11382 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

Anno Accademico 2011/2012

  • Docente: Fabrizio Lollini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

Tramite le lezioni e i seminari d'appoggio, il corso si propone di fornire una visione generale della storia dell'arte medievale dal V al XV secolo. L'obiettivo è quello di acquisire da un lato le competenze necessarie per avvicinarsi alla produzione artistica del periodo - capacità di lettura dell'oggetto nelle sue componenti storico-formali, approccio attributivo - dall'altro una coscienza metodologica specifica. Parte del corso sarà dedicato all'approfondimento di un tema specifico, come esempio di ricerca specialistica (ex "corso monografico").

Contenuti

L'insegnamento è rivolto agli studenti dei diversi corsi di laurea o facoltà (Lettere, D.A.M.S., Storia, Filosofia, ed eventuali altri) - sia della nuova versione che della vecchia dell'ordinamento triennale sia dell'ordinamento quadriennale - che abbiano inserito nel proprio piano di studi l'esame di Storia dell'arte medioevale. Il corso, concentrato su base semestrale, si terrà nel primo periodo (da ottobre a dicembre), e si comporrà di due serie di lezioni, corrispondenti – con qualche aggiustamento - a un totale di 30+30=60 ore, e con validità di 12 crediti; chi frequenterà avendo nel proprio piano di studio l'esame con validità di 6 crediti, potrà limitarsi alla prima serie di lezioni. La sezione iniziale (A), di orientamento (o se si preferisce, “istituzionale”) affronterà questioni generali della materia. Lo scopo è quello di offrire indicazioni per affrontare al meglio la preparazione personale ai fini dell'esame, oltre che ovviamente di avviare più in generale allo studio della disciplina. L'elenco degli argomenti comprenderà due filoni principali. Da un lato si esamineranno alcuni temi di metodo: la periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale; la geografia storica e quella storico-artistica; il rapporto tra centro e periferia; i materiali e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la bottega dell'artista medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e così via. Dall'altro, invece, saranno approfonditi (anche con l'aiuto di seminari tenuti da collaboratori) alcuni momenti-chiave dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale, in modo più cronologico. Nella seconda serie di incontri, invece (B), si passerà come di consueto a un' esemplificazione di ricerca (il “corso monografico”), che quest'anno avrà come tema "La decorazione libraria a Bologna tra XII e XV secolo".
(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte in Italia dalla fine del V secolo al 1492 (entrambi i limiti cronologici sono da intendersi con un po' di buon senso). L'accertamento verrà effettuato attraverso un esame scritto, per la cui preparazione si raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi manuale di storia dell'arte che copra il periodo in oggetto, con esclusione delle edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan – del manuale e del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime lezioni. Lo scopo è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e gli stili (in modo particolare sulle differenziazioni cronologiche e geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza delle opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi occasione di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto riporta il manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali incrociati, di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole voci, di repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici dell'Arte”, i “Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio fisico con le opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a Bologna o altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di questi lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame orale (specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio straordinario). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla parte (A) delle lezioni del corso; chi non potrà o non vorrà frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria preparazione.
(II) A scelta dello studente, si prevede la lettura critica e approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti: a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel Medioevo, Torino 2002-05 b – J.J.G. Alexander, I miniatori medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004 c – M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd. d – M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994 e – M. Baxandall, Forme dell'intenzione, ed. it. Torino 2000 f – E. Castelnuovo (a cura di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004 g – H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd. h – C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle precedenti) i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd. l – E. Panofsky, Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano 1971 e succ. edd. m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it. Torino 1987 n – J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed. it. Torino 1989 o – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico, ed. it. Firenze 1966 e succ. edd. p – R. Wittkower, La scultura, ed. it. Torino 1985. Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i frequentanti come per i non frequentanti.
(III) Il tema previsto come approfondimento, il percorso sulla miniatura a Bologna, sarà trattato, come detto, nella seconda parte delle lezioni; tra questa bibliografia gli studenti frequentanti dovranno scegliere e preparare per l'esame DUE testi (più evidentemente gli appunti personali presi a lezione), i non frequentanti TRE. Per la bibliografia, vedi a 'testi'.
(IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico, a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove, e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i non frequentanti.
Quanto detto finora vale per tutti gli studenti che abbiano previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE un totale di 12 crediti; in questo caso l'esame sarà composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV), e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle lezioni. Chi invece abbia l'esame con validità di 9 o 10 crediti, porterà per il punto III UN SOLO testo più i propri appunti, se frequentante, o DUE testi se non frequentante. Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 6 porterà all'esame i soli punti I (come scritto) e II (come orale), scegliendo però dal punto II DUE testi; chi debba sostenere l'esame con validità di 5 crediti, porterà solo i punti I (come scritto) e II (come orale). Infine, gli studenti di Lingue che abbiano nel proprio piano di studi l'esame con validità di 3 crediti porteranno all'esame il solo punto I. L'esame scritto accerta la preparazione del punto I del programma; rimane valido sei appelli, dopo quello in cui viene superato: se nel frattempo non si è sostenuto l'orale, bisogna ripetere positivamente lo scritto; gli studenti di Lingue con l'esame di 3 crediti possono a loro scelta o sostenere lo scritto come gli altri oppure l'orale, ovviamente con lo stesso programma. Non è possibile sostenere scritto e orale nel medesimo appello. Se lo scritto non ha esito felice (cioè non si ottiene la sufficienza, fissata a 18), si deve saltare un appello, e ciò vale – a evitare abusi abbondantemente verificatisi – anche per chi si ritira. In ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà nel sito Almaesami che cosa deve sostenere o tenterà di non seguire le regole NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO. La prova scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di cui lo studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le coordinate stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche); non si tratta di un quiz, ma della dimostrazione (a risposta aperta) di sapersi orientare in un esame stilistico; ovviamente sulle immagini più scontate e manualistiche si pretenderà maggiore precisione. L'esame orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto, verterà invece sui punti II, III e IV del programma secondo le modalità indicate per 12, 10, 6 e 5 crediti.

Testi/Bibliografia

Cfr. nella sezione relativa al "programma". I testi per la parte monografica sono:
- F. Lollini, S. Nicolini, C. Quattrini e F. Tasso, voci della sezione 'Miniatura', in Arti minori, Enciclopedia tematica Jaca Book, Milano 2000 (pp. 186-249)
- i volumi di Alexander e di Pächt già indicati nella bibliografia del punto II del programma
- dal catalogo Duecento. Forme e colori del Medioevo a Bologna, a cura di M. Medica, Venezia 2000, limitatamente al saggio di M. Medica, La città dei libri e dei miniatori, e a una scelta di 20 schede di manoscritti miniati
- dal catalogo Haec sunt statuta. Le corporazioni medievali nelle miniature bolognesi, Modena 1999, limitatamente al saggio di M. Medica, Miniatura e committenza: il caso delle corporazioni, e a una scelta di 20 schede
- da Il libro d'ore di Bonaparte Ghislieri, commento, Modena 2008, limitatamente ai due saggi di M. Medica
Gli studenti che avranno frequentato (e intendo le cinque lezioni relative) porteranno i propri appunti integrati dalle voci dell'enciclopedia, uno dei due volumi di Alexander e Pächt, che ovviamente non conterà anche per il punto II del programma, e una delle sezioni tematiche.
Gli studenti non frequentanti porteranno le voci dell'enciclopedia, uno dei due volumi di Alexander e Pächt, che ovviamente non conterà anche per il punto II del programma, e due delle sezioni tematiche.

Metodi didattici

Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della preparazione della parte generale del programma (I), seminari e visite esterne a cura del docente e dei suoi collaboratori.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame scritto per il punto (I), esame orale per i punti (II), (III) e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas, altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance") potranno sostenere anche la parte (I) all'orale.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di immagini durante le lezioni frontali.

Link ad altre eventuali informazioni

http://www.dav.unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fabrizio Lollini