29627 - CARATTERI DISTRIBUTIVI DEGLI EDIFICI II (A)

Anno Accademico 2022/2023

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 9265)

    Valido anche per Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 9265)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del modulo lo studente possiede conoscenze approfondite dei differenti impianti tipologici, analizzati anche attraverso lo studio delle unità architettoniche stesse, e della loro implicazione nella composizione architettonica. Lo studente comprende i caratteri architettonici non solo dal punto di vista distributivo, ma anche dal punto di vista tipologico, costruttivo e formale. Approfondisce le conoscenze già acquisite nel precedente modulo ed è capace di individuare le diverse tipologie edilizie che si sono consolidate lungo il processo storico della cultura architettonica occidentale.

Contenuti

Il corso, integrato al Laboratorio di Progettazione Architettonica II, si propone come contributo analitico utile a fornire allo studente gli strumenti essenziali per la comprensione delle relazioni tra alloggio, unità abitativa ed isolato, come elementi specifici che definiscono la struttura della città.
A partire dalla definizione del tipo architettonico e del carattere della singola unità abitativa si riconosceranno ed analizzeranno i diversi modelli di aggregazione degli elementi all'interno del tessuto urbano evidenziandone le modalità di occupazione del suolo e la genesi formale. Le lezioni saranno incentrate sull'analisi della residenza urbana a partire dalla scala dell'alloggio e delle sue parti, per arrivare a quella dell'edificio e della sua aggregazione negli spazi della città, mettendo a fuoco quelle che sono le relazioni essenziali che la singola cellula abitativa instaura con la strada, con gli spazi verdi, con lo spazio pubblico e con il costruito stesso, nella dialettica tra architettura e città.

Testi/Bibliografia

- AA.VV., Aspetti e problemi della tipologia edilizia, Cluva, Venezia 1964

- AA.VV. "La formazione del concetto di tipologia edilizia", Cluva, Venezia 1965

- AA.VV. "Rapporti tra la morfologia urbana e la tipologia edilizia", Cluva, Venezia 1966

- Carlos Martì Aris, Le variazioni dell'identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano 1991

- Carlo Aymonino, Il significato delle città, Laterza, Bari 1975

- Carlo Aymonino, Lo studio dei fenomeni urbani, Officina, Roma 1977

- Adolf Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972

- Ernesto Nathan Rogers, Esperienza dell'architettura, Einaudi, Torino 1958

- Aldo Rossi, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966

Metodi didattici

Il modulo didattico si svolgerà attraverso lezioni frontali incentrate sul rapporto tra tipo edilizio e forma urbana e sulla lettura di alcuni “modelli” di sviluppo della città appartenenti alla storia dell'architettura del XX secolo, identificativi di uno specifico modo di intervenire nel tessuto urbano e di uno specifico periodo temporale e culturale. Le lezioni metteranno a fuoco una possibile metodologia di lettura del tessuto edilizio attraverso la definizione di schemi analitici e l'individuazione di temi ed elementi costanti da adottare come termini di confronto tra i diversi modelli presentati.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Periodicamente le lezioni saranno occasione di verifica dello stato di apprendimento dello studente, attraverso discussioni collettive in aula. Gli studenti saranno inoltre chiamati a svolgere un'esercitazione di analisi e lettura dei caratteri di un intervento di tipo residenziale.

Strumenti a supporto della didattica

Lezioni frontali attraverso la proiezione di diapositive, riproduzioni audio e/o video.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Martina D'Alessandro