- Docente: Gabriele Bersani Berselli
- Crediti formativi: 5
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Forli
- Corso: Laurea in Mediazione linguistica interculturale (cod. 8059)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo/a studente/ssa - conosce gli elementi base (termini, concetti e metodi) per l'analisi della struttura, delle funzioni e dell'organizzazione testuale delle lingue naturali - è capace di comprendere ed analizzare un'ampia gamma di testi - è in grado di elaborare autonomamente ulteriori conoscenze e competenze metalinguistiche e comunicative di livello superiore e di applicarle ad altri fenomeni linguistici e ad altri testi
Contenuti
Modulo di Linguistica applicata (40 ore, Prof. Gabriele Bersani
Berselli): Introduzione alla pragmatica: significato letterale e
significato inteso/del parlante; il principio di cooperazione e le
massime conversazionali in Grice; le implicature conversazionali;
le presupposizioni; il linguaggio come azione: teoria degli
atti linguistici in Austin e Searle. Introduzione alla linguistica
applicata (ambiti di ricerca e applicazioni); uso linguistico e
contesto; linguaggio come azione sociale; modelli descrittivi
dell'oralità: regolarità sistematiche e discorsive.
1. Implicito ed esplicito nella comunicazione
1.1. L'implicito come soluzione adattiva nella comunicazione. Il modello “iceberg”
1.2. Forme d'inferenza. Il problema della selezione dell'informazione pertinente
2. Significato letterale e significato inteso
2.1. Risorse linguistiche (sistema, langue, competenza) vs. Uso delle risorse (parole, esecuzione)
2.2. Discrepanze tra significato letterale e significato inteso (o del parlante): figure retoriche (metafora, ironia, iperbole, …), errori, impliciti comunicativi, atti linguistici indiretti ecc.
2.3. Usi comunicativi e usi non-comunicativi
2.4. Definizione formale di “significato inteso” (Grice: meaning-nn): l'intenzione comunicativa come intenzione del parlante di produrre un effetto sull'ascoltatore
2.5. Clausola restrittiva: l'intenzione comunicativa come intenzione del parlante che l'ascoltatore riconosca la sua intenzione comunicativa
2.6. L'inferenza del significato inteso dal significato letterale
3. Il Principio di Cooperazione e le massime conversazionali (Grice)
3.1. Il Principio di Cooperazione come principio non convenzionale, razionale di comportamento (non esclusivamente linguistico)
3.2. Le massime conversazionali come realizzazioni del PdC
3.3. La natura del Principio e delle massime: aspettative ragionevoli di comportamento cooperativo, salvo indicazioni contrarie
3.4. Le violazioni del Principio e delle massime: quattro tipi
3.5. Lo sfruttamento delle massime
3.6. Le inferenze: tipologia e classificazione
3.7. Le implicature conversazionali quali inferenze pragmatiche dipendenti dal PdC. (Due) diverse modalità di produzione di implicature conversazionali
3.8. Le implicature conversazionali scalari
3.9. Le implicature conversazionali conseguenti allo sfruttamento delle massime: casi ed esempi
3.10. La forma generale delle implicature conversazionali
3.11. Le premesse di un'implicatura conversazionale. Tipi di informazione rilevanti
3.12. La cancellabilità delle implicature. Altre proprietà tipiche
4. Le presupposizioni
4.1. Informazione di primo piano/asserita e informazione di sfondo/presupposta
4.2. Non contestabilità/persistenza sotto negazione dell'informazione presupposta
4.3. Definizione/test della presupposizione
4.4. La verità della presupposizione come condizione della verità o falsità dell'asserzione
4.5. Gli attivatori presupposizionali
4.6. Proprietà delle presupposizioni: contestualità
4.7. Proprietà delle presupposizioni: “cancellabilità”
4.8. Per un'interpretazione pragmatica, non semantica della presupposizione
5. Gli atti linguistici. Significato e illocuzione
5.1. Gli enunciati performativi (e gli enunciati constativi) in J. L. Austin
5.2. Le condizioni di felicità per gli enunciati performativi
5.3. La forma (grammaticale) standard degli enunciati performativi
5.4. Condizioni di verità e condizioni di felicità
5.5. Enunciati performativi espliciti ed impliciti
5.6. Dall'enunciato performativo all'atto linguistico. Le tre prospettive dell'atto linguistico: locutiva, illocutiva, perlocutiva
5.7. La classificazione degli atti illocutori secondo Searle: criteri e tipi
5.8. La revisione della teoria degli atti linguistici secondo Searle
5.9. Il principio di esprimibilità. Indicatori di Forza Illocutoria e Contenuto Proposizionale
5.10. Regole regolative (normative) e regole costitutive. Per una definizione esplicita dell'illocuzione
5.11. Analisi della promessa: condizioni necessarie e sufficienti e regole costitutive. Altre forze illocutorie
5.12. Gli atti linguistici indiretti
6. Il parlato
6.1. Lingua scritta e lingua parlata. Priorità del parlato.
6.2. Proprietà definitorie/differenziali della lingua parlata: tratti situazionali e correlati linguistici
6.3. Il macrotratto situazionale “mezzo fonico-acustico” e relativi microtratti. Correlati linguistici
6.4. Il macrotratto situazionale “contesto di enunciazione comune” e relativi microtratti. Correlati linguistici
6.5. Il macrotratto situazionale “compresenza di parlante ed interlocutore/i” e relativi microtratti. Correlati linguistici
6.6. Il continuum della variazione
6.7. Il contesto d'enunciazione. Il modello SPEAKING (PARLANTE) di Dell Hymes
6.8. La deissi
6.9 Categorie della deissi: personale, temporale, spaziale, (sociale, testuale)
6.10. L'approccio etnometodologico all'analisi della conversazione
6.11. Il sistema di alternanza dei turni. Punti di rilevanza transizionale. Turni estesi
6.12. Coppie adiacenti e rilevanza condizionale
6.13 Preferenza e rimedio
6.14. Modelli di trascrizione della conversazione: il modello Jefferson. Analisi di una trascrizione di un incontro istituzionale mediato
6.15. Aspetti della mediazione interlinguistico-interculturale
6.16. Footing e faccia. Faccia positiva e faccia negativa in Brown & Levinson
6.17. Gli atti di minaccia alla faccia: Face Threatening Acts (FTA)
6.18. Strategie di cortesia
6.19. La mitigazione.
Testi/Bibliografia
1. Bersani Berselli, G., “Esplicito ed implicito nella comunicazione”.
2. Bersani Berselli, G., “Significato letterale vs. significato inteso”.
3. Bersani Berselli, G., “Appunti di viaggio in Pragmatica, parte prima. il Principio di Cooperazione e le massime conversazionali”.
4. Bersani Berselli, G., “Appunti di viaggio in Pragmatica: parte seconda. Presupposizioni”.
5. Grice, H. P., “Logica e conversazione” in H. P. Grice, Logica e conversazione, Bologna, Il Mulino, 1993, 55-76. Anche in M. Sbisà (a cura di), Gli atti linguistici, Milano, Feltrinelli, 1978, 19955, 199-219.
6. Austin, J. L., “Performativo-constativo”, in M. Sbisà (a cura di) (1978), 49-60.
7. Searle, J. R., “Per una tassonomia degli atti illocutori”, in M. Sbisà (a cura di) (1978), 168-188. I parr. 5 e 6 sono esclusi.
8. Searle, J. R., “Atti linguistici indiretti”, in M. Sbisà (a cura di) (1978), 252-261 e 266-271. La lettura delle altre pagine è facoltativa.
9. Searle, J. R., Gli atti linguistici, Torino, Boringhieri, 1976, cap. 3: “Struttura degli atti illocutivi”, 85-106. La lettura del par. 3.1. “Come promettere: una faccenda complicata” è obbligatoria; la lettura degli altri paragrafi è facoltativa.
10. Levinson, S. C., La pragmatica, Bologna, Il Mulino, 1985, cap. 3: parr. 1, 2, 3.1; cap. 4: parr. 1, 3, 4; cap. 5: 1, 2.
11. Bazzanella, C., Le facce del parlare, Firenze, La Nuova Italia, 1994, cap. 1; cap. 2: parr. 2.1, 2.2, 2.3.
12. Gavioli, L., “Alcuni meccanismi di base dell'analisi della conversazione”, in R. Galatolo & G. Pallotti (a cura di), La conversazione. Un'introduzione allo studio dell'interazione verbale, Milano, Cortina, 1999, 43-65.
13. Caffi, C., Pragmatica. Sei lezioni, Roma, Carocci, 2009, “Lezione vi”, 115-136.
Metodi didattici
Lezioni frontali e lavoro di gruppo.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Modulo di Linguistica applicata: Al termine del modulo verrà fatto un esame sui contenuti trattati a lezione e sulle relative letture, che consiste in una prova scritta della durata di due ore.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Gabriele Bersani Berselli