- Docente: Stefania Profeti
- Crediti formativi: 8
- SSD: SPS/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Economia, mercati e istituzioni (cod. 8038)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso ci si attende che lo studente: - conosca gli strumenti teorici e analitici di base per lo studio e la comprensione dei fenomeni organizzativi, - sappia analizzare le principali organizzazioni e i contesti economici e politico-istituzionali in cui esse operano.
Contenuti
Dopo un'introduzione di carattere concettuale, volta a chiarire i
tratti fondamentali del fenomeno organizzativo, il corso si
suddividerà in tre moduli tematici:
a) il primo affronta la questione organizzativa in ambito
industriale e aziendale, partendo dal Taylorismo e dalla Scuola
delle Relazioni Umane, e affrontando il problema della motivazione
e degli incentivi nella gestione delle risorse umane (da Barnard al
modello giapponese);
b) il secondo si concentra sulla questione burocratica, esaminando
il modello Weberiano e i suoi critici (Merton, Gouldner, Selznick,
Crozier);
c) il terzo e ultimo modulo è invece dedicato all'analisi
organizzativa dei partiti politici. Saranno ripercorsi i principali
modelli di partito individuati in letteratura (partito di notabili,
partito di massa, partito pigliatutto, cartel party...) e
analizzati i principali dilemmi organizzativi in chiave
odierna.
Testi/Bibliografia
Letture obbligatorie
Libro di testo:
Bonazzi G. (2008), Storia del pensiero organizzativo,
Milano, Franco Angeli. Capitoli 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
16, 17 e 19.
Nelle dispense:
Ferrante M. e Zan S. (1994), "Che cos'è un'organizzazione",
capitolo primo in Il fenomeno organizzativo, Roma,
Carocci
March, J.G. (1994), "Razionalità limitata", in Prendere
decisioni, Bologna, Il Mulino, pp. 11-29.
Panebianco A. (1982), "I dilemmi organizzativi"; "Potere, incentivi, partecipazione"; "Coalizione dominante e stabilità organizzativa", in Modelli di partito, Bologna, Il Mulino.
Katz R. e Mair P. (2006), "Cambiamenti nei modelli organizzativi e
democrazia di partito. La nascita del cartel party", in L. Bardi (a
cura di), Partiti e sistemi di partito, Bologna, Il
Mulino
Raniolo F. (2000), "Miti e realtà del cartel party. Le
trasformazioni dei partiti alla fine del ventesimo secolo", in
Rivista italiana di Scienza Politica, n. 3, pp.
553-581.
Ignazi P. (2004), "Il puzzle dei partiti: più forti e più aperti ma
meno attraenti e meno legittimi", in Rivista italiana di Scienza
Politica, n. 3, pp. 325-346.
Pizzimenti E. e Ignazi P. (2011), "Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani", in Rivista italiana di Scienza Politica, n.2, pp. 199-235.
Ad eccezione dei capitoli del libro di Bonazzi, le altre letture
obbligatorie sono raccolte in una dispensa disponibile - a partire
dall'inizio del corso e previa prenotazione - presso la Copisteria
Broccaindosso.
Letture facoltative di approfondimento:
Crozier M. (1969), Il fenomeno burocratico, Milano,
Etas.
Panebianco A. (1982), Modelli di partito, Bologna, Il
Mulino.
Lanzalaco L. (1995), Istituzioni, organizzazioni,
potere, Roma, Carocci.
Metodi didattici
Lezioni frontali. Analisi e discussione di casi. La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte di verifica, rispettivamente a metà e alla conclusione del corso. Le prove consistono ciascuna in tre domande aperte a cui rispondere in un'ora di tempo. Il voto assegnato alla prova risulterà dalla media dei punteggi in trentesimi ottenuti sulle singole domande. La valutazione terrà conto di: a) la conoscenza delle tematiche oggetto di studio; b) la capacità di padroneggiare in maniera appropriata un linguaggio rigoroso e scientificamente adeguato; c) la chiarezza espositiva e la capacità di rielaborare in maniera critica le nozioni apprese durante il corso.
Un risultato sufficiente in entrambe le prove comporta il superamento dell'esame e l'acquisizione dei relativi crediti. Se una delle due prove non è sufficiente lo studente dovrà sostenere l'intero esame. L'intero esame consta di 6 domande aperte a cui rispondere nel tempo massimo di 2 ore. I criteri di valutazione sono gli stessi utilizzati nelle prove intermedie.
Strumenti a supporto della didattica
Presentazioni powerpoint; discussione di studi di caso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Stefania Profeti