77767 - CHIMICA E DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI I

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Cristina Chiavari
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: CHIM/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Giorgia Sciutto (Modulo 1) Cristina Chiavari (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente possiede conoscenze relative alla composizione, struttura, proprietà e trasformazioni chimiche dei materiali impiegati per la realizzazione di dipinti murali e delle tecniche cromatografiche e spettroscopiche per la loro caratterizzazione. In particolare, è in grado di: - conoscere e classificare pigmenti, leganti, vernici adesivi e relative loro trasformazioni chimiche; - conoscere le tecniche diagnostiche più utili per la caratterizzazione dei suddetti materiali.

Contenuti

  • Interazione manufatto ambiente: degrado e diagnostica dello stato di conservazione
  • Materiali e metodi per il restauro
  • Caratterizzazione dei materiali e dei loro prodotti di degrado, tramite metallografia con microscopia ottica ed elettronica a scansione con microanalisi (SEM-EDAX) e Fluorescenza Raggi X portatile, FTIR (MIR e FIR) e microscopia FTIR, diffrattometria RX.

Testi/Bibliografia

  1. Lucidi ed appunti di lezione
  2. M.Matteini, R.Mazzeo, A.Moles. Chemistry for restoration: painting and restoration materials. Nardini editore, Firenze 2016.
  3. M.Marabelli.Conservazione e restauro dei metalli d'arte. Roma. Accademia del Lincei, Anno CCCXCII, 1995.
  4. R. Mazzeo, “Patine su manufatti metallici†in Le patine: genesi significato e conservazione, Nardini Editore, Kermesquaderni, pp.29-43, 2005
  5. Licia Vlad Borrelli, Restauro archeologico. Storia e materiali. Viella Editore, 2003.
  6. E. Formigli. I grandi bronzi antichi. Le fonderie e le tecniche di lavorazione dall'età arcaica al Rinascimento. Nuova Immagine Editrice, 1999.

Metodi didattici

Il corso sarà costituito da lezioni in aula con presentazioni power point e proiezioni di video e 16 ore di laboratorio incentrato sulla caratterizzazione di manufatti metallici

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame finale consiste in una discussione orale sugli argomenti trattati durante il corso ed ha come obiettivo quello di verificare se le conoscenze teoriche acquisite rispecchino una visione organica delle tematiche del corso.

Gli studenti otterranno un punteggio buono o eccellente se dimostreranno una conoscenza critica degli argomenti e se saranno in grado di applicare conoscenze teoriche a casistiche pratiche.

Se le conoscenze verificate saranno di solo natura mnemonica con limitata abilità di sintesi ed analisi, il punteggio sarà da discreto a sufficiente. La valutazione sarà insufficiente nel caso lo studente presenti importanti lacune o la non comprensione di argomenti chiave del corso.

Gli argomenti trattati durante le sessioni di laboratorio saranno parte integrante dell'esame orale.

Al termine l'insegnante assegna un punteggio che va da 18/30 a 30/30 con possibilità di Lode.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, PC, laboratorio didattico di diagnostica e restauro

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Cristina Chiavari

Consulta il sito web di Giorgia Sciutto