o casuale), che all’occhio umano non hanno nessun significato, ma se lette con un apposito dispositivo rivelano un codice nascosto.
Il metodo implementa un sistema di cifratura a chiave pubblica in cui la parte in grado di generare le immagini è considerata come Chiave Pubblica e la parte in grado di interpretare le immagini è considerata come Chiave Privata.
Applicazioni:
In ambito industriale, produttivo e nel terziario, per:
- Sostituzione dei QR Code;
- Realtà Aumentata;
- Manipolazione Robotica;
- Watermarking con i loghi dei prodotti
Vantaggi:
- Semplicità di implementazione in hardware;
- Leggibilità dei tag anche in condizioni non ideali;
- Robustezza alle distorsioni;
- Minor impatto estetico sui prodotti e loro packaging;
- Codici a barre unici e non ripetibili;