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Sede didattica
Campus Cesena
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA
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Tipo di accesso
Libero con verifica dell’adeguatezza della preparazione
Perché questo corso
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Formarsi in un'attività professionale in rapida espansione.
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Apprendere le ultime tecnologie applicate alle Life Sciences e alla salute.
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Lavorare in un settore altamente multidisciplinare.
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Lavorare in un settore con un forte impatto sociale.
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Combinare aspetti teorici e pratici.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere clinico è esperto e/o responsabile di alta qualificazione nella gestione dei servizi di ingegneria clinica; svolge la sua attività all’interno delle strutture sanitarie e si occupa della acquisizione e della gestione delle tecnologie biomediche. L’ingegnere clinico: - gestisce l’acquisizione di nuovi dispositivi; - garantisce la continuità e la sicurezza di esercizi, gestendo il collaudo e la manutenzione di apparecchiature sanitarie, svolgendo ruoli di responsabilità negli uffici tecnici dei servizi di ingegneria clinica, e valutando i costi/benefici delle tecnologie innovative; - gestisce e progetta software, anche innovativi, per la gestione delle apparecchiature, l'inventario dei beni, la gestione delle cartelle cliniche; - gestisce la sicurezza delle apparecchiature sanitarie, valutandone anche le ricadute ambientali, le ricadute sul personale sanitario e sui pazienti; - progetta la formazione rivolta al personale sanitario per l’uso sicuro e corretto dei dispositivi anche complessi; - sovraintende all’organizzazione del servizio stesso.
Competenze associate alla funzione
L’ingegnere clinico: - conosce le principali tipologie di strumenti necessari in un servizio di ingegneria clinica; - conosce la normativa relativa ai dispositivi medici; - conosce e applica le procedure per l’assicurazione della qualità e per l’accreditamento delle strutture sanitarie; - sa gestire il rischio connesso all’uso dei dispositivi medici; - sa comunicare, relazionarsi e confrontarsi con le figure professionali sanitarie; - collabora con i professionisti sanitari nell’ambito delle rispettive competenze.
Sbocchi occupazionali
Gli ingegneri clinici trovano occupazione presso: - Aziende ospedaliere pubbliche e private nell'ambito degli uffici tecnici e dei servizi di ingegneria clinica; - società di servizi per la gestione di apparecchiature ed impianti medicali di telemedicina; - laboratori clinici specializzati.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il ricercatore in Ingegneria Biomedica svolge la sua attività caratterizzata fondamentalmente da innovatività a supporto della ricerca di base e applicata alla progettazione di dispositivi innovativi nei settori dell'ingegneria dei tessuti, delle bio-nanotecnologie, delle immagini mediche, del supporto alla decisione clinica e dei dispositivi medici. Il ricercatore in ingegneria biomedica: - applica metodologie innovative, anche metodi avanzati di simulazione al computer e tecniche di grafica per la simulazione virtuale, allo scopo di simulare, analizzare e comprendere il funzionamento di sistemi biologici; - modella e progetta sistemi diagnostici avanzati; - si occupa delle attività sperimentali, definendo le tecniche di misura, anche non convenzionali, definisce i protocolli di misura, analizza i dati, anche proponendo interpretazioni teoriche e supporta la validazione clinica di ciò che ha sviluppato; - implementa e realizza metodi avanzati per l'analisi dei dati in ambito clinico e industriale, utilizzando tecniche innovative di elaborazione dei segnali, metodologie statistiche, e strumenti grafici; - si occupa dell'elaborazione di immagini, suggerendo le tecnologie innovative, evidenziandone le potenzialità e i limiti, proponendo e implementando metodi di elaborazione delle immagini, anche migliorativi dello stato dell'arte; - approfondisce le proprie competenze analizzando la letteratura del settore; - partecipa a progetti di ricerca scientifica, sia in ambito industriale (soprattutto nei centri di ricerca e sviluppo) sia nei laboratori avanzati, integrando conoscenze ingegneristiche di base, conoscenze provenienti dalla fisiologia e medicina con competenze tipiche della bioingegneria.
Competenze associate alla funzione
Il ricercatore di Ingegneria biomedica: - sa approfondire tematiche di frontiera non ancora consolidate nel mercato; - sa aggiornarsi costantemente; - sa comunicare e relazionarsi con il mondo dell'ingegneria industriale, dell'informazione e dell'ingegneria biomedica; - sa comunicare e relazionarsi con il mondo universitario, enti di ricerca pubblici e privati.
Sbocchi occupazionali
Gli ambiti professionali tipici per il ricercatore in ingegneria biomedica sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo di nuova conoscenza, nuove tecnologie e dispositivi. Il ricercatore in ingegneria biomedica può trovare uno sbocco professionale in: - università pubbliche e private; - enti di ricerca e sviluppo pubblici e privati; - istituti di ricovero e cura di carattere scientifico (IRCCS); - multinazionali del settore biomedico e farmaceutico che dipongono di una R&D, tipicamente all'estero.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il progettista di apparecchiature biomediche: - modella e progetta impegnativi di componenti, macchine e impianti di produzione relativi ad apparecchiature nell'industria biomedica; - identifica, formula e risolve i problemi connessi alla progettazione utilizzando metodi, tecniche e strumenti appropriati e aggiornati; - svolge attività si supporto nella progettazione di dispositivi elettronici (anche impiantabili, finalizzati al monitoraggio, alla diagnosi, all’intervento terapeutico) e dispositivi biomeccanici (atti alla sostituzione strutturale o funzionale di organi o funzioni biologiche di tipo sensoriale, motorio o metabolico); - progetta e produce dispositivi biomedici, protesi avanzate, sistemi biomeccanici e tecniche di riabilitazione; - studia del comportamento meccanico di protesi e biomateriali, e di tecniche innovative per la modellazione e la progettazione di neuro-protesi avanzate; - analizza i dati relativi al movimento, e suggerisce/testa tecniche innovative di riabilitazione e di miglioramento motorio, in ambito sia clinico, sia industriale sia della medicina sportiva; - analizza sistemi biomeccanici complessi, anche utilizzando tecniche avanzate di simulazione al computer; - segue il prodotto, anche innovativo e complesso, durante diverse fasi del processo produttivo; - pianifica e controlla l'affidabilità e la qualità della produzione di apparecchiature biomediche, e, nel contempo, si preoccupa di garantire l'innovazione e la collocazione nel mercato dei prodotti più avanzati.
Competenze associate alla funzione
Il progettista di apparecchiature biomediche: - è in grado di interagire e confrontarsi con i colleghi, altri professionisti e clienti pubblici e/o privati; - conosce il comportamento meccanico di protesi e biomateriali; - conosce tecniche innovative per la modellazione e la progettazione di neuro-protesi avanzate; - conosce gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambiti disciplinari dell’ingegneria elettronica, dei controlli automatici, dell’analisi dei segnali e dell’informatica, dell’ingegneria meccanica e dei materiali; - conosce gli aspetti base dell’ingegneria industriale e dell’informazione; - conosce la normativa relativa ai dispositivi medici; - conosce le caratteristiche delle principali tipologie di strumenti; - progetta e certifica dispositivi medici.
Sbocchi occupazionali
Il progettista di apparecchiature biomediche svolge la sua attività presso: - industrie del settore biomedico e farmaceutico produttrici e fornitrici di sistemi, apparecchiature e materiali di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; - industrie biomediche per la progettazione e produzione di dispositivi medici di diagnosi, terapia e riabilitazione; - industrie biomediche per la progettazione e produzione di protesi e organi artificiali.
Accesso a ulteriori studi
Dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione) e master universitario di secondo livello.
Cosa studierai
Esperienze all'estero
Il corso consente di partecipare a programmi di scambio, come Erasmus+, che permette di trascorrere parte della propria carriera universitaria - da tre a dodici mesi - in un altro Paese europeo, o Overseas, che offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio in università di quattro continenti.
Quando potrai incontrare il corso
Non ci sono al momento nuovi open day
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