75905 - TEORIA DELL'ORGANIZZAZIONE

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Stefania Profeti
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Economia, mercati e istituzioni (cod. 8038)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso ci si attende che lo studente: - conosca gli strumenti teorici e analitici di base per lo studio e la comprensione dei fenomeni organizzativi, - sappia analizzare le principali organizzazioni e i contesti economici e politico-istituzionali in cui esse operano.

Contenuti

Dopo un'introduzione di carattere concettuale, volta a chiarire i tratti fondamentali del fenomeno organizzativo, il corso si suddividerà in tre moduli tematici:
a) il primo affronta la questione organizzativa in ambito industriale e aziendale, partendo dal Taylorismo e dalla Scuola delle Relazioni Umane, e affrontando il problema della motivazione e degli incentivi nella gestione delle risorse umane (da Barnard al modello giapponese);
b) il secondo si concentra sulla questione burocratica, esaminando il modello Weberiano e i suoi critici (Merton, Gouldner, Selznick, Crozier);
c) il terzo e ultimo modulo è invece dedicato all'analisi organizzativa dei partiti politici. Saranno ripercorsi i principali modelli di partito individuati in letteratura (partito di notabili, partito di massa, partito pigliatutto, cartel party...) e analizzati i principali dilemmi organizzativi in chiave odierna.

Testi/Bibliografia

Letture obbligatorie
Libro di testo:
Bonazzi G. (2008), Storia del pensiero organizzativo, Milano, Franco Angeli. Capitoli 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16, 17 e 19.

Nelle dispense
:
Ferrante M. e Zan S. (1994), "Che cos'è un'organizzazione", capitolo primo in Il fenomeno organizzativo, Roma, Carocci
March, J.G. (1994), "Razionalità limitata", in Prendere decisioni, Bologna, Il Mulino, pp. 11-29.

Panebianco A. (1982), "I dilemmi organizzativi"; "Potere, incentivi, partecipazione"; "Coalizione dominante e stabilità organizzativa", in Modelli di partito, Bologna, Il Mulino.
Katz R. e Mair P. (2006), "Cambiamenti nei modelli organizzativi e democrazia di partito. La nascita del cartel party", in L. Bardi (a cura di), Partiti e sistemi di partito, Bologna, Il Mulino
Raniolo F. (2000), "Miti e realtà del cartel party. Le trasformazioni dei partiti alla fine del ventesimo secolo", in Rivista italiana di Scienza Politica, n. 3, pp. 553-581.
Ignazi P. (2004), "Il puzzle dei partiti: più forti e più aperti ma meno attraenti e meno legittimi", in Rivista italiana di Scienza Politica, n. 3, pp. 325-346.

Pizzimenti E. e Ignazi P. (2011), "Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani", in Rivista italiana di Scienza Politica, n.2, pp. 199-235.

Ad eccezione dei capitoli del libro di Bonazzi, le altre letture obbligatorie sono raccolte in una dispensa disponibile - a partire dall'inizio del corso e previa prenotazione - presso la Copisteria Broccaindosso.


Letture facoltative di approfondimento:
Crozier M. (1969), Il fenomeno burocratico, Milano, Etas.
Panebianco A. (1982), Modelli di partito, Bologna, Il Mulino.
Lanzalaco L.  (1995), Istituzioni, organizzazioni, potere, Roma, Carocci.

Metodi didattici

Lezioni frontali. Analisi e discussione di casi. La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Sono previste due prove scritte di verifica, rispettivamente a metà e alla conclusione del corso. Le prove consistono ciascuna in tre domande aperte a cui rispondere in un'ora di tempo. Il voto assegnato alla prova risulterà dalla media dei punteggi in trentesimi ottenuti sulle singole domande. La valutazione terrà conto di: a) la conoscenza delle tematiche oggetto di studio; b) la capacità di padroneggiare in maniera appropriata un linguaggio rigoroso e scientificamente adeguato; c) la chiarezza espositiva e la capacità di rielaborare in maniera critica le nozioni apprese durante il corso.

Un risultato sufficiente in entrambe le prove comporta il superamento dell'esame e l'acquisizione dei relativi crediti. Se una delle due prove non è sufficiente lo studente dovrà sostenere l'intero esame. L'intero esame consta di 6 domande aperte a cui rispondere nel tempo massimo di 2 ore. I criteri di valutazione sono gli stessi utilizzati nelle prove intermedie.

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni powerpoint; discussione di studi di caso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Stefania Profeti