Tessuto per la pulizia di opere d’arte

L'invenzione consiste in tessuto-non-tessuto elettrofilato accoppiato con solvente, efficace nella rimozione di vernici sintetiche e naturali da opere d’arte quali dipinti, sculture, reperti archeologici, pellicola cinematografica.

Titolo brevetto Procedimento per la pulizia di superfici di interesse storico-artistico
Area Bioeconomia, Agricoltura e Ambiente
Titolarità ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA
Inventori Francesca Ramacciotti, Silvia Prati, Giorgia Sciutto, Chiara Gualandi, Maria Letizia Focarete, Rocco Mazzeo
Ambito territoriale di tutela Italia, con possibilità di estensione internazionale
Stato Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione
Keywords elettrofilatura, pulitura, restauro, beni culturali, rimozione vernici, resine, conservazione, solventi, dipinti
Depositato il 30 luglio 2021

I materiali più comunemente usati nella pulitura di opere d’arte sono i cotton swab, imbevuti di un solvente in grado di dissolvere o rigonfiare lo strato di pittura che si vuole rimuovere. L’operatore li utilizza per rimuovere meccanicamente la vernice preventivamente ammorbidita dall’interazione con il solvente. Tale operazione richiede tempo, una grande attenzione da parte dell’operatore, che deve dosare in modo arbitrario la quantità di solvente. Inoltre tale metodo spesso non permette di ottenere una completa rimozione della vernice, rendendo necessaria solitamente la ripetizione dell’azione applicando stress meccanici sulla superficie e impiegando elevate quantità di solvente . Inoltre espone l’operatore ai vapori di solventi, anche tossici, per tempi prolungati. 

Possono essere impiegati anche dei gel, che permettono una applicazione più controllata e superficiale del solvente, ma non sono in grado di rimuovere completamente la vernice in una sola applicazione e spesso quindi sono necessarie ripetute azioni.

Il metodo proposto prevede di utilizzare un tessuto-non-tessuto per l’applicazione controllata di un solvente per la pulitura di superfici sensibili e di beni di interesse storico-artistico. L’operatore si limita ad appoggiare il tessuto alla superficie da pulire, facendolo aderire ed aspettando pochi minuti: in questo modo il solvente interagisce con lo strato da rimuovere, il quale rigonfiando verrà inglobato nel tessuto stesso. Terminato questo processo l’operatore rimuove il tessuto-non-tessuto dalla superficie che rimane priva di vernice senza residui.

Il settore di applicazione è quello del restauro di beni culturali, quali opere pittoriche, scultura, reperti archeologici, materiale archivistico o pellicole cinematografiche.


Vantaggi:

  • Minor impiego di solvente, con conseguenti vantaggi economici ed ambientali.
  • Semplificazione ed efficacia del sistema di rimozione delle vernici.
  • Diminuzione dei rischi di danneggiamento del bene culturale.
  • Limitata esposizione dell’operatore ai solventi.
  • Eliminazione di azioni meccaniche che potrebbero danneggiare la superficie.
  • Rilascio controllato del solvente che interagirà solo con lo strato da rimuovere.
Pagina pubblicata il: 06 settembre 2021