Sistema per indurre uno stato di ipometabolismo prolungato

L’invenzione si riferisce ad un dispositivo unito ad una composizione che sono in grado di generare, nel corpo umano, uno stato di ipometabolismo (torpore sintetico) senza gli effetti collaterali dell’ipotermia terapeutica.

Titolo brevetto Apparecchiatura e composizione per l'induzione di uno stato cronico di riduzione metabolica
Area Salute
Titolarità ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA, ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE (I.N.F.N.)
Inventori MARCO DURANTE, MATTEO NEGRINI, Matteo Cerri, Antonio Zoccoli
Ambito territoriale di tutela Italia, con possibilità di estensione internazionale
Stato Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione
Keywords Riduzione metabolismo, ipotermia terapeutica, raffreddamento corporeo, torpore.
Depositato il 11 dicembre 2020

Nel campo della medicina generale è noto sottoporre i pazienti a trattamenti acuti che mirano ad ottenere una riduzione del metabolismo indotta dal raffreddamento (ipotermia terapeutica) in casi in cui organi ad alto fabbisogno metabolico, come il cuore od il cervello, si trovino in condizioni di difficoltà di approvvigionamento di substrati energetici (es. a causa di arresto cardiaco, ictus ecc.).

Attualmente l’ipotermia terapeutica è limitata a pochi gradi di raffreddamento corporeo (non sotto i 34°C), a pochi giorni di durata, e presenta diversi effetti collaterali.

L’invenzione si riferisce a una apparecchiatura e/o una combinazione di sostanze, capaci di indurre e mantenere uno stato cronico di riduzione metabolica delle persone con conseguente ipotermia.

In questo modo si possono mantenere artificialmente condizioni di ipometabolismo per tempi prolungati, senza gli effetti fisiologi negativi tipici dell’ipotermia terapeutica. Tale stato è noto come “torpore sintetico”.

Le applicazioni di questa invenzione sono volte a:

  • estendere la durata della vita in pazienti critici in attesa di trapianto;
  • aumentare i tempi per l’espianto di organi;
  • curare patologie senza cura come la sindrome acuta da radiazioni;
  • fornire nuove possibilità di trattamento ad alcune condizioni, come lo status epilepticus o lo shock settico;
  • ridurre gli effetti collaterali della radioterapia antitumorale;
  • mantenere, se necessario, in quarantena o in isolamento pazienti esposti ad agenti contaminanti di varia natura.

 

I vantaggi sono legati all’aumento dei tempi dello stato di riduzione metabolica, che l’invenzione consente di ottenere.

Pagina pubblicata il: 18 gennaio 2021