93595 - ANTROPOLOGIA POLITICA E DELLA COMUNICAZIONE

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Marco Traversari
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-DEA/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Società e culture del Mediterraneo: istituzioni, sicurezza, ambiente (cod. 5696)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a presentare i concetti teorici di base utili a studiare e analizzare le diverse forme che il potere assume nelle organizzazioni sociali umane e i modi in cui si manifesta e si consolida grazie a diversi strumenti di comunicazione, oltre alle conseguenze che questo provoca in termini di stratificazione, discriminazione, gerarchie. Il corso si propone di presentare i casi etnografici classici della letteratura per rafforzare una capacità ampia di riconoscere il carattere storico dei processi di costruzione del potere e il carattere ideologico delle rappresentazioni che lo legittimano, a partire da condizioni differenti della vita sociale. Al termine del corso lo studente acquisisce la capacità di individuare e inquadrare teoricamente le dinamiche che percorrono le società in termini di competizione per il potere e uso legittimo (o meno) della forza, di controllo della comunicazione e orientamento delle coscienze e di costruzione del consenso e legittimazione degli assetti politici.

Contenuti

Il corso di Antropologia politica e della comunicazione sarà diviso in due parti. Nella prima saranno analizzati alcuni concetti essenziali per comprendere le forme e i metodi dell'analisi antropologica contemporanea attraverso lo studio dello sviluppo storico della disciplina.

La seconda parte sarà dedicata al tema della violenza strutturale (Farmer) e violenza simbolica (Bourdieu) come elementi costitutivi e necessari del concetto, nell'ambito delle scienze sociali, di guerra.

Sul piano della configurazione storica e e geografica ci muoveremo a partire dall'analisi etnografica di due conflitti, ancora aperti in Europa, al fine di elaborare una riflessione antropologica su alcuni processi culturali che, nell'antropologia interpretativa e postmoderna, sono considerati rilevanti nella genesi dei conflitti bellici contemporanei.

I campi etnografici presi in esame sono l'Irlanda del Nord e le aree russofone coinvolte nel conflitto  tra Ucraina e Russia. Nei due casi l'analisi antropologica avrà come oggetti di studio nelle lezioni frontali e nei momenti di dibattito in aula, la rappresentazione mediatica (social media) della guerra,il ruolo e le forme degli etnonazionalismi all'origine del conflitto, le rappresentazioni iconiche della violenza a partire dai murales e dai segni che marcano le identità culturali nelle aree urbane investite dalla guerra.

Inoltre, ci muoveremo, sul piano etnografico, dalla situazione culturale e geopolitica dei Balcani e in specifico focalizzeremo l'attenzione sulle aree culturali e nazionali della Croazia e della Bosnia, mostrando come il conflitto, ufficialmente chiuso con gli accordi di Dayton, persista nei processi di significazione simbolica in alcuni segmenti della  sfera pubblica ( Habermas) delle società prese in esame.

Nella parte finale del corso il materiale raccolto in questi contesti di postguerra sarà messo a confronto con alcuni lavori etnografici in corso nei territori ucraini e russi e in particolare nelle zone dove il conflitto è terminato e gli antropologi impegnati nella ricerca possono agire con meno difficoltà nel posizionarsi sul campo.

Tra gli argomenti presi in esame nel lavoro comparativo tratteremo il ruolo della memoria pubblica, i processi mediatici di pseudospeciazione culturale e il ruolo dei corpi nelle forme materiali del combattimento tra avversari. Un insieme, come vedremo, di fenomeni culturali e fatti sociali di significazione semiotica e politica che negano la retorica della guerra pulita, senza corpi ma solo droni, mostrando al  contrario la veridicità degli assunti alla base della ricerca di Bruno Latour quando scrive che "non siamo mai stati moderni". 

Testi/Bibliografia

A. Dal Lago, M. Traversari, A cosa servono le scienze sociali, 2023, Ronzani Editore (obbligatorio)

U.Fabietti, Materia Sacra, R. Cortina Editore, Milano, 2015 

M. Traversari, Antropologia dell'etnonazionalismo nei Paesi Baschi, 2021, Ledizioni, Milano

AA.VV, Epistemologie, Milano 2023, Mimesis

A. Dal Lago, Sangue nell'ottagono, Il Mulino, Bologna, 2022

Chapoutout, Le leggi del sangue, Einaudi, 2022

R.Guolo, Una salvezza impossibile, Alfred Metraux, tra antropologia e vita,Meltemi, 2023, Milano

 

 

Metodi didattici

Lezione frontale

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione per i frequentanti si baserà sulla produzione durante il corso di un testo inerente le tematiche prese in esame. Il lavoro sarà discusso in aula. La valutazione ottenuta in questa fase sarà integrata nell'esame orale che consisterà nella discussione di un testo presente nella bibliografia allegata al programma. Per i non frequentanti la prova di esame consisterà nella produzione di due testi scritti da inviare al docente entro la fine del mese di marzo e nella discussione di essi nella prova orale insieme alla verifica dei contenuti trattati nel corso e nella lettura di un testo proposto in bibliografia. Si consiglia di frequentare il corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Traversari