- Docente: Fabrizio Lollini
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce alcuni temi di metodo, come ad esempio la periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale, la geografia storica e quella storico-artistica, il rapporto tra centro e periferia, i materiali e il loro uso, il rapporto con l'Antico, la bottega dell'artista medioevale, la lettura dell'opera d'arte. Conosce alcuni momenti-chiave dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale e ha conoscenza diretta di opere d'arte originali. Possiede una preparazione di base rispetto ai fatti artistici del periodo medioevale e agli strumenti metodologici per la lettura di fenomeni artistici. Sa riconoscere la rilevanza del patrimonio storico-artistico e sa comunicare in forma orale usando la terminologia specifica. È in grado di scegliere gli strumenti di apprendimento più adeguati rispetto alle proprie inclinazioni.
Contenuti
L'insegnamento è rivolto agli studenti di tutti i corsi di studio
triennali che abbiano inserito nel proprio piano di studi l'esame
di Storia dell'arte medioevale. Il corso, concentrato su base
semestrale, si terrà nel primo periodo, e si comporrà di due serie
di lezioni, corrispondenti a un totale di 60 ore, e con
validità di 12 crediti; chi frequenterà avendo nel proprio piano di
studio l'esame con validità di 6 crediti, potrà limitarsi alla
prima serie di lezioni. La sezione iniziale (A), di orientamento (o
se si preferisce, “istituzionale”) affronterà questioni generali
della materia. Lo scopo è quello di offrire indicazioni per
affrontare al meglio la preparazione personale ai fini dell'esame,
oltre che ovviamente di avviare più in generale allo studio della
disciplina. L'elenco degli argomenti comprenderà due filoni
principali. Da un lato si esamineranno alcuni temi di metodo: la
periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale; la geografia
storica e quella storico-artistica; il rapporto tra centro e
periferia; i materiali e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la
bottega dell'artista medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e
così via. Dall'altro, invece, saranno approfonditi (anche con
l'aiuto di seminari tenuti da collaboratori) alcuni momenti-chiave
dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale, in
modo più cronologico. Nella seconda serie di incontri, invece (B),
si passerà come di consueto a un' esemplificazione di ricerca (il
“corso monografico”), che quest'anno avrà come tema "Il
Rinascimento a Cesena".
(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte
in Italia dalla fine del V secolo alla prima generazione
rinascimentale, verso il 1420-30 (entrambi i limiti cronologici
sono da intendersi con un po' di buon senso). L'accertamento verrà
effettuato attraverso un esame scritto, per la cui preparazione si
raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi manuale di storia
dell'arte che copra il periodo in oggetto, con esclusione delle
edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan – del manuale e
del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime lezioni. Lo scopo
è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e gli stili (in modo
particolare sulle differenziazioni cronologiche e
geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza delle
opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi occasione
di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto riporta il
manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali incrociati,
di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole voci, di
repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici dell'Arte”, i
“Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio fisico con le
opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a Bologna o
altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di questi
lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame orale
(specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio
straordinario). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla
parte (A) delle lezioni del corso; chi non potrà o non vorrà
frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse
identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione
sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria
preparazione.
(II) A scelta dello studente, si prevede la lettura critica e
approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un
testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti:
a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel
Medioevo, Torino 2002-05 b – J.J.G. Alexander, I miniatori
medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004 c – M.
Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del
Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd. d – M. Baxandall,
Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994 e – M. Baxandall, Forme
dell'intenzione, ed. it. Torino 2000 f – E. Castelnuovo (a cura
di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004 g –
H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd. h –
C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle
precedenti) i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica”
e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd. l – E. Panofsky,
Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano
1971 e succ. edd. m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it.
Torino 1987 n – J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed.
it. Torino 1989 o – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico,
ed. it. Firenze 1966 e succ. edd. p – R. Wittkower, La scultura,
ed. it. Torino 1985. Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il
testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le
indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i
frequentanti come per i non frequentanti.
(III) Il tema previsto come approfondimento, il Rinascimento a
Cesena, sarà trattato, come detto, nella seconda parte delle
lezioni; tra questa bibliografia gli studenti frequentanti dovranno
scegliere e preparare per l'esame un testo (più evidentemente gli
appunti personali presi a lezione), i non frequentanti due. Per la
bibliografia, vedi a 'testi'. Gli studenti di area contemporanea
potranno sostituire questa sezione dell'esame sulla base del post
del 25 dicembre 2013 sul mio sito web, in relazione alla
presentazione della Rivista di Engramma presso il MAMbo dell'11
gennaio 2014.
(IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una
chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico,
a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo
medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove,
e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né
trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o
altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i
non frequentanti.
Quanto detto finora vale per tutti gli studenti che abbiano
previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE
MEDIOEVALE un totale di 12 crediti; in questo caso l'esame sarà
composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV),
e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle
lezioni. Chi abbia l'esame con validità 10 crediti, porterà gli
stessi testi, se frequentante, o DUE testi dal punto III se non
frequentante. Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 6
porterà all'esame i soli punti I (come scritto) e II (come orale),
scegliendo però dal punto II DUE testi Per esami con differenti
validità si prega di contattare il docente. L'esame scritto accerta
la preparazione del punto I del programma; rimane valido sei
appelli, dopo quello in cui viene superato: se nel frattempo non si
è sostenuto l'orale, bisogna ripetere positivamente lo scritto. Non
è possibile sostenere scritto e orale nel medesimo appello. Se lo
scritto non ha esito felice (cioè non si ottiene la sufficienza,
fissata a 18), si deve saltare un appello, e ciò vale – a evitare
abusi abbondantemente verificatisi – anche per chi si ritira. In
ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà
nel sito Almaesami che cosa deve sostenere o tenterà di non seguire
le regole NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO.
Testi/Bibliografia
Testi/Bibliografia: cfr. nella sezione relativa al "programma" per
i punti I, II e IV.
Per il punto III:
STUDENTI FREQUENTANTI
1 - Libraria Domini, a cura di Fabrizio Lollini e P. Lucchi,
Bologna 1995 (limitatamente ai tre testi che hanno come tema la
decorazione libraria del Quattrocento cesenate: Toniolo, Mariani
Canova, Lollini)
2 - Malatesta Novello magnifico signore, catalogo della mostra a
cura di Pier Giorgio Pasini, Bologna 2002 (limitatamente ai testi
sulla Malatestiana)
3 - Il dono di Malatesta Novello, a cura di L. Righetti e D.
Savoia, Cesena 2006
Gli studenti porteranno all'esame UNO dei testi, o gruppi di testi,
sopra elencati, oltre agli appunti delle lezioni. Si invitano
peraltro gli studenti, per i manoscritti citati a lezione, a
sfruttare al meglio i materiali (cataloghi, descrizioni, immagini)
presenti sul sito della Malatestiana.
NON FREQUENTANTI
Gli studenti porteranno all'esame DUE dei testi, o gruppi di testi,
sopra elencati.
Metodi didattici
Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della
preparazione della parte generale del programma (I), seminari e
visite esterne a cura del docente e dei suoi collaboratori.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame scritto per il punto (I), esame orale per i punti (II), (III)
e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed
esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas,
altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance")
potranno sostenere anche la parte (I) all'orale.
La prova scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di
cui lo studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le
coordinate stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche); non
si tratta di un quiz, ma della dimostrazione (a risposta aperta) di
sapersi orientare in un esame stilistico; ovviamente sulle immagini
più scontate e manualistiche si pretenderà maggiore precisione;
ogni immagine potrà ricevere da 0 a 4 punti, che sommati insieme
daranno il voto finale (la sufficienza, come detto in 'Programma'),
si raggiunge col 18; il voto dello scritto costituisce il punto di
partenza per l'orale; un orale sufficiente e dignitoso prevede
quindi il mantenimento del voto dello scritto, un orale scarso o
insufficiente un abbassamento del voto stesso, un orale brillante
un voto maggiorato (fino a 4-5 punti). LE IMMAGINI PROIETTATE SONO
SCELTE ENTRO IL PROGRAMMA D'ESAME, E NON CORRISPONDONO NE' A UN
GRUPPO DA IMPARARE A MEMORIA, NE' A QUELLE CHE SI TROVANO IN UN
TESTO X, NE' A QUELLE VISTE INSIEME A LEZIONE, visto che lo scopo è
appunto quello di acquisire la capacità di valutazione stilistica e
noin di memorizzare un gruppo più o meno ampio di fotografie.
L'esame orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto,
verterà invece sui punti II, III e IV del programma secondo le
modalità indicate, e si baserà su domande sui testi letti e i temi
trattati a lezione.
Strumenti a supporto della didattica
Proiezione di immagini durante le lezioni frontali.
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Fabrizio Lollini