- Docente: Fabrizio Lollini
- Crediti formativi: 12
- SSD: L-ART/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)
Conoscenze e abilità da conseguire
Tramite le lezioni e i seminari d'appoggio, il corso si propone di fornire una visione generale della storia dell'arte medievale dal V al XV secolo. L'obiettivo è quello di acquisire da un lato le competenze necessarie per avvicinarsi alla produzione artistica del periodo - capacità di lettura dell'oggetto nelle sue componenti storico-formali, approccio attributivo - dall'altro una coscienza metodologica specifica. Parte del corso sarà dedicato all'approfondimento di un tema specifico, come esempio di ricerca specialistica (ex "corso monografico").
Contenuti
L'insegnamento è rivolto agli studenti dei diversi corsi di laurea
o facoltà (Lettere, D.A.M.S., Storia, Filosofia, ed eventuali
altri) - sia della nuova versione che della vecchia
dell'ordinamento triennale sia dell'ordinamento quadriennale - che
abbiano inserito nel proprio piano di studi l'esame di Storia
dell'arte medioevale. Il corso, concentrato su base semestrale, si
terrà nel primo periodo (da ottobre a dicembre), e si comporrà di
due serie di lezioni, corrispondenti – con qualche aggiustamento -
a un totale di 30+30=60 ore, e con validità di 12 crediti; chi
frequenterà avendo nel proprio piano di studio l'esame con validità
di 6 crediti, potrà limitarsi alla prima serie di lezioni. La
sezione iniziale (A), di orientamento (o se si preferisce,
“istituzionale”) affronterà questioni generali della materia. Lo
scopo è quello di offrire indicazioni per affrontare al meglio la
preparazione personale ai fini dell'esame, oltre che ovviamente di
avviare più in generale allo studio della disciplina. L'elenco
degli argomenti comprenderà due filoni principali. Da un lato si
esamineranno alcuni temi di metodo: la periodizzazione del Medioevo
e dell'arte medioevale; la geografia storica e quella
storico-artistica; il rapporto tra centro e periferia; i materiali
e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la bottega dell'artista
medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e così via. Dall'altro,
invece, saranno approfonditi (anche con l'aiuto di seminari tenuti
da collaboratori) alcuni momenti-chiave dello svolgimento della
storia artistica del periodo medioevale, in modo più cronologico.
Nella seconda serie di incontri, invece (B), si passerà come di
consueto a un' esemplificazione di ricerca (il “corso
monografico”), che quest'anno avrà come tema "La decorazione
libraria a Bologna tra XII e XV secolo".
(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte
in Italia dalla fine del V secolo al 1492 (entrambi i limiti
cronologici sono da intendersi con un po' di buon senso).
L'accertamento verrà effettuato attraverso un esame scritto, per la
cui preparazione si raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi
manuale di storia dell'arte che copra il periodo in oggetto, con
esclusione delle edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan
– del manuale e del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime
lezioni. Lo scopo è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e
gli stili (in modo particolare sulle differenziazioni cronologiche
e geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza
delle opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi
occasione di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto
riporta il manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali
incrociati, di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole
voci, di repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici
dell'Arte”, i “Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio
fisico con le opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a
Bologna o altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di
questi lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame
orale (specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio
straordinario). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla
parte (A) delle lezioni del corso; chi non potrà o non vorrà
frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse
identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione
sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria
preparazione.
(II) A scelta dello studente, si prevede la lettura critica e
approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un
testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti:
a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel
Medioevo, Torino 2002-05 b – J.J.G. Alexander, I miniatori
medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004 c – M.
Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del
Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd. d – M. Baxandall,
Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994 e – M. Baxandall, Forme
dell'intenzione, ed. it. Torino 2000 f – E. Castelnuovo (a cura
di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004 g –
H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd. h –
C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle
precedenti) i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica”
e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd. l – E. Panofsky,
Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano
1971 e succ. edd. m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it.
Torino 1987 n – J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed.
it. Torino 1989 o – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico,
ed. it. Firenze 1966 e succ. edd. p – R. Wittkower, La scultura,
ed. it. Torino 1985. Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il
testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le
indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i
frequentanti come per i non frequentanti.
(III) Il tema previsto come approfondimento, il percorso sulla
miniatura a Bologna, sarà trattato, come detto, nella seconda parte
delle lezioni; tra questa bibliografia gli studenti frequentanti
dovranno scegliere e preparare per l'esame DUE testi (più
evidentemente gli appunti personali presi a lezione), i non
frequentanti TRE. Per la bibliografia, vedi a 'testi'.
(IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una
chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico,
a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo
medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove,
e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né
trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o
altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i
non frequentanti.
Quanto detto finora vale per tutti gli studenti che abbiano
previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE
MEDIOEVALE un totale di 12 crediti; in questo caso l'esame sarà
composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV),
e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle
lezioni. Chi invece abbia l'esame con validità di 9 o 10 crediti,
porterà per il punto III UN SOLO testo più i propri appunti, se
frequentante, o DUE testi se non frequentante. Chi lo abbia nel
piano di studi con validità di 6 porterà all'esame i soli punti I
(come scritto) e II (come orale), scegliendo però dal punto II DUE
testi; chi debba sostenere l'esame con validità di 5 crediti,
porterà solo i punti I (come scritto) e II (come orale). Infine,
gli studenti di Lingue che abbiano nel proprio piano di studi
l'esame con validità di 3 crediti porteranno all'esame il solo
punto I. L'esame scritto accerta la preparazione del punto I del
programma; rimane valido sei appelli, dopo quello in cui viene
superato: se nel frattempo non si è sostenuto l'orale, bisogna
ripetere positivamente lo scritto; gli studenti di Lingue con
l'esame di 3 crediti possono a loro scelta o sostenere lo scritto
come gli altri oppure l'orale, ovviamente con lo stesso programma.
Non è possibile sostenere scritto e orale nel medesimo appello. Se
lo scritto non ha esito felice (cioè non si ottiene la sufficienza,
fissata a 18), si deve saltare un appello, e ciò vale – a evitare
abusi abbondantemente verificatisi – anche per chi si ritira. In
ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà
nel sito Almaesami che cosa deve sostenere o tenterà di non seguire
le regole NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO. La prova
scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di cui lo
studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le coordinate
stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche); non si tratta di
un quiz, ma della dimostrazione (a risposta aperta) di sapersi
orientare in un esame stilistico; ovviamente sulle immagini più
scontate e manualistiche si pretenderà maggiore precisione. L'esame
orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto, verterà
invece sui punti II, III e IV del programma secondo le modalità
indicate per 12, 10, 6 e 5 crediti.
Testi/Bibliografia
Cfr. nella sezione relativa al "programma". I testi per la parte
monografica sono:
- F. Lollini, S. Nicolini, C. Quattrini e F. Tasso, voci della
sezione 'Miniatura', in Arti minori, Enciclopedia tematica Jaca
Book, Milano 2000 (pp. 186-249)
- i volumi di Alexander e di Pächt già indicati nella bibliografia
del punto II del programma
- dal catalogo Duecento. Forme e colori del Medioevo a Bologna, a
cura di M. Medica, Venezia 2000, limitatamente al saggio di M.
Medica, La città dei libri e dei miniatori, e a una scelta di 20
schede di manoscritti miniati
- dal catalogo Haec sunt statuta. Le corporazioni medievali nelle
miniature bolognesi, Modena 1999, limitatamente al saggio di M.
Medica, Miniatura e committenza: il caso delle corporazioni, e a
una scelta di 20 schede
- da Il libro d'ore di Bonaparte Ghislieri, commento, Modena 2008,
limitatamente ai due saggi di M. Medica
Gli studenti che avranno frequentato (e intendo le cinque lezioni
relative) porteranno i propri appunti integrati dalle voci
dell'enciclopedia, uno dei due volumi di Alexander e Pächt, che
ovviamente non conterà anche per il punto II del programma, e una
delle sezioni tematiche.
Gli studenti non frequentanti porteranno le voci dell'enciclopedia,
uno dei due volumi di Alexander e Pächt, che ovviamente non conterà
anche per il punto II del programma, e due delle sezioni
tematiche.
Metodi didattici
Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della
preparazione della parte generale del programma (I), seminari e
visite esterne a cura del docente e dei suoi collaboratori.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame scritto per il punto (I), esame orale per i punti (II), (III)
e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed
esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas,
altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance")
potranno sostenere anche la parte (I) all'orale.
Strumenti a supporto della didattica
Proiezione di immagini durante le lezioni frontali.
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Fabrizio Lollini