- Docente: Antonella Salomoni
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche (cod. 0978)
Conoscenze e abilità da conseguire
Partendo dalla conoscenza degli eventi che portarono alla distruzione dell'ebraismo europeo, lo studente al termine del corso è in grado di orientarsi con consapevolezza critica nel campo della storiografia internazionale della Shoah e confrontarsi con i genocidi perpetrati in Europa prima e dopo la stessa. Sa individuare le fonti testuali, iconografiche e materiali necessarie per lo studio della Shoah e dei genocidi. E' in grado di dare forma narrativa ai risultati su cui basa le proprie ricerche, dando conto in modo critico delle metodologie e degli approcci storiografici utilizzati.
Contenuti
Prima parte: "La shoah: storia e storiografia".
La prima parte del corso è consacrata al processo di evoluzione del campo discorsivo denominato “storia della storiografia della shoah”.
Si partirà dal periodo in cui si sono ricostruite le fasi di distruzione dell'ebraismo europeo, concentrando l'attenzione sulle fonti raccolte e classificate per istruire il processo di Norimberga e i successivi procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra. Questa documentazione ha la caratteristica di fondarsi sulle scritture dello stato nazista e ha orientato le opere fondative: in primo luogo di Léon Poliakov e Raul Hilberg. Si analizzerà poi in che modo, a partire dagli anni '70, il genocidio degli ebrei viene integrato nelle ricerche più generali sulla storia del nazismo.
Si sposterà successivamente l'attenzione sulla comparsa degli studi che hanno progressivamente portato lo sguardo sulle «vittime», producendo un cambiamento di prospettiva altrettanto importante di quello dell'integrazione: lo studio della società ebraica nella persecuzione (in particolare nei ghetti) non più come oggetto inerte, bensì come soggetto che utilizza le risorse della propria cultura, della propria storia, della propria «memoria». Una fonte specifica sulla quale si concentrerà l'analisi è il corpus di testimonianze raccolte nel 1946 dallo psicologo David Boder nei campi di rifugiati in Francia, Svizzera, Italia, Germania, da qualche tempo oggetto di un rinnovato interesse (http://voices.iit.edu/).
Verranno anche discussi gli effetti della svolta avutasi nella
ricerca in seguito all'apertura degli archivi dell'Europa orientale
e dell'ex Unione Sovietica. Da ultimo, ci si soffermerà sui
fondamentali apporti provenienti dagli studi di post-memoria e
cultura visuale.
Seconda parte: Giustizia, riconciliazione, perdono.
La seconda parte del corso sarà consacrata alle politiche del XX secolo che, al fine di favorire le transizioni democratiche e garantire la coesistenza, hanno deciso di accertare la “verità” sul passato conflittuale e di accordare delle riparazioni, materiali e simboliche, che servissero anche da riconoscimento delle vittime della violenza di stato.
Dopo una introduzione al tema della “giustizia di transizione” (transitional justice), si porrà al centro dell'analisi la pratica del “chiedere scusa” (apology). Nelle società che vengono a patti con le ingiustizie storiche, l'agnizione pubblica è infatti emersa negli ultimi due decenni come un potente dispositivo di affermazione della dignità umana. Dopo l'analisi di una serie di “casi” esemplari, si discuteranno le principali ragioni che spiegano l'ondata internazionale di atti di ammenda (apologizing) pubblici, ufficiali e collettivi: rigetto delle gerarchie razziali; collasso dei regimi comunisti e crollo delle dittature sudamericane; rinnovato interesse per la morale e l'etica; riconsiderazione dei diritti umani universali, della sovranità di stato e della legge internazionale; globalizzazione della memoria nell'età post-guerra fredda; democratizzazione della storia; declino dello stato-nazione e della ragion di stato; crescente domanda di riconoscimento da parte delle vittime.
Le lezioni si terranno nel IV periodo didattico nell'Aula dei seminari, al 3° piano del Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geogafiche (piazza S. Giovanni in Monte 2) e osserveranno il seguente orario:
lunedì-martedì-mercoledì, ore 11.00-13.00
Testi/Bibliografia
Testi per la preparazione dell'esame comuni a frequentanti e non frequentanti:
Prima parte
1. Donald Bloxham, Lo sterminio degli ebrei. Un genocidio, Torino, Einaudi, 2010;
2. Antonella Salomoni, L'Unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione, Bologna, il Mulino, 2007 (che sostituisce: Babij Jar, Bologna, il Mulino, 2013, perché non ancora uscito).
Seconda parte
3. Jon Elster, Chiudere i conti. La giustizia nelle transizioni politiche, Bologna, Il Mulino, 2008;
4. Vladimir Jankélévitch, Perdonare?, Firenze, La Giuntina, 2004.
I non frequentanti aggiungeranno al programma comune il seguente volume:
Pier Paolo Portinaro, I conti con il passato. Vendetta, amnistia, giustizia, Milano, Feltrinelli, 2011.
Agli studenti frequentanti verranno indicate letture specifiche nel corso delle lezioni per eventuali approfondimenti di carattere seminariale, valutabili ai fini dell'esame.
Metodi didattici
Nel corso delle lezioni della prima sezione, saranno esaminate le principali opere sulla shoah e le interpretazioni che si sono susseguite per effetto della progressiva estensione della ricerca (1945-2011): concettualizzazioni, terminologia, definizioni e problemi.
Testi principali di riferimento storiografico:
Michael Berenbaum, Abraham J. Peck (eds.), The Holocaust and
History: The Known, the Unknown, the Disputed, and the
Re-examined, Indiana University Press, Bloomington, Ind.,
1998;
Dan Michman, Holocaust Historiography - A Jewish Perspective. Conceptualizations, Terminology, Approaches and Fundamental Issues, London–Portland (Or.), Vallentine Mitchell, 2003 (Pour une historiographie de la shoah. Conceptualisation, terminologie, définitions et problèmes fondamentaux, Paris, In Press Éditions, 2001);
Dan Stone (ed.), The Historiography of the Holocaust, Basingstoke-New York, Palgrave, 2004;
David Bankier, Dan Michman (eds.), Holocaust Historiography in Context: Emergence, Challenges, Polemics and Achievements, Jerusalem, Yad Vashem, 2008;
David Bankier, Dan Michman (eds.), Holocaust and Justice.
Representation and Historiography of the Holocaust in Post-War
Trials, Jerusalem, Yad Vashem, 2010.
Le lezioni della seconda sezione – dopo un'introduzione al tema della “giustizia di transizione” – saranno consacrate alle “politiche di riconciliazione” e alle “politiche del perdono”.
Testi principali di riferimento:
Mark Gibney et al. (eds.), The Age of Apology. Facing Up to the Past, Philadelphia, University of Pennsylvania Pres, 2008;
Elazar Barkan, Alexander Karn (eds.), Talking Wrongs Seriously. Apologies and Reconciliation, Stanford, Stanford University Press, 2006;
Sandrine Lefranc, Politiques du pardon, Presses Universitaires de france, 2002;
Jennifer M. Lind, Sorry States: Apologies in International Politics, New York, Cornell University Press, 2010;
Pier Paolo Portinaro, I conti con il passato. Vendetta, amnistia, giustizia, Milano, Feltrinelli, 2011;
John Torpey (ed.), Politics and the Past: On Repairing Historical Injustices, Lanham, MD, Rowman and Littlefield, 2003.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica finale si svolge in forma orale.
Strumenti a supporto della didattica
Non sono previsti particolari strumenti a supporto della didattica.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Antonella Salomoni