04002 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II (A)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Maura Savini
  • Crediti formativi: 8
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del modulo, lo studente è in grado di affrontare il progetto di architettura con particolare attenzione ai temi dell'edificio pubblico e della sua relazione con la dimensione della città contemporanea.

Contenuti

Il lavoro di progetto si fonda su una tradizione di studi che vede la pratica strettamente interrelata alla riflessione teorica. L’obiettivo è considerare il tema dell’invenzione del progetto di architettura nelle sue relazioni con la costruzione della città, svelando l’ordine sotteso all’evidenza delle forme.

I luoghi e le architetture, realizzate o soltanto ideate, sono considerati come i termini entro cui si definisce il radicamento dell’architettura, lo spazio inteso come scenario della costante reinvenzione in cui vecchio e nuovo sono parte di una medesima rielaborazione.

Il lavoro che il laboratorio si propone ha come oggetto la definizione del progetto di architettura in rapporto alla costruzione dello spazio urbano; se si considera l’architettura come scienza caratterizzata da un suo definito corpus disciplinare, e perciò la si intende come processo di conoscenza dei fatti, ne deriva che la forma coincide con il risultato di questo processo di conoscenza, oltre a essere soluzione adeguata alle esigenze che ne hanno reso necessaria la realizzazione.

Il progetto quindi si formalizza in questa sua dimensione tecnico-pratica, che comporta l’analisi dei modi con cui nel tempo si sono prodotte risposte a questioni determinate - dando luogo a soluzioni tipiche - e che si stacca dalla sua dimensione storica proprio in quanto tralascia i significati che via via si sono associati alle forme.

Il rapporto che nel progetto si istituisce con la tradizione dell’architettura e con i tipi edilizi in cui si è fissata stabilmente una risposta costruttiva adeguata al problema posto, costituirà dunque il campo di azione privilegiato del lavoro progettuale.

L’ambito principale di applicazione coincide con la città della regione padana e riguarda una questione nota e aperta, oltre che oggetto di particolare attenzione, la trasformazione delle aree militari dismesse, spesso poste in aree di passaggio tra la città storica e la sua espansione. A partire dalla condizione “sospesa” che le contraddistingue, l’ipotesi di trasformazione intende delineare il progetto secondo linee strutturali volte a definirlo come parte di un’ipotesi di costruzione che riguarda l’intera città; il progetto potrà in tal modo misurarsi con la lettura concreta dell’architettura del sito in cui va a disporsi, confrontandosi con le peculiarità dei diversi luoghi, ma al tempo stesso con il carattere chiarissimo e ripetuto del tessuto urbano della città storica, dunque con la trama insediativa, cioè con il concatenamento tra fatti a scala diversa, che lega la forma della “casa” alla divisione e all’occupazione dei lotti, al carattere dei tracciati e dei diversi vuoti urbani.

Il progetto, rivolgendosi a un’esperienza già avviata, guarda alle architetture realizzate con l’intento di cogliere nessi già fissati, guarda alle diverse parti urbane o ai diversi elementi costruiti nel tempo misurandoli con quanto già ideato e realizzato: così facendo sarà possibile reimmettere lo spazio urbano e i modi della sua edificazione dentro il progetto architettonico.

La necessaria ri-formalizzazione che tale rapporto richiede, induce l’approfondimento del rapporto tra nuova ipotesi e città consolidata, tra vecchio e nuovo: cioè a dire, il problema coincide di nuovo, ancora, con la necessità di ragionare sulla trasformazione dei fatti urbani riflettendo sulla loro natura, sui loro caratteri specifici, cosicché comprendere e fare architettura siano di nuovo indissolubilmente legati in un unico procedimento.

Testi/Bibliografia

Bruno, Francesco. Ludwig Hilberseimer. La costruzione di un’idea di città. Il periodo tedesco, Milano: Il Libraccio, 2010 (Milano: Il Libraccio, 2015)

Rational architecture. The reconstruction of the European city, Bruxelles: Editions des Archives d’architecture moderne, 1978;

Focillon, Henry. Vita delle forme. Milano: Minuziano, 1945 (Torino: G.Einaudi, 2002);

Grassi, Giorgio. Scritti scelti 1965 -1999. Milano: F. Angeli, 2000;Grassi, Giorgio. Una vita da architetto. Milano: F. Angeli, 2008;

Hilberseimer, Ludwig. Architettura a Berlino degli anni ‘20, Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli 1981);

Hilberseimer, Ludwig. La natura delle città. Milano: Il Saggiatore, 1969;

Hilberseimer, Ludwig. Mies van der Rohe. Milano: Clup 1984 (Milano: CittàStudi, 1993);

Hilberseimer, Ludwig. Un’idea di piano. Venezia: Marsilio, 1967 (Venezia: Marsilio 1985);

Lévi-Strauss, Claude. Tristi tropici. Milano: Il Saggiatore, 1960 (Milano: Il Saggiatore 2015);

Loos, Adolf. Parole nel vuoto. Milano: Adelphi, 1972 (Milano: Adelphi 2014);

Lord, James. Un ritratto di Giacometti. Roma: Nottetempo, 2004;

Rossi, Aldo. Autobiografia scientifica. Parma: Pratiche, 1990 (Milano: Il Saggiatore, 2009);

Rossi, Aldo. Scritti scelti sull’architettura e la città 1956-1972, a cura di Rosaldo Bonicalzi. Milano: Clup, 1978 (Macerata: Quodlibet, 2012);Martí Arís, Carlos. Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura. Milano: CittàStudi, 1990 (Milano: CittàStudi, 1993);

Pracchi, Attilio. Il tetto e le stelle. Osservazioni sulla casa tradizionale e le fiabe. Bologna: Ogni uomo è tutti gli uomini, 2015;

Rogers, Ernesto Nathan. Esperienza dell’architettura. Torino: G. Einaudi 1958 (Milano: Skira 1997);

Savini, Maura et al., a cura di. La città interrotta. Bologna: Renoedizioni, 2010;

Scotti, Francesca. Ludwig Hilberseimer. Lo sviluppo di un’idea di città. Il periodo americano. Milano: Il Libraccio, 2008 (Milano: Il Libraccio, 2013);

Tessenow, Heinrich. Osservazioni elementari sul costruire. Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli 2016).

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento del corso.

Metodi didattici

Il lavoro didattico del laboratorio utilizza una struttura basata sul confronto che si istituisce nel progetto tra teoria, ipotesi costruttiva, elementi tecnici e disegno. La messa a punto del progetto sarà costantemente incentrata e seguita mediante la discussione con i diversi gruppi di lavoro e attraverso momenti di discussione comuni all’intero laboratorio.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame verterà sulla discussione delle scelte operate dal progetto riguardo le principali questioni teoriche e progettuali individuate e affrontate.

Strumenti a supporto della didattica

Gli studenti utilizzeranno strumenti per il disegno digitale anche per la modellazione 3d  (in alternativa a quest'ultima si potranno mettere a punto modelli fisici).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maura Savini