04491 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI (M-Z)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Paolo Terenzi
  • Crediti formativi: 10
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Paolo Terenzi (Modulo 1) Paolo Terenzi (Modulo 2) (Modulo 3)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 3)
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche (cod. 8048)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mette a tema il ruolo che ha la cultura nelle relazioni sociali e nei processi istituzionali. In particolare, la cultura viene analizzata come una delle principali risorse dei gruppi sociali, dei popoli e delle nazioni e, dunque, come un punto di osservazione per analizzare i grandi temi (geopolitici, economici, religiosi) che dominano lo scenario internazionale. Al termine del corso lo studente conosce le differenti proposte che la sociologia, a partire dai classici, ha elaborato in merito alle relazioni tra società, cultura, ed è in grado di individuare e analizzare le dinamiche culturali sottese ai processi sociali che si sviluppano su scala locale e/o su scala internazionale.

Contenuti

Tutti gli studenti di questo corso sono tenuti ad iscriversi alla lista di distribuzione attivata dal docente

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e poi seleziona la seguente lista

paolo.terenzi.sociologia2021

 

Il corso adotta una modalità di organizzazione della didattica che prevede la suddivisione in due sezioni di diversa durata. La prima sezione è composta da lezioni frontali (32 ore) e si articola in parte I e parte II del corso, con relative prove intermedie. Questa sezione si propone di introdurre gli studenti all’acquisizione degli strumenti concettuali e teorici fondamentali della disciplina. La seconda sezione è organizzata secondo modalità seminariale (14 ore), ed è mirata all’applicazione delle conoscenze, e al loro approfondimento. In questa sezione denominata (parte III del corso) gli studenti sono tenuti a presentarsi al seminario avendo già letto il materiale assegnato ed essendo preparati per una partecipazione attiva in aula. Nella sezione seminariale gli studenti si divideranno in 4 gruppi (la cui composizione del gruppo seminario rimarrà fissa tutte le settimane), che affronteranno tutti lo stesso programma: 3 gruppi svolgeranno il seminario in presenza e un gruppo svolgerà il seminario in modalità remota su MS TEAMS. Per ciascuno studente, dunque, sono previste complessivamente 46 ore d’aula (32 ore iniziali di lezioni frontali e 14 ore di seminario).

Parte I. Processi culturali e società: introduzione ai paradigmi classici (16 ore frontali)

Nella parte I si metterà a tema la rilevanza dei paradigmi classici: i paradigmi della struttura (paradigma marxista, paradigma positivista) e il paradigma dell’azione sociale. Per ogni paradigma saranno studiati: la collocazione nel dibattito tra approcci positivisti e approcci interpretativi; la relazione tra individui e strutture sociali; la rilevanza dei fattori materiali e dei fattori ideali; l’impegno con i valori; la concezione del cambiamento sociale e della storia (alternativa tra utopia e realismo).

20 settembre Lezione 1. Il concetto di cultura nelle scienze sociali

23 settembre Lezione 2. Il paradigma marxista

25 settembre Lezione 3. Il paradigma positivista

27 settembre Lezione 4. Il paradigma positivista

30 settembre Lezione 5. Il paradigma dell’azione

2 ottobre Lezione 6. Il paradigma dell’azione

4 ottobre Lezione 7. Il paradigma dell’azione

9  ottobre. Prova intermedia scritta I

Parte II. Processi culturali e società. Sviluppi e dibattiti contemporanei (16 ore frontali)

Nella parte II saranno indagati gli sviluppi contemporanei dei paradigmi studiati in precedenza. Si rifletterà inoltre su questioni oggi rilevanti dal punto di vista socio-culturale.

11 ottobre Lezione 9. Funzionalismo

14 ottobre Lezione 10. Teoria del conflitto

16 ottobre Lezione 11. Teoria critica

18 ottobre Lezione 12. Interazionismo simbolico

21 ottobre Lezione 13. Il costruttivismo

23 ottobre Lezione 14. Drammaturgia sociale

25 ottobre Lezione 15. Teorie della globalizzazione

30 ottobre. Prova intermedia scritta II


Parte III. Relazioni interculturali (14 ore di seminario)

Nella parte seminariale del corso si rifletterà sul ruolo e sulle diverse forme che assumono le relazioni interculturali nel mondo globale 

Seminario 1. Cultura e processi di globalizzazione

Seminario 2. I conflitti culturali

Seminario 3. Il soft power

Seminario 4. Il multiculturalismo

Seminario 5. La comunicazione interculturale

Seminario 6. Etnocentrismo e universalismo

Seminario 7. Il relativismo culturale

Al termine del corso ci si aspetta che lo studente sia in grado di: conoscere analiticamente e criticamente il contributo specifico di autori e scuole; comparare il contributo di autori e scuole su specifiche questioni; individuare autori, opere e paradigmi sociologici che hanno avuto eco anche negli studi di relazioni internazionali; orientarsi nel dibattito su fondamentali problemi di epistemologia e ontologia sociale (individualismo vs olismo; materialismo vs autonomia della cultura; realismo vs costruttivismo sociale; ordine sociale vs conflitto sociale; cosmopolitismo vs comunitarismo); conoscere i paradigmi di lettura principali sul nesso tra cultura e società; conoscere le principali problematiche connesse alla relazioni interculturali nel mondo globale.


Testi/Bibliografia

Lettura propedeutica: prima dell’inizio del corso, tutti gli studenti sono invitati a leggere A. Cavalli, voce “Sociologia”, in “Enciclopedia delle Scienze Sociali” Treccani (il testo è reperibile gratuitamente nel sito della Treccani).

 

Il testi contrassegnati da un * sono quelli che gli studenti sono tenuti a studiare per la preparazione dell'esame (insieme agli appunti delle lezioni, alle slides e ai file allegati nella chat di Teams). Gli altri testi presenti in bibliografia sono indicati per un eventuale approfondimento (a livello personale) dei temi studiati.  

 

Parte I. Cultura e processi sociali: introduzione ai paradigmi classici

 

Lezione 1. Il concetto di cultura nella scienze sociali  

* W. Griswold, Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005: Prefazione; cap. I. La cultura e il diamante culturale; cap. II. Il significato culturale (par. 1; par. 2). pp. 7-44

Lezione 2. Il paradigma marxista

* R. Aron, Le tappe del pensiero sociologico, Mondadori, Milano, 2009, pp. 137-206.

* W. Griswold, Cultura e significato nella sociologia marxiana, in Id., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005, pp. 47-53 

Lezione 3-4. Il paradigma positivista

* G. Poggi, Émile Durkheim, Il Mulino, Bologna, 2003: cap. II. Metodo (pp. 29-57); cap. V. Cos’è la società per Durkheim? )pp. 119-138); cap. VIII. Religione (pp. 193-229).

* W. Griswold, Durkheim e la produzione sociale della cultura, in Id., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005, pp. 75-81.

R. Boudon, Emile Durkheim: la spiegazione delle credenze religiose, in Id., A lezione dai classici, Il Mulino, Bologna, 2003, pp. 131-183.

D. Inglis, Durkheim, l’“Europa” e la Brexit, in Centro Studi Europei, Working Papers, 2/2020 (scaricabile online in modo gratuito).

Lezione 5-7. Il paradigma dell’azione

* G. Poggi, Incontro con Max Weber, il Mulino, Bologna, 2004 (cap. II: Questioni di metodo; cap. III: La concezione weberiana del processo storico-sociale; cap. IV. L’etica protestante; cap. VI. Potere politico e legittimità; cap. VII. Lo stato e il fenomeno burocratico), pp. 27-87; 105-146

* W. Griswold, Il significato culturale, in Id., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005, cap. 2, par. 5, 6, 7, pp. 58-70. 

* P. Portinaro, La sociologia di Max Weber: un’eredità ancora feconda, in D. D’Andrea, C- Trigilia (a cura di), Max Weber oggi. Ripensando politica e capitalismo, il Mulino, Bologna, 2018, pp. 125-145.

R. Boudon, La razionalità del religioso secondo Max Weber, in Id., A lezione dai classici, il Mulino, Bologna, 2003, pp. 281-323. 

 

Parte II. Cultura e processi sociali: sviluppi e dibattiti contemporanei 

Lezione 9. Il funzionalismo

* R.A. Wallace, A. Wolf, Il funzionalismo, in Id., La teoria sociologica contemporanea, il Mulino, Bologna, 2008, pp. 23-54. 

* W. Griswold, Cultura e significato nella sociologia funzionalista, in Id., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005, pp. 53-58 

Lezione 10-11. Teoria critica e teoria del conflitto

* R.A. Wallace, A. Wolf, La teoria del conflitto, in Id., La teoria sociologica contemporanea, il Mulino, Bologna, 2008, pp. 63-115. 

Lezione 12-13. Interazionismo simbolico e costruttivismo

* R.A. Wallace, A. Wolf, L’interazionismo simbolico, in Id., La teoria sociologica contemporanea, il Mulino, Bologna, 2008, pp. 141-174. 

* R. Collins, La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà, in Id., Teorie sociologiche, il Mulino, Bologna, 2006, pp. 269-311.

Lezione 14. Drammaturgia sociale

* G. Gili, La teoria dell’agire sociale in Erving Goffman, in S. Belardinelli (a cura di), Teorie sociologiche dell’azione, FrancoAngeli, Milano, 1999. pp. 188-234. 

Lezione 15. Teorie della globalizzazione 

* R. Marchetti, La politica della globalizzazione, Mondadori, Milano (cap. 1: La globalizzazione: un fenomeno complesso e controverso; cap. 5: La competizione tra diversi progetti di globalizzazione), pp. 16-46; pp. 139-167.

* L. Martell, Sociologia della globalizzazione, Einaudi, Torino, 2011 (cap. IX. Politica, Stato e globalizzazione: la fine dello Stato nazionale e della socialdemocrazia? XI. Antiglobalizzazione e movimenti per la giustizia globale), pp. 221-252; pp. 283-305.


Parte III. Seminario: Relazioni interculturali

Seminario 1. Cultura e processi di globalizzazione  

* R. Marchetti, La politica della globalizzazione, Mondadori, Milano (cap. 3: Aspetti socio-culturali della globalizzazione), pp. 73-89.

* J.N. Pieterse, Globalizzazione e cultura: tre paradigmi, in Id., Mèlange globale. Ibridazioni e diversità culturali, Carocci, Roma, 2005, cap. 3, pp. 59-76. M

C. Reus-Smit, Culture, in Id., International Relations. A very short introduction, Oxford University Press, 2020, cap. 7.

Seminario 2. I conflitti culturali  

* C. Tilly, Conflitto sociale, in Enciclopedia delle scienze sociali, Treccani, Roma

* S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano, 2000 (cap. 1, 12) M

A. Panebianco, Perché Huntington non si può ignorare, il Mulino, 2-2015

E. Said, The Clash of Ignorance, The Nation, October 2001. 

Seminario 3. Il soft power  

* J.S. Nye, Smart Power, Laterza, Roma-Bari, cap. 1: Che cos'è il potere negli affari internazionali? (pp. 5-30) ; cap. 4: Il soft power (pp. 98-132). M 

Seminario 4. Il multiculturalismo

* B. Valade, Multiculturalismo, in Enciclopedia del Novecento, III Supplemento Treccani, Roma.

* I. Crespi, Multiculturalismo e rapporto tra culture: sfide, limiti e nuove prospettive, in Id., Cultura/e nella società multiculturale: riflessioni sociologiche, Eum, Macerata, 2015, pp. 97-136. M

Seminario 5. La comunicazione interculturale

* C. Giaccardi, La comunicazione interculturale nell’era digitale, il Mulino, Bologna, 2012, cap. IV. I concetti della comunicazione interculturale; M; cap. V. Condizioni, modelli, prospettive M

Seminario 6. Il relativismo culturale

* R. Boudon, Relativismo e modernità, in Id., Il senso dei valori, il Mulino, Bologna, pp. 189-223. M

Seminario 7. Etnocentrismo e universalismo 

* S. Benhabib, “Nous et les actress”. Etnocentrismo e universalismo, in Id., La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità nell’era globale, il Mulino, Bologna, 2005, pp. 47-75. M

 

Testo per l'esame orale

Gli studenti per la prova orale devono  studiare un testo a scelta selezionato dal seguente elenco

Testi di approfondimento relativi alle parti I e II del corso

J.C. Alexander, Trauma. La rappresentazione sociale del dolore, Meltemi, Roma, 2019. 

U. Beck, La metamorfosi del mondo, Laterza, Roma-Bari, 2017.

D. D’Andrea, C- Trigilia (a cura di), Max Weber oggi. Ripensando politica e capitalismo, il Mulino, Bologna, 2018,

A. Panebianco, L'automa e lo spirito. Azioni individuali, istituzioni, imprese collettive, il Mulino, Bologna, 2009.

A. Pentland, Fisica sociale. Come si propagano le buone idee, Università Bocconi Editore, Milano, 2015. 

C. Tilly, S.G. Tarrow, La politica del conflitto, Bruno Mondadori, Milano, 2011. 

Testi di approfondimento relativi alla parte III (seminariale) del corso

S. Belardinelli, L'ordine di Babele. Le culture tra pluralismo e identità, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2018 + A. Panebianco, S. Belardinelli, All'alba di un nuovo mondo, Il Mulino, Bologna, 2019. 

S. Benhabib, La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità nell’era globale, il Mulino, Bologna, 2005. 

P. Donati, Scoprire i beni relazioni. Per generare una nuova socialità, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2019. 

F. Fukuyama, Identità. La ricerca della dignità e i nuovi populismi, UTET, 2019.

M. Graziano, Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo, il Mulino, Bologna, 2015.

J.S. Nye, Leadership e potere. Hard, soft, smart power, Laterza, Roma-Bari, 2010. 

J.N. Pieterse, Mélange globale. Ibridazioni e diversità culturale, Carocci, Roma, 2005 + R. Boudon, Il relativismo, il Mulino, Bologna, 2020.

 

 

 


Metodi didattici

Parte I e parte II del corso: 32 ore. Queste parti del corso prevedono lezioni frontali, tenute dal docente, attraverso le quali sono presentati e discussi i contenuti in programma. Le lezioni corso sono finalizzate principalmente alla acquisizione di conoscenze (teorie, concetti, processi, testi).

Parte III del corso: 14 ore. Questa parte del corso prevede lezioni seminariali nelle quali è stimolata l’interpretazione critica dei testi, la partecipazione attiva degli studenti, l’interazione tra gli studenti e con il docente. Per favorire questa modalità didattica il gruppo classe che ha frequentato le lezioni frontali è suddiviso in quattro sotto gruppi (3 in presenza e 1 online) di studenti che parteciperanno al seminario 1 volta alla settimana sempre nello stesso gruppo. Gli studenti devono presentarsi in aula avendo già letto il materiale assegnato per quella settimana. Nella prima lezione del seminario, il docente introduce i temi trattati nel seminario e li colloca nel percorso svolto in precedenza. Le successive lezioni saranno organizzate secondo questa modalità:

- introduzione e organizzazione dei lavori da parte del docente

- presentazione in aula dei testi assegnati

- discussione in aula con il docente

- introduzione del docente al tema e ai testi della lezione seminariale della settimana successiva. Il docente colloca i testi da leggere nel quadro complessivo del seminario e del corso.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti frequentanti

La modalità di verifica per gli studenti frequentanti comprende:

- prove in itinere durante il corso (incidenza complessiva sul voto finale 2/3)

- prova orale finale che si svolge nella sessione di esami (incidenza sul voto finale 1/3)

Prove in itinere

Il voto complessivo delle prove in itinere è la media ponderata delle valutazioni ottenute nella prova intermedia scritta parte I (incidenza 25%), nella prova intermedia scritta parte II (incidenza 25%), nelle prove della parte III (seminariale) (incidenza 50%).  

Modalità di verifica parte I. Prova intermedia scritta: 8 domande a risposta aperta, tempo a disposizione 50 minuti. La prova di svolge il 9 ottobre.

Modalità di verifica parte II. Prova intermedia scritta: 8 domande a risposta aperta, tempo a disposizione 50 minuti. La prova si svolge il 30 ottobre.

Modalità di verifica parte III. La valutazione della parte seminariale si svolgerà secondo le seguenti modalità

  • memorandum scritto su un testo assegnato dal docente tra quelli previsti per le lezioni seminarili e partecipazione al dibattito in aula (incidenza 15% del voto parte III: massimo 4,5 punti).
  • redazione di power point (o simile) di uno dei testi assegnati per una lezione seminariale e presentazione in aula e/o partecipazione nel ruolo di leader al dibattito in aula (incidenza 25% del voto parte III: massimo 7,5 punti)
  • partecipazione attiva al seminario (incidenza 10% del voto della parte III: massimo 3 punti)
  • prova finale scritta take-home (incidenza 50% del voto della parte III: massimo 15 punti)

Cos'è il memorandum? Ogni studente è tenuto a scrivere un memorandum (lunghezza minima 300 parole, massima 400 parole) su un testo assegnato dal docente tra quelli previsti per le lezioni seminariali. Il memo deve essere inviato per mail al docente 24 ore prima dello svolgimento del seminario. Il memo non è un riassunto, ma un commento critico al testo letto, in particolare lo studente: a) individua e sintetizza la tesi di fondo del paper; b) si confronta in modo critico con questa tesi formulando un paio di domande; c) riporta due brevi citazioni che ritiene particolarmente stimolanti per la discussione in aula. Il memo non è un insieme di appunti, ma ha la forma di un testo compiuto e grammaticalmente corretto. Chi è prenotato per il memo è tenuto anche a postare una domanda sul paper nella relativa chat di Teams 72 ore (tre giorni) prima del seminario, in questo modo si favorisce la circolazione previa delle domande e il dibattito in aula. Se la domanda che lo studente aveva in mente di porre è già stata postata nella chat, dovrà esserne formulata un'altra domanda.

Come ci si prenota per il memorandum?

A fine ottobre il docente condivide con gli studenti un calendario online, attraverso di esso gli studenti potranno effettuare la prenotazione per inviare il memo in una determinata settimana.

Che caratteristiche ha la presentazione? 

Lo studente è tenuto a preparare un power point (o simile), di minimo 4 slides (massimo 6 slides), per la presentazione in aula su uno dei testi assegnato dal docente tra quelli previsti per la lezione seminariale della settimana. Chi prepara il power point presenterà il paper in aula e/o assumerà un ruolo di leader nel dibattito in aula il giorno del seminario. Il power point è da mandare via mail al docente 24 ore prima del seminario    

Come ci si prenota per la presentazione?

A fine ottobre il docente condivide con gli studenti un calendario online, attraverso di esso gli studenti potranno effettuare la prenotazione per inviare il memo in una determinata settimana. La settimana scelta per la presentazione deve essere diversa dalla settimana in cui lo studente prepara il memo. 

Cosa di intende con partecipazione attiva al seminario?

Lo studente è invitato a partecipare e a prendere parte in modo attivo alla discussione in aula. In modo particolare, saranno valutate le risposte che è in grado di dare alle domande poste dal docente durante il dibattito o dai colleghi che hanno scritto i memos. 

Cos'è e come viene valutata la prova finale take-home?

La prova finale scritta si svolgerà secondo la modalità take-home.  La prova avrà luogo al termine delle lezioni seminariali entro una data definita dal docente e comunicata a fine ottobre. Nella valutazione della prova  saranno considerate in particolare la chiarezza, la correttezza espositiva, la capacità di fare connessioni tra le diverse tematiche affrontate, la capacità di attualizzare e di applicare le conoscenze acquisite, la conoscenza dei testi in programma.

Insufficienza: conoscenza neppure approssimativa dell’argomento o non corretta

18-21: conoscenza elementare dell’argomento, e/o non sempre corretta, parziali capacità argomentative e di rielaborazione

22-25: conoscenza soddisfacente dell’argomento, capacità di argomentazione e di rielaborazione abbastanza solide

26-29: conoscenza buona o molto buona dell’argomento, capacità di argomentazione e di rielaborazione buone o molto buone

30: conoscenza precisa dell’argomento, capacità di argomentazione e di rielaborazione ottime

30 e lode: conoscenza precisa dell’argomento, capacità di argomentazione e di rielaborazione ottime, pertinente rielaborazione personale delle conoscenze, riferimenti anche a fonti bibliografiche reperite autonomamente.

Studenti non frequentanti 

Chi non svolge le prove in itinere, oppure chi è assente o non ottiene la sufficiente in due valutazioni su tre, dovrà:

- svolgere una prova scritta con 16 domande a risposta aperta (tempo 100 minuti) sulla parte I e parte II del corso

- scrivere un paper della lunghezza di 5000 parole, su un tema assegnato dal docente, relativo alla parte seminariale del corso

- sostenere l'esame orale

Esame orale finale

L’esame orale finale si svolge durante gli appelli di esame, verte su in libro scelto dallo studente all’interno dell’elenco indicato di seguito dal docente e anche sui concetti fondamentali trattati in aula durante del corso (incidenza sul voto finale: 1/3). È obbligatorio per tutti.

- Chi ha ottenuto un voto uguale o superiore a 18 in tutte le tre prove in itinere può iscriversi direttamente alla prova orale finale.

- Chi ha ottenuto un voto uguale o superiore a 18 soltanto in due prove in itinere, deve affrontare una prova orale di recupero sulla parte non superata, da sostenere contestualmente all'esame orale finale, entro l'appello di settembre 2021 (compreso).

- Chi non svolge le prove parziali, oppure chi è assente o non supera due prove parziali, dovrà svolgere una prova scritta con 15 domande a risposta aperta (tempo 100 minuti) su tutto il programma sopra indicato.


Rifiuto del voto

Chi ha sostenuto e superato tutte tre le prove intermedie, può rifiutare il voto ottenuto in una singola prova intermedia. In questo caso lo studente riporterà la relativa parte di programma in sede di esame orale. Lo studente che intende rifiutare il voto di una prova dovrà comunicarlo via mail al docente entro 3 giorni dalla pubblicazione dei risultati della terza prova intermedia. Lo studente ha anche il diritto di rifiutare il voto finale (comprensivo di scritto e orale) proposto dal docente. In questo caso, lo studente dovrà rifare l’esame scritto su tutto il programma (vedi sopra) nell’appello di recupero e poi l’esame orale.


Strumenti a supporto della didattica

Video proiettore 

MS Teams 

Orario di ricevimento

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