12113 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE (1) (M-Z)

Anno Accademico 2007/2008

  • Docente: Fabrizio Lollini
  • Crediti formativi: 5
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0345)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'insegnamento è rivolto agli studenti dei diversi corsi di laurea o facoltà (Lettere, D.A.M.S., Storia, Filosofia, Lingue, ed eventuali altri) - sia del nuovo ordinamento triennale che del vecchio ordinamento quadriennale ancora in debito dell'esame - che abbiano inserito nel proprio piano di studi l'esame di Storia dell'arte medioevale, LIMITATAMENTE a quelli il cui cognome va dalla M alla Z, senza eccezioni.  Il corso, concentrato su base semestrale, si terrà nel primo periodo (da metà ottobre a fine gennaio, con l'intervallo delle vacanze natalizie), e si comporrà di due serie di lezioni, corrispondenti – con qualche aggiustamento - ai due moduli previsti dal calendario accademico, per un totale di 30+30=60 ore, e con validità di 10 crediti; chi frequenterà avendo nel proprio piano di studio l'esame con validità di 3 o 5 crediti, potrà limitarsi alla prima serie di lezioni. La sezione iniziale (A), di orientamento (o se si preferisce, “istituzionale”) affronterà questioni generali della materia. Lo scopo è quello di offrire indicazioni per affrontare al meglio la preparazione personale ai fini dell'esame, oltre che ovviamente di avviare più in generale allo studio della disciplina. L'elenco degli argomenti comprenderà due filoni principali. Da un lato si esamineranno alcuni temi di metodo: la periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale; la geografia storica e quella storico-artistica; il rapporto tra centro e periferia; i materiali e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la bottega dell'artista medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e così via. Dall'altro, invece, saranno approfonditi (anche con l'aiuto di seminari tenuti da collaboratori) alcuni momenti-chiave dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale, in modo più cronologico. Nella seconda serie di incontri, invece (B), si passerà come di consueto a un' esemplificazione di ricerca (il “corso monografico”), che quest'anno avrà come tema "La percezione dell'arte medioevale". Lo scopo è quello di fornire una preparazione di base rispetto ai fatti artistici del periodo medioevale.

Contenuti

(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte in Italia dalla fine del V secolo al 1492 (entrambi i limiti cronologici sono da intendersi con un po' di buon senso). L'accertamento verrà effettuato attraverso un esame scritto, per la cui preparazione si raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi manuale di storia dell'arte che copra il periodo in oggetto, con esclusione delle edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan – del manuale e del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime lezioni. Lo scopo è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e gli stili (in modo particolare sulle differenziazioni cronologiche e geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza delle opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi occasione di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto riporta il manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali incrociati, di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole voci, di repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici dell'Arte”, i “Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio fisico con le opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a Bologna o altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di questi lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame orale (specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio straordinario). Per preparare questa sezione con maggiore consapevolezza di metodo (cioè per capire come, perché e cosa si sta esattamente studiando) si raccomanda la lettura di questa serie di scritti, a mo' di inquadramento: a – E. Castelnuovo, Di cosa si parla quando parliamo di storia dell'arte?, in La cattedrale tascabile, Livorno 2000, pp. 69-84 (sugli oggetti della storia dell'arte) b – G. Previtali, La periodizzazione della storia dell'arte italiana, in Storia dell'arte italiana. I. 1, Torino, 1979, pp. 5-95, solo per le pp. 5-53 (sulla periodizzazione) c – F. Antal, Classicismo e Romanticismo, ed. it. Torino 1975, solo per le pp. 204-221 (sulla storia dell'arte come disciplina storica) d – A. Conti, Restauro, in L'arte (critica e conservazione), Milano 1993, pp. 101-152, solo per le pp. 101-120 (sul restauro; disponibile anche in edizione autonoma) e – E. Wind, Arte e anarchia, ed. it. Milano 1968, solo per le pp. 93-111, 194-202 (sulla irproducibilità dell'opera d'arte) f – H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990, pp. 51-67 (sulla valenza espressiva dei materiali e delle tecniche) g – L. Castelfranchi Vegas, Il ruolo delle arti minori nel Medioevo, in Arti minori, Milano 2000, pp. 13-31 (sul ruolo delle arti minori) Una copia completa di questi testi è disponibile già predisposta presso il servizio di fotocopiatura del Dipartimento (vorrei far notare che non sono ‘dispense' scritte da un'unica persona al nostro scopo, ma testi scritti in epoche diverse da studiosi diversi con orientamento critico diversi e per destinazioni diverse). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla parte (A) delle lezioni del corso; chi non potrà o non vorrà frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria preparazione. (II) A scelta dello studente, si prevede la lettura critica e approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti: a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel Medioevo, Torino 2002-05 b – J.J.G. Alexander, I miniatori medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004 c – M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd. d – M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994 e – M. Baxandall, Forme dell'intenzione, ed. it. Torino 2000 f – E. Castelnuovo (a cura di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004 g – H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd. h – C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle precedenti) i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd. l – E. Panofsky, Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano 1971 e succ. edd. m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it. Torino 1987 n – J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed. it. Torino 1989 n – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico, ed. it. Firenze 1966 e succ. edd. o – R. Wittkower, La scultura, ed. it. Torino 1985. Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i frequentanti come per i non frequentanti. (III) Il tema previsto come approfondimento, la percezione dell'arte medioevale, sarà trattato, come detto, nella seconda parte delle lezioni; l'elenco dei testi consigliati - una decina - comparirà tempestivamente su questo sito, per scelta didattica, in concomitanza con le lezioni stesse, non prima; tra questa bibliografia gli studenti frequentanti dovranno scegliere e preparare per l'esame UN testo (più evidentemente gli appunti personali presi a lezione), i non frequentanti DUE. (IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico, a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove, e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i non frequentanti.

Quanto detto finora vale per tutti gli studenti che abbiano previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE un totale di 10 crediti (o, nel vecchio ordinamento, un esame annuale); in questo caso l'esame sarà composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV), e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle lezioni, a fine gennaio 2008. Chi invece abbia l'esame con validità di 5 crediti, porterà solo i punti I (come scritto) e II (come orale), e potrà sostenere l'esame dopo il primo modulo di lezioni. Per chi infine l'esame di STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE valga 3 crediti (scelta burocratica discutibile e non condivisa dal docente, oltre che pressoché ingestibile), il programma si comporrà del solo punto I (come solo scritto) o in alternativa di due letture, anziché una sola, a scelta tra quelle indicate al punto II (come solo orale; in questo secondo caso costituisce titolo preferenziale nella valutazione dell'esame l'aver preparato uno o tutti e due i testi in lingua originale). Eventuali studenti provenienti dal D.A.MS. Musica, D.A.M.S. Spettacolo (Teatro e Cinema), e Storia Orientale sono invitati a concordare programmi specifici col docente. L'esame scritto accerta la preparazione del punto I del programma; rimane valido sei appelli, compreso quello in cui viene superato: se nel frattempo non si è sostenuto l'orale, bisogna ripetere positivamente lo scritto. Se lo scritto non ha esito felice (cioè non si ottiene la sufficienza, fissata a 18), si deve saltare un appello, e ciò vale – a evitare abusi abbondantemente verificatisi – anche per chi si ritira. In ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà nella apposita lista on-line che cosa deve sostenere, per esteso o con sigle (“scritto”, “scr.”, “S”, “orale”, “O.”, “S+O”, “scritto+orale”) NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO, come peraltro precisato sul sito già dal dicembre 2004, indicato per iscritto in bacheca dalla fine del 2003 e richiesto a lezione dal 2002. La prova scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di cui lo studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le coordinate stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche). L'esame orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto (anche nello stesso appello, peraltro, pur se il docente non lo consiglia), verterà invece sui punti II, III e IV del programma per gli studenti che lo hanno inserito con validità di 10 crediti, sul solo punto II per chi lo abbia con validità di 5 crediti. Gli studenti con validità di 3 crediti sosterranno la sola prova scritta, che avrà una verbalizzazione immediata, dopo la correzione.
AGGIORNAMENTO PER IL PUNTO (III):
Per la parte di approfondimento (III) si deve far riferimento ai seguenti testi:
Michael Baxandall, Forme dell'intenzione, Torino, Einaudi, varie edizioni;
Michael Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, Einaudi, varie edizioni;
Adalgisa Lugli, Guido Mazzoni e la rinascita della terracotta nel Quattrocento, Torino, Allemandi, 1990;
Arte e storia nel Medioevo. 3. Del vedere: pubblici, forme e funzioni, a cura di E. Castelnuovo e Giuseppe Sergi, con la collaborazione di Fabrizio Crivello, Torino 2004;
Otto Pächt, La miniatura medioevale + Fabrizio Lollini, Lo spessore della pagina, in La percezione e la rappresentazione dello spazio a Bologna e in Romagna nel Rinascimento fra teoria e prassi, a cura di Marinella Pigozzi, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 55-86.
Gli studenti non frequentanti dovranno prepararne DUE a scelta; chi ha frequentato le lezioni, invece, UNO (più gli appunti presi agli incontri). N.B. Dato che alcune di queste letture sono in programma, sempre a scelta, anche nel punto (II) del programma, spero sia ovvio che non possono valere pure per questo; e dunque, per esempio, chi prepara Forme dell'intenzione, o La miniatura medioevale, per (III) non può portarlo anche per (II), e viceversa.

Testi/Bibliografia

Cfr. nella sezione relativa al "programma"; i testi di studio e lettura per il corso monografico saranno comunicati in questa sede in concomitanza con le relative lezioni.

Metodi didattici

Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della preparazione della parte generale del programma (I), seminari e visite esterne a cura del docente e dei suoi collaboratori.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame scritto per il punto (I), esame orale per i punti (II), (III) e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas, altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance") potranno sostenere anche la parte (I) all'orale.

Strumenti a supporto della didattica

Cfr. nella sezione relativa al "programma".

Link ad altre eventuali informazioni

http://www.artivisive.unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fabrizio Lollini