RicERCatori in evidenza - NONWESTLIT: Avanguardia e modernità nelle letterature degli imperi non occidentali del XIX secolo

Riforme culturali, rinnovamento linguistico e movimenti di rinascimento letterario in Russia, Turchia e Giappone dall’inizio del XIX secolo: questo lo studio del progetto europeo NONWESTLIT, finanziato dall’European Research Council.

Incastonati al confine tra occidente e oriente, gli imperi turco, russo e giapponese hanno vissuto nel XIX secolo una profonda trasformazione politica, letteraria, linguistica e culturale. In questa spinta verso la modernità, la letteratura può aver contribuito a creare dei ponti e dei luoghi di convergenza tra tradizioni molto diverse superando i confini nazionali? Sarà possibile disegnare una nuova mappa, policentrica, della letteratura moderna? È la sfida che il gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Özen Nergis Seckin Dolcerocca del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne sta portando avanti con il progetto europeo NONWESTLIT.  

Professoressa DolceroccaQuali sono i contenuti e gli obiettivi del progetto di ricerca NONWESTLIT?  

Il progetto europeo NONWESTLIT, finanziato dall’European Research Council, vuole studiare le riforme culturali, il rinnovamento linguistico e i movimenti di rinascimento letterario che hanno avuto luogo dall’inizio del XIX secolo in tre tradizioni imperiali: Russia, Turchia e Giappone. L’ipotesi di partenza è che l’esperienza storica condivisa abbia portato alla formazione di un lessico letterario e di modelli di narrazione comuni, e per dimostrarlo indagheremo le somiglianze strutturali tra le letterature russa, turca e giapponese.  

Quali sono gli elementi che rendono questa ricerca innovativa nei contenuti e nel metodo?  

Lo studio sarà condotto in modo comparativo, su un gran numero di testi e anche con il contributo dell’intelligenza artificiale. Saranno ricercate le somiglianze nelle tipologie di narrativa, nei concetti legati alla critica letteraria e nelle pratiche di traduzione. I testi analizzati, molti dei quali sconosciuti, verranno resi disponibili a lettori e ricercatori, espandendo gli studi umanistici digitali verso la nuova frontiera delle letterature non occidentali. 

Quali sono a suo avviso i benefici per la società?  

Il nostro gruppo di ricerca trasferirà in formato digitale centinaia di migliaia di pagine di romanzi, racconti e articoli di critica letteraria risalenti al diciannovesimo secolo e pubblicati nei tre imperi, con lo scopo di creare un grande archivio di testi in lingua originale e tradotti. Questo archivio, unico nel suo genere, sarà liberamente accessibile online e potrà aiutarci a capire quali strategie abbiano utilizzato intellettuali ed autori del tempo per colmare il divario esistente a inizio ‘800 tra Oriente ed Occidente.   

Quando ha avuto notizia della vincita del premio ERC, come si è sentita? Cosa significa questo riconoscimento per il suo percorso di ricerca?  

È stata una bellissima sorpresa, arrivata peraltro al termine del difficile periodo della pandemia. Era la prima volta che facevo domanda al Consiglio di Ricerca Europeo per un finanziamento ERC: la notizia della vincita ha rappresentato un importante riconoscimento della qualità della mia ricerca e del mio modo di intendere la ricerca scientifica. 

A che punto è arrivato il percorso di ricerca NONWESTLIT, fino ad ora quali risultati ha raggiunto?  

Nonostante il progetto sia iniziato da poco, abbiamo un team completo di ricercatori internazionali provenienti da Italia, Russia, Giappone, Turchia, Stati Uniti e Finlandia. Stiamo già lavorando sul nostro database, analizzando una grande quantità di dati sia in modo qualitativo che quantitativo. Chiunque sia interessato può partecipare ai nostri seminari ed eventi online attraverso il sito web del progetto

 

RicERCatori in evidenza è la rubrica dedicata alle ricerche di frontiera dell’Università di Bologna finanziate dall'European Reasearch Council-ERC e ai suoi protagonisti.