93014 - ARCHEOLOGIA DEI PAESAGGI (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Enrico Giorgi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ANT/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce i principali temi di ricerca e i metodi più aggiornati per analizzare i cambiamenti che intervengono nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel corso tempo, tali da generare paesaggi differenti nelle varie epoche. Allo studente verranno forniti gli strumenti necessari per comprendere tali dinamiche, attraverso un uso integrato di fonti e strumenti di diversa natura: dalla lettura dei testi antichi (compresi i repertori tecnici come gli itinerari e gli scritti agrimensori e urbanistici) e delle fonti archeologiche, sino allo studio della geografia fisica, anche con l’ausilio delle moderne metodologie di analisi cartografica (GIS) e diagnostica (Remote Sensing). Particolare rilievo verrà riservato allo studio del paesaggio urbano e alla ricostruzione della viabilità e dell'appoderamento agrario antichi.

Contenuti

Il corso tratta i cambiamenti del paesaggio antico attraverso lo studio del rapporto tra uomo e ambiente nelle varie epoche. Rispetto ad altre tradizioni di studio, l’approccio della scuola bolognese riserva pari attenzione a tutte le categorie di fonti senza privilegiare necessariamente quella archeologica e riservando grande attenzione ai cambiamenti imposti dai fattori ambientali, come il clima e la geografia fisica.

Per affrontare questi temi il corso sarà articolato in una prima parte introduttiva seguita da una seconda parte più applicativa e laboratoriale (anche con la consultazione in aula di strumenti cartografici), dedicata a specifici filoni di ricerca, in parte legati a progetti sul campo ai quali gli studenti potranno chiedere di partecipare (Pompei, Butrinto, Suasa, Monte Rinaldo). Tra i progetti sul campo si segnalano, per la particolare attinenza con i temi del corso, anche le ricognizioni di superficie nella valle dell'Aso nelle Marche meridionali e le ricognizioni dei siti fortificati d'altura nell'antico Epiro corrispondente all'attuale Albania nei mesi di settembre e ottobre. Avere frequentato il corso e sostenuto l’esame o avere una tesi attinente verrà considerato elemento preferenziale per la partecipazione alle ricerche sul campo.

link ai siti di progetto:

https://cumarcheologia.it/

https://site.unibo.it/butrint/en

 

La prima parte del corso, corrispondente al terzo periodo didattico tra gennaio e marzo, introduce la storia della disciplina, anche in rapporto alle influenze esercitate dalla riflessione sull’archeologia teorica contemporanea. Quindi verranno analizzate le principali categorie di fonti con ampio utilizzo di casi esemplificativi (repertori e fonti scritte, toponomastica, epigrafia, archeologia), soffermandosi soprattutto sullo studio del terreno (geomorfologia) e sulle sue rappresentazioni (carte topografiche e cartografia tematica). Infine verranno analizzate le moderne metodologie di indagine, partendo da quelle non invasive tipiche dell’archeologia preventiva sia dall’alto (fotografia satellitare/aerea tradizionale e multispettrale, lidar) sia sul terreno (geofisica, survey archeologico).

La seconda parte del corso, dopo la pausa didattica di marzo, sarà dedicata ad alcuni temi caratteristici dello studio del paesaggio antico e medievale (viabilità, popolamento e appoderamento agrario) e del paesaggio urbano (archeologia urbana). Verranno presentati i metodi necessari per costruire una carta archeologica a partire dalle tecniche di rilievo topografico (GPS, fotogrammetria, laser scanner) e di gestione della cartografia tematica e digitale (GIS), sino a ottenere una mappa del potenziale archeologico. Tale finalità verrà perseguita tenendo conto degli aspetti normativi e professionalizzanti, valorizzando il ruolo dell’archeologo del paesaggio come fautore di un’archeologia sostenibile che non si oppone ai cambiamenti del paesaggio ma anzi si propone come protagonista della pianificazione urbanistica e territoriale, secondo le moderne tendenze dell’archeologia preventiva. Si tratta, dunque, di perseguire la formazione di un archeologo moderno attento anche al coinvolgimento delle comunità dei cittadini (archeologia pubblica).

 

I contenuti del corso sono strettamente attinenti a quelli trattati nei laboratori di topografia che si raccomanda di frequentare per completare la formazione teorica con quella tecnica e pratica. A tal proposito si rimanda alla pagina web dedicata alla didattica di laboratorio:

https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici

Testi/Bibliografia

Gli studenti che frequenteranno il corso dovranno studiare gli appunti delle lezioni con l'ausilio delle presentazioni disponibili sul sito web del corso stesso e inoltre dovranno studiare i seguenti due testi:

P. Carafa, Storie dai contesti. Metodologia e procedure della ricerca archeologica, Perugia 2021 (solo cap. 3 Topografia e Archeologia del Paesaggio pp. 173-298);

G. Gisotti, Geologia per archeologi, Roma 2020 (è obbligatorio lo studio dei capitoli 6 Processi e forme sui versanti, 7 Processi e forme fluviali, 10 Processi e forme costieri a pp. 95-202; 233-292 ma si raccomanda la lettura di tutto il volume).

 

Gli studenti che non frequenteranno le lezioni oltre ai due manuali già previsti, in sostituzione degli appunti, dovranno studiare anche il seguente manuale:

G. Bonora, P.L. Dall'Aglio, S. Patitucci, G. Uggeri, La Topografia antica , Bologna 2000.

 

Gli studenti stranieri, solo dopo averlo concordato con il docente, potranno sostituire i testi previsti con i seguenti libri:

 

S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum: Filling 'Empty' Mediterranean Landscapes, Springer 2018;

F. Boschi (ed.), Looking for the Future, Caring for the past. Preventive Archaeology in Theory and Practice, Bologna University Press 2016.

F. Vermeulen, G.-J. Burgers, S. Keays and C. Corsi (eds.), Urban Landscape Survey in Italy and the Mediterranean, Oxbow Books 2012.

 

Bibliografia:

(Letture non obbligatorie ma facoltative e utili solo per approfondire alcuni temi trattati a lezione)


E. Giorgi (a c.), In profondità senza scavare. Metodologie di indagine non invasiva e diagnostica per l'archeologia, Bologna 2009 (solo il capitolo 3.1 Introduzione al rilievo per l'archeologia);

F. Boschi, Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive, Bologna 2020 (solo il capitolo 3 Esplorare il sottosuolo dalla superficie)

J. Bogdani, Archeologia e tecnologie di rete. Metodi strumenti e risorse digitali, Roma 2019 (solo capitolo 4 GIS e WebGIS);  

E. Farinetti, I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione, Roma 2012;

R. Rao, I Paesaggi dell'Italia Medievale, Roma 2015;

F. Tosco, Il paesaggio come storia, Bologna 2017;

 

Per un aggiornamento sui principali temi di ricerca si consiglia la consultazione degli ultimi numeri delle seguenti riviste:

Groma (groma.unibo.it)

Atlante Tematico di Topografia Antica (lerma.it/catalogo/collana/41)

Archeologia Aerea (archeologia-aerea.it)

Rivista di Topografia Antica

Agri Centuriati

Metodi didattici

Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dal docente e, compatibilmente con la disponibilità logistica e se possibile, verrà offerta l'opportunità agli interessati di partecipare alle ricerche sul campo.

Agli studenti verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.

Compatibilmente con il numero dei frequentanti, verranno proposte alcune letture facoltative, tratte dagli ultimi numeri delle riviste specializzate segnalate in calce alla bibliografia, che gli studenti potranno sintetizzare e riferire in aula o nel corso dell'esame finale in maniera critica.

Verranno organizzati cicli di conferenze, aggiuntive e aperte al pubblico, su temi specifici a cura di ricercatori impegnati su aspetti attinenti.

Per affinare anche gli aspetti teorico pratici si raccomanda di frequentare in laboratori di topografia (https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici)

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento per gli studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio le conferenze e le letture critiche da riferire alla classe.

Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:

1. Metodi e fonti per lo studio dell'archeologia del paesaggio (prima parte del corso su fonti antiche, toponomastica, cartografia, fotografia aerea, geofisica, ricognizioni di superficie);

2. Forme del Paesaggio Antico dell'Italia Romana (Popolamento, Appoderamento agrario, Viabilità);

3. Strumenti per la documentazione topografica dell'archeologia (Stazione Totale, Laser Scanner, Fotogrammetria, GPS);

Il colloquio verrà aperto dal candidato con un argomento a sua scelta (primo quesito) al quale seguiranno due richieste di approfondimento sugli altri temi (due quesiti). Se necessario per favorire la valutazione potranno essere richiesti ulteriori approfondimenti.

Per gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo riferimento ai volumi oggetto di studio.

 

Verranno adottati i seguenti parametri di valutazione, per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti.

Studenti frequentanti

Valutazione Eccellente (30 e lode-28): lo studente ha partecipato in maniera attiva alle lezioni e dimostra di saper esporre con terminologia adeguata e di saper interpretare il paesaggio antico con spirito critico ricorrendo alla pluralità di fonti. esposte a lezione.

Valutazione buona (27-23): lo studente ha frequentato il corso, espone correttamente ma con scarsa padronanza della terminologia tecnica e mostra conoscenze di livello buono seppure prevalentemente mnemonico che portano a interpretare correttamente il paesaggio antico e le fonti necessarie ma con limitato spirito critico.

Valutazione sufficiente (22-18): Lo studente ha frequentato il corso, si dimostra in possesso delle conoscenze di base della disciplina, ma assunte in forma mnemonica; l'interpretazione delle problematiche è prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia. Il linguaggio utilizzato sarà discreto, ma carente nel linguaggio tecnico.

Valutazione insufficiente: lo studente non espone i temi in maniera adeguata, non ha maturato i concetti di base della disciplina e si consiglia la ripetizione dell'esame.

Studenti non-frequentanti

Gli studenti non-frequentanti verranno valutati sui medesimi criteri (capacità espositiva, spirito critico, conoscenza dei temi) ma in relazione ai manuali oggetto di studio.

Valutazione eccellente (30 e lode -28): lo studente dimostrerà una solida comprensione della materia, la dimostrazione di senso critico nella valutazione delle fonti cui attingere per ricostruire il paesaggio antico. Si esprimerà con un linguaggio adeguato alla materia, anche nelle sue parti tecniche.

Valutazione buona (27-23): lo studente dimostrerà una buona conoscenza e comprensione della materia, ma non sarà riuscito pienamente a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non sempre perfette.

Valutazione sufficiente (22-18): lo studente dimostrerà una sufficiente conoscenza della materia, ma non sarà riuscito a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non pienamente soddisfacenti.

Valutazione insufficiente: la mancanza dell'acquisizione dei concetti di base della disciplina, associata ad una scarsa capacità di fare ricorso alle fonti presentate e ad un linguaggio adeguato saranno valutate con punteggio insufficiente, che prevede la ripetizione dell'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Giorgi

SDGs

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L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.