09646 - DIRITTO PENALE COMPARATO

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Emanuela Fronza
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: IUS/17
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Emanuela Fronza (Modulo 1) Tommaso Guerini (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

Conoscenze e abilità da conseguire

L’insegnamento si pone l’obiettivo di far acquisire agli studenti, tramite lezioni teoriche e studio di casi, la conoscenza del metodo comparato in materia penale e la sua importanza in un sistema penale sempre più internazionalizzato.

 

Il corso si propone di far acquisire agli studenti una conoscenza dei metodo e delle funzioni della comparazione in materia penale, data  la sua importanza in un sistema penale sempre più internazionalizzato. Il programma sarà orientato ad evidenziare il ruolo della comparazione in patria penale.

Le lezioni introduttive forniranno agli strumenti indispensabili per comprendere il collegamento tra comparazione e internazionalizzazione del sistema penale, cercando di evidenziare le mutazioni che ne conseguono. Dopo una introduzione, anche di carattere storico, sulla comparazione in diritto penale e sulle differenze principali tra sistemi di civil e common law, ci si concentrerà, in particolare, sulle fonti e, in particolare, sulla giurisprudenza-fonte.

La parte successiva del Corso si concentrerà su alcuni profili specifici e sull'analisi della casistica giurisprudenziale dei discorsi d'odio, della disinformazione e del ruolo dei social network. Si ritiene infatti che siano queste tematiche in grado di far vedere quanto sia utile e imprescindibile lo strumento della comparazione.

Obiettivo primario del corso è fornire agli studenti gli strumenti idonei per svolgere una comparazione in un contesto multilivello, così acquisendo, al contempo, un metodo di analisi critica della legislazione, della dottrina e della giurisprudenza non solo italiana.

Tenendo conto di questi obiettivi saranno anche scelti i materiali di studio.


Contenuti

Prerequisiti: possesso delle nozioni fondamentali del sistema penale italiano.

Il corso è diviso in due moduli tenuti rispettivamente dalla Prof.ssa Emanuela Fronza e dal Prof. Tommaso Guerini.

Dopo una Introduzione, anche storica, sul metodo, sugli attori e sugli scopi della comparazione in ambito penalistico si forniranno alcune nozioni fondamentali per orientarsi tanto nei principali sistemi di civil law quanto in quelli di common law.

 Dopo questa prima parte di carattere più generale e teorico il corso si concentrerà quest'anno su alcuni temi specifici, quali quello del discorso d'odio, della disinformazione e del ruolo dei social network per svolgere una analisi comparata e insegnare agli studenti il metodo della comparazione. Oltre alle disposizioni legislative, verranno esaminati alcuni leading cases di Corti nazionali, ma anche straniere e sovranazionali nella più generale prospettiva dei limiti – anche penali – alla libertà di manifestazione del pensiero.

Una volta definito e delimitato l’oggetto di studio, chiarendo ciò che distingue i crimini d’odio dai discorsi d’odio, verrà affrontato il problema del bilanciamento tra i diversi beni giuridici che devono essere considerati ogniqualvolta si ragioni sulla legittimità, in prospettiva costituzionale e convenzionale, dell’intervento penale in materia di manifestazione del pensiero.

Attraverso l’analisi di diversi modelli di regolamentazione del fenomeno, sia in ambito europeo (tra i quali un ruolo di primo piano ricoprono la Loi organique n° 2018-1201 du 22 décembre 2018 e la Loi n° 2018-1202 du 22 décembre 2018, entrambe relative à la lutte contre la manipulation de l’information recentemente introdotte in Francia e il Gesetz zur Verbesserung der Rechtsdurchsetzung in sozialen Netzwerken, meglio noto come Netz DG o Facebook Act in Germania), sia extraeuropeo (USA), verranno messe in luce le diverse opzioni adottate da paesi che si riconoscono in un modello “liberale” di diritto penale, per poi confrontarle, attraverso la comparazione con ordinamenti quali quello turco, russo e cinese, con i modelli adottati da paesi che appartengono alle cd. Democrazie autoritarie, tra le quali un ruolo centrale è svolto dalla Russia (ove è vigente la Legge Federale No. 149-FZ sull’informazione, l’informazione tecnologica e la protezione dell’informazione, 27 luglio 2006). Ampio spazio verrà dedicato all'analisi della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani, che sancisce diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero all’art. 10, il quale da un lato riconosce a ogni persona il diritto alla libertà d’espressione, ma che allo stesso tempo individua i criteri da rispettare nel caso di eventuali forme di limitazione a tale libertà (riserva di legge, nella proporzionalità e nella riserva di materia).

Lo scopo di questa seconda parte del Corso di quest'anno è da un lato approfondire le diverse soluzioni adottate nei diversi Paesi per rispondere ai fenomeni suddetti. Dall'altro l'esame della legislazione e della giurisprudenza più rilevante servirà a riflettere, in una contemporaneità nella quale le innovazioni tecnologiche hanno determinato e stanno continuando a determinare una vera e propria rivoluzione delle infrastrutture bio-psichiche e tecnologiche coinvolte nella manifestazione e comunicazione del pensiero, come le legislazioni penali, apparentemente simili e comunque adottate sulla base di una comune volontà di tutela di beni fondamentali possano rischiare di trasformarsi in mezzi esiziali per comprimerli fino ad azzerarli.

Testi/Bibliografia

Le letture integrative di approfondimento verranno indicate con l’inizio delle lezioni. I casi ed il materiale da studiare verranno anch’essi indicati on line.

Metodi didattici

La didattica sarà articolata in lezioni e seminari volti ad approfondire tematiche specifiche. Nelle lezioni sarà condotta l'esposizione sistematica degli argomenti oggetto del Corso, nonché la disamina della giurisprudenza, italiana e straniera, sui singoli temi affrontati.

Gli studenti, se frequentanti, saranno invitati a partecipare attivamente a questo percorso di riflessione e di analisi; individualmente o in gruppi di lavoro, potranno riferire e produrre relazioni per illustrare le ricerche da loro scelte.

Le attività indicate verranno svolte impiegando in modo estensivo fonti straniere e l’analisi delle pronunce (nazionali ed internazionali) ritenute paradigmatiche.

Il corso adotta un metodo di apprendimento partecipativo e attivo, che enfatizza l’importanza del pensiero critico. 

Il proposito principale del corso è insegnare come la comparazione possa essere strumento di ausilio per l’interpretazione ed applicazione dei testi di diritto penale, per compiere una ricerca giuridica comparata e, infine, per risolvere casi concreti che coinvolgono questioni fondamentali di diritto penale.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consisterà nella redazione di un elaborato scritto di minimo 6000 parole. La prova dovrà riguardare uno degli argomenti trattati durante le lezioni o concordato coi Docenti.

Sia per la presentazione che per il paper, la ricerca delle fonti bibliografiche è a cura degli studenti. Sono ammesse anche fonti online, purché non siano le fonti esclusive e purché non siano di tipo divulgativo (es. wikipedia). La valutazione sarà basata su un giudizio complessivo, che terrà conto sia della presentazione che del paper.

Il docente si riserva la facoltà di tener conto, ai fini della valutazione di profitto, dell’attiva partecipazione dello studente alle lezioni.

I paper devono contenere una lista finale delle fonti bibliografiche utilizzate.

I paper dovranno essere inviati a mezzo email all’indirizzo del docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame (che sarà comunicata durante il corso). Il docente risponderà solo nel caso in cui il paper non possa essere accettato (ad es. perché non raggiunge la lunghezza minima o per invio tardivo). Nel caso in cui il paper sia accettato, non perverrà risposta via email, ma lo studente dovrà presentarsi personalmente il giorno dell’esame per conoscere il voto, accettarlo o rifiutarlo.

Gli Studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

L’iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata tramite il portale Almaesami (https://almaesami.unibo.it/almaesami/welcome.htm ).

Strumenti a supporto della didattica

Per facilitare la comprensione e l'assimilazione del programma, il docente si potrà avvalere di presentazioni Power Point a supporto della didattica.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Emanuela Fronza

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