29704 - STORIA DELLA SHOAH E DEI GENOCIDI (1) (LM)

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Antonella Salomoni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche (cod. 0978)

Conoscenze e abilità da conseguire

Partendo dalla conoscenza degli eventi che portarono alla distruzione dell'ebraismo europeo, lo studente al termine del corso è in grado di orientarsi con consapevolezza critica nel campo della storiografia internazionale della Shoah e confrontarsi con i genocidi perpetrati in Europa prima e dopo la stessa. Sa individuare le fonti testuali, iconografiche e materiali necessarie per lo studio della Shoah e dei genocidi. E' in grado di dare forma narrativa ai risultati su cui basa le proprie ricerche, dando conto in modo critico delle metodologie e degli approcci storiografici utilizzati.

Contenuti

Prima parte: La shoah: storia e storiografia.

La prima parte del corso è consacrata al processo di evoluzione del campo discorsivo denominato “storia della storiografia della shoah”.

Si partirà dal periodo in cui si sono ricostruite le fasi di distruzione dell'ebraismo europeo, concentrando l'attenzione sulle fonti raccolte e classificate per istruire il processo di Norimberga e i successivi procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra. Questa documentazione ha la caratteristica di fondarsi sulle scritture dello stato nazista e ha orientato le opere fondative: in primo luogo di Léon Poliakov e Raul Hilberg. Si analizzerà poi in che modo, a partire dagli anni '70, il genocidio degli ebrei viene integrato nelle ricerche più generali sulla storia del nazismo.

Si sposterà successivamente l'attenzione sulla comparsa degli studi che hanno progressivamente portato lo sguardo sulle «vittime», producendo un cambiamento di prospettiva altrettanto importante di quello dell'integrazione: lo studio della società ebraica nella persecuzione (in particolare nei ghetti) non più come oggetto inerte, bensì come soggetto che utilizza le risorse della propria cultura, della propria storia, della propria «memoria». Una fonte specifica sulla quale si concentrerà l'analisi è il corpus di testimonianze raccolte nel 1946 dallo psicologo David Boder nei campi di rifugiati in Francia, Svizzera, Italia, Germania, da qualche tempo oggetto di un rinnovato interesse (http://voices.iit.edu/ ).

Verranno anche discussi gli effetti della svolta avutasi nella ricerca in seguito all'apertura degli archivi dell'Europa orientale e dell'ex Unione Sovietica. Da ultimo, ci si soffermerà sui fondamentali apporti provenienti dagli studi di post-memoria e cultura visuale.

 

Seconda parte: Luogo, spazio, territorio del genocidio.

La seconda parte del corso sarà consacrata alle forme di rimozione politica e culturale del luogo fisico di un genocidio dalla storia. Dopo aver presentato la problematica nozione di “genocidio culturale”, sarà analizzata la categoria di “iconoclasma”, valutando l'impatto degli atti volontari di distruzione in tempo di guerra, ma soprattutto nel periodo immediatamente seguente la fine del conflitto, e le loro implicazioni sui sistemi di rappresentazione. Saranno poi analizzati alcuni “luoghi” della memoria (le rovine e le macerie, quello che non c'è più, quello che ha sostituito l'oggetto che c'era), fissati e conservati nel ricordo dei civili sopravvissuti e nello sguardo dei soldati reduci dal fronte; e soprattutto verranno ricostruiti i luoghi mentali del successivo faticoso lavoro degli storici per riportarli nella storia malgrado la distruzione delle fonti insieme ai corpi e alle anime. Attraverso alcuni casi di studio, saranno discusse le modalità attraverso le quali viene piegata e spezzata la volontà dei soggetti, individuali e collettivi, di resistere alla cancellazione materiale dei luoghi di genocidio che lo Stato ha considerato come precondizione della cancellazione del genocidio dalla storia. Particolare attenzione sarà portata alle fasi tecniche di “deterritorializzazione” e ai successivi piani di ricostruzione urbanistica, o “riterritorializzazione”, che segnano il cambiamento istituzionale di senso di uno spazio in modo che non comunichi più il contenuto di una storia in forma di evento.


Testi/Bibliografia


Testi per la preparazione dell'esame comuni a frequentanti e non frequentanti:

1. Samuel Kassow, Chi scriverà la nostra storia? L'archivio ritrovato del ghetto di Varsavia, Milano, Mondadori, 2009. Il testo è di difficile reperibilità (commercializzato pressoché solo on-line). Può essere sostituito con: Enzo Traverso, Auschwitz e gli intellettuali. La Shoah nella cultura del dopoguerra, Bologna, Il Mulino, 2004.

2. Antonella Salomoni, L'Unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione, Bologna, Il Mulino, 2007.

3. Omer Bartov, L'Europa orientale come luogo del genocidio, in Storia della Shoah, a cura di cura di Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Enzo Traverso, Torino, UTET, 2005, vol. II, pp. 419-459.

4. Viktor Klemperer, LTI. La lingua del terzo Reich: taccuino di un filologo, Firenze, Giuntina, 1998.


I non frequentanti aggiungeranno al programma comune il seguente volume:

Il secolo del genocidio , a cura di Robert Gellately, Ben Kiernan, Milano, Longanesi, 2006, limitatamente all'introduzione (pp. 9-39) ed una sezione a scelta tra: parte prima (pp. 43-147), parte seconda (pp. 151-237), parte terza (pp. 241-362) oppure parte quarta (pp. 365-465).

 

Agli studenti frequentanti verranno indicate letture specifiche nel corso delle lezioni per eventuali approfondimenti di carattere seminariale, valutabili ai fini dell'esame.


 

Metodi didattici


Nel corso delle lezioni della prima sezione, saranno esaminate le principali opere sulla shoah e le interpretazioni che si sono susseguite per effetto della progressiva estensione della ricerca (1945-2011): concettualizzazioni, terminologia, definizioni e problemi.

 

Testi principali di riferimento storiografico:

Michael Berenbaum, Abraham J. Peck (eds.), The Holocaust and History: The Known, the Unknown, the Disputed, and the Re-examined, Indiana University Press, Bloomington, Ind., 1998;

Dan Michman, Holocaust Historiography – A Jewish Perspective. Conceptualizations, Terminology, Approaches and Fundamental Issues, London–Portland (Or.), Vallentine Mitchell, 2003 (Pour une historiographie de la shoah. Conceptualisation, terminologie, définitions et problèmes fondamentaux, Paris, In Press Éditions, 2001);

Dan Stone (ed.), The Historiography of the Holocaust, Basingstoke-New York, Palgrave, 2004; 

David Bankier, Dan Michman (eds.), Holocaust Historiography in Context: Emergence, Challenges, Polemics and Achievements, Jerusalem, Yad Vashem, 2008;

David Bankier, Dan Michman (eds.), Holocaust and Justice. Representation and Historiography of the Holocaust in Post-War Trials, Jerusalem, Yad Vashem, 2010.

  

Le lezioni della seconda sezione saranno consacrate alle politiche di “deterritorializzazione” e “riterritorializzazione”.

 

Testi principali di riferimento:

Robert Bevan, The Destruction of Memory: Architecture at War, London, Raektion Books, 2006;

Stacy Boldrick, Richard Clay (eds.), Iconoclasm. Contested Objects, Contested Terms, Burlington, VT, Ashgate, 2007;

Martin Winstone, The Holocaust Sites of Europe. An Historical Guide, London, New York, 2010;

Justyna Beinek and Piotr Kosicki (eds.), Re-mapping Polish-German Historical Memory: Physical, Political, and Literary Spaces since World War II, Bloomington, IN: Slavica Publishers, 2011;

Michael Meng, Shattered Spaces: Encountering Jewish Ruins in Postwar Germany and Poland, Cambridge, Harvard University Press, 2011;

Gavriel D. Rosenfeld, Building After Auschwitz. Jewish Architecture and the Memory of the Holocaust, New Haven-London, Yale University Press, 2011;

Béatrice Fleury, Jacques Walter (eds.), Qualifier des lieux de détention et de massacre, voll. 1-4, Nancy, Presses Universitaires de Nancy, 2008-2011 (“Questions de communication”).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento


La verifica finale si svolge in forma orale.


Strumenti a supporto della didattica


Non sono previsti particolari strumenti a supporto della didattica.


Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Antonella Salomoni