79271 - LOTTA BIOLOGICA E INTEGRATA AGLI INSETTI

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Giovanni Burgio
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: AGR/11
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie agrarie (cod. 8884)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di: - interpretare le dinamiche che avvengono tra insetti dannosi e utili, e per impostare protocolli di difesa integrata e biologica dagli insetti. - conoscere i metodi e le tecniche per valorizzare i limitatori naturali degli artropodi dannosi, - avere un quadro completo delle strategie di difesa sostenibili. - riconoscere i principali artropodi utili - applicare le più recenti acquisizioni anche gestione del paesaggio agrario, nell’ottica della conservazione e implementazione della biodiversità.

Contenuti

Lo studente che accede a questo insegnamento e' in possesso di una buona preparazione in entomologia generale e speciale, e conosce i principi di base della difesa delle colture dai fitofagi. Questi prerequisiti vengono forniti dalle lauree triennali di scienze agrarie e dal primo anno della magistrale (Difesa sostenibilei).

Nell'ambito del tema della protezione delle piante, acquisire la capacita' di pianificare e applicare le tecniche di difesa sostenibile dagli insetti e' una priorita' nella formazione di un laureato nelle discipline agrarie, in quanto la difesa integrata è diventata obbligatoria secondo le ultime disposizioni della comunita' europea. La scelta di modelli di difesa per l'agricoltura biologica è inoltre molto importante per la protezione dell'ambiente, la salvaguardia della diversità  e la tutela della salute umana. 

  • Introduzione- La storia della lotta biologica (0.5 CFU): le prime intuizioni nell'antichita', le osservazioni pionieristiche di Aldrovandi e Leeuwenhoek, Darwin e l'interpretazione del fenomeno del parassitismo, la nascita della lotta biologica nel 1890: il caso di Rodolia cardinalis in California, la scuola italiana fra ottocento e inizi novecento: Rondani, Berlese, Silvestri, Grandi.
  • tecniche di lotta agli artropodi e disciplinari di difesa (3 CFU):  La difesa contro i principali insetti fitofagi verrà sintetizzata mediante Speciali Difesa, che prendono in rassegna tecniche e prodotti registrati sia nei disciplinari di produzione integrata che di agricoltura biologica. Verranno prese in riferimento per la difesa le colture frutticole, orticole ed estensive più importanti in Emilia-Romagna. Mediante seminari, saranno approfonditi anche modelli di difesa di altre colture di interesse nazionale o internazionale. Anche la difesa in agricoltura biologica verrà approfondita con un seminario, che ha anche lo scopo di interpretare in maniera approfondita il disciplinare Bio. Di seguito sono elencate le tecniche di lotta contro fitofagi, che vengono analizzate in maniera approfondita durante il corso e che fanno parte degli Speciali Difesa. I feromoni nella lotta contro i fitofagi: cattura massale,  tecnica del mating disruption (con esempi applicativi). I composti volatili indotti dal danno dei fitofagi e loro importanza nella difesa. Gli induttori di resistenza.  Tecniche di lotta biologica: lotta biologica classica (o tecnica delle vecchie associazioni), lotta biologica aumentativa (o lotta propagativa), lotta biologica conservativa (o lotta naturale), la tecnica basata sulle nuove associazioni. Esempi applicativi di lotta biologica contro fitofagi di importanza economica. Analisi dei possibili impatti indesiderati della lotta biologica: la teoria per guidare la pratica. Classificazione degli insetticidi in base alla modalita' d'azione. Insetticidi di sintesi, insetticidi di origine vegetale e animale, insetticidi microbiologici (Bacillus thuringiensis, virus, funghi, nematodi). Criteri di scelta dei prodotti fitosanitari. Effetti indesiderati degli insetticidi. Resistenza delle popolazioni di insetti a insetticidi. Gestione della resistenza. La selettivita' come criterio di base per la scelta degli insetticidi, selettività primaria e secondaria.  Uso di esche attrattive nella lotta contro ditteri. Gestione del paesaggio agrario e suo ruolo nella difesa (1.5 CFU): la difesa dagli insetti mediante l'impostazione agroecologica, le aree di interesse ecologico (o infrastrutture ecologiche). Il GIS a supporto della difesa e il concetto di area a rischio (con esempi). Interventi agroecologici su scala di campo, interventi su scala di azienda, interventi su scala di paesaggio. Effetti delle tecniche agroecologiche sui fitofagi: controllo di tipo bottom-up e top-down. Esempi pratici di gestione del paesaggio agrario per valorizzare la difesa contro fitofagi di importanza economica. Gestione e terminazione delle cover crops per prevenire infestazioni da fitofagi e potenziare la lotta biologica. Le piante nettarifere e loro utilizzo nella difesa. Inerbimento dei frutteti e ruolo nel controllo dei fitofagi. Le piante-trappola e le loro potenzialità nel controllo dei fitofagi.  
  • Lotta biologica e integrata in coltura protetta (1 CFU): caratteristiche dell'ambiente protetto, gli equilibri dinamici fitofagi-iartropodi utili negli ambienti protetti, impostazione delle tecniche di difesa, la lotta biologica in ambiente protetto, lancio degli entomofagi, le biofabbriche. Nel corso è prevista la visita a una biofabbrica.

Testi/Bibliografia

Dispense del docente in pdf, rese disponibili agli studenti su AMS Campus.

Butturini A., Galassi (a cura di) 2014 Difesa fitosanitaria in produzione integrata. Edagricole.

Benuzzi M., Vacente V., 2004 Difesa fitosanitaria in agricoltura biologica. Edagricole.

Vacante V., Benuzzi M., 2007 Difesa delle colture in serra. Edagricole.

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali, esercitazioni in aula e laboratorio, nonché visite a strutture impegnate nella difesa sostenibile.

  • Le lezioni frontali (36 ore) curano lo svolgimento del programma in maniera teorica.
  • Le lezioni pratiche e le esercitazioni in aula e laboratorio (24 ore) curano gli aspetti pratico-applicativi come: il riconoscimento dei principali artropodi utili mediante materiale fotografico, audiovisivi e scatole entomologiche; la diagnostica dei principali danni da fitofagi con materiale fotografico; l'analisi critica dei disciplinari di difesa integrata e biologica, con particolare riferimento alla regione Emilia Romagna.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'insegnamento è parte del Corso Integrato “ Avversità delle piante" insieme all'insegnamento “Patologia vegetale avanzata”. Pertanto la valutazione del corso integrato tiene conto congiuntamente del livello di conoscenze e competenze acquisite dallo studente relativamente ai contenuti di tutti gli insegnamenti.

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso il solo esame finale, che accerta l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità attese tramite: 1) la presentazione di un elaborato su un argomento del programma,  a scelta dal candidato (tempo 5 minuti); 2) una prova orale costituita da due domande. Attraverso l'elaborato, vengono accertate: la capacità di approfondimento di un argomento trattato a lezione; l'analisi critica nell'affrontare tematiche di difesa ed entomologia applicata; la capacità di sintesi e comunicazione. Attraverso la prova orale viene accertata la preparazione generale su tutto il corso.

Strumenti a supporto della didattica

PC, videoproiettore.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giovanni Burgio