- Docente: Enrico Giorgi
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ANT/09
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)
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dal 01/04/2025 al 15/05/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente, al termine del corso, conosce i metodi necessari per le indagini sia nell’ambito dell’archeologia urbana preventiva e d’emergenza sia nei siti abbandonati. Per arrivare a questo risultato lo studente, preliminarmente, acquisisce le basi conoscitive necessarie per la comprensione della forma e dello sviluppo della città e dei suoi principali complessi architettonici.
Contenuti
ARCHEOLGIA URBANA E CITTÁ ABBANDONATE: TEORIA E PRATICA
Le città rappresentano una palestra eccezionale per l’archeologo che deve confrontarsi con contesti particolarmente complessi adeguando di conseguenza le metodologie di ricerca. Poiché le città antiche sono giunte sino a noi con fenomeni di continuità e discontinuità condizionati dalle variazioni ambientali, tali metodologie dovranno essere a loro volta declinate in maniera diversa nelle città abbandonate e in quelle a continuità di vita (archeologia urbana). Per questa ragione l’archeologia della città può essere considerata una disciplina a sé stante che richiede competenze specifiche necessarie per chi vuole avvicinarsi alla professione dell’archeologo.
Lo studio della città non si può esaurire negli aspetti teorici, per questa ragione nella parte iniziale del corso verranno presentati alcuni progetti sul campo (Butrinto, Paestum, Ravenna, Suasa) ai quali gli studenti potranno chiedere di partecipare mettendo in pratica quanto appreso a lezione.
ROMA, L’EPIRO, LE CITTÀ ADRIATICHE
Studiare una città antica significa saperne riconoscere la forma e gli edifici che la compongono, ispirati a schemi urbanistici maturati nei principali centri monumentali del Mediterraneo. Questo è il caso di Roma che cresce condizionata dalla topografia e sviluppa soluzioni innovative grazie alla sintesi di tradizioni architettoniche che vengono sia dalla penisola italica, sia dalla grande stagione dell’ellenismo diffusa in tutto il mediterraneo. Nello stesso periodo anche le città greche hanno un’evoluzione significativa in parte ispirata a idee simili in parte caratterizzata da soluzioni caratteristiche. L’esito del contatto tra queste due culture dominanti è particolarmente interessante in alcune aree marginali della penisola ellenica, come l’Epiro, dove sono in corso ricerche sul campo che possono fornire dati inediti.
Sullo scorcio della grande stagione ellenistica, Roma diviene anche il centro propulsore della cultura urbana nella penisola e nel resto del Mediterraneo. Come in un laboratorio di urbanistica, vengono elaborati modelli di città declinati diversamente nelle rispettive tradizioni regionali. Alcune aree prive di tradizioni urbane, come quella medio-adriatica, offrono l’occasione per analizzare soluzioni anomale che sfuggo ai canoni della più nota urbanistica tirrenica, ancora una volta utilizzando dati di prima mano raccolti nei progetti sul campo.
LE CITTÀ DEI CITTADINI
Ma l’archeologia delle città non può essere compresa senza l’archeologia dei cittadini, ossia senza il confronto tra le varie forme di cittadinanza elaborate in Grecia e a Roma o nelle comunità autonome della penisola italica e del mondo greco. Le forme della cittadinanza, inoltre, necessitano di spazi che necessariamente condizionano la forma della città.
TEMI E ATICOLAZIONE DEL CORSO
Alla luce di queste considerazioni, il corso affronterà l’archeologia delle città abbandonate e delle città a continuità di vita (archeologia urbana), con particolare riguardo all'epoca ellenistica e romana in area mediterranea.
In tutti i casi l’archeologia delle città verrà collegata alla geografia storica dei luoghi nei quali tali centri si sono sviluppati e all’archeologia del paesaggio circostante, cercando di evidenziare i fenomeni di continuità e discontinuità rispetto all’epoca pre-romana e a quella medievale.
Attraverso alcuni casi di studio, verrà dedicata attenzione anche ad alcuni aspetti metodologici che rendono l’archeologia urbana e l’archeologia della città in genere una disciplina moderna, capace di dialogare con esperti di varia formazione.
Per raggiungere tali obiettivi, dopo avere presentato i temi del corso e le modalità dell’esame finale, il corso verrà organizzato in due parti.
La prima parte del corso, di carattere introduttivo e metodologico, servirà a definire il concetto stesso di città, a prescindere dalle epoche storiche, per cercare di evidenziare i caratteri distintivi che possono essere riconosciuti sul campo dagli archeologi. Per questa ragione si richiameranno alcuni modelli interpretativi a partire dalla teoria della rivoluzione urbana di Vere Gordon Childe. Parallelamente verranno esaminate le forme di cittadinanza del mondo antico (politeia/civitas) e le forme del popolamento (oppidum, vicus, pagus, urbs/kome, chora, asty, polis) in ambito greco (poleis e sistemi federali) e romano (città federate, colonie romane, colonie latine, municipi, praefecturae, fora, conciliabula).
Quindi, si metteranno a fuoco le categorie di fonti (geografia, archeologia, letteratura, cartografia, toponomastica) e le metodologie principali dell’archeologia urbana e dell’archeologia delle città abbandonate (telerilevamento, geofisica, topografia) necessarie per realizzare mappe archeologiche.
A questo scopo verrà considerato anche il ruolo della geografia fisica, sia nella scelta del luogo sia per il condizionamento imposto allo sviluppo urbano dalla sua topografia. Queste dinamiche si traducono nella percezione del paesaggio urbano stratificato, ossia delle diverse città che insistono l’una sull’altra nelle varie epoche storiche (piani topografici) a partire da un contesto geografico originario che deve essere ricostruito (paleosuolo).
La seconda parte del corso sarà dedicata alla genesi e allo sviluppo monumentale di Roma e delle città romane e al fenomeno urbano in una regione particolare della Grecia corrispondente all'antico Epiro. Si metteranno a confronto i vari casi di studio attraverso il dialogo e il confronto in aula.
Per quanto riguarda Roma verranno considerati soprattutto i cambiamenti della città repubblicana innescati dai nuovi modelli architettonici ellenistici, lo sviluppo del Foro Romano, dei Fori Imperiali e del Campo Marzio. Particolare attenzione verrà riservata al programma di rinnovamento urbanistico voluto da Augusto. L’archeologia di Roma permette di affrontare il tema della stratificazione urbana che nasconde città diverse che sino susseguite nel tempo sino a quella contemporanea, seppure occupando all’incirca il medesimo spazio geografico e questo tema potrà essere sviluppato anche grazie alla lettura del libro di testo
Infine, verranno analizzati i modelli di città romana attraverso alcuni casi esemplificativi diffusi nel resto della penisola. Si tratterà il rapporto tra urbanistica e accampamenti militari, i piani programmatici tipici dell’urbanistica pianificata, i sistemi difensivi, il rapporto con le viabilità e con i corsi d’acqua.
Utilizzando i dati provenienti dagli scavi dell’Università di Bologna a Suasa e Monte Rinaldo, verranno analizzate alcune parabole urbane caratteristiche del Piceno e dell’agro Gallico nell’area medio-adriatica, che ci costringono a rivedere i modelli di città elaborati sul versante tirrenico.
Per quanto riguarda l'Epiro, verranno analizzate le forme di aggregazione che hanno portato alla genesi e allo sviluppo della città, facendo riferimento alle differenze che caratterizzano quest'area rispetto ad altre regioni della Grecia di maggiore tradizione urbana come la stessa Atene. Per sviluppare questa tematica si farà riferimento anche ad alcuni siti oggetto di indagini ancora in corso come Phoinike e Butrinto con i rispettivi territori.
ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHE E STAGE SUL CAMPO
Nell'ambito del corso verranno organizzate alcune occasioni di incontro con altri archeologi impegnati nell'indagine di città antiche, per approfondire temi specifici e casi di studio.
Sin dall'inizio del corso verranno presentati alcuni progetti di ricerca dell'Ateneo di Bologna relativi a città antiche come appunto Butrinto in Albania, Paestum in Campania e Suasa nelle Marche.
Agli studenti che frequenteranno il corso e a quelli che vorranno dedicare la tesi a questi temi, compatibilmente con la disponibilità logistica, verrà offerta la possibilità di partecipare alle ricerche sul campo.
Per un maggiore approfondimento si rimanda ai siti web di progetto:
https://site.unibo.it/butrint/en
https://cumarcheologia.it/
http://www.progettosuasa.it/
Testi/Bibliografia
TESTI D’ESAME
Gli studenti che frequenteranno il corso sono tenuti a studiare:
· Gli appunti delle lezioni con l'ausilio delle presentazioni disponibili nel sito web del corso stesso
· Il seguente manuale obbligatorio: D. Manacorda, Roma. Il racconto di due città, Roma 2022.
Gli studenti che non frequenteranno le lezioni sono tenuti a studiare, oltre al precedente manuale obbligatorio anche il seguente testo:
· N. Terrenato, La grande trattativa. L'espansione di Roma in Italia tra storia e archeologia, Carocci 2022.
Gli studenti stranieri che frequentano le lezioni possono sostituire il manuale obbligatorio in italiano con il seguente testo:
· A. Launaro, Roman Urbanism in Italy, Oxford 2024.
Bibliografia di riferimento
(Letture non obbligatorie ma utili per eventuali approfondimenti facoltativi o per letture da discutere in classe)
Sulla Metodologia:
F. Boschi, Looking for the Future, Caring for the past. Preventive Archaeology in Theory and Practice, Bologna University Press 2016;
F. Vermeulen, G.-J. Burgers, S. Keays and C. Corsi (eds.), Urban Landscape Survey in Italy and the Mediterranean, Oxbow 2012 (un articolo a scelta);
P. Johnson, M. Millett (eds.), Archaeological Survey and the City, Oxbow 2012 (un articolo a scelta).
Sulla Città Antica:
R. Meneghini, R. Santangeli Valenzani, I Fori Imperiali, Roma 2023.
F. Fabiani, L'urbanistica: città e paesaggi, Carocci 2014.
P. Gros, M. Torelli, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Laterza 2010;
Sulle forme di cittadinanza
C. Bearzot, Il federalismo greco, il Mulino 2014;
C. Bearzot, La polis greca, il Mulino 2009;
U. Laffi, Colonie e Municipi nello Stato romano, Roma 2007;
Sul popolamento romano
T. Stek, J. Pelgrom, Roman Republican Colonization. New perspectives from archaeology and ancient history, Rome 2014.
E. Todisco, I vici rurali dell’Italia Romana, Bari 2011;
T. Stek, Cult Places and Cultural Change in Republican Italy: A Contextual Approach to Religious Aspects of Rural Society after the Roman Conquest, Amsterdam 2009;
L. Capogrossi Colognese, Persistenze e innovazione nelle strutture agrarie dell’Italia romana, Napoli 2002;
Sull'Epiro:
E. Giorgi, G. Lepore, Comparing Phoinike and Butrint. Some remarks on the walls of two cities in Northern Epirus, in L.M. Caliò, G.M. Gerogiannis, M. Kopsacheili (eds.), Fortificazioni e società nel Mediterraneo occidentale. Albania e Grecia settentrionale, Roma, pp. 153-181;
E. Giorgi, The destruction of Epirus after Pydna. Archaeology and literature, in Dialoghi sull’Archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo V, Paestum 2022, pp. 91-106;
E. Giorgi, Another Greece. The population of northern Epirus and the genesis of Butrint in the Archaic period, in Schemata. La città oltre la forma, Roma 2022, pp. 461-485.
E. Giorgi, B. Muka, Sulle orme di Enea. Pascoli, laghi e città d'Epiro: le vie d'accesso a Butrinto, in Atlante Tematico di Topografia Antica 33 (2023), pp. 239-257.
Sulla città Adriatica
E. Giorgi, J. Bogdani, A. Gamberini, S. Morsiani, I. Rossetti, Scavi di Suasa II. La Necropoli Orientale, Roma 2024;
F. Belfiori, Mare Superum Romani latini e l’Italia adriatica di mezzo (sviluppi culturali e fenomenologia religiosa, secoli III-I a.C.), Roma 2022;
F. Boschi, E. Giorgi, F. Vermeulen, Picenum and the Ager Gallicus at the Dawn of the Roman Conquest: Landscape Archaeology and Material Culture, Oxford 2020;
E. Giorgi, F. Demma, F. Belfiori, Il santuario di Monte Rinaldo, La ripresa delle ricerche (2016-2019), Bologna 2020;
M. Silani, Città e territorio: la formazione della città romana nell'ager Gallicus, Bologna 2017;
F. Vermeulen, From the mountains to the sea. The Roman Colonisation and Urbanisation of Central Adriatic Italy, Peeters 2017;
F. Vermeulen, D. Van Limbergen, P. Monsieur, D. Taelman (eds), The Potenza valley survey (Marche, Italy): settlement dynamics and changing material culture in an Adriatic vally between Iron Age and Late Antiquity, Ghent 2017.
E. Giorgi, F. Demma, Riflessioni sulla genesi e lo sviluppo urbano di Asculum nel Piceno. Dalla città federata alla colonia romana, in Atlante Tematico di Topografia Antica 28 (2018);
E. Giorgi, Suasa: genesi e sviluppo di un municipio romano dell’agro gallico, in «Atlante Tematico di Topografia Antica» 30 (2020), pp. 95-114.
E. Giorgi, Diramazioni della Salaria sul versante adriatico, in «Atlante Tematico di Topografia Antica», 31 (2021), pp. 147-166;
E. Giorgi, L’appoderamento agrario dell’agro suasano alla luce delle nuove ricerche, in «Agri Centuriati», 18 (2021), pp. 9-26.
Metodi didattici
Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dai docenti.
Agli studenti verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.
compatibilmente con il numero di studenti, sarà possibile proporre la lettura in classe di brani tratti dalla bibliografia di riferimento che verranno discussi e analizzati criticamente.
Verranno organizzati cicli di conferenze, aggiuntive e aperte al pubblico, su temi specifici a cura di ricercatori impegnati su aspetti attinenti.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento per gli studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio le conferenze e le letture critiche in classe.
Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:
1. Archeologia Urbana e della Città Antica (metodi della ricerca e forme della città);
2. Genesi e Sviluppo Monumentale di Roma;
3. Genesi e sviluppo Urbano delle città d'Epiro;
Per gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo particolare ai volumi oggetto di studio.
Verranno adottati i seguenti parametri di valutazione, per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti.
Studenti frequentanti
Valutazione Eccellente (30 e lode-28): lo studente ha partecipato in maniera attiva alle lezioni e dimostra di saper esporre con terminologia adeguata e di saper interpretare il paesaggio antico con spirito critico ricorrendo alla pluralità di fonti. esposte a lezione.
Valutazione Buona (27-23): lo studente ha frequentato il corso, espone correttamente ma con scarsa padronanza della terminologia tecnica e mostra conoscenze di livello buono seppure prevalentemente mnemonico che portano a interpretare correttamente il paesaggio antico e le fonti necessarie ma con limitato spirito critico.
Valutazione Sufficiente (22-18): Lo studente ha frequentato il corso, si dimostra in possesso delle conoscenze di base della disciplina, ma assunte in forma mnemonica; l'interpretazione delle problematiche è prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia. Il linguaggio utilizzato sarà discreto, ma carente nel linguaggio tecnico.
Valutazione Insufficiente: lo studente non espone i temi in maniera adeguata, non ha maturato i concetti di base della disciplina e si consiglia la ripetizione dell'esame.
Studenti non-frequentanti
Gli studenti non-frequentanti verranno valutati sui medesimi criteri (capacità espositiva, spirito critico, conoscenza dei temi) ma in relazione ai manuali oggetto di studio.
Valutazione Eccellente (30 e lode -28): lo studente dimostrerà una solida comprensione della materia, la dimostrazione di senso critico nella valutazione delle fonti cui attingere per ricostruire il paesaggio antico. Si esprimerà con un linguaggio adeguato alla materia, anche nelle sue parti tecniche.
Valutazione Buona (27-23): lo studente dimostrerà una buona conoscenza e comprensione della materia, ma non sarà riuscito pienamente a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non sempre perfette.
Valutazione Sufficiente (22-18): lo studente dimostrerà una sufficiente conoscenza della materia, ma non sarà riuscito a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non pienamente soddisfacenti.
Valutazione Insufficiente: la mancanza dell'acquisizione dei concetti di base della disciplina, associata ad una scarsa capacità di fare ricorso alle fonti presentate e ad un linguaggio adeguato saranno valutate con punteggio insufficiente, che prevede la ripetizione dell'esame.Strumenti a supporto della didattica
Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.
Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Enrico Giorgi
SDGs



L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.