69456 - INTERPRETAZIONE DI TRATTATIVA INGLESE II (PRIMA LINGUA) (CL2)

Anno Accademico 2018/2019

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Mediazione linguistica interculturale (cod. 8059)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo/a studente/ssa - conosce i problemi anche deontologici ed è capace di utilizzare le strategie fondamentali dell'’interpretazione di trattativa - è in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite nel campo della mediazione linguistica

Contenuti

Il corso, della durata di 40 ore (di cui la metà in compresenza con docente madrelingua), si svolge nel secondo semestre e fa parte del corso di Lingua e Mediazione inglese III (prima lingua inglese) e mira al perfezionamento delle competenze, delle strategie e della tecnica necessarie nell’interpretazione di trattativa, concentrandosi sul community interpreting(nello specifico: ambito medico-ospedaliero, uffici immigrazione, servizi sociali).

Il corso cerca di abbinare un approccio molto pratico ad alcune riflessioni di natura teorica (per esempio, la deontologia professionale, la terminologia) affinché siano consapevoli del ruolo e delle responsabilità dell’interprete.

Gli studenti verranno incoraggiati a produrre dei glossari specializzati per le situazioni presentate in classe non solo per ampliare il loro vocabolario, ma anche per imparare l'importanza della preparazione nel lavoro dell'interprete.

Verranno altresì sensibilizzati relativamente alle peculiarità dell’interpretazione socio-ospedaliera, caratterizzati da uno squilibrio di potere, competenze e posizione sociale tra i partecipanti all’interazione, difficoltà terminologiche e differenze culturali, etniche e religiose.

Testi/Bibliografia

LETTURE OBBLIGATORIE

Delli Ponti A. e Forlivesi, (K. 2005), “Il lavoro dell’interprete all’interno di una struttura ospedaliera”, in M. Russo / G. Mack (eds) L’interprete e traduttore di trattativa. Formazione e professione, Milano, Hoepli, 195-202.

Bichoff A. e Lutan L (1999), Due Lingue, un colloquio. Guida al colloquio bilingue ad uso di addetti alle cure e di interpreti, Dipartimento Opere Sociali del Canton Ticino.

- Rudvin, M. (2003), “Cross-cultural issues in Community interpreting”, in Domain-specific English and Language Mediation in a Professional and Institutional Setting, Milano, Arcipelago.

- California Healthcare Interpreters Association (2002), “The California standards for healthcare interpreters”, The California Endowement, Woodland Hills.

-Amato, A. e Garwood, C. (2011), “Cultural mediators in Italy: a new breed of linguists” in Intralinea, 13.

[http://www.intralinea.org/archive/article/1673].

- Young, H. (2017), “Asylum requests: a good interpreter can make all the difference” in DW [online],[disponibile su: https://www.dw.com/en/asylum-requests-a-good-interpreter-can-make-all-the-difference/a-41477376 ].

LETTURE CONSIGLIATE

- Rudvin, M. (2003), “Interpreting for public services”, in Domain-specific English and Language Mediation in a Professional and Institutional Setting, Milano, Arcipelago.

- Pittarello, S. (2009), “Interpreter Mediated Medical Encounters in North Italy: Expectations, Perceptions and Practice”, in The Interpreters' Newsletter 14/2009, Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, pp. 59-90.

- Wadensjo, C. (1998), Community interpreting, in M. Baker (eds), Routledge Encyclopaedia of Translation Studies, Routledge, London/New York, pp.33-37.

- Pöchhacker, F. e Kadric M. (2014), “The Hospital Cleaner as Healthcare Interpreter: A Case Study, in Mason I. (ed), Dialogue Interpreting “The Translator”, 5 (2), pp. 161-178.

- Gentile A., Ozolins U. e Vasilakakos, M. (eds) (1996), Liaison interpreting. A handbook. Melbourne University Press, Melbourne.

Metodi didattici

In aula verranno proposte una serie di simulazioni di situazioni lavorative reali, di carattere specialistico, suddivise in più moduli tematici, che prevedono la partecipazione attiva degli studenti chiamati a fungere da interpreti, seguita da un'autovalutazione degli studenti interpellati e da un coinvolgimento critico e costruttivo dei compagni di corso. Nelle lezioni per cui non è prevista la compresenza con il docente madrelingua si presenteranno agli studenti esercitazioni pratiche con prove di ascolto, memorizzazione e delivery, nonché esercizi di traduzione a vista (sia attiva che passiva).

Si discuteranno altresì i concetti, le teorie e le questioni deontologiche relative al community interpreting.

La frequenza è obbligatoria al 70%.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento degli studenti sarà costante nel corso di tutto il semestre e valuterà le loro prestazioni in occasione di simulazioni di trattativa.

La prova d'esame di fine anno consisterà nella conduzione di una trattativa su un argomento specifico (tra quelli trattati durante il corso) che sarà comunicato agli studenti due settimane prima dell'esame stesso, e nella traduzione a vista da e verso l'inglese.

Il voto di Trattativa farà media (al 50%) con quello del modulo di Lingua e cultura.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, PC. Il materiale cartaceo/audiovisivo utilizzato a lezione verrà messo a disposizione sul sito di e-learning insieme ad altro materiale di riferimento per approfondire gli specifici argomenti trattati in classe.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Eleonora Bernardi

SDGs

Salute e benessere Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.