87371 - STORIA DELLA SCIENZA ANTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Matteo Martelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

Attraverso lo studio di fonti primarie e delle principali correnti interpretative moderne, lo studente acquisterà gli strumenti intellettuali utili a: leggere e interpretare criticamente opere, pratiche e teorie scientifiche dell’antichità; sviluppare sensibilità storico-filologica sui meccanismi della loro trasmissione e le ragioni della loro influenza.

Contenuti

Scienza e tecnologia dei colori nell’antichità

Newton scoprì che la luce si scompone in sette colori fondamentali quando attraversa un prisma di vetro. Ma come furono concepiti i colori nella filosofia naturale antica e quali teorie furono sviluppate per spiegarne l’origine e le proprietà? I colori erano considerati una proprietà primaria dei corpi naturali oppure semplici emanazioni indipendenti dalla composizione dei corpi? Trasformare il colore di un corpo significava trasformarne la natura profonda? Il corso intende rispondere a queste domande, analizzando le teorie dei colori sviluppate a partire dalla filosofia greca classica fino alla tarda-antichità. Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra teorie della percezione, teorie della materia, e pratiche artistiche, tintorie ed alchemiche antiche.

Argomenti

Colori, elementi e atomi. Le teorie di Empedocle e Democrito

La teoria della materia (chōra), i metalli e i colori nel Timeo di Platone

Aristotele sui colori dei corpi e l’arcobaleno; tinture nello scritto pseudo-aristotelico Sui colori

La nascita dell’alchimia greco-egiziana e la trasmutazione della materia: lo Pseudo-Democrito e Zosimo di Panopoli

L’alchimia tardo-antica nel contesto delle scuole filosofiche alessandrine

Testi/Bibliografia

1) Una selezione di fonti antiche in traduzione relative ai temi sopra delineati sarà resa disponibile su Virtuale.

2) Alberto Jori, “La teoria aristotelica dei colori tra fisica e fisiologia”, Medicina nei secoli 32 (2020): pp. 491-542 (disponibile su Virtuale)

3) Maria Michela Sassi, Le teorie della percezione in Democrito (Firenze: La Nuova Italia, 1978), pp. 77-109 e 133-149 (disponibile su Virtuale)

4) Matteo Martelli, L’alchimista antico. Dall’Egitto greco-romano a Bisanzio (Milano: Editrice Bibliografica, 2019), pp. 1-118 (disponibile su Virtuale)

5) Due saggi a scelta dall’elenco seguente (disponibili su Virtuale):

  • Maria Fernanda Ferrini, Pseudo-Aristotele, I colori (Pisa: ETS, 1999), pp. 18-46.
  • Katerina Ierodiakonou, “Aristotle and Alexander of Aphrodisias on Colour”, in B. Bydén, F. Radovic (eds.), The Parva naturalia in Greek, Arabic and Latin Aristotelianism (Cham: Springer 2018), pp. 77-90.
  • Katerina Ierodiakonou, “Empedocles on Colour and Colour Vision”, Oxford Studies in Ancient Philosophy 29 (2005): 1-37.
  • Mark Eli Kalderon, “Timaeus on Colour Mixture”, Oxford Studies in Ancient Philosophy 61 (2022): 63-101.
  • Matteo Martelli, “Transmuting tinctures. Water of sulphur, quicklime, and ‘washes’ in Graeco-Egyptian alchemy”, Technai 13 (2022): 115-142.
  • Kelli Rudolph, “Democritus’ Theory of Colour’, Rhizomata 7.2 (2019): 269-305.
  • Maria Michela Sassi, “Sul colore dell’oro”, in M. Tortorelli Ghidini (a cura di), Aurum. Funzioni e simbologie dell’oro nelle culture del Mediterraneo antico (Roma: L’«Erma» di Bretschneider, 2014), pp. 349-359.
  • Peter Struycken, “Colour Mixture according to Democritus and Plato”, Mnemosyne 56.3 (2003). 273-305.
  • Cristina Viano, “Corpi e metalli: le «Meteore» del Timeo”, in C. Natali, S. Maso (a cura di),Plato Physicus. Cosmologia e antropologia nel Timeo (Amsterdam: Hakkert, 2003), pp. 207-223.

Studenti non frequentanti

Gli studenti non frequentanti dovranno completare la lettura di quattro saggi tra quelli elencati al punto 5 della bibliografia.

 

Metodi didattici

Lezioni frontali sulle tematiche del corso.

Lettura, commento e discussione di passi scelti tratti dalle fonti primarie.

Gli studenti, inoltre, saranno incoraggiati ad approfondire argomenti specifici con ricerche mirate che potranno presentare durante il corso (sia individualmente sia in gruppo).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di valutare le competenze e le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente a partire dalle lezioni, dalla bibliografia e dalla lettura commentata dei testi. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, congiunta alla loro rielaborazione critica, e alla padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni sufficienti o poco più che sufficienti (18-22). Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Diapositive digitali, fotocopie, e materiale multimediale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Martelli

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.