- Docente: Marco Solaroli
- Crediti formativi: 6
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - acquisisce ed approfondisce la conoscenza degli aspetti performativi, organizzativi, gestionali e artistico-professionali legati alle discipline musicali, privilegiando l'esperienza pratica del canto corale; - integra le conoscenze relative all'esecuzione vocale con le conoscenze di tipo storico, teorico e critico.
Contenuti
Il programma del corso laboratoriale è dedicato all’analisi della popular music. Si articola in due sezioni consequenziali e complementari, nelle quali sia concetti teorici sia progetti di ricerca empirica saranno oggetto di ricostruzione, presentazione e discussione grazie ad uno specifico percorso applicativo di analisi, individuale o in gruppo, che verrà illustrato nel corso del primo incontro.
La prima sezione si focalizza sullo stato dell’arte teorico, definendo e integrando tra loro concetti provenienti dalla sociologia della cultura e della musica; dagli studi culturali sulle sottoculture giovanili, i media e la musica; e dal settore interdisciplinare dei popular music studies. A partire da alcuni autori oggi considerati classici, scopo di questa prima sezione è ricostruire i dibattiti e i temi centrali del campo di studi e offrire una cassetta degli attrezzi concettuale per poter analizzare la dimensione sociale, culturale, economica e tecnologica della popular music.
La seconda sezione si focalizza sulle metodologie e i risultati di diverse ricerche empiriche, svolte nel corso degli ultimi due decenni soprattutto in Inghilterra, Italia, Spagna e Stati Uniti. Tali ricerche hanno indagato, tra gli altri, temi come le pratiche sociali di produzione e consumo della popular music in relazione all’evoluzione e innovazione delle tecnologie analogiche e digitali; le relazioni tra sottoculture giovanili, culture urbane e industria musicale; l’organizzazione e il ruolo dei festival musicali urbani; i processi di istituzionalizzazione e i conflitti simbolici su gerarchie e valori interni a diversi campi musicali (ad es. ‘indie’, jazz, hip hop e rap); il ruolo politico e identitario di diverse forme di popular music.
Modalità di iscrizione:
Gli studenti che intendono partecipare sono tenuti ad inviare una mail al docente entro e non oltre il giorno di inizio del corso.
Testi/Bibliografia
La bibliografia è costituita da una monografia e una dispensa (di 6 saggi, disponibili online), per un totale complessivo di pagine equivalente a due monografie. Si consiglia fortemente lo studio dell’intera bibliografia, ma si precisa che l’attività applicativa di analisi, individuale o in gruppo, verterà su alcuni testi selezionati.
- Thornton, S. (1995) Dai club ai rave. Musica, media e capitale sottoculturale, trad it. Milano, Feltrinelli, 1998.
- Spaziante, L. (2008) La musica popular e gli studi culturali, in C. Demaria e S. Nergaard (a cura di), Studi culturali. Temi e prospettive a confronto, Milano, McGraw-Hill, pp. 255-291.
- Magaudda, P. (2009) Il rischio di dilapidare un capitale (sottoculturale). Processi di istituzionalizzazione e conflitti culturali nel «campo» della musica indipendente in Italia, in M. Santoro (a cura di), La cultura come capitale. Consumi, produzioni, politiche, identità, Bologna, il Mulino, pp. 117-140.
- Magaudda, P. (2013) I festival di musica elettronica e le culture giovanili. Successi e fallimenti, dal Sònar ai festival italiani, “Polis”, 27 (1): 55-80.
- Santoro, M. e Solaroli, M. (2013) Ecologia istituzionale di un festival: il caso Umbria Jazz, "Polis", 27 (1): 81-124.
- Barra, L., Manzoli, G., Santoro, M., Solaroli, M. (2019) Un marziano all'Ariston. Mahmood tra televisione, musica, politica e identità, "Studi Culturali", 16 (2): 329-343.
- Bonini, T., Caliandro, A., Anselmi, G. (2019) La diffusione della musica pop nel sistema ibrido dei media: tra piattaforme digitali e broadcaster tradizionali, "Studi Culturali”, 16 (2): pp. 225-256.
Metodi didattici
Lezioni frontali, visione e discussione di videoclip, lavoro in gruppo, presentazioni di gruppo.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'attività del corso laboratoriale non dà luogo a un voto di profitto ma a un giudizio di idoneità, che può essere ottenuto a fronte della necessaria frequenza ad almeno due terzi degli incontri e della attiva partecipazione alle attività previste.
Strumenti a supporto della didattica
Proiettore, schermo, diffusori audio, PowerPoint.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Marco Solaroli
SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.