73382 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE II (G.M)

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Francesco Fiore
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

La progettazione degli interventi educativi nei contesti informali

Il laboratorio intende prendere in esame il tema della progettazione di servizi e interventi educativi a partire dal quale si analizzeranno alcune categorie trasversali che caratterizzano la complessità dell’agire professionale dell’educatore. In particolare verrà trattato il caso specifico dei servizi e degli interventi educativi rivolti ai minori in contesti non formali ed extrascolastici.

L’educatore, in qualunque contesto organizzativo operi, deve saper ricondurre i molteplici elementi propri di ogni processo educativo e formativo entro una cornice progettuale complessa, caratterizzata molto spesso da una forte esigenza di innovazione e sperimentazione; di saper gestire le risorse; di sviluppare “lavoro di rete” tra diverse organizzazioni; e, non ultimo, di operare secondo una prospettiva di co-progettazione e di coinvolgimento delle comunità di riferimento, configurandosi come facilitatore di processi di partecipazione.

In qualità di progettista, diventa inoltre punto di riferimento di diverse figure professionali ed è chiamato per questo a sviluppare proprie competenze riguardo alla gestione e al coordinamento di gruppi di lavoro. L’educatore svolge la propria attività all’interno di diverse organizzazioni che richiedono una continua rielaborazione del proprio sapere in relazione proprio a contesti e situazioni specifiche. È fondamentale per questo saper finalizzare le proprie competenze professionali e gestire le relazioni organizzative. L’azione progettuale dell’esperto in educazione e formazione si configura come fenomeno complesso anche per l’alto grado di incertezza che caratterizza spesso i contesti di tipo educativo.

A partire da questa premessa, il laboratorio si propone di promuovere la riflessione in particolare sui seguenti aspetti:

1. la progettazione socio-educativa: strategie di cambiamento e gestione dell’incertezza

2. le relazioni organizzative e la gestione dei gruppi di lavoro in ambito socio-educativo

3. partner, reti, comunità: l’educatore come promotore di partecipazione

                

Testi/Bibliografia

  • Arci Solidarietà Onlus (a cura di), C'è un posto all'ultimo banco. Guida alla scolarizzazione dei bambini rom, Roma, DeriveApprodi, 2013, pp. 160
  • Castelli V. (a cura di), Ragionare con i piedi. Saperi e pratiche del lavoro di strada, Franco Angeli, Milano, 2007, pp. 304
  • Guazzoni D. - LedonoV. (a cura di), “Educare in strada con i ragazzi tra noia e voglia di esserci”, Animazione sociale, 314, 2017, pp. 38-71
  • Leone L, Prezza M., Costruire e valutare i progetti nel sociale. Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale, Franco Angeli, Milano, 2013, pp. 256
  • Martini E.R., Torti A., Fare lavoro di comunità. Riferimenti teorici e strumenti operativi. Carocci, Roma, 2003, pp. 272
  • Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti: rapporto finale terza annualità 2015 – 2016, Firenze, Istituto degli Innocenti, 2016. pp. 141 (online)
  • Viesti G., “Le cinque grandi fratture della società” in Animazione sociale, dicembre 2016, pp. 34-42

 

Metodi didattici

Verranno presi in considerazione progettazioni in contesti informali e interventi di strada rivolti a gruppi informali di adolescenti ed a soggetti a forte marginalità sociale (in particolare minori rom sinti e caminanti) come base per esercitazione in aula attraverso analisi di caso e simulazioni

                  

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti saranno valutati al termine del laboratorio sulla base del lavoro svolto. Pertanto le esercitazioni in aula costituiranno momento di verifica e saranno oggetto di valutazione da parte del docente

Strumenti a supporto della didattica

Materiali cartacei e digitali (testi, audio, video) a supporto delle esercitazioni in aula

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Fiore