73378 - GENERE E CULTURE DELLA SCIENZA

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 8776)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente e la studentessa: - hanno approfondito dati contemporanei e vicende storiche concernenti il ruolo della scienza nella società e della società nella scienza; - riconoscono i condizionamenti sociali e antropologici che contribuiscono alla costruzione di un fatto scientifico, compreso quello denominato in passato "inferiorità della donna"; - conoscono l'origine, il significato e l'uso del concetto di genere negli studi sulla scienza, ma anche nella sfera pubblica e nella cultura popolare; - utilizzano strumenti critici che li aiutano a orientarsi autonomamente in società in cui scienza e tecnologia sono da secoli fattori di sviluppo e strumenti culturali ed educativi imprescindibili.

Contenuti

Questo insegnamento propone di indagare il tema delle interazioni tra genere, scienza e società procedendo per quesiti. Le domande dalle quali partiremo sono:

– Che cos’è e come funziona la scienza?

– Che si tratti dell’evoluzionismo, di un vaccino o di internet, in che modo gli esperti e, più raramente, le esperte convincono le comunità di appartenenza e il pubblico dei non esperti della validità dei fatti scientifici che producono?

– Perché i nostri rapporti con scienza e tecnologia sono spesso così controversi? Scienza e tecnologia sono buone, come dicono alcuni, o cattive, come sostengono altri?

– Perché in Italia più che in altri paesi si nega alla scienza lo status di cultura? Quali sono le ricadute di tutto ciò in ambito educativo e, conseguentemente, economico e sociale?

Si tratta di quesiti affrontabili da chiunque sia disposta/o a procedere con mente libera da preconcetti nei confronti di scienza e scienziati/e. Per aiutarci nell’impresa filo rosso del corso sarà una frase di Richard Feynman (1918-1988), premio Nobel per la fisica nel 1965 che, rivolgendosi a degli insegnanti di scuola, affermò: “Dalla scienza dovete imparare che si deve dubitare degli esperti. In effetti, si potrebbe definire la scienza come la credenza nell'ignoranza degli esperti”.

Quella frase ci ricorda che ciò che conta nella scienza – come d'altra parte dovrebbe essere in ogni ambito – sono i dati e le fonti verificate; le evidenze empiriche e sperimentali; la logica dell’argomentazione: non i sentito dire o gli ipse dixit. Eppure, come vedremo, le cose sono spesso più complicate di così.

Privilegiando la prospettiva degli studi sociali e di genere, indagheremo questi temi chiedendoci come è stato messo a punto e poi smantellato nel tempo il cosiddetto fatto scientifico "inferiorità della donna". Partiremo dai dati del presente, che testimoniano il perdurare delle difficoltà delle donne in ogni professione.

Contestualizzeremo quei dati nel lungo periodo, con l’obiettivo di dare risposta a quesiti che ci riguardano da vicino come educatrici e educatori:

– Perché oggi, come mostrano i dati PISA, in molti paesi le ragazze hanno più difficoltà dei ragazzi in matematica, mentre ci sono paesi dove le loro performance sono uguali o addirittura migliori di quelle dei ragazzi?

– La cosiddetta femminilizzazione dei contesti educativi, formali e informali, che effetti ha sul fenomeno?

– Di quali strumenti educativi disponiamo per offrire qualche soluzione a quei problemi?

Le lezioni inizieranno il 14 febbraio 2019 e si svolgeranno in aula II di Astronomia (piano terra, Viale C.Berti Pichat, 6-6/2) con il seguente orario:

giovedì ore 9:00-13:00 (con due pause);

venerdì 13:00-15:00.

Testi/Bibliografia

Il programma è lo stesso, per frequentanti e non frequentanti, inclusi studenti e studentesse in mobilità Erasmus, e consiste nello studio di:

1. moduli didattici in piattaforma e-learning – l'accesso alla piattaforma è automatico per chi ha l'insegnamento nel piano di studi – dove saranno caricati alcuni brevi testi che includono : 1/A Bruno Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998 [solo le pp. 3-81; il libro è fuori catalogo ma, con il permesso dell'autore, i due capitoli da studiare saranno caricati in piattaforma]; 1/B. Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente, a cura di M. Cavazza et. al., Milano, Angeli, 2014, solo le pp. 9-36 e pp. 142-174 [libro disponibile al link].

2. L’avventura del progetto IRRESISTIBLE. Insegnanti, studenti ed esperti a confronto […], a cura di M. Venturi, Bononia University Press, Bologna, 2018 [152 pp].

3. P. Govoni, Che cos’è la storia della scienza,  Carocci, Roma, 2019 [141 pp.].

Metodi didattici

Saranno incoraggiati la formulazione di quesiti, la discussione di gruppo e l'indagine in prima persona (inquiry-based learning). Per queste ragioni, chi frequenta è incoraggiata/o ad approfondire e esporre in aula – singolarmente o in piccoli gruppi – uno dei temi affrontati a lezione. Con questa attività si possono conseguire fino a 3 punti, che si sommeranno al voto dello scritto o dell'orale e che non hanno una scadenza nel tempo.

Inoltre, ci sarà un'uscita didattica presso un museo cittadino. Chi avrà partecipato all’uscita ne potrà discutere in una breve prova scritta che si terrà l’ultimo giorno di lezione. Con la prova in itinere (che non è sul programma d'esame) si potranno conseguire fino a 5 punti, che si sommeranno al voto dello scritto o dell'orale e che non hanno una scadenza nel tempo. È necessario dare conferma della partecipazione all’uscita il primo giorno di lezione, di persona o per email.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Chi avrà frequentato le lezioni e partecipato all'uscita didattica potrà sostenere una prova scritta alla fine del corso. Le altre prove nel corso dell’anno saranno orali.

Prova scritta: si tratta di argomentare quanto visto durante l'uscita didattica in relazione a quanto discusso in aula e di rispondere a tre dei quesiti proposti (risposta aperta; due ore a disposizione). 

La prova orale consiste in tre domande, una per ognuno dei punti nella sezione “Testi/Bibliografia”, a partire da un tema a scelta. La durata della prova è inversamente proporzionale alla preparazione: da un minimo di 10 minuti c. a un massimo di 20 c. Nel mio sito docente ci sono suggerimenti per esporre una tesina in aula che possono essere utili anche per affrontare una prova orale.

Criteri di valutazione: sia per la prova scritta sia per quella orale, la valutazione tiene conto della conoscenza dei testi in programma; della capacità di argomentare in modo coerente, sintetico ma anche personale; della correttezza di espressione. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito  della docente.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint; piattaforma e-learning; un museo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni

SDGs

Parità di genere Energia pulita e accessibile

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.