- Docente: Alessio Gagliardi
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)
Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 6813)
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dal 11/02/2026 al 18/03/2026
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente possiede una professionalità relativa all'uso di diverse tipologie di media nelle forme di rappresentazione,di divulgazione, di narrazione della storia. Sa utilizzare i media (immagini iconografiche, artistiche, fotocinematografiche, documenti artistici e sonori, testimonianze architettoniche ed urbanistiche) come fonte storica; è consapevole che i media sono strumenti per capire una rappresentazione, e i periodi di diversa rappresentazione, degli eventi storici; sa riconoscere l'apporto dei media nei linguaggi contemporanei della narrazione storica, con particolare attenzione a percorsi museali ed espositivi, a programmi documentari e di fiction cinematografici e televisivi, a progetti informatici ed interattivi.
Contenuti
Televisione e storia
Dagli anni Cinquanta a oggi, la televisione italiana ha rappresentato uno dei principali protagonisti della storia nazionale, partecipando attivamente alle maggiori trasformazioni sociali, culturali, politiche ed economiche del paese. Uno sguardo autenticamente storico sulla televisione, però, si è fatto largo, a fatica, solamente in tempi più recenti. Ricorrendo a una pluralità di metodologie e chiavi di lettura, gli studi storici hanno preso in esame non solo la storia “interna” del mezzo televisivo (contenuti, tecniche, forme di governo), ma le molteplici relazioni con il sistema mediatico nazionale e internazionale, la società dei consumi, il mercato della pubblicità, i grandi soggetti dell’economia, il pubblico, i partiti politici, i gruppi sociali, lo sviluppo tecnologico e la cultura popolare e di massa.
Il corso prenderà in esame, anche con un approccio comparativo e transnazionale, il rapporto tra la televisione e la storia, indagando tre distinti livelli:
- La televisione come fonte per conoscere la storia: numerosi programmi, in maniera esplicita o indiretta, hanno raccontato cambiamenti, eventi e mentalità a loro coevi, rappresentando in qualche misura il loro tempo; quei programmi sono testimoni del passato e si presentano oggi agli storici come documenti, da interrogare con le più adeguate metodologie.
- La televisione come strumento per raccontare la storia: sin dai suoi inizi, la programmazione televisiva ha dato spazio a rappresentazioni del passato, e in modo particolare degli eventi e dei periodi di maggiore impatto sul pubblico; si è così affiancata ai preesistenti veicoli per la diffusione della conoscenza del passato, istituzionali e non (scuola, università, politiche della memoria, mercato editoriale).
- La televisione come agente di storia: la televisione non ha solo raccontato ma ha anche contribuito a “costruire” la storia, incidendo sulle opinioni, sulle convinzioni e sulle idee di un pubblico vastissimo e quindi contribuendo alla formazione di comportamenti, scelte e abitudini, sia relative all’ambito pubblico (per esempio, opinioni politiche e scelte elettorali) sia alla quotidianità e al privato (per esempio, le culture del consumo).
Testi/Bibliografia
Letture generali:
- Giovanni Gozzini, La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione, 1954-2011, Laterza, Roma-Bari 2011
- Irene Piazzoni, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle web tv, Carocci, Roma 2014
- Franco Monteleone, Storia della radio e della televisione in Italia. Costume, società e politica, Marsilio, Venezia 2021
Testi di approfondimento:
- Giulia Guazzaloca, Una e divisibile. La RAI e i partiti negli anni del monopolio pubblico (1954-1975), Le Monnier, Firenze 2011
- Damiano Garofalo, Vanessa Roghi (a cura di), Televisione. Storia, Immaginario, Memoria, Rubbettino, Soveria Mannelli 2015
- Jérôme Bourdon, Il servizio pubblico. Storia culturale delle televisioni in Europa, Vita & Pensiero, Milano 2015 (da pag. 3 a pag. 102)
- Damiano Garofalo, Storia sociale della televisione in Italia. 1954-1969, Marsilio, Venezia 2018
- Aldo Grasso (a cura di), Fare storia con la televisione. L'immagine come fonte, evento, memoria, Vita e Pensiero 2006
- Monica Jansen, Maria Bonaria Urban (a cura di), Televisionismo. Narrazioni televisive della storia italiana negli anni della seconda Repubblica, (Disponibile online al seguente indirizzo: https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/libri/978-88-6969-044-0/ )
- Anna Bisogno, La storia in TV. Immagine e memoria collettiva, Carocci 2009
Metodi didattici
Dopo alcune lezioni frontali di natura introduttiva, il corso si svolgerà con una modalità seminariale. Si richiede perciò di frequentare le lezioni, di leggere i testi assegnati e di partecipare attivamente alle discussioni.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
STUDENTI/ESSE FREQUENTANTI
È considerato frequentante chi partecipa ad almeno 12 lezioni.
Gli studenti dovranno preparare due testi:
- una relazione lunga tra le 10.000 e le 12.000 battute, corredata di note, in cui viene analizzato un libro indicato nella bibliografia (o eventualmente un testo proposto, ma comunque attinente ai temi del corso), da concordare con il docente.
- una relazione lunga tra le 8.000 e le 10.000 battute, di analisi di una fonte televisiva, anche in questo caso da concordare con il docente.
Entrambe le relazioni dovranno tenere anche conto di ciò di cui si è discusso a lezione.
Il testo di ciascuna relazione dovrà essere redatto in Word e indicare il cognome nella denominazione del file.
Le relazioni vanno presentate entro 2 mesi dalla data di conclusione del ciclo di seminari.
La valutazione terrà conto della costanza e della qualità della partecipazione alla discussione seminariale
STUDENTI/ESSE NON FREQUENTANTI
Coloro che non possono garantire la loro presenza potranno sostenere l'esame orale sui seguenti testi:
a) Giovanni Gozzini, La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione, 1954-2011, Laterza, Roma-Bari 2011
b) Un testo a scelta tra:
- Irene Piazzoni, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle web tv, Carocci, Roma 2014
- Franco Monteleone, Storia della radio e della televisione in Italia. Costume, società e politica, Marsilio, Venezia 2021
PER FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI
Il raggiungimento di una conoscenza accurata e approfondita dei temi affrontati nel corso, insieme a buone capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30-30L).
Una conoscenza buona dei temi affrontati nel corso, insieme a evidenti capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti molto buoni (27-29).
Una conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, una capacità di analisi non sempre ben articolata e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-26).
Debolezze nelle capacità di analisi e linguaggio spesso inappropriato – in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno di molto la sufficienza (18-22).
Nel corso dell’a.a. sono previsti appelli nei seguenti mesi:
- gennaio
- marzo
- giugno
- luglio
- settembre
- novembre
Strumenti a supporto della didattica
Durante le lezioni frontali verranno utilizzate presentazioni in power point e materiali audiovisivi.
Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti ). Sarà sua cura proporre agli/lle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni rispetto alla data dell'esame, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell’insegnamento.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Alessio Gagliardi