73761 - ARCHEOLOGIA TARDO-ANTICA E MEDIEVALE

Anno Accademico 2023/2024

  • Moduli: Maria Cristina Carile (Modulo 1) Debora Ferreri (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente conosce le problematiche e le metodologie che l'archeologo affronta nello studio delle testimonianze materiali dell'età tardoantica e medievale in Europa e nel Mediterraneo. Inoltre è in grado di condurre una ricerca autonoma in modo efficace e metodologicamente corretto utilizzando una pluralità di fonti informativi.

Contenuti

Il corso è diviso in due parti, una generale e una monografica, affrontate dalle docenti all’interno di entrambi i moduli e prevederà:

  • 16 h di lezione frontale in cui si affronteranno la questione delle forme dell'insediamento fra tardoantico e medioevo con particolare riguardo per l'incastellamento, osservando il dibattito storiografico;
  • 40 h di lezione in situ presso il sito del castello di Rontana (8h al giorno per cinque giorni): in cui  si farà lezione confrontandosi direttamente con le evidenze archeologiche dalle murature alle stratigrafie e si svolgeranno attività pratiche, che comprenderanno lo scavo, il rilievo e lo studio dei materiali.

Questa formula sperimentata a partire dall'a.a. 2022-2023 permette agli studenti di beneficiare  di un'esperienza unica, che non può trovare sovrapposizioni con altri insegnamenti, e di raggiungere obiettivi didattici e formativi con facilità ed efficacia.

Il corso si collega ad alcune ricerche delle docenti e prevede la possibilità per gli studenti di partecipare agli scavi archeologici e allo studio dei reperti dei contesti tardoantichi e medievali di cui si occupano.


Testi/Bibliografia

Introduzione generale (obbligatorio):

Enrico Cirelli, Archeologia e cultura materiale nel medioevo, BUP, Bologna, 2020.

Testi consigliati (obbligatori per i non frequentanti):

Lorenzo Tanzini e Francesco Paolo Tosco, Un Medioevo mediterraneo, Carocci editore, Roma, 2020.

Corso monografico: I castelli nel Medioevo italiano.

Testi obbligatori:

Aldo Settia, Castelli medievali, il Mulino, Bologna, 2017.

Testi consigliati (obbligatori per i non frequentanti):

Enrico Cirelli, Debora Ferreri, Vivere e morire nel castello di Rontana. Lo sfruttamento del gesso in un castello di fondazione medievale, in Lo sfruttamento del gesso in un insediamento di fondazione medievale nella vallata del Lamone, in LUCCI S., PIASTRA S. (a cura di), I gessi di Brisighella e Rontana, Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia s. II, 28, pp. 545-568.

(https://www.academia.edu/13437275/VIVERE_E_MORIRE_NEL_CASTELLO_DI_RONTANA._LO_SFRUTTAMENTO_DEL_GESSO_IN_UN_INSEDIAMENTO_DI_FONDAZIONE_MEDIEVALE_DELLA_VALLATA_DEL_LAMONE)

Debora Ferreri, Enrico Cirelli, Le trasformazioni della vallata del Lamone e dei passi Appenninici tra Esarcato e Regno d’Italia nel Medioevo (VI-XII secolo), in Medioevo nelle valli. Insediamento, società, economia nei comprensori di valle tra Alpi e Appennini, a cura di Federico Marazzi e Chiara Raimondo, Volturnia edizioni, 2019, pp. 101-117.


Metodi didattici

Il corso è articolato in lezioni frontali, lavoro in situ, confronto diretto con le evidenze archeodogiche e discussione dei dati presentati con gli studenti. Saranno anche proposti approfondimenti al cospetto dei materiali (in laboratorio).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

a prova d'esame mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:

  • conoscenza approfondita degli argomenti e della strumentazione critica illustrati durante le lezioni frontali o apprese dai testi in programma;
  • capacità di impiegare tali strumenti per confrontarsi con le immagini proposte al candidato dall'esaminatore;
  • comprensione della propria posizione in relazione alla storiografia in esame, tenendo conto della propria capacità di elaborazione culturale come di un imprescindibile condizionamento.

La prova d'esame è svolta in forma orale e prevede una valutazione in trentesimi. Il relatore sottoporrà delle immagini tratte dai testi in programma o dalle lezioni in aula. Ci si aspetta che l'esaminato/a le riconosca sapendo collocarle nell'ambito cronologico, geografico e storico di riferimento, discutendone i rapporti con altre opere. Anche per questo motivo è obbligatorio presentarsi all'esame fisicamente forniti dei testi.

Come secondo le linee guida fornite dall'Ateneo, si noti che:

  • la dimostrazione del possesso di una visione organica dei temi affrontati a lezione o all'interno dei testi d'esame congiunta alla loro utilizzazione critica, di una padronanza espressiva e del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30);
  • la conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27);
  • lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-22).
  • lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Durante la lezione saranno presentati siti e tematiche attraverso semplici proiezioni su schermo e con planimetrie e testi distribuiti in classe e lasciati a disposizione dei non frequentanti sulla piattaforma Virtuale.unibo.it.  

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.


Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Cristina Carile

Consulta il sito web di Debora Ferreri

SDGs

Istruzione di qualità Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.