73327 - LABORATORIO DI SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE IN PREVENZIONE E CURA EDUCATIVA DEL DISAGIO SOCIALE I (G.G)

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Francesco Fiore
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

La progettazione partecipata

Il welfare a cui siamo stati abituati sembra non disporre più delle risorse per essere sostenuto. La crisi economica ha accentuato gli elementi di frammentazione sociale e fatto emergere bisogni a cui si fa fatica a trovare delle risposte.

In questo contesto acquista un particolare valore la progettazione partecipata (co-progettazione, programmazione negoziata…), una progettazione cioè che metta al centro la corresponsabilità di diversi soggetti sociali e della comunità.

Questo tipo di approccio si applica a diversi settori seguendo percorsi e metodologie differenziate tra di loro. Nel caso dei servizi alla persona, ha trovato espressione in diverse leggi, dalla L. 285/97 per l’infanzia e l’adolescenza, alla L. 40/98 sull’immigrazione, alla L. 45/99 sulle tossicodipendenze, alla L. 328/00 che prevede tra l’altro uno strumento partecipativo particolare come i piani di zona dei servizi sociali.

In questo contesto il ruolo del progettista viene definito in maniera diversa, ponendosi non come professionista autonomo e isolato, ma come tecnico capace di promuovere contributi da parte dei propri interlocutori, che in molti casi non sono esperti e, in quanto tale, necessitano di un sostegno.

Il progettista deve integrare la sua competenza tecnica specifica con quelle competenze necessarie per agire nella/con la comunità, promuovere la costruzione di spazi collettivi di ideazione e realizzazione dei progetti e la costruzione di organizzazioni condivise. A partire da questa premessa, il laboratorio si propone di promuovere la riflessione in particolare sui seguenti aspetti:

1. La costruzione degli spazi di partecipazione: l’esempio dell’Open Space Technology

2. La costruzione delle relazioni: la mediazione dei conflitti in ambito organizzativo

3. La lettura della comunità: la metodologia della ricerca intervento

Testi/Bibliografia

A. Progettazione

  • Leone L, Prezza M., Costruire e valutare i progetti nel sociale. Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale, Franco Angeli, Milano, 2013, pp.256
  • Bruschi A., L' intervento sociale. Dalla progettazione alla realizzazione, Carocci, Roma, 2007
  • Nickson D., Siddons S., La gestione dei progetti. Guida operativa al Project Management, Franco Angeli, Milano,2003, pp. 208

B. Progettazione, partecipazione e comunità

  • Siza R., Progettare nel sociale. Regole, metodi e strumenti per una progettazione sostenibile, Franco Angeli, Milano, 2013 (IV edizione), pp. 176
  • Farina F., Ricerca sociale e progettazione partecipata, Bonanno, Roma, 2012, pp. 136
  • Berruti F. (a cura di), Il Lavoro di comunità, Quaderni di animazione e formazione, edizioni gruppo Abele, Torino,1996, pp. 160
  • Martini E.R., Torti A., Fare lavoro di comunità. Riferimenti teorici e strumenti operativi. Carocci, Roma, 2003, pp.272
  • Garramone V., Aicardi M. (a cura di), Paradise l'OST? Spunti per l'uso e l'analisi dell'Open Space Technology, Franco Angeli, Milano, 2010, pp. 288

C. Lavoro di strada

  • Castelli V. (a cura di), Ragionare con i piedi. Saperi e pratiche del lavoro di strada, Franco Angeli, Milano, 2007, pp. 304
  • Berruti F., Ponta A. (a cura di), Il Lavoro di strada, Quaderni di animazione e formazione, edizioni Gruppo Abele, Torino, 1995, pp. 192
  • Berruti F., Gargano M (a cura di), L’animazione con gruppi di adolescenti, Quaderni di animazione e formazione, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1995, pp. 112

D. Partecipazione ed organizzazione

  • Lanzara G. F., Capacità negativa, Bologna, Il Mulino, 1993, pp. 323
  • Weick K., Organizzare, Torino, ISEDI, 1993, pp. 404

Metodi didattici

Verranno presi in considerazione progettazioni e interventi di strada (riduzione del danno, educativa di strada, animazione di strada) rivolti a gruppi informali di adolescenti ed a soggetti a forte marginalità sociale (tossicodipendenti, immigrati clandestini, prostitute, senza dimora...), come base per esercitazione in aula attraverso analisi di caso, simulazioni, OST.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti saranno valutati al termine del laboratorio sulla base del lavoro svolto. Pertanto le esercitazioni in aula costituiranno momento di verifica e saranno oggetto di valutazione da parte del docente

Strumenti a supporto della didattica

Materiali cartacei e digitali (testi, audio, video) a supporto delle esercitazioni in aula

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Fiore