L’invenzione riguarda la messa a punto di un procedimento di preparazione di un vaccino a base di SARS-CoV-2 inattivato, in cui la fase di inattivazione del virus SARS-CoV-2 viene condotta mediante l’applicazione delle alte pressioni idrostatiche (HPP).
Titolo brevetto | Metodo di preparazione di un virus inattivato e di un vaccino antivirale a base di virus inattivato |
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Area | Bioeconomia, Agricoltura e Ambiente |
Titolarità | HONEY DATA Soc. Semplice, ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA |
Inventori | Silvia Tappi, Francesca Taddei, Laura Grumiro, Vittorio Sambri, Pietro Rocculi, Santina Romani |
Ambito territoriale di tutela | Internazionale |
Stato | Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione |
Keywords | SARS-CoV-2; alte pressioni idrostatiche; inattivazione; trattamento iperbarico; perdita capacità infettiva; vaccino; HPP |
Depositato il | 22 giugno 2022 |
Allo stato attuale esistono diversi tipi di vaccino anti SARS-CoV-2 tra cui i vaccini a virus inattivato chimicamente o termicamente, in modo tale che non sia in grado di causare la malattia ma sia comunque in grado di indurre risposte immunitarie simili a quelle indotte dall’infezione naturale.
Tuttavia, questi metodi noti per l’inattivazione di virus possono provocare alterazioni della struttura proteica del virus stesso, a causa delle quali potrebbe svilupparsi nel soggetto vaccinato una risposta immunitaria non idonea alla copertura immunitaria dal virus.
L’oggetto dell’invenzione è il metodo inattivante che consente di ottenere un preparato con funzionalità di vaccino anti-coronavirus a base di virus inattivato, ottenuto applicando al virus SARS-CoV-2 specifici valori di pressione per determinati tempi e temperature di esposizione, trattamenti che fanno in modo che i virioni perdano la loro capacità di replicazione ma senza provocare evidenti alterazioni nella struttura antigenica del virus.
La principale applicazione del preparato virale inattivato con sistema HPP sarebbe il suo utilizzo come vaccino per il virus SARS-CoV-2 e, più in generale, contro la famiglia dei coronavirus e potenzialmente anche ad altre tipologie di virus.
I vantaggi sono:
- Tempi di produzione estremamente ridotti;
- Costi di produzione massiva molto bassi;
- Efficacia del vaccino indipendente dalla variante genetica del virus;
- Temperatura di conservazione tra 0° e 4°C;
- Metodologia estremamente semplice, rispetto alle attuali tecniche utilizzate;
- Maggiore fiducia nel vaccino rispetto a quelli ottenuti con altre tecniche (in particolare quelle che comportano operazioni di “ingegneria genetica”).