B0118 - COMUNICAZIONE SOCIALE E UMANITARIA

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Chiara Gius
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Comunicazione giornalistica, pubblica e d'impresa (cod. 5703)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo/a studente/ssa ha acquisito gli strumenti analitici e le competenze necessarie per padroneggiare concetti e metodi che guidano la comunicazione umanitaria e sociale. In particolare, attraverso l'utilizzo di esempi e case studies, conosce: la complessa rete di relazioni che intercorre tra povertà, sviluppo, solidarietà e rappresentazione della sofferenza, le diverse forme di comunicazione utlizzate da organizzazioni sociali ed umanitarie, i processi che influenzano la costruzione dei problemi sociali, i principi che regolano la produzione di campagne di comunicazione sociale, le diverse implicazioni che l'utilizzo di strumenti tecnico-strategici (come, ad esempio, storytelling, testimonial, branding) hanno per questo specifico segmento della comunicazione.

Contenuti

Il corso è articolato in lezioni frontali e seminari. La partecipazione in aula degli studenti e delle studentesse è fortemente incoraggiata.

NOTA BENE: DALL'ANNO ACCADEMICO 2022/23 IL CORSO "HUMANITARIAN AND SOCIAL COMMUNICATION" SARÀ INSEGNATO IN ITALIANO. TUTTAVIA, LA MAGGIOR PARTE DEI MATERIALI UTILIZZATI IN CLASSE E DEI TESTI D'ESAME ADOTTATI SARANNO IN INGLESE. GLI STUDENTI INTERNAZIONALI - E NON - CHE DESIDERANO SEGUIRE L'INSEGNAMENTO POTRANNO SOSTENERE L'ESAME SCRITTO E ORGANIZZARE LA PRESENTAZIONE IN CLASSE IN LINGUA INGLESE. 

Il corso si pone come obiettivo quello di offrire agli studenti e alle studentesse gli elementi necessari per muoversi all'interno del dibattito corrente relativo alla comunicazione umanitaria e sociale e offre gli strumenti concettuali per meglio comprendere come vengono costruiti e rappresentati i problemi sociali.

In particolare, il corso esplorerà come le crisi umanitarie sono state storicamente pubblicizzate e rappresentate attraverso i media ed esaminerà le sfide poste alle organizzazioni non governative dall'emergere di una "crisi della pietà" che mette in discussione la validità e l'efficacia dell'azione umanitaria.

Esaminando anche i cambiamenti legati all'avvento dei media digitali ci si interrogherà in modo critico su come le narrazioni presentate dalle organizzazioni umanitarie influiscono sulla costruzione dell'alterità cercando alternative efficaci per sostenere le loro azioni nei contesti di crisi. 

L'uso di casi studio permetterà a studenti e studentesse di riflettere sulle strategie che possono essere messe in campo per meglio pianificare le azioni di comunicazione delle ONG e comprenderne pienamente il ruolo nell'influenzare il cambiamento sociale.

Gli studenti e le studentesse sono incoraggiati a riflettere in modo critico sul materiale d'esame e su quello fornito nel corso degli incontri d'aula. Obiettivo del corso è riflettere in modo critico sulle rappresentazioni e le narrazioni legati ai contesti di crisi, ai temi dello sviluppo e al cambiamento sociale.

 Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno una comprensione approfondita dei concetti chiave che stanno alla base degli aiuti internazionali, del lavoro filantropico e delle campagne di marketing sociale.

Testi/Bibliografia

Testi obbligatori per tutte le studentesse e gli studenti  (frequentanti E non frequentanti):

Boltanski, L. (2000): The Legitimacy of Humanitarian Actions and their Media Representations: The Case of France. Ethical Perspectives, 7(1), pp. 3-16

Chouliaraki, L., (2008). The Mediation of Suffering and the Vision of a Cosmopolitan Public. Television & New media, 9(5), pp. 371/391

Hilgartner, S., Bosk, C.L. (1988). The Rise and Fall of Social Problems. American Journal of Sociology, 94, pp. 53-78

Jansen, T., (2014). Welfare Commonsense, Poverty porn and Doxosophy" Sociological Research Online, 19 (3)

Lefebvre, R. C., (2012). Transformative Social Marketing: Co-creating the social marketing discipline and brand. Journal of Social Marketing, 2 (2), pp. 118-129

Manzo, K., (2008) Imagining humanitarianism: Ngo identity and the iconography of childhood. Antipode, 40(4), pp. 632-657

Mitchell, K., (2016). Celebrity humanitarianism, transnational emotion and the rise of neoliberal citizenship. Global networks, 16(3), pp. 288-306

Olesen, T. (2020). Greta Thunberg’s iconicity: Performance and co-performance in the social media ecology. New Media & Society

Silverstone, R. (2002). Complicity and collusion in the mediation of everyday life. New Literary History 33(4): 761-780

 

Ulteriori testi obbligatori per studenti NON frequentanti/Letture suggerite per studenti frequentanti

 

Abidin, Crystal, Dan Brockington, Michael K. Goodman, Mary Mostafanezhad, and Lisa Ann Richey. "The tropes of celebrity environmentalism." Annual Review of Environment and Resources 45 (2020): 387-410.

Borum Chattoo, C., Feldmann, L., (2017). Storytelling for social change: leveraging documentary and comedy for public engagement in global poverty". Journal of Communication, 67(5), pp. 678-701

Chouliaraki, L., Stolic, T., (2017). Rethinking media responsibility in the refugee crisis. A visual typology of European news. Media, Culture & Society, 39(8), PP. 1162-1177


Özdemir, B. P. (2012). Social media as a tool for online advocacy campaigns: Greenpeace Mediterranean's anti genetically Engineered Food Campaign in Turkey. Global Media Journal, 5(2), 23.

Phing, A. N. M., & Yazdanifard, R. (2014). How does ALS Ice bucket challenge achieve its viral outcome through marketing via social media?. Global Journal of Management and Business Research.

Ponte, S., Richey, L.A., & Baab, M. (2009). Bono’s Product (RED) Initiative: corporate social responsibility that solves the problems of “distant others”. Third World Quarterly, 30(2), pp. 301-318

Shildrick, T., (2018). Lessons from Grenfell: Poverty propaganda, stigma and class power. The Sociological Review Monographs, 66(4), pp. 783–798

von Engelhardt, J., Jansz, J., (2014). Challenging humanitarian communication: an empirical exploration of "Kony 2012". The International Communication Gazette, p. 1-21

NB: La lista dei testi d'esame potrebbe subire delle variazioni. La lista completa verrà pubblicata a ridosso dell'inizio delle lezioni sia su questa pagina che sugli spazi virtuali del corso. 

Metodi didattici

La partecipazione attiva in classe di studenti e studentesse è una parte importante di questo corso. Alcuni delle lezioni saranno principalmente frontali, ma nella maggior parte degli incontri d'aula l'aspettativa è di poter creare un confronto attivo tra i partecipanti e le partecipanti. Verranno impiegate slides, video e altri contenuti mediali. Sono previste 2 o 3 lezioni tenute da esperte di temi legati alla comunicazione umanitaria e al fundraising. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti frequentanti

Presentazione di gruppo........... 30%
Prova finale………………………………………………….70%

Presentazione individuale o di gruppo:

Gli studenti e le studentesse si dovranno organizzare in maniera autonoma per costruire un gruppo e definire i contenuti da presentare in classe su di un argomento di loro interesse. Gli studenti e le studentesse potranno, per esempio, analizzare criticamente una campagna di comunicazione umanitaria o sociale a loro scelta, progettare e presentare un concept per una campagna da loro ideata, o presentare una riflessione su alcuni temi sviluppati durante il corso. Per questa attività è previsto un uso sostanziale del materiale didattico e delle letture. Alla fine di ogni presentazione ci sarà spazio per un dialogo interattivo con il resto della classe. Le presentazioni saranno programmate intorno alla quarta settimana di lezione e si terranno entro la fine del semestre.

In generale la presentazione di gruppo verrà così valutata:

18-23: presentazione sufficientemente ben organizzata, scarsa proprietà d'analisi, presentazione fortemente descrittiva, utilizzo di un linguaggio complessivamente corretto;

24-27: presentazione ben organizzata, adeguata discussione dei temi scelti, capacità di analisi buone, anche se non particolarmente articolate, utilizzo di un linguaggio corretto;

28-30: presentazione ottimamente organizzata, ottima discussione dei temi scelti, buone capacità di analisi e di critica, padronanza della terminologia specifica;

30L: presentazione eccellente e molto approfondita ed esaustiva, ottima capacità di analisi critica e di collegamento, padronanza della terminologia specifica;


Esame finale

L'esame finale verterà su tutte le letture richieste agli studenti frequentanti. L'esame si terrà in forma scritta e consterà in 3 domande ed avrà una durata di 75 minuti.

In generale l'esame finale verrà così valutato:

18-23: preparazione e capacità di analisi sufficienti ma relative ad un numero limitato di argomenti affrontati nel corso, utilizzo di un linguaggio complessivamente corretto;

24-27: preparazione tecnicamente adeguata ma con alcuni limiti rispetto agli argomenti trattati, capacità di analisi buone, anche se non particolarmente articolate, espresse in un linguaggio corretto;

28-30: ottima conoscenza di un ampio numero di temi affrontati nel corso, buone capacità di analisi e di critica, padronanza della terminologia specifica;

30L: conoscenza eccellente e molto approfondita ed esaustiva dei temi affrontati nel corso, capacità di analisi critica e di collegamento, padronanza della terminologia specifica;

NB La partecipazione attiva al corso verrà considerata positivamente e potrà comportare un arrotondamento al valore più alto del voto in caso di presenza di decimali.

Studenti NON frequentanti:

Prova finale…………………………..100%


Prova finale:

L'esame finale sarà in forma scritta e verterà su tutte le letture in programma (sia obbligatorie che suggerite). La prova consterà in un totale di 5 domande per una durata complessiva di 120 minuti. 

Si applicano le stesse indicazioni per gli studenti frequentanti (vedi sopra).

Strumenti a supporto della didattica

Letture frontali e seminariali, uso di slides, video, siti web, report, e case studies, interventi di professionisti e professionisti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Chiara Gius

SDGs

Sconfiggere la povertà Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Lotta contro il cambiamento climatico

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.