- Docente: Matteo Casari
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)
Valido anche per Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)
Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze sulle origini e gli sviluppi dei principali modelli asiatici di teatro-danza; - sa contestualizzare tali modelli all’interno di un'appropriata cornice storico-antropologica riferendoli anche ai rapporti e agli scambi tra le tradizioni teatrali orientali e occidentali; - acquisisce strumenti metodologici per orientarsi nella ricerca e interpretazione delle fonti orali e scritte sui principali generi di teatro in Asia.
Contenuti
Primo modulo:
La codificazione del sapere teatrale è un elemento strutturale comune a diverse scene asiatiche. Il corso si prefigge di indagarle per mezzo di una preliminare contestualizzazione antropologica, utile a creare un necessario orizzonte interculturale di analisi. In particolare si osserveranno i meccanismi della trasmissione dei saperi attorici di generazione in generazione. Un approfondimento sarà dedicato alla dimensione contemporanea e sperimentale dei generi teatrali classici di Giappone e Cina.
Secondo modulo:
Il secondo modulo sarà dedicato all’interpretazione maschile dei ruoli femminili nei principali generi di teatro tradizionale di Giappone (nōgaku, kabuki, bunraku) e Cina (opera di Pechino). Il modulo, inoltre, fornirà una sintetica panoramica sulla musica teatrale in Asia.
Seminari facoltativi
Tutti gli studenti sono invitati a frequentare uno o entrambi i seminari che si terranno alla fine del corso.
1) Danzare per gli dèi: la comunicazione scenica del Nātyaśāstra.
Dott.ssa Shilpa Bertuletti
16, 17 aprile 2017
ore 9-11
Aula Ferrero
Il seminario intende esaminare, attraverso lezioni teoriche, proiezioni e una piccola dimostrazione, gli aspetti performativi e antropologici dei generi tradizionali di teatro-danza indiani. Ampio spazio sarà dedicato alla teoria delle emozioni (rasa) presente nella trattatistica indiana e all'esperienza estetica della danzatrice di odissi in relazione alla narrativa mitologica tradizionale induista.
2) Robotica e teatro: l'Android-Human Theatre di Hirata Oriza.
Dott.ssa Cinzia Toscano
18, 19 aprile 2017
ore 9-11
Aula Ferrero
Il seminario si propone di indagare il lavoro del regista giapponese Hirata Oriza con androidi e umanoidi. In particolare attraverso l'analisi delle produzioni teatrali nate all'interno del progetto Android-Human Theater ci soffermeremo su uno dei temi più interessanti e attuali della contemporaneità non solo giapponese: la robotica.
Testi/Bibliografia
Programa d'esame: 6 crediti per frequentanti
-Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.
-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.
-Matilde Mastrangelo, Luca Milasi e Stefano Romagnoli, a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Aracne, Roma, 2014.
-Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.
Programma d'esame: 6 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni
I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame da 6 cfu è:
-3 capitoli a scelta di/3 chapters of your choice of : Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.
-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.
-Matilde Mastrangelo, Luca Milasi e Stefano Romagnoli, a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Aracne, Roma, 2014.
-Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.
programma d'esame: 12 crediti per frequentanti
-Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.
-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.
-Matilde Mastrangelo, Luca Milasi e Stefano Romagnoli, a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Aracne, Roma, 2014.
-Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.
-Bonaventura Ruperti, Scenari del teatro giapponese. Caleidoscopio del nō, Cafoscarina, Venezia, 2016, solo pp. 1-43 e 73-103.
-Matteo Casari, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.
-Daniele Sestili, Musica e tradizione in Asia orientale, Squi[libri], Roma, 2010.
Programma d'esame: 12 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni
I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame è:
-3 capitoli a scelta di: Giovanni Azzaroni – Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.
-Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.
-Matilde Mastrangelo, Luca Milasi e Stefano Romagnoli, a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Aracne, Roma, 2014.
-Matteo Casari, a cura di, Teatro nō, orizzonti possibili, numero monografico di “Prove di drammaturgia”, n. 1, febbraio 2012 pp. 3-39.
-Bonaventura Ruperti, Scenari del teatro giapponese. Caleidoscopio del nō, Cafoscarina, Venezia, 2016, solo pp. 1-43 e 73-103.
-Matteo Casari, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.
-Daniele Sestili, Musica e tradizione in Asia orientale, Squi[libri], Roma, 2010.
Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:
-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.
-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.
-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.
Brandon James R., Sui troni d’oro. Epica e cultura indonesiana nel teatro delle ombre di Giava, Claudio Gallone editore, Milano, 1998.
-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Natya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).
-Casari Matteo e Elena Cervellati, a cura di, Butō. Prospettive europee e sguardi dal Giappone. Omaggio o Ōno Kazuo, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 6, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download)
Metodi didattici
L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Una prima verifica dell'apprendimento avviene in aula, durante lo svolgimento del corso, attraverso il dialogo con gli studenti. Tale dialogo non è finalizzato all'attribuzione finale del voto ma a saggiare interessi e eventuali difficoltà legati alle lezioni.
L'esame di profitto finale è orale. Durante l'esame lo studente è
chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in
programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in
essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la
propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a
lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare
un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente
sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili
connessioni.
Strumenti a supporto della didattica
Proiezione di video su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Matteo Casari